C'era una volta... - L'altra vita di Michele Zarrillo

Era il 1973, e i Semiramis, un gruppo minore della scena prog-rock romana, fecero uscire "Dedicato a Frazz", un disco di buona qualità ma con una scarsa produzione.
Il suono non è incentrato su tappeti di tastiere, tipico del progressive, ma lascia spazio alla chitarra dove un giovane di 16 anni regala un'ottima prova, oltre a cantare e a scrivere le canzoni.
La band però si scioglie subito ma non prima di aver effettuato una serie di concerti, tra cui anche il raduno a Villa Pamphili, a Roma, nel 1972.
Il cantante-chitarrista allora approda nel Rovescio della Medaglia, glorioso gruppo progressive, nel 1975, cantando in alcuni concerti, dopodichè abbandonerà anche quel gruppo e sparirà dalle scene musicali, ma in parecchi lo ricordano come un vero talento.

1994, SanRemo.
Il giovane cantante-chitarrista è ormai "invecchiato".
I suoni si sono ammorbiditi, la sua visione della musica è passata attraverso collaborazioni con Renato Zero e Ornella Vanoni.
Al Festival della Canzone Italiana presenta una melodica canzone d'amore che risulterà essere una vera gallina dalle uova d'oro.
Con "Cinque giorni", Michele Zarrillo s'impone nel firmamento degli artisti più famosi.