Sì, dunque è l'ultimo libro di King uscito, dopo mezzi flop come la bambina che amava Tom Gordon che non è nemmeno horror e un Colorado Kid davvero molto discusso (anche questa volte niente horror), per non parlare della famosissima Torre Nera che è mezzo fantasy (però tutt'altro che flop
)
King già nella dedica fa capire che intende questo romanzo come un tributo a Richard Matheson (uno dei suoi maestri, come lui ha più volte detto) e George A. Romero, di fatti noterai che l'atmosfera è molto da Alba dei morti viventi.
La qualità è discreto-buona, di certo non uno dei suoi migliori, ma è servito soprattutto per ricordare ai suoi lettori che è sempre ancora uno scrittore horror.
L'inizio è coinvolgente e in un clima piuttosto apocalittico (simile all'Ombra dello Scorpione, non so se l'hai letto, se non l'hai fatto te lo consiglio vivamente
), l'evoluzione non è niente male soprattutto dopo l'incontro con un certo professore(mi sono piaciute molto le sue riflessioni), poi però si perde un po'.. nel senso, la storia prende sempre, ma le motivazioni e gli stratagemmi che trovano i personaggi per risolvere in qualche modo la situazione, forse sono un po' tanto contestabili o se non altro discutibili..
personalmente a questo libro manca molto l'approfondimento dei personaggi, come saprebbe fare magistralmente King, e una cura più meditata sul finale. Io l'avrei fatto più lungo
Voto 7, per quel che mi riguarda
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Non si può stare attenti su uno skateboard!