Mantichora scabra - Tiger Beetle
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N.B.: E' vietata la riproduzione totale o parziale del materiale senza l'esplicito consenso dell'autore. V. Legge del 22 aprile 1941, n. 633
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Origine: Sud Africa
Mantichora scabra - Maschio (Foto Franco Casini)
Bellissimo coleottero predatore, appartenente alla Famiglia dei
Cicindelidae, che raggiunge e supera i 6 cm di lunghezza, caratteristico per le enormi mascelle (più sviluppate nel maschio, con le quali cattura e letteralmente smembra le prede, rappresentate di solito da altri insetti.
Mantichora scabra - Particolare delle mascelle (Foto Franco Casini)
Oltre che per procacciarsi il cibo, le mascelle del maschio servono per trattenere la femmina durante i ripetuti accoppiamenti, che possono protrarsi per parecchie ore.
Mantichora scabra - Accoppiamento (Foto Franco Casini)
Contrariamente alla gran parte dei Cicindelidae, che sono volatori abilissimi, capaci addirittura di piombare al volo sulle prede, le Mantichora non sono in grado di volare e cacciano esclusivamente al suolo, dove sono capaci di muoversi assai velocemente, sospese sulle lunghe zampe.
La caccia è estremamente brutale, le prede sono afferrate dalle grandi mascelle, fatte a pezzi e divorate sul posto.
Mantichora scabra - Predazione (Foto Franco Casini)
Per bere, questo insetto utilizza una tecnica assai peculiare: stringe tra le mascelle frammenti di substrato impregnati di umidità e ne "spreme" fuori l'acqua.
Le larve vivono in tunnel verticali scavati nel terreno, che tengono chiusi con la sommità appiattita del capo, assai mimetico e quindi difficile da distinguere. Quando una possibile preda passa nelle vicinanze, la larva sbuca all'improvviso (come un pupazzo a molla...) dal suo nascondiglio, la afferra con le mascelle assai sviluppate e la trascina all'interno della tana.
Allevamento:
Non si può parlare di vero e proprio allevamento, in quanto gli esemplari reperibili in commercio sono, senza eccezioni, di cattura.
Infatti, nonostante l'accoppiamento avvenga regolarmente, è praticamente impossibile ottenere la riproduzione in cattività.
Il terrario dev'essere allestito con un substrato di torba, bark e foglie secche, con qualche pietra o pezzo di corteccia su cui gli insetti si apposteranno per scrutare i dintorni in cerca di preda.
Temperature tra i 25 e i 30°C.
Il substrato andrà tenuto abbastanza umido, e saranno necessarie nebulizzazioni giornaliere che consentano agli insetti di bere nella loro maniera particolare.
Il cibo sarà rappresentato da insetti vivi di taglia non eccessiva (grilli, blatte).
Trattandosi di una specie che vive al suolo, lo sviluppo orizzontale del terrario è ovviamente più importante di quello in altezza.
Pur essendo predatori piuttosto voraci e aggressivi, è possibile tenere insieme numerosi esemplari, in quanto non si disturbano a vicenda.
[Modificato da Fabio23@ 12/02/2011 23:53]
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Dubito, ergo sum
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