Entro nel teatro... è tutto vuoto, chiuso, c'è odore di legno, di stoffa impolverata... di sedie imbottite....
a tastoni sul muro, raggiungo il vecchio interruttore grigio che afferro con due dita e tiro giù...
CLACK... si accendono due soli fari che sparano sul palcoscenico due coni di luce... il rumore fa un eco sordo, dura solo nella memoria, e sussulta un attimo il sospiro...
Mi avvicino al palco facendo cadere la mano...sfiorando con la punta delle dita, gli angoli delle poltrone che chissà che guardano... solo due luci che si presentano e aspettano...
Salgo le scalette di sinistra, mentre sento la mia prospettiva alzarsi mi domando se ci fossero 300 persone a guardarmi cosa penserebbero..."che starà per dire?"...
ma non dico niente...parlano già abbastanza gli scalini...
"salve, ben tornata"..
ed eccomi sul bilico tra scala e fantasia, l'ultimo scalino mi sorregge di fronte al tutto è possibile... "sei decisa?sei sicura?"...
la mano stretta intorno al passamano di ferro freddo, molla la presa e faccio il salto nel vuoto ...del palco.
Questo mare di legno mi avvolge, l'odore è ancora più intenso, le luci mi coccolano... e vedo le poltrone...
si azzittano e si domandano..."perchè?"...
ma accenno un sorriso e mi giro...
scusatemi, sta sera ho solo voglia di starmene qui seduta un po'...
mi raccontate tutti voi?
chi vi ha calpestato? chi vi ha stretto emozionato? chi vi ha coperto di rose e di brillantine? e quelle scritte?...ditemi...ditemi....
voglio addormentarmi tra i vostri racconti...
sta sera dormo qui, non me ne avrete vero?