Stephen King - La Bambina che amava Tom Gordon

Non ho ancora finito di leggerlo.
Hitomina mi ha detto di non comprarlo nemmeno perchè è fra i più brutti libri di King (l'aveva detto anche di Cell ma a me Cell è piaciuto quindi non le ho dato retta).
Beh, 1 a 1.
Stavolta ha proprio ragione la Regina.

300 pagine scarse, sono a 50 dalla fine e la piccola Trisha McFarland non ha fatto che sanguinare, pisciare e ascoltare le partite dei Red Sox persa nel bosco, inseguita da un'entità talmente terribile che in cinque giorni non l'ha nemmeno sfiorata.

Domani vi saprò dire se il finale alza il voto del libro, ma per ora, assieme a Christine (ma quest'ultimo va a gusti), è uno dei pochissimi libri di King che non consiglierei mai.

ma sei matto a postare una recensione per questo povero libro?
credo che sia stato il libro con più distorsioni volontarie del titolo: nessuno ha resistito a prenderlo per il culo.

La mongola che sbavava sullo yankee è solo un piccolo racconto di King, neanche da considerarsi un romanzo, data la mole.
Probabilmente i suoi editori gli hanno scassato u cazz perchè facesse anche una cagatina per quell'anno, l'importante era che tenesse fede al contratto.

E' la storia di una bambina con qualche piccolo problema familiare, che durante una gita con la madre e il fratello si perde nei boschi sconfinati delle White Mountains, Monti Appalachi, New Hampshire. Tutta sola e senza alcun punto di riferimento, l'unico contatto col resto del mondo è il suo piccolo walkman, rimasto miracolosamente integro dopo una caduta.
Presto le speranze cominciano a diminuire, sale l'angoscia, la paura e l'impossibilità di convivere in un paesaggio per lei così alieno; l'unica cosa che le dà la forza di continuare, sta (curiosamente) nel pensiero rivolto all'eroe della sua vita: Tom Gordon, un giocatore dei Red Sox che le ha autografato la visiera del berretto che la bimba porta sempre con sè. Il giocatore le comparirà spesso in sogno, le darà consigli e le infonderà fiducia per andare avanti. Sarà la sua guida, insomma.
Già provata delle sue condizioni, e in continua battaglia con un ambiente ostile, un'oscura presenza la minaccia tra le fronde boscose.
King è come sempre un buon narratore e non rinuncia neanche in queso racconto a inserire una persona come tutti noi (una bambina in questo caso) in una situazione che dal quotidiano si trasforma in qualcosa di terribile.
Questa volta però non trova davvero spunti sufficientemente interessanti per costituire una trama degna di attenzione e coinvolgimento.(La traduzione inoltre è a tratti davvero penosa).
Il finale poi è decisamente povero e scontato.
Anche solo di racconti, ne ha fatti migliori.
Lasciatelo perdere

Ho appena finito la lettura e ho da dire alcune cosette.

Punto 1: Cara Hitomina, non potevo non recensire anche questo libro, se non altro perchè la copertina è davvero figa e volevo postarla nel forum (ed è anche l'unico motivo per cui lo acquistai, se ben ricordi...).

Punto 2: King gioca come suo solito sul terrore irrazionale e allo stesso tempo concreto dei bambini per ciò che non conoscono ma immaginano in modo fervido.
Trisha segue questo andazzo piuttosto bene, se non fosse che il Capolavoro del genere è IT, sempre di King.
Non si poteva fare di meglio, è stata una battaglia persa in partenza.

Punto 3: Sì, ha passato il libro a pisciare e sanguinare, ma mi sono sinceramente affezionato a Trisha, e ho sperato nella sua salvezza fino alla fine.

Punto 4: La "Cosa" penso che sia stata descritta bene, come doveva essere, ma al contempo è anche una cavolata.
Non so come esprimere questo concetto, ma direi che è stata un'idea azzeccata per un libro che non pretende molto. Quindi di conseguenza un'idea che non pretende molto.

Io in tutta onestà darei un 6 / 6.5 a questo libro, se non fosse di King...

... Ma essendo di King si becca un 5.
Per la serie "essere i migliori è una responsabilità".

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Scritto da: Huitzil 29/09/2006 0.55
Ho appena finito la lettura e ho da dire alcune cosette.

Punto 1: Cara Hitomina, non potevo non recensire anche questo libro, se non altro perchè la copertina è davvero figa e volevo postarla nel forum (ed è anche l'unico motivo per cui lo acquistai, se ben ricordi...).

Punto 2: King gioca come suo solito sul terrore irrazionale e allo stesso tempo concreto dei bambini per ciò che non conoscono ma immaginano in modo fervido.
Trisha segue questo andazzo piuttosto bene, se non fosse che il Capolavoro del genere è IT, sempre di King.
Non si poteva fare di meglio, è stata una battaglia persa in partenza.

Punto 3: Sì, ha passato il libro a pisciare e sanguinare, ma mi sono sinceramente affezionato a Trisha, e ho sperato nella sua salvezza fino alla fine.

Punto 4: La "Cosa" penso che sia stata descritta bene, come doveva essere, ma al contempo è anche una cavolata.
Non so come esprimere questo concetto, ma direi che è stata un'idea azzeccata per un libro che non pretende molto. Quindi di conseguenza un'idea che non pretende molto.

Io in tutta onestà darei un 6 / 6.5 a questo libro, se non fosse di King...

... Ma essendo di King si becca un 5.
Per la serie "essere i migliori è una responsabilità".

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concordo su alcune parti di quello che hai detto, ma sul punto 2 dissento:
King è stato capacissimo di ricreare quelle situazioni infantili, vedi Il Corpo contenuto in Sagioni diverse.
E' capace e riesce perfino a superarsi talvolta, ma qui ha fatto un mega flop

Mi inchino al tuo parere di super Kingiana e mi lascio alle spalle Trisha.

E' ora di "L'Ombra dello Scorpione"!

Diego non appellarti ad alcunche': Hitomina ha ragione questo libro e' uno schifo totale.
Ma vabbe', di King sinceramente apprezzo pochissime produzioni post "Miglio Verde", mentre mi sono piaciute un sacco quelle del primo King.

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Scritto da: Seifer 29/09/2006 17.24
Diego non appellarti ad alcunche': Hitomina ha ragione questo libro e' uno schifo totale.
Ma vabbe', di King sinceramente apprezzo pochissime produzioni post "Miglio Verde", mentre mi sono piaciute un sacco quelle del primo King.

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sì, in effetti dopo il Miglio, spiccano solo Cuori in Atlantide e La casa del buio.
Poi a me è piaciuto anche l'Acchiappasogni,ma mi sa che tu sei uno dei detrattori
Tutto è fatidico non è male come raccolta, però ad essere sincera è l'unica che ho letto quindi non saprei dire.
Credo che On writing sia interessante, ma anche questo non ho ancora avuto modo di leggerlo (voglio conoscere tutti e bene i precedenti ).
E poi, caro mio, dobbiamo escludere I lupi del Calla, La canzone di Susannah e La Torre Nera, perchè quelli sono sempre favolosi

Mi dispiace Hitomina ma se posso quotarti in pieno su Cuori in Atlantide ("La casa del buio" non ricordo se l'ho letto o meno) mi trovi invece in totale disaccordo sull'intera saga della Torre Nera. Un'opera tanto colossale quanto noiosa e dove IMHO si sente tantissimo la mano degli innumerevoli ghost-writers che King usa da tempo ormai.

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Scritto da: Seifer 30/09/2006 12.42
Mi dispiace Hitomina ma se posso quotarti in pieno su Cuori in Atlantide ("La casa del buio" non ricordo se l'ho letto o meno) mi trovi invece in totale disaccordo sull'intera saga della Torre Nera. Un'opera tanto colossale quanto noiosa e dove IMHO si sente tantissimo la mano degli innumerevoli ghost-writers che King usa da tempo ormai.

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La Casa del Buio è il secondo lavoro con Peter Straub, è il proseguimento del Talismano, per così dire, infatti ritroviamo Jack Sawyer da adulto. Belli tutti e 2, ma a mio gusto il Talismano è ancora meglio.

Sulla Torre penso sia l'ora di aprire una discussione a parte perchè qui andremmo totalmente O.T.
Copierò e incollerò il tuo commento e ti risponderò nel thread appropriato.

Allora l'ho letto "La casa nel buio" e ti do ragione: bel lavoro ma una spanna sotto "Il Talismano".