“Rispetto sempre le sentenze. Ma contro questa farò appello al Consiglio di Stato perché ne ritengo infondate le motivazioni.
Al contrario di quanto sostiene il Tar del Lazio, infatti, la legge Fini-Giovanardi, nell’ambito della quale ho emanato a novembre il decreto di revisione della quantità massima detenibile di cannabis oltre la quale sono previste sanzioni penali, non offre al Ministro della Salute alcun criterio tecnico per determinare tale quantità”. Lo precisa, in una nota, il ministro della salute Livia Turco in relazione alla decisione del Tar del Lazio di sospendere il decreto del Ministro della Salute sulla quantità massima detenibile di cannabis oltre la quale scattano le sanzioni penali“. Il ministro che intende fare appello al Consiglio di Stato, ricorda che ”la stessa Commissione scientifica, insediata dall’allora Ministro Storace per determinare i quantitativi di sostanze stupefacenti ai fini della prescrizione delle sanzioni, concluse i suoi lavori segnalando l’impossibilità di una valutazione tecnica che fosse sostituiva della decisione politica.
E ciò proprio in riferimento alla determinazione delle quantità massime detenibili senza incorrere in sanzioni penali. La decisione spetta al Ministro, sostennero allora i tecnici nominati da Storace. Da ciò si deduce che, qualora anche il Consiglio di Stato dovesse confermare gli orientamenti del Tar, si potrebbe ritenere annullabile anche il vecchio decreto “Berlusconi-Storace”, rendendo di fatto inapplicabile la stessa legge Fini-Giovanardi alla quale mi sono strettamente attenuta nella formulazione del nuovo decreto. Penso comunque che, al di là di questi aspetti giurisprudenziali, — conclude il ministro Turco — c’è la forte necessità di una profonda revisione di quella legge.
Serve una nuova normativa per le tossicodipendenze che riaffronti globalmente metodi e scopi della lotta alla droga, facendo prevalere nei confronti dei tossicodipendenti gli aspetti della prevenzione, della cura e della riabilitazione rispetto a quelli repressivi. Su questa linea darò il mio contributo al ddl in via di definizione da parte del Governo, e annuncio sin d’ora il mio impegno a potenziare servizi e strutture per la prevenzione e l’educazione sanitaria contro tutte le droghe, con particolare attenzione ai giovani. Su questi temi, in vista della definizione di un nuovo Piano nazionale di prevenzione e lotta alle dipendenze, si svolgerà una Conferenza nazionale a Roma il prossimo 7 maggio, dove saranno chiamati a dare il proprio contributo tutti gli operatori pubblici, privati e del volontariato che ogni giorno prestano la loro opera al servizio di tanti cittadini e delle loro famiglie sconvolte dal dramma della droga e della dipendenza patologica“.