Pablo
Pablo
oltre la siepe
oltre i confini
in quell'orizzonte di salsedine
nell'erba secca
stordito dal sole.
Pablo
tra quei fantasmi indifferenti
perso nell'indistinto
nelle lame di una dittatura vestita di nero
a fissare il cielo senza vederlo
a sognare senza guardare
Pablo
in quella grigia prigione
l'ultimo giorno
calpestato dal mondo
tra palcoscenico e realta'
in un cielo pieno di sangue.
Pablo
hai chiuso gli occhi
sorridendo ancora
quella sera d'inverno
mentre la neve imbiancava i tuoi ciliegi
hai guardato il tuo cuore
e l'hai sentito un prato senza stagioni.
Pablo
fonte:racconti.it