S. Salvatore di Fitalia è uno dei centri collinari della emicatena dei monti Nebrodi, a circa 600 metri s.l.m.
L'estensione territoriale è delimitata dai torrenti Galati e Tortorici che confluendo in località Due Fiumare danno origine al Fitalia o Zappulla.
Per la sua naturale configurazione geografica il territorio di Fitalia, delimitato dai confini delle due fiumare, controllava l'accesso dal mare verso le origini interne ed era il punto chiave per le comunicazioni mediante torri di avvistamento; pertanto assolveva alle due importanti funzioni di comunicazione e di difesa, era naturale di conseguenza la sua vocazione a sito abitativo privilegiato, punto di confluenza e del commercio per tutta la regione interna.
Le prime notizie storiche sul castello del SS. Salvatore risalgono al 1094, quando il Conte Ruggero di Calabria e di Sicilia donò, ma non fondò, sia il Castello di Fitalia che quello del SS. Salvatore al Monastero di S. Bartolomeo apostolo di Lipari, fondato dallo stesso Conte nel 1088.
Durante il periodo normanno, il territorio di Fitalia venne diviso in cinque parti, di cui tre quinti vennero assegnati alla giurisdizione feudale del vescovo di Patti e i due quinti all'arcivescovo di Messina e al Monastero delle Benedettine del Santissimo Salvatore di San marco. Solo nel 1828 il territorio venne assegnato interamente al Vescovo di Patti.
verso la fine del XVI secolo si ha l'esodo degli abitanti del territorio di Fitalia verso la nuova terra del SS. Salvatore, il cui castello sorgeva su una elevazione naturale in una striscia di terra pianeggiante.
Monumenti -
La Chiesa Madre del SS. Salvatore
La Chiesa Madre del SS. Salvatore costruita in epoca Normanna e ampliata nel 1515 e la chiesa di S. Maria, già esistente agli inizi del XVI secolo e ampliata nel XVI sec.
Sulla via una volta denominata "Regia Trazzera", si trovano il Palazzo del Vescovo costruito nel XV secolo, il Palazzo Baronale Grasso e oggi Palazzo Ciminata.
Accanto alla Chiesa Madre di S. Maria è ubicato il Palazzo del Peculio Frumentario. Inoltre da segnalare l'unico Museo delle tradizioni religiose della Sicilia che ospita pezzi di pregio tra cui "ex voto" in cera del XVI secolo.
la storia moderna di S. Salvatore di Fitalia si identifica molto con il culto di S. Calogero eremita e taumaturgo.
le prime notizie scritte sul culto di S. Calogero a S. Salvatore di Fitalia risalgono al 1537.
Straordinaria testimonianza di fede è il Tempio del Santissimo Salvatore, costruito in epoca normanna, ampliato nel 1500, rimodernato alla fine del 1700 e recentemente riportato al primitivo splendore.
la struttura interna è a tre navate con possenti colonne romaniche. Da citare il trittico marmoreo di Antonello Gagini, realizzato nel 1521