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Trottolino GIOVINCO: campione del futuro

Ultimo Aggiornamento: 21/05/2008 17:03
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18/03/2008 17:52
 
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Re:
CLAY60, 18/03/2008 9.37:

Le rare volte che ha giocato trequartista centrale e' stato devastante. Decentrato sulla fascia perde efficacia, secondo me. Comunque gran giocatore, niente da dire. Farà una bella carriera.




perche perche perche non gioca mai nel suo ruolo ovvero trequartista???non è un giocatore di fascia mannaggia la miseria [SM=g8003] [SM=g8003] vannucchi attaccante con saudati e giovinco dietro,creerebbe molte piu occasioni!sulla fascia corre corre e poi crossa,e non la prende mai nessuno visto che giocate con una sola punta,trequartista INVENTA i passaggi per le due punte,lo ha sempre fato e lo fara sempre se gli date la possibilità.a volte gli allenatori sono stupidi
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18/03/2008 09:37
 
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Le rare volte che ha giocato trequartista centrale e' stato devastante. Decentrato sulla fascia perde efficacia, secondo me. Comunque gran giocatore, niente da dire. Farà una bella carriera.
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18/03/2008 06:16
 
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Re: Ma infatti sto Giovinco è luci e ombre .....
cappellini1982, 18/03/2008 1.12:


Trottolino un mi sembra poi così devastante .....





cappellini1982, 18/03/2008 0.34:


no no ..... un solo capitano era riferito a Vanucchi! quale Buscè .... per carità anche lui lotta, gli stringo la mano ogni volta che lo incontro ma Vannucchi è Vannucchi!

A me ieri è sembrato che nel reparto avanzato in campo ci fosse solo lui .... mah .... sarò io forse, ma mi sembra che abbia giocato molto bene ..... è logico che predicare nel deserto non è facile per nessuno ......

ha segnato 4 goal in questa stagione .... mi sembra che i critici possono cucirsi le bocche .... anche quest'anno ha reso come le altre stagioni e secondo me toccherà quota 8 a fine campionato ..... praticamente si continua a criticare l'unico giocatore che quest'anno sta segnando .... mah ..... [SM=g8014] [SM=g8014]




se bastano i numeri per apprezzare un calciatore....allora...







[Modificato da zeman! 18/03/2008 06:22]
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18/03/2008 01:12
 
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Ma infatti sto Giovinco è luci e ombre .....
Trottolino un mi sembra poi così devastante .....

Ma se poi andiamo a vedere no???? ma di chi è più forte Giovinco dei giocatori della sua età?????

Per dirne uno Hamsik è più giovane ed è molto + concreto di trottolino ..... ma pure Cerci penso sia + forte di lui ..... per non parlare di G. Rossi (ex parma)e Russotto ('88)

Ha una buona tecnica ma è in grado di far vincere una squadra a suon di goal.....?????? al massimo secondo me può arrivare ai livelli di rosina ..... a messi un ci arriverà mai .... [SM=g8019]

secondo me il fatto che è della juve e che gioca in under 21 lo fa sopravalutare ...... anche comandini era promettente .....

E' ancora un'incognita .... ma guardandoci intorno oltre a quelli citati ci sono altri talenti + bravi e concreti di lui ........ mi dispiace Antonioil+ ....... ma il tuo pupillo è un po così e così per il momento .........
[Modificato da cappellini1982 18/03/2008 01:21]
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03/03/2008 17:22
 
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Se tu ci salvi bene, torni alla Juve con un bel fiore all'occhiello. Altrimenti resti in B a temprarti le ossa contro Frosinone, Avellino, Salernitana....(Scherzo)(ma non troppo)
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03/03/2008 15:18
 
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Giovinco: "Juve, arrivo"
Il giovane talento bianconero, ora in prestito all'Empoli ("Ci salviamo"), punta a rientrare a Torino a fine campionato: "La concorrenza non mi spaventa: so di dover migliorare, ma mi sento pronto". "Messi? Non mi sento inferiore a nessuno della mia generazione"Sebastian Giovinco, 21 anni, durante la videochat con

MILANO, 3 marzo 2008 - Giovani calciatori crescono. E non vorrebbero fermarsi più: Sebastiano Giovinco, classe '87, è uno di quelli in piena rampa di lancio. Maglietta dell'Empoli sulle spalle, ma Juventus nel cuore (e sul contratto), il trequartista di Malesani ha spaziato a 360 gradi nella videochat di Gazzetta.it, dove si è presentato accompagnato dal procuratore Luca Pasqualin, dal padre Gianni e dal fratello Giuseppe, attuale trequartista della Primavera Juve. Non vi era nessun sondaggio in atto, ma la videochat si è conclusa con un plebiscito: Sebastian Giovinco è già l'erede designato di Alessandro Del Piero. I tifosi juventini non vedono l'ora di rivederlo a Torino: per loro l'unica incognita è trovargli il numero di maglia e il miglior ruolo a cui destinarlo.
DEL PIERO, NEDVED E BAGGIO - Per Giovinco è un invito a nozze: "Ho grandissima voglia di tornare alla Juventus, spero davvero di rivestire la maglia bianconera da giugno. Il numero? Il mio sogno è il 10, ma essendo già occupata mi piacerebbe confermare il 21 di quest'anno". Centrocampista o attaccante? "Io mi sento più centrocampista avanzato: non segno molto, preferisco sfruttare la mia visione di gioco mandando gli altri in rete". Quindi più Nedved di Del Piero: "Come posizione in campo sì, anche se naturalmente l'accostamento a Del Piero, come simbolo e bandiera juventina, mi fa molto piacere. Anzi, ringrazio tutti quelli che hanno speso per me confronti lusinghieri, inviti e complimenti!". Perché quello con Del Piero non è stato l'unico parallelo. Qualcuno ha parlato di Baggio, altri di Messi: "Sono innamorato di tutti i numeri 10, del passato e del presente. Ma non voglio fare graduatorie, stiamo parlando sempre e comunque di grandissimi campioni. E io non mi sento inferiore a nessuno, soprattutto della mia generazione".
AZZURRO PECHINO - Ambizioso, mai strafottente, Giovinco non si pone limiti: "Il mio sogno nel cassetto? Vincere un Mondiale e il Pallone d'Oro... Ma per ora guardo più vicino, e dico tornare alla Juventus. La squadra di Ranieri quest'anno sta facendo bene, senz'altro conquisterà la Champions. In chiave futura la concorrenza non mi spaventa: so di dover migliorare, ma mi sento pronto". Rivalità con Palladino? "Nessuna, abbiamo caratteristiche e ruoli diversi". L'Empoli?: "Ci salveremo, ne sono certo". Lo scudetto? "La Roma ha riaperto i giochi, ma dico Inter". La regina della Champions? "Il Milan". Dal campionato alle Olimpiadi il passo sembra breve, visto che Giovinco è titolare della Under 21 che sta affrontando gli impegni di qualificazione agli Europei 2009: "Pechino è uno dei miei traguardi della stagione, sarebbe un'esperienza meravigliosa!".
Gazzetta.it. IPP
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10/01/2008 16:39
 
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Se Seba non ce la fà, allora via libera alle 2 punte e al 4-4-2.
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10/01/2008 13:25
 
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spero si riprenda per sabato.. ma se ha la febbre, non ho dubbi.. farei debuttare titolare eder.. così lo proviamo per 90 minuti in serie a, non credo li abbia ancora giocati. magari scopriamo che non abbiamo bisogno di barreto..
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10/01/2008 11:43
 
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Ieri e' uscito anzitempo, oggi ha la febbre: Speriamo! [SM=g8043]
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09/01/2008 19:50
 
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Il ragazzo sembra aver la testa al proprio posto questo non può che aiutarlo nella sua carriera , forza Seba!!!
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09/01/2008 18:46
 
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Un grande.
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09/01/2008 16:29
 
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Giovinco «Sì, sogno la mia Juve»
Dall’inviato Antonio Maglie per il corriere dello sport
EMPOLI - Piccoli Fenomeni Cresco­no. Da Messi a Pato passando per Se­bastian Giovinco, ventuno anni il prossimo ventisei gennaio. La con­ferma che le porte del paradiso del calcio a volte possono essere rag­giunte attraverso percorsi più tor­tuosi, ma non per questo meno pro­duttivi. Sarà l’aria, saranno le viti e gli ulivi che circondano il nuovo Cen­tro Sportivo, l’Abetone innevato stampato come in una cartolina sul fondo di un cielo terso, sarà l’espe­rienza di una piccola società che ha fatto crescere e nascere numerosi ot­timi calciatori ( molti dei quali appro­dati in Nazionale), saranno altre mo­tivazioni che sfuggono a noi umani, ma se c’è un posto in cui questo ra­gazzo sottile e sorridente può far sbocciare il suo talento, quel posto non può che essere Empoli.
« Gente che salta l’uomo nel calcio italiano ve ne è poca. Per le caretta­ristiche, può essere accostato a Zo­la » , dice Pino Vitale, il direttore ge­nerale che lo ha portato in Toscana grazie all’affare- Almiron. Ora il dg ha una speranza: « La conquista del posto in Champions potrebbe indurre la Juve a puntare su campioni col­laudati. E a quel punto potrebbero anche decidere di lasciarcelo per un altro anno » .

Nel frattempo, Sebastian « studia » perché il futuro non può attendere.
Il talento si confessa «Voglio una grande e poi le Olimpiadi»


Se per via dell’età e del talento la definiscono il Messi italia­no, lei come risponde? «Rispondo che io sono Giovinco e non mi paragono a nessu­no. E poi sono più centrocampista che attaccante tanto è ve­ro che non faccio molti gol».

Ma non lo invidia un po’ l’argentino? Lui è diventato tito­lare nella Liga giocando nel Barcellona lei, invece, dalla Ju­ve è stato dirottato a Empoli.
«Evidentemente era questo il mio percorso di vita e que­sto sorta di scalata è funzionale alla mia carriera di calciato­re professionista».

Per i giovani talenti in Italia è più dura...
«Sì, in Italia le difficoltà sono maggiori. Però mi sembra che negli ultimi tempi siano aumentate gli spazi per i giova­ni calciatori, siano aumentate le chances. Se un giovane ha talento, bisogna mandarlo in campo. All’estero forse hanno un po’ più di coraggio».

E lei è contento dell’opportunità che le ha offerto Empoli?
«L’Empoli ti aiuta a crescere. In poco tempo mi sono ritro­vato dalla Primavera alla serie A e qui un ragazzo della mia età viene aiutato».

Il problema più grave che ha dovuto risolvere passando dal calcio dei ragazzi, la Primavera, a quello degli adulti?
«Il ritmo: in serie A è tuta un’altra storia».

E le limitate potenzialità fisiche?
«No, quelle non sono state un problema perché col tempo ho imparato a sfruttare al massimo altre qualità».

L’aiuta il fatto che negli ultimi tempi il calcio dei funam­boli è stato riscoperto a svantaggio del calcio dei culturisti?
«In effetti, la qualità tecnica sembra essere stata rivaluta­ta: un fatto decisamente positivo per i giocatori con le mie ca­ratteristiche ».

Come si diventa Giovinco?
«Non si diventa. Le doti te le dà solo Dio, poi tu le puoi affinare, migliorare in allena­mento ».

E lei in cosa deve migliorare?
«In tutto».

Risposta generica: nel dettaglio, invece?
«Direi nella partecipazione alla fase di­fensiva: è lì che sono più carente».

E come si colma la lacuna?
«Lavorando, imparando. Credo che il miglioramento del­la fase difensiva dipenda anche dall’abitudine, dall’esperien­za ».

Il calciatore che ha amato di più?
«Non ho dubbi: Maradona. E poi tutti i grandi numeri Die­ci ».

La sua dote migliore?
«Indubbiamente la rapidità».

Quella che le consente di prevenire i maltrattamenti dei colossi...
«Esattamente. Quando sei piccolo come me devi cercare di
capire in anticipo quello che intende fare il difensore e spiaz­zarlo con la velocità».

Si dice che a fine stagione potrebbe rientrare alla Juve: si sente di passaggio a Empoli?
«A quel che potrà accadere a fine stagione non ci penso. Adesso devo fare bene qui. Il resto si vedrà. Il sogno di tutti i ragazzi che giocano a pallone è quello di indossare la ma­glia di una Grande. E’ evidentemente anche il mio sogno».

Il 2008 potrebbe essere l’anno perfetto: rientro alla Juve e Olimpiadi.
«La partecipazione alle Olimpiadi per me sarebbe un grande traguardo».

Casiraghi starebbe pen­sando ai fuori-quota. Lei chi chiamerebbe?
«L’importante è che ci sia io. In ogni caso, giocare in queste manifestazioni accanto a campioni affermati è sempre positivo: ti fa cresce­re, ti aiuta a fare esperienza».

Fra qualche giorno lei compirà ventuno anni, rispetto a Messi sembra in ritardo. C’è una età giusta per «sbocciare»? «No. Toni alla serie A è arrivato piuttosto tardi eppure ha segnato tanti gol. Altri, invece, riescono ad affermarsi giova­nissimi ».

Lei da che parte si colloca?
«In serie A a vent’anni credo che non sia male».

Quale deve essere l’obiettivo di un giovane calciatore?
«La continuità. Non bisogna sentirsi appagati per aver fat­to una gran cosa in campo, bisogna, invece, puntare a ripe­terla costantemente».

Pato dice di non avvertire la pressione dell’esordio in A. E lei l’avverte?
«La pressione c’è ma non mi condiziona. E’ normale che si parli di me, che intorno a me vi siano delle attese, ma non ci faccio caso».

Come fa a isolarsi?
«Semplice: vado in campo e gioco senza pensare a quel che dicono di me. E’ l’unica maniera per restare bene anco­rati con i piedi alla terra. Voglio essere il mi­gliore in campo ma il fatto di giocare bene a pallone non mi induce a sentirmi il migliore al mondo».

C’è una cosa che non sopporta?
«La solitudine. Mi piace stare con la gen­te ».
L’elogio che la inorgoglisce maggiormen­te?
«Quando mi dicono che sono umile».

Il suo sogno?
«Diventare campione del Mondo».

Prima di Natale ha chiesto alla società di partecipare al­la festa organizzata per i bambini della scuola calcio. Per­ché?
«Perché ero uno di loro, un bambino mingherlino che vo­leva dimostrare che nel calcio il fisico non è tutto. E’ stata la mia sfida: smentire nei fatti chi diceva che non sarei arriva­to »

Pensa di aver vinto la sfida?
«In parte sì. Ma continuare a zittire quelli che la pensano così resta la mia grande molla professionale».
«I nostri club devono avere più fiducia nei giovani. Messi?
Io amavo Maradona Punto sulla velocità» «A Empoli posso crescere e non mi sento in ritardo basta vedere il caso Toni Voglio sempre essere il migliore, ma sto calmo»


[SM=g8021] [SM=g8030] [SM=x1380974]
[Modificato da zeman! 09/01/2008 16:32]
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01/01/2008 11:10
 
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Re: Re: Re: Re:
zeman!, 31/12/2007 14.27:




io non gli chiedo 20 gol...ci mancherebbe...ma si vede che il gol per lui non è il primo pensiero...la prima cosa che fa quando riceva palla o si trova in alcune zone calde del campo non è guardare la porta, ma cercare i compagni....ma in questo migliorerà giocando, è anche un modo di entrare nel gruppo....meglio così che egoista....
cmunque negli allenamenti, quando provano gli schemi, tiri al volo ecc. spesso è impreciso...strano...con quella tecnica...migliorerà...vista l'età....
marchisio? ha un bel tiro da fuori...ma a me ha impresionato per la freddezza con cui calcia i rigori...glaciale...tranquillo, sereno.....un cecchino


mi permetto, erchè lo seguo da due anni con la primavera, 10 - 12 goal all'anno li ha sempre fatti, battendo però rigori e punizioni, poi è più uomo assist, cncordo però che deve migliorare in fase di tiro.
Ma rendetevi conto che avere uno così in squadra anche se non segna può essere devastante.
Io ho registrato il suo esordio in serie B con la Juventus, 18 minuti, prima azione riceve da fallo laterale e quasi vicino al corner lascia partire, quasi da fermo, un cross che arriva esatto all'altezza del calcio di rigore, dove però nessuno era posizionato, seconda azione, riceve il pallone sulla trequarti a sinistra, dribla e si accentra, davanti si allargano Del Piero e Trezeguet, lui serve a Del Piero l'assist che lo mette solo davanti al portiere, ma il movimento è leggermente in ritardo e c'è fuori gioco.
Dopo essere entrato sull'azione del rigore che ha portato al vantaggio, ma in maniera marginale, terza azione, riceve il pallone sulla trequarti spostato a sinistra, punta l'uomo grosso il doppio di lui, gli schizza via e sull'entrata a scivolone dell'altro avversario, smarca Trezeguet in centro area e goal.
Insomma, mettetegli assieme gli uomini giusti e vedrete, ho anche registrata una partita dell'U21 con l'Azerbaijan, ebbene in 90 minuti ha messo 8 volte un uomo davanti al portiere, forse è un record mondiale.


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31/12/2007 14:27
 
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Re: Re: Re:
Minisebafan, 31/12/2007 13.57:



Sono d'accordo Seba deve crescere in fase realizzativa , non sarà mai un goleador da 20 gol ma io dico che un trequartista di livello, come lui aspira ad essere, dovrebbe arrivare a garantire 10-12 gol a stagione, credo che questo lo sappia anche lui, la qualità, il tiro (sia destro che sinistro) li ha anche sui calci piazzati deve cominciare a fare meglio.
Giovinco rimane cmq un giocatore atipico gli riesce veramente meglio smarcare i compagni che andare in gol, sforna assist su assist e con una naturalezza che fa impressione credo sia la sua qualità migliore.


p.s. anche MArchisio deve cominciare a mettere in rete un paio di golletti uno con i suoi piedi deve tirare in porta.




io non gli chiedo 20 gol...ci mancherebbe...ma si vede che il gol per lui non è il primo pensiero...la prima cosa che fa quando riceva palla o si trova in alcune zone calde del campo non è guardare la porta, ma cercare i compagni....ma in questo migliorerà giocando, è anche un modo di entrare nel gruppo....meglio così che egoista....
cmunque negli allenamenti, quando provano gli schemi, tiri al volo ecc. spesso è impreciso...strano...con quella tecnica...migliorerà...vista l'età....
marchisio? ha un bel tiro da fuori...ma a me ha impresionato per la freddezza con cui calcia i rigori...glaciale...tranquillo, sereno.....un cecchino

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Re: Re:
zeman!, 30/12/2007 9.01:



bei video....splendidi...ma non possiamo mica sempre e solo lodare giovinco...è forte e intelligente, ma ha ancora finito la sua crescita....secondo me deve migliorare in alcune cosette...il tiro in porta, spesso la strozza troppo, secondo me ovviamente, e cosa atipica per questo tipo di calciatori è poco egoista...
ripenso all'ultima partita in casa, contro il genoa....lui dentro l'area,da buona posizione crossa per pozzi a centroarea, area molto affollata di difensori ...per me poteva tirare...da posizione molto più defilata e arretrata, con in mezzo all'area più azzurri e genoani buscè tira in porta....
un pizzico di egoismo in più, un pizzico di anarchia in campo in più, più cattiveria e convinzione quando calcia in porta e un po' di fame di gol....poi questo piccoletto scriverà la storia del calcio italiano...





Sono d'accordo Seba deve crescere in fase realizzativa , non sarà mai un goleador da 20 gol ma io dico che un trequartista di livello, come lui aspira ad essere, dovrebbe arrivare a garantire 10-12 gol a stagione, credo che questo lo sappia anche lui, la qualità, il tiro (sia destro che sinistro) li ha anche sui calci piazzati deve cominciare a fare meglio.
Giovinco rimane cmq un giocatore atipico gli riesce veramente meglio smarcare i compagni che andare in gol, sforna assist su assist e con una naturalezza che fa impressione credo sia la sua qualità migliore.


p.s. anche MArchisio deve cominciare a mettere in rete un paio di golletti uno con i suoi piedi deve tirare in porta.
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Re:
Minisebafan, 29/12/2007 22.40:

Ho trovato due video su You Tube fatti molto bene su Giovinco e Marchisio

Video Giovinco : www.youtube.com/watch?v=7_6cTsuX-XY

Video Marchisio : www.youtube.com/watch?v=hkvq-bljy_Q




bei video....splendidi...ma non possiamo mica sempre e solo lodare giovinco...è forte e intelligente, ma ha ancora finito la sua crescita....secondo me deve migliorare in alcune cosette...il tiro in porta, spesso la strozza troppo, secondo me ovviamente, e cosa atipica per questo tipo di calciatori è poco egoista...
ripenso all'ultima partita in casa, contro il genoa....lui dentro l'area,da buona posizione crossa per pozzi a centroarea, area molto affollata di difensori ...per me poteva tirare...da posizione molto più defilata e arretrata, con in mezzo all'area più azzurri e genoani buscè tira in porta....
un pizzico di egoismo in più, un pizzico di anarchia in campo in più, più cattiveria e convinzione quando calcia in porta e un po' di fame di gol....poi questo piccoletto scriverà la storia del calcio italiano...


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Ho trovato due video su You Tube fatti molto bene su Giovinco e Marchisio

Video Giovinco : www.youtube.com/watch?v=7_6cTsuX-XY

Video Marchisio : www.youtube.com/watch?v=hkvq-bljy_Q

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27/12/2007 17:17
 
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 I bianconeri si riprendono i gioiellini? Oltre al mini-fantasista smentisce anche Marchisio
Giovinco: Juve, non adesso
«Ad Empoli mi sono conquistato un posto da titolare e per crescere ho bisogno di giocare»

EMPOLI - Il mese di gennaio ormai è alle porte e attorno al pianeta Em­poli impazza un mercato... che non c'è. Sempre più insistenti infatti cir­colano le voci su un ritorno imme­diato di Sebastian Giovinco alla ca­sa madre Juventus. Ma il bello è che il primo a smentirle con insoli­ta durezza è proprio il fantasista ta­scabile, che intanto con la casacca azzurra ha compiuto il piccolo mi­racolo di crescere di una spanna, come ben dimostrò dopo il suo ulti­mo gol, appoggiando il pollice della mano destra sulla testa e lanciando il mignolo verso il cielo. « Ho senti­to anch'io della possibilità di un mio ritorno a Torino fin da gennaio ­commenta - ma in verità nessuno ne ha parlato con me, anche perché non mi sembra una gran bella idea. Soprattutto per il fatto che, se in av­vio di stagione giocavo un po' col contagocce, com'era giusto d'altra parte dato che la serie A la cono­scevo solo per averla vista in tv, con l'arrivo del nuovo allenatore mi so­no ritrovato titolare in pianta stabi­le. E a un giovanissimo come me quale altra squadra se non l'Empo­li potrebbe regalare una simile op­portunità? Gioco molto e segno an­che qualche gol, per cui cosa desi­derare di meglio, anche perché non credo proprio che ritrovandomi nel gruppo della Juventus di questi tempi potrei godere delle stesse possibilità. Per cui credo proprio che per me sia assai meglio gioca­re sempre, dando tutto me stesso per garantire un'altra bella salvez­za a questa società che tanto ha creduto in me e a una tifoseria che fin da subito mi ha fatto sentire im­portante » . Col baby fantasista che aggiunge:
«Oltretutto ora sto giocando spesso a fianco di uno come Ighli (Vannuc­chi, ndr), un compagno ideale, dal quale posso imparare i segreti di un ruolo affascinante qual è quello di regalare ai compagni belle occasio­ni gol » .
Ma sull'asse Empoli- Juve c'è un altro trasferimento altrettanto an­nunciato e improponibile. Non sa­rebbe solo Giovinco a fare imme­diato ritorno a Torino, ma con lui partirebbe pure un Claudio Marchi­sio che, per nulla distratto dalle vo­ci di mercato, ribatte: « Quando mi è stato proposto l'Empoli non ci ho pensato un attimo, perché sapevo in che società andavo a giocare. Ora stiamo uscendo dalla crisi di avvio stagione e non vedo perché dovrei lasciare questa bella avven­tura » .
Ma l'aspetto più inverosimile del suo ritorno alla Juve riguarda Ser­gio Bernardo Almiron come contro­partita al sacrificio dell'Empoli. Una piccola “follia” che spiega per­ché non ci sia da tenere in alcun conto ogni voce legata ai due talen­ti, destinati dunque a calcare il pra­to del “Castellani” fino a maggio.

Antonio Bassi/atc per il corriere dello sport
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Eh sì, Giovinco ha proprio le idee chiare:

"Salvo l'Empoli e torno alla Juve, il mio sogno"
"Nell'ultimo periodo ho trovato una certa continuità e spero di continuare così"

Il giovane talento dell’Empoli Sebastian Giovinco ha ricevuto ieri a Firenze il premio come migliore giovane promessa del calcio italiano.

Durante il ritiro del premio, il calciatore ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti il suo futuro: "Credo che l'Empoli riuscirà a salvarsi – ha dichiarato Giovinco – Nell'ultimo periodo ho trovato una certa continuità e spero di continuare così. Ho intenzione di contribuire alla salvezza dell'Empoli per poi tornarmene alla Juventus. Il mio sogno, come quello di tutti i giocatori, è proprio quello di giocare in una grande squadra, e la Juventus sarà la mia occasione".

(goal.com)

[Modificato da WEB RE1976 20/12/2007 19:39]
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Re:
zeman!, 18/12/2007 16.32:

EMPOLI La provocatoria esultanza del ragazzo prodigio: «Penso di aver raggiunto l’altezza richiesta. O no?»
Giovinco è una spanna sopra






Ed io maliziosamnete avevo pensavo alla famosa "legge dell'L"... [SM=g7990]

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Re:
CLAY60, 19/12/2007 9.16:

Aldilà delle indubbie doti tecniche, Giovinco stà dimostrando una incredibile maturità tattica. Sà sempre cosa fare (crossa al momento giusto, tira quando c'e' da tirare, svaria, contrasta...)e non protesta mai nonostante le botte che prende! [SM=x1380982]



Io sono dell'idea che chi sa giocare a calcio deve giocare!!! [SM=x1380973] Continua così Gioco-Giovinco .... in bocca al lupo!!! [SM=x1380982]


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19/12/2007 09:16
 
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Aldilà delle indubbie doti tecniche, Giovinco stà dimostrando una incredibile maturità tattica. Sà sempre cosa fare (crossa al momento giusto, tira quando c'e' da tirare, svaria, contrasta...)e non protesta mai nonostante le botte che prende! [SM=x1380982]
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18/12/2007 19:54
 
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Grande Sebastian continua così piano piano smentirà tutti quelli che sostengono che un giocatore come lui non possa giocare in serie A con buoni risultati, io invece dalla prima volta che ho visto questo ragazzo giocare una semifinale di un Viareggio contro la Roma ho capito che questo piccoletto aveva i numeri da grande.
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18/12/2007 16:32
 
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EMPOLI La provocatoria esultanza del ragazzo prodigio: «Penso di aver raggiunto l’altezza richiesta. O no?»
Giovinco è una spanna sopra

EMPOLI - Chissà quante volte sarà ri­masto turbato, o magari addirittura fe­rito, dal malevolo e ipocrita rammari­co di qualche tecnico, o presento tale, che dopo averlo visto all'opera si è la­sciato sfuggire commenti del tipo: «Sei bravo, anzi bravissimo, se fossi stato una spanna più alto avresti avuto un futuro nel cal­cio, ma piccolo come sei avrai sempre vita du­ra ». Ma Seba­stian Giovinco è uno che non ha mai badato ai suoi centimetri - che oggi sono centosessantaquattro - e ha sempre in­seguito in gran serenità il suo grande sogno proibito, quello di ricalcare le orme del suo idolo Alessandro Del Piero. La squadra in effetti era quella giusta, essendo approdato quand'era poco più che neonato alla Juventus.
Di mezzo però c'era sempre la soli­ta spanna da colmare. Tradotta in cen­timetri, una spanna vorrà dire più o meno una quindicina di centimetri. Troppi da recuperare a ventun anni compiuti, ma se la storia della 'fanta­sia al potere' può avere un senso, ecco che il delizioso funanbolo prestato in estate alla causa azzurra ha ideato un sistema tutto particolare per festeg­giare il suo ultimo gol - il terzo - nel suo primo campionato di serie A. E co­sì domenica scorsa, dopo aver infilato la sfera nel sette alla sinistra di Ru­binho, ha appoggiato il pollice della mano destra sulla testa rasata lancian­do il mignolo verso il cielo. «Ho ag­giunto alla mia altezza naturale quel­la spanna che secondo tanti mi mancava - spiega sorridendo ­
e in quel momento, giuro, mi sono sentito davvero felice. Ma non perché io mi sia mai senti­to 'troppo piccolo' per giocare al calcio, ma solo per la certez­za di aver così indicato la stra­da da percorrere a quanti, esattamente come me, non sia­no dotati di un fisico bestiale. Perché non è giusto che il futuro in questo bel­lissimo sport sia solo di chi supera il metro e ottanta. Io con quel gesto un po' provocatorio penso di aver rag­giunto l'altezza 'richiesta', per cui pos­so continuare a sperare di fare anco­ra tanta strada».
Non c'è che dire, le nostre nonne avevano proprio ragione quando, pre­occupate per nipoti che crescevano, commentavano: chi a venti anni non l'ha - il cervello - a ventuno non l'aspet­ti. Ebbene Sebastian a ventuno è già maturo, non solo personalmente ma pure calcisticamente. Tanto che in gi­ro per le contrade empolesi c'è già chi sussurra con terrore: ma non sarà che la Juventus si sia già pentita di averlo concesso in prestito alla squadra az­zurra e col prossimo mercato di gen­naio intenda riportarlo subito alla ba­se? Ma è lo stesso campioncino a can­cellare ogni dubbio in proposito. «In questo momento non penso né al mer­cato, né tantomeno alla Juve - confes­sa - io ho accolto con gioia l'invito del­l'Empoli proprio perché sapevo come da queste parti i giovani godano del giusto spazio per crescere senza as­surde pressioni e migliorarsi con sere­nità. Sento attorno a me la fiducia del tecnico e dei compagni, così come non può certo lasciarmi indifferente il ca­lore dei tifosi, ma non solo, perché quando mi trovo a far due passi in centro tutti mi fermano e mi fanno i complimenti. Per cui personalmente non ho alcuna intenzione di lasciare quella splendida avventura. C'è anco­ra una salvezza da conquistare e io so­no pronto a dare tutto me stesso per arrivare all'obiettivo, visto oltretutto che abbiamo intrapreso una buona strada e su questa dobbiamo prosegui­re con tutte le nostre forze. Per cui a gennaio non ci sarà nessun problema, e a giugno poi vedremo quel che potrà accadere, anche perché a quel punto il mio futuro non dipenderà più solo da me, ma da altri assai più potenti».

Antonio Bassi/atc corriere dello sport


p.s. sembra che per la prossima esultanza .... mimerà dei numeri... [SM=g7990]

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28/11/2007 12:01
 
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Giovinco, il piccolo genio griffato Juventus
La "formica atomica" ha le carte in regola per indossare la maglia azzurra.


Vent’anni sono pochi per considerare un calciatore già campione, specialmente in Italia, dove il terrore di non riuscire a far risultato spinge sovente gli allenatori ad affidarsi a giocatori esperti pure se si ritrovano nell’organico nuove leve tutt’altro che sprovvedute.
Ma con Sebastian Giovinco, torinese in forza all’Empoli, c’è quasi il desiderio di sconfinare nell’irrealtà, perché averlo visto all’opera nel primo scorcio di campionato non può che cancellare la malsana idea di trovarsi davanti a uno che non ce la farà. Perché “la formica atomica”, pregevole nomignolo dettato dall’altezza, un metro e 64, non solo ha tutte le carte in regola per sopravvivere nell’italico football, ma può tranquillamente diventare uno dei pezzi da novanta della nazionale di Roberto Donadoni.
Certo, in prospettiva futura, ma confidando nelle capacità d’un tecnico giovane e attento alle nuove realtà, cominciamo a pensare che per il signor Giovinco sia già arrivato. E’ vero, poche gare di serie A non regalano certezze al cronista di turno, ma è altrettanto certo che i numeri espressi dal giovanotto in questione possano dimostrare ampiamente che la stoffa c’è. Ha vinto a livello giovanile (un campionato, una coppa Italia e una Supercoppa, ovviamente con la Primavera) e ottenuto la promozione in A lo scorso anno con la Juventus.
E si dirà: è facile, con quella corazzata alle spalle, vincere tutto. Sì, è vero. Ma non è altrettanto semplice militare in tutte le rappresentative azzurre come ha fatto Sebastian, partito dall’under 16 e diventato elemento di spicco dell’undici di Gigi Casiraghi. Tornerà alla corte della real casa bianconera per regalare soddisfazioni a dirigenza e popolo juventino insieme agli altri giovani su cui hanno puntato Cobolli Gigli e Blanc. Che, ancora una volta, non sbagliano il colpo.

Franco Melli
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21/09/2007 09:27
 
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La sua ora scatterà domenica alle 15....prepariamoci a una gran partita!
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21/09/2007 08:15
 
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complimenti per ieri sera,peccato per il goal finale.....

è stata una delusione non vedere in campo giovinco però
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17/09/2007 20:06
 
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www.radiolady.com/homepage/empoli/ospite/sebastiangiovi...

per chi vuol sentire la voce di giovico....intervistato alla radio
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13/09/2007 18:40
 
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Tutti pazzi per i 164 centimetri del talentino che ricorda tanto il capitano bianconero
Giovinco, l’Alex in miniatura
Zoff: «Ha più fantasia di Del Piero». Ferrara: «E’ basso, ma non teme lo scontro fisico»
Blanc se lo coccola: «Ci fa piacere vedere che Sebastian gioca bene. Il nostro progetto guarda molto al futuro, del quale lui farà sicuramente parte». Pessotto: «In certi momenti sa essere proprio devastante. Visto il suo talento, è doveroso aspettarlo»

di MARINA SALVETTI
TORINO. Il paragone potrebbe sembrare irriverente, ma insie­me al coro di elogi per le presta­zioni in maglia azzurra con l’Under 21 in molti hanno acco­stato le giocate di Sebastian
Giovinco a quelle di Alessan­dro
Del Piero. Fantasia al po­tere, assist filtranti, gusto del tocco smarcante e ricerca dell’a­zione personale sono tutti ele­menti che hanno fatto grande il capitano della Juventus e che, in futuro, potrebbero portare Gio­vinco nell’Olimpo bianconero. A dispetto dell’altezza, appena un metro e 64, il campioncino gioca alla grande e sogna da grande.
«Gli auguro di seguire le or­me di Del Piero. Sicuramente possiede più fantasia di Alex» il giudizio lapidario di Dino Zoff
che, in fatto di campioni piccoli, è un esperto avendo allenato Rui Barros, il portoghese della Juventus che non raggiungeva il metro e sessanta. «Aveva me­no tecnica rispetto a Giovinco ma molto carattere e determi­nazione. Ed è quello che il gio­catore dell’Empoli dovrà dimo­strare. Le premesse sono buone, l’anno scorso si era mosso bene e quest’anno si sta ripetendo. L’altezza? La classe sopperisce alla statura, Maradona inse­gna... Certo che non dovrebbe essere relegato sulla fascia dove andare allo scontro fisico con il terzino può diventare un pro­blema, meglio lasciarlo libero a centrocampo, in moda che possa esprimere le sue qualità».
Alla Juventus, club proprie­tario del suo cartellino, gongo­lano per aver coltivato in casa il talento. «Non sono sorpreso, ma sono contento - osserva Ciro
Ferrara, responsabile del set­tore giovanile -. Non ho certo bi­sogno di scoprire Giovinco, so che è in grado di fare qualsiasi cosa, quindi non mi stupisco. So­no però molto soddisfatto nel ve­dergli fare buone cose sia in Na­zionale sia con l’Empoli che, so­no convinto, sia un’ottima scel­ta. Lì hanno saputo coltivare giovani come Vannucchi, Ta­vano
o nel passato Montella, Di Natale, Marchionni... Il li­mite dell’altezza? Potrebbe an­che non essere un ostacolo alla sua carriera. Attenti, è piccolo ma è chiatto, cioè è bello largo e soprattutto non ha paura dello scontro fisico. Un nuovo Del Pie­ro? E’ presto per dirlo, lascia­molo crescere con calma, anche perché lui è molto maturo. Ho notato come gestisce con sag­gezza i momenti felici e ho capi­to che saprà anche resistere ne­gli inevitabili momenti bui». Ci sono aspettative, è normale, ma senza stress come sottolinea Gianluca Pessotto: «Se è un al­tro Del Piero lo scopriremo nei prossimi anni, ma visto il suo talento e quello che sa fare, è do­veroso aspettarlo. In certi mo­menti della partita sa essere de­vastante, certo essere così mi­nuto non sarà di aiuto...».
Anche all’estero hanno sco­perto il fenomeno Giovinco se è vero, come riportano i siti tede­schi rilanciando alcune indi­screzioni provenienti dalla Rus­sia, che il Cska Mosca avrebbe intenzione di offrire 15 milioni di euro alla Juventus per il fan­tasista. La Juventus però se lo tiene stretto, parola di Jean Claude Blanc: «Ci fa molto pia­cere vedere che Giovinco gioca bene perché il nostro è un pro­getto a lunga scadenza, che guarda molto al futuro, un futu­ro in cui Giovinco farà sicura­mente parte».
Intanto in questa stagione toccherà a Gigi Cagni, tecnico dell’Empoli, gestire il piccolo gioiello, facendolo crescere e ma­turare. «So che può essere deva­stante, ma in Under 21 è una cosa, in serie A è un’altra. Il suo pregio è quello di non montarsi la testa, sa essere umile, guarda avanti per la sua strada la­sciandosi scivolare addosso il re­sto. Vuole imparare e lavora so­do, ha sete di arrivare. L’altezza non è un problema, gliel’ho det­to il primo giorno di ritiro: ognu­no usa i propri mezzi nei con­trasti fisici. Gli altri sono poten­ti? Ma avranno il problema di prenderlo per come sa essere ra­pido e agile». Cagni non si sbi­lancia però su quando lo farà debuttare da titolare dopo due spezzoni di partita: «Avrà lo spazio che si merita. Sa che de­ve guadagnarsi la maglia, non ci sono regali. Però stiamo par­lando di un ragazzo di vent’an­ni che deve crescere piano pia­no. Non mettiamogli fretta, di meteore ne ho viste tante, ma non credo che sia il suo caso».

fonte:tuttosport


LA FORMICA ATOMICA DELL’UNDER
E Seba si gode gli applausi azzurri «Il mio calcio è soprattutto istinto»
NOSTRO INVIATO ROBERTO COLOMBO
DURAZZO. Per lui parlano i numeri: 3 assist in 3 partite con la maglia della Under 21. Se­bastian
Giovinco, la Formica Atomica degli azzurrini, ha ancora una volta lasciato il se­gno, mandando in gol Acquafresca e contri­buendo in modo tangibile al successo in Alba­nia: l’Italia tutta ormai s’è accorta e ha sco­perto il nuovo fenomeno al servizio di Casi­raghi
e Zola. Lui, ragazzo umile e persino un po’ timido, gira la gran parte dei meriti al mo­dulo adottato dai ct: « Credo che il 4- 3- 2- 1 sia il sistema di gioco ideale per far fare bella fi­gura a noi trequartisti, siamo facilitati nel mettere i compagni in grado di segnare » . Il lampo della Formica Atomica è stato uno sprazzo di luce, forse l’unico, nel buio spet­trale di una gara mal giocata dagli Azzurri­ni: « L’assist per Acquafresca? M’è venuto co­sì, d’istinto, io gioco molto con l’istinto. Dite che vedo le cose prima degli altri? Ma no, que­sto è esagerato, io gioco e basta... Per quanto riguarda la nostra prestazione qui in Alba­nia, è vero, il primo tempo non l’abbiamo in­terpretato al meglio, eravamo troppo lenti, non riuscivamo mica a far girare la palla. Nella ripresa, invece, siamo migliorati un po­chino e abbiamo approcciato la partita con maggiore reattività. Dobbiamo ancora mi­gliorare, dunque, dobbiamo riuscire a far be­ne per tutta la gara, mica soltanto per un tempo. Abbiamo dimostrato sin da subito di essere un gruppo valido, con ragazzi che san dare del tu al pallone, anche se abbiamo da­vanti a noi ampi margini di miglioramento. Ora stiamo faticando un po’, questo è inne­gabile, ma il motivo è che la condizione fisica non è ancora al 100%. La squadra può dare e darà ancora di più, c’è tanto da lavorare a li­vello tattico, con la palla insomma. Da noi è però è giusto aspettarsi il massimo: siamo una squadra forte, lo ripeto, però ci sono an­che gli avversari, non dimentichiamolo mai. Con l’Albania abbiamo sofferto perché loro sono una buona squadra, completamente tra­sformata rispetto a quella vista a Pontede­ra » .
Per ciò che riguarda il suo futuro con il suo club, l’Empoli, la Formica Atomica ha le idee chiarissime: « Torno in Toscana con la voglia e la speranza di giocare sempre » , sperando che Gigi Cagni martedì alle 16 fosse seduto comodamente alla tv per apprezzare i nume­ri del suo baby gioiello. « Sia nell’Empoli che nell’Under 21 mi aspettavo di giocare, è vero, ma non credevo che mi venisse concesso tut­to questo spazio. Nel mio club il ruolo in cui vengo impegnato è leggermente diverso da quello che occupo in maglia azzurra: Cagni adotta un 4- 4- 2 e quindi mi tocca partire da esterno, io poi tendo ad accentrarmi. Ma il mister ha il suo tipo di gioco e sono io che de­vo adeguarmi, comunque mi va benissimo an­che partire largo, pur di giocare con la giusta continuità. Qui in nazionale, invece, credo di avere ripagato la grande fiducia che mi han­no dimostrato Casiraghi e Zola, ma devo con­tinuare così, sennò tutto quanto di buono fat­to finora sparirà in un colpo di spugna » . L’aiu­to di Zola può essere fondamentale nella cre­scita professionale della Formica Atomica:
« Dicono che il mister sia uno di poche parole. Mica vero, con noi parla molto, moltissimo. Per me è splendido, è un vero onore sentire la sua attenzione, ricevere i suoi consigli: solo ascoltandoli e facendone tesoro potrò fare il salto di qualità » . Tornerà alla Juve, certo che ci tornerà, per coronare il sogno di bambino: « Giocare con la maglia bianconera è il massi­mo per tutti, figuriamoci per un giovane come me » . E non si cruccerà se nei prossimi giorni non riceverà una telefonata da Blanc, Secco
o Cobolli Gigli perché « per le telefonate c’è sempre tempo, io devo ancora dimostrare tan­tissimo. Per adesso mi basta l’affetto dei miei compagni d’azzurro e dei miei amici » . Quello con la Juve sboccerà, magari più presto di quanto non creda la Formica Atomica.

fonte: tuttosport
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13/09/2007 18:34
 
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Re:
Minisebafan, 13/09/2007 18.15:

Piccolo Omaggio a Giovinco , le migliori giocate nelle ultime partite con L'Under 21 a voi [SM=g7999]
www.youtube.com/watch?v=TOedwEuQl7E



grazie


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