Una parte del bellissimo libro di Gabriél Garcia Marquez,
Cent'anni di solitudine, è dedicata proprio a questo:
Parla di un'angelo dall'aspetto orribile, che non parlava nè latino né aramaico. All'inizio creava stupore e attenzione da parte di tutti, ma passato poco tempo e dopo che le persone si sono rese conto che quello non era l'angelo che volevano che fosse, lo lasciarono solo. Anche la famiglia che lo ospitava, lo tenne chiuso in un recinto. Ma quest'angelo aveva compiuto effettivamente i miracoli a lui imposti. Aveva salvato il bambino della suddetta famiglia da una malattia mortale e aveva portato benessere e soldi alla famiglia stessa, in quanto quest'ultima fece pagare il biglietto alle persone per vederlo.
Quindi il brano ci vuol far capire come le persone non riescano a riconoscere i veri miracoli e che si appendono solo all'apparenza, influenzati tremedemente dai pregiudizi.