...

 
Stampa | Notifica email    
Autore

La Sindrome da Anticorpi Antifosfolopidi (APS)

Ultimo Aggiornamento: 13/11/2007 13:29
11/05/2007 19:02
Post: 26
Registrato il: 03/10/2006
Utente Junior
OFFLINE

La Sindrome da Anticorpi Antifosfolipidi (APS).
Pubblicato Marzo 26th, 2007 medicina

La Sindrome da Anticorpi Antifosfolipidi (APS) è una malattia sistemica autoimmune caratterizzata dalla presenza di specifici anticorpi antifosfoplipidi e da un quadro clinico che si manifesta principalmente con trombosi venose ed arteriose di qualsiasi distretto corporeo ed una patologia gravidica costituita da aborti precoci ricorrenti e perdite fetali.

Gli Anticorpi Antifosfolipidi (aPL) coinvolti nell’APS sono l’Anticardiolipina IgG-IgM (aCL), Il Lupus-Anticoagulant (LA) e l’Anti Beta2 Glicoproteina 1 IgG-IgM (anti B2-GL1). Come per tutti gli autoanticorpi, anche per gli aPL è possibile una positività in persone sane. Se tutti e tre gli anticorpi sono positivi il rischio è maggiore, se solo uno il rischio è minore. Quindi, più si è positivi, più si è a rischio.

Numerose manifestazioni cliniche su base trombotica sono state associate alla presenza di aPL, ma non tutte rientrano nei criteri classificativi dell’APS.

Manifestazioni neurologiche

Lo Stroke ed il Tia ischemico sono sicuramente le manifestazioni cliniche più eclatanti e frequenti nell’APS. La Demenza su base vascolare è un’altra manifestazione specifica dell’APS. Elevati valori di PCR in pazienti con APS possono identificare un gruppo a più alto rischio di eventi trombotici cerebrali, che può beneficiare di una terapia antitrombotica più aggressiva.

Manifestazioni cardiache

L’infarto miocardico ricorre nel 5,5% di APS. La presenza di aPL è un fattore di rischio elevato per infarto miocardico in soggetti giovani e per ristenosi dopo angioplastica.

Manifestazioni renali

Non è ancora del tutto chiaro quale sia il reale impatto delle nefropatie associate all’APS. È da considerare specifica dell’APS la nefropatia dovuta a trombosi acuta delle arterie interlobulari e dei piccoli vasi con conseguente occlusione fibrosa ed atrofia corticale focale.

Manifestazioni trombotiche di vari distretti

La trombosi venosa profonda degli arti è specifica dell’APS, mentre non lo è la tromboflebite superficiale. Associazioni frequenti sono la trombosi e l’embolia polmonare,la Sindrome di Budd-Chiari, l’infarto intestinale.

Manifestazioni ostetriche

Le condizioni cliniche gravidiche legate ad una ASP comprendono: aborti spontanei consecutivi da causa sconosciuta, prima della 10° settimana di gestazione; nascite pretermine (minore o uguale alla 34° settimana) per eclampsia o severa insufficienza placentare; morti fetali avvenute dopo la 10° settimana gestazionale. I meccanismi patogenetici di queste manifestazioni sono ancora poco conosciuti.

Sindrome da anticorpi antifosfolipidi catastrofica (CAPS)

La CAPS è dovuta a trombosi diffusa sia arteriosa che venosa dei piccoli vasi,prevalentemente degli organi addominali. Insorge in poche settimane e determina una grave insufficienza multiorgano, con prognosi infausta. È spesso innescata da infezioni, interventi chirurgici, gravidanza, sospensione del trattamento anticoagulante e neoplasie. Si manifesta con quadri clinici anche inusuali per una APS, quali melena, disturbi visivi, ematuria, DIC, severa trombocitopenia, sindrome da distress respiratorio dell’adulto (ARDS), interessamento midollare e linfoghiandolare.

Nuovi criteri diagnostici per la Sindrome da Anticorpi Antifosfolipidi

La diagnosi di Sindrome da Anticorpi Antifosfolipidi è consentita in presenza di almeno un criterio clinico e un criterio di laboratorio.

Criteri clinici

1. TROMBOSIUno o più episodi di trombosi arteriosa, venosa o dei piccoli vasi, in ogni tipo di organo o tessuto. La trombosi deve essere confermata da metodiche diagnostiche strumentali validate oppure da esame istologico (in tal caso non ci deve essere evidenza di infiammazione nella parete vascolare). 2. COMPLICANZE OSTETRICHEa. Una o più morti fetali inspiegate di un feto morfologicamente normale dalla 10^ settimana di gestazione con normale morfologia fetale documentata all’ecografia o all’esame diretto del feto.b. Una o più nascite premature di un neonato morfologicamente normale prima della 34^ settimana di gestazione a causa di: eclampsia o pre-eclampsia severa oppure a causa di documentata insufficienza placentare.c. Tre o più aborti spontanei consecutivi inspiegati prima della 10^ settimana di gestazione dopo esclusione di alterazioni anatomiche/ormonali materne e di alterazioni cromosomiche paterne/materne.

Criteri di laboratorio

1. Lupus Anticoagulant documentato nel plasma in almeno due occasioni a distanza di almeno 12 settimane, in accordo con le linee-guida dell’International Society on Thrombosis and Haemostasis. 2. Anticorpi anticardiolipina del tipo Ig G, Ig M presenti nel siero o nel plasma in titolo medio-elevato (>40 MPL/GPL) in almeno due occasioni, a distanza di almeno 12 settimane, misurati mediante tecnica ELISA.


3. Anticorpi antibeta2-GPI del tipo Ig G, Ig M presenti nel siero o nel plasma (in titolo >99 percentile) in almeno due occasioni, a distanza di almeno 12 settimane, misurati mediante tecnica ELISA.


TERAPIA

La terapia prevede la profilassi delle recidive ed il trattamento dell’evento acuto.

- Prevenzione del tromboembolismo in gravidanza. In donne affette da APS con storia di tromboembolismo ricorrente, che vanno incontro a gravidanza, per prevenire le complicanze ostetriche, la terapia raccomandata dall’American College of Chest Physicians consiste in basse dosi di ASA (75-162 mg/die), associata ad eparina non frazionata (5000 U ogni 12 ore) o eparina a basso peso molecolare a dosi profilattiche. L’associazione eparina più ASA si è dimostrata più efficace per prevenire gli aborti ricorrenti rispetto all’eparina da sola. L’eparina a basso peso molecolare può essere considerata ugualmente efficace dell’eparina non frazionata e con minor rischio emorragico.

- Prevenzione degli eventi trombotici del distretto venoso ed arterioso. Il Warfarin è la terapia di elezione. Si deve mantenere un INR tra 2 e 3. In caso di recidive sotto terapia anticoagulante, si può passare all’eparina, anche a basso peso molecolare, alla streptochinasi o alla plasmaferesi. Le Statine e gli ACE inibitori, in associazione agli anticoagulanti, determinano un sinergismo d’azione nella prevenzione del tromboembolismo.

Terapia della CAPS

La CAPS è una condizione molto grave con alta incidenza di mortalità. Per tale ragione il protocollo terapeutico deve essere aggressivo e prevedere l’uso di più farmaci. L’associazione di steroidi, anticoagulanti, immunoglobuline e plasmferesi è necessaria per controllare la disfunzione multiorgano. Altri farmaci come la Ciclofosfamide ed il Rituximab, soprattutto in casi di severa trombocitopenia ed alto rischio emorragico, sembrano essere utili. L’APS rimane, nonostante la possibilità di una più rapida diagnosi ed una più precisa stratificazione del rischio trombotico, una patologia difficile, con un decorso spesso progressivo ed imprevedibile. Il coinvolgimento di organi vitali può avvenire anche con una terapia appropriata.

Da: galenosalute.wordpress.com/2007/03/26/la-sindrome-da-anticorpi-antifosfolip...

[Modificato da admin.forum1 11/05/2007 19.04]

13/11/2007 13:29
Post: 1.995
Registrato il: 24/10/2006
Utente Veteran
OFFLINE

La sindrome da anticorpi antifosfolipidi
Autore:Vincenzo Cordiano

La coagulazione del sangue si svolge in tappe successive e, coinvolgendo numerose molecole e sostanze chimiche nonché differenti tipi di cellule, contribuisce ad impedire la perdita ematica eccessiva in seguito a tagli, traumi o durante il periodo mestruale.


Alcune delle sostanze addette alla coagulazione agiscono fissandosi a molecole di grasso conosciute come fosfolipidi; essi sono presenti sulle membrane delle cellule del sangue, soprattutto le piastrine, e sulla superficie delle cellule endoteliali, che sono le cellule deputate al rivestimento della superficie interna dei vasi sanguigni.


“ La sindrome da anticorpi antifosfolipidi è molto spesso asintomatica e non provoca alcun disturbo. Vanno comunque escluse numerose malattie alle quali può essere associata „ Alcune persone sviluppano anticorpi diretti contro questi fosfolipidi o le proteine circolanti nel sangue che si legano ai fosfolipidi stessi. Gli anticorpi sono sostanze che contribuiscono normalmente a proteggere il corpo dalle infezioni. Molti dei soggetti che hanno questi anticorpi non hanno sintomi. In altre persone, invece, si sviluppa una sindrome denominata "la sindrome degli anticorpi antifosfolipidi" (SAAF) provocando spesso rilevanti problemi di salute
La SAAF è una sindrome trombofilica acquisita.

Questa sindrome è più comune in donne ed in pazienti con malattie autoimmuni o reumatiche, specialmente in soggetti affetti dal lupus eritematoso sistemico (LES). Si distingue una sindrome primaria o idiopatica, quando la SAAF costituisce la sola manifestazione clinica ed una sindrome secondaria quando si presenta in associazione con un altro disordine o altra malattia.


QUALI SONO I SINTOMI DELLA SAAF?
I sintomi della SAAF sono collegati con la coagulazione anormale del sangue che può avvenire praticamente in ogni organo o tessuto.

Trombosi arteriosa o venosa - Gli AAF aumentano il rischio di sviluppare una trombosi in una vena o in un'arteria. Senza terapia anticoagulante, questi pazienti sintomatici hanno spesso episodi trombotici ricorrenti e, dipendendo dal vaso sanguigno coinvolto, può derivarne una compromissione più o meno grave della funzione vitale dell'organo (o di più organi) o persino la morte.

Numerosi organi sono passibili della formazione dei trombi. Nel caso sia interessata un'arteria cerebrale si assiste ad un'alterazione del flusso di sangue al cervello, causando una serie di disturbi che variano da sintomi neurologici di breve durata e reversibili (TIA, o attacchi ischemici transitori) ad ictus cerebrali veri e propri con danni neurologici permanenti. Un trombo che alteri il flusso di sangue nel tratto gastrointestinale può manifestarsi con dolore addominale acuto, ulcere gastriche o duodenali, emorragie gastro-intestinali, perforazione di un viscere addominale. L'ischemia renale può causare una modesta disfunzione renale o, al contrario, un'insufficienza renale cronica grave che rende necessaria la dialisi. Altri organi che possono essere coinvolti nella trombosi sistemica includono il cuore, le ghiandole surrenaliche, i polmoni, la cute. Durante la gravidanza gli AAF possono provocare aborti prematuri, morte intrauterina fetale e altri disturbi ostetrici.

I trombi che si formano nelle grandi vene possono manifestarsi con edema ("rigonfiamento") dell'arto interessato. Le gambe sono più frequentemente interessate, ma anche le braccia possono occasionalmente essere sede di trombosi. Il dolore, il rigonfiamento, la riduzione della funzionalità dell'arto interessato,non sono purtroppo i soli problemi causati dai trombi venosi, essendo elevato il rischio che un embolo si stacchi dal coagulo adeso alla parete venosa ed, immettendosi nei vasi sanguigni, raggiunga, dopo aver attraversato il cuore, i polmoni ostruendo colà il flusso di ematico. Poiché uesto coagulo mobile è denominato embolo, si parlerà in questi casi di embolia polmonare (EP). L'EP può essere acuta o cronica; quest'ultima può manifestarsi spesso con scarsi sintomi progressivamente sempre più gravi fino a condurre ad un'insufficienza respiratoria cronica con cuore polmonare cronico. L'ostruzione completa di un grande vaso sanguigno polmonare può causare dolore toracico, dispnea (difficoltà respiratoria), emoftoe, ipotensione, tachicardia. I trombi molto grandi possono causare svenimento o persino la morte improvvisa a causa dell'immediato arresto del flusso ematico nell'arteria polmonare o uno dei suoi rami principali.

Piastrinopenia - In alcuni pazienti, la SAAF può condurre ad una diminuzione nel numero di piastrine circolanti nel sangue. Se grave, questa condizione, conosciuta come piastrinopenia, può provocare emorragie, specialmente dalle membrane mucose come quelle nel naso e delle gengive. Le emorragie nella pelle causano la comparsa di petecchie, che appaiono come piccoli punti rossi. Sono inoltre possibili sanguinamenti dal tratto gastrointestinale e dall'utero.

Aborti ripetuti - In alcune donne la difficoltà di condurre a termine la gravidanza, a causa di aborti ricorrenti o della morte spontanea del feto nel primo trimestre, può essere la conseguenza della presenza degli AAF nel sangue.



--------------------------------------------------------------------------------
COME È DIAGNOSTICATA LA SAAF?
Una diagnosi di SAAF si effettua in base ai risultati di specifici esami di laboratorio e della visita clinica. La SAAF è diagnosticata in presenza di uno o più episodi di trombosi o di perdita fetale e se gli AAF sono presenti nel sangue del paziente almeno in due esami differenti eseguiti a distanza di tempo.

TERAPIA
Il trattamento della SAAF verte innanzitutto sulla terapia e profilassi del disordine coagulativo. Il trattamento durante la gravidanza è più complicato.

Terapia della trombosi - I farmaci chiamati anticoagulanti orali sono usati per ostacolare ulteriore ingrandimento del trombo e per la profilassi, cioè per ridurre la probabilità che un altro trombo si sviluppi in seguito, dopo il primo episodio. Nella fase acuta della tromboembolia venosa (TEV), o anche nel solo sospetto di TEV ed in attesa di completare le indagini diagnostiche, si somministra inizialmente anche eparina non frazionata o a basso peso molecolare continuando fino a quando il sangue del paziente non sia sufficientemente "scoagulato" da poter continuare con il solo farmaco anticoagulante orale. (vedere anche "D-Dimero e durata della terapia anticoagulante per la tromboembolia venosa ")


--------------------------------------------------------------------------------


Da: www.antologiamedica.it/ematologia/trombosi/antifosfolip...





Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:43. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com