Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Aneddoti

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2013 18:06
OFFLINE
Post: 241
Registrato il: 31/08/2006
Novellino (Walter)
06/07/2007 00:29
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Il Montal Yellow Bus...
Quante cose...
Le risse del sabato con quelli di Pozza erano stupende...
La mongolfiera di Berta impressionante...
Mi ricordo anche la gara di chi mangiava più caramelle gommose in una volta (quelle che costavano 500 lire al pacchetto)...
Il maxi cabo a Bologna (io,zeman,verra,paolo,mario e poi non ricordo chi c'era...)
Mi ricordo che a volte venivo fino al Tasso con voi e sono stato anche cazziato a volte...
Mi ricordo di un tema consegnato con paolo alla Galassi...mi guardava male pechè non sapeva chi era...
Jean te immagino che hai avuto l'onore di avere come prof il mitico Aiello,vero?
io in compenso in quarta mi sono dovuto subire Mastrociccio..
era super incazzata con paolo perchè aveva fatto bene la 2 prova e non capiva perchè.
La terza lezione che mi ha fatto mi ha buttato fuori e per un mese non potevo entrare.
Per chi non la conoscesse era una prof enorme,ma veramente enorme.La nostra classe era disposta in modo oscena,la lavagna era all'etrema sinistra della stanza e quelli che erano dal lato opposto facevano fatica a vederla.Quel giorno,senza pensare, dissi alla prof se si poteva spostare perchè non vedevo...Si incazzo e mi butto fuori...

 
Email
 
Scheda Utente
OFFLINE
Post: 1.755
Registrato il: 01/07/2006
Masturbatore
06/07/2007 12:49
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


La mongolfiera di Berta impressionante...


ehhhhhhhhhhhhh???



Il maxi cabo a Bologna (io,zeman,verra,paolo,mario e poi non ricordo chi c'era...)


direi Greggi...o forse Sandro..
beh, comunque son stato a Bologna con entrambi in gita di cabò.
Tu Biorch non lo sapevi ma eri l'ago della bilancia.
Di solito arrivavano Paolo e Greggi che proponevano il cabò.
Mario ci stava sempre.
Eventualmente Verra e/o Monto si sarebbero uniti.
Io e sandro eravamo i grandi elettori, un nostro sì al cabò era cabò sicuro, sia che ne influenzassimo la riuscita sia che lo partissimo per farlo solo noi.
Ma ricordo che qualcuno diceva, prima di arrivare a Pozza: "Mah..tanto lo fa anche Biorch, siete in uno in più, allora m'unisco anche io..." oppure:"Biorch non lo fa, siamo in troppo pochi, non lo faccio neanche io"...



io in compenso in quarta mi sono dovuto subire Mastrociccio..
era super incazzata con paolo perchè aveva fatto bene la 2 prova e non capiva perchè.
La terza lezione che mi ha fatto mi ha buttato fuori e per un mese non potevo entrare.
Per chi non la conoscesse era una prof enorme,ma veramente enorme.La nostra classe era disposta in modo oscena,la lavagna era all'etrema sinistra della stanza e quelli che erano dal lato opposto facevano fatica a vederla.Quel giorno,senza pensare, dissi alla prof se si poteva spostare perchè non vedevo...Si incazzo e mi butto fuori...


A qualche colloquio m'han domandato come andavo al Liceo in matematica e a me veniva da pensare a MOSTROCICCIO, cazzo, quanto tempo che ho perso e quante cose che non ho imparato..
Se Berta avesse avuto MOSTROCICCIO a quest'ora non interrogherebbe poveri sbarbatelli in termofluidodinamica delle pompe accelerate.
--------------------------------------------------------------------------------


I've been able to see them ever since my first day here. Don't worry. You're just as sane as I am.

 
Email
 
Scheda Utente
OFFLINE
Post: 1.030
Registrato il: 01/07/2006
Preferisco Beceri
06/07/2007 12:58
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: Zeman81 06/07/2007 12.49

La mongolfiera di Berta impressionante...


ehhhhhhhhhhhhh???



il periodo dei chewingum con le figurine dei calciatori, ne ho mangiati 10 contrmporaneamente..In prossimità di maranello ho fatto un pallone incredibile e l'ho attaccato allo schienale di un sedile...

Una volta ci si divertiva con poco...
--------------------------------------------
hai mai parcheggiato l'ano su urano?


 
Email
 
Scheda Utente
OFFLINE
Post: 1.774
Registrato il: 01/07/2006
Masturbatore
09/07/2007 11:39
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

tra l'altro nessuno ha ricordato come si presentò a noi Dotti, cioè con qualche mese di ritardo (era stato operato se non ricordo male), dopodichè rientra e chiede a qualcuno di fargli vedere cosa avevamo fatto con la supplente, lui dà un'occhiata e fa:" bene, prendete le pagine che avete fatto fino ad adesso e STRAPPATELE, cominciamo da zero. fate come se non vi avessero detto nulla."

Un dì, in quarta, io e Paul finimmo in presidenza.
Ora dopo.
Entra Dotti.
Legge la nota sul registro, ci guarda e ci fa:"Ferrari, Montagnani…più di dirvi che siete in quarta al Liceo Scientifico Alessandro Tassoni di Modena..."

Dotti elogiava spesso la genialità dei napoletani...
Una volta ci racconto' come si inventarono le magliette bianche a strisce diagonali nere per eludere la polizia riguardo alle cinture di sicurezza...
Mio padre dice che ai ricevimenti lo liquidava (ovviamente anche mio padre ha evidenti origini caucasiche) in 3 secondi dicendo:
"Verrascina...vada via: suo figlio non ha problemi."

Primo compito in classe di Graziano, classe 2D
DOTTI: gli studenti mettano via i loro appunti e la consegna deve avvenire
nel seguente modo "illico et immediate!". Qualcuno ha qualcosa da chiedere,
dubbi?

GARA: mi scusi...devo consegnare illico e poi?
DOTTI:Garagnani accà nisciuno è fesso!

2) ricordate quando voleva confermare una cosa con anglosassone entusiasmo:"oh yez, oh yez"

Ecco la gag del cane, dal punto di vista privilegiato del compagno di banco:
DOTTI: "Oggi interroghiamo... interroghiamo... Cremonini! Venga alla lavagna, su".
CHECCO: "*** can" (scusate la blasfemia, ma è dovere di cronaca)
DOTTI: "Sa Cremonini, stamattina ho portato fuori il mio cane, come tutte le mattine; stavamo girando per la strada... quando io gli ho detto che oggi avrei interrogato gli studenti... così il mio simpatico cane mi ha suggerito che si sentiva che avrei interrogato Cremonini..."
CHECCO (lapidario): "Che cane di mmmerda!"
CHICCO (esilarato): "..."

Dotti usava anche spesso dire, come esclamazione:
"Santi gli Dèi!"
Monto si ricorda di un entrata di Dotti : "Buongiorno, io sono Graziano Dotti, questa è la 4C...Procedamus"
Qualcuno gli fece notare che era la 4D.
Dotti perplesso: "Santi gli Dèi! Avete ragione!"
Prese e se ne andò.

Gita a Verona, questa Monto se la ricorda bene perchè era di fianco a Paul:
PAOLO:"Che schifo!Che merda di posto!Quand'è che andiamo via?"
DOTTI(alle sue spalle):"Non si preoccupi Montagnani..andremo via presto"

Sempre Gita a Verona.
FLAVIA:"Prof andiamo a vedre l'Arena di Verona!!"
DOTTI:"Signorina Samorì,vede l'arena com'è fuori?Bene, dentro è UGUALE.In più ci sono solo gli scalini..."

Anche Monto si ricorda del cane di Dotti!Però si ricorda che Dotti era un amante degli animali...
Una volta la Natalì (o la Flavia,Monto ammette di non ricordarsi più bene) urlò per la presenza di un ragno.
DOTTI:"Ma come? I ragni sono animali meravigliosi, se pensa che facciano schifo...pensi che probabilmente il ragno pensa la stessa cosa di lei.."

Ricordo che Dotti una volta rimbrottò la Flavia che in una cartolina scrisse:”Via Raighter” anziché “Via Reiter”, alla fine mi tocca ancora dargli ragione, aveva una marcia in più Graziano.

A proposito di Dotti, vi ricordate l'inizio della lezione sui grassi
DOTTI: I lìpidi o lipìdi, che dir si voglia......io non faccio la guerra
degli accenti, tuttavia c'è una vecchia regola della lingua italiana per
cui l'accento cade dove cade nella lingua di provenienza. I studenti dicano
pure lìpidi o lipìdi....
(penso che l'abbia detto con qualsiasi parola dal
dubbio accento)

...un più non si nega a nessuno...

Non è il massimo della vita
--------------------------------------------------------------------------------


I've been able to see them ever since my first day here. Don't worry. You're just as sane as I am.

 
Email
 
Scheda Utente
11/07/2007 15:55
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

L'aneddoto è estremamente breve.
Il fatto è che stamattina mi sono imbattuto nella persona meno adatta a fare il proprio lavoro del mondo.
Alla biblioteca di ingegneria di Modena c'è l'addetta allo sportello informazioni.
Bene, l'addetta allo sportello informazioni è sordomuta.
E tra l'altro dovevo spiegarle che una settimana fa avevo dimenticato lì la mia carta d'identità ed ero venuto a chiedere se c'era ancora. Una cosa piuttosto complicata.
Fortuna che è intervenuta un'altra tipa, altrimenti non ci saremmo saltati fuori.

 
Email
 
Scheda Utente
OFFLINE
Post: 1.800
Registrato il: 01/07/2006
Affetto da eiaculazione precoce femminile
11/07/2007 20:00
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Oggi ero a Villa Rangoni, in bar da Fonzo.
Allora, per chi non lo sapesse Fonzo gestisce un bar all'interno di una turbo villa colonica che si trova in un parco immenso e stupendo.
Ci sono statue d'arte moderna e contemporanea sparse in lungo e in largo questo parco.

Ero seduto ad un tavolo con Fonzo ed Emanuel.
Ad un certo punto arriva un tizio di bianco vestito, pelato, con gli occhiali da sole grossi.

Si siede, dice qualcosa con Fonzo (questo dettaglio mi sfugge) e va in bagno.
Fonzo va in bar e se ne esce con un succo di colore chiaro.
Mentre il tizio esce dal bagno gli dico:"Fonzo, ma mi spieghi cosa cazzo bevi? Ma stai male? Cazzo è? Pera? Lo bevi solo te il succo alla pera di merda!"
E lui mi fa:"Guarda che è pompelmo!"
Gli replico:"Ce li hai solo te i succhi al pompelmo del cazzo"
Fonzo:"Oh ma che cazzo vuoi, chiedilo con lui perchè vuole il succo al pomplemo" accennando al tizio che si stava avvicinando al tavolo.

Vabbè, si siede e si beve il suo succo.
Nel frattempo iniziamo a prendere in giro il povero Emanuel per i suoi gusti musicali (apprezza Gianni Togni) e il tizio s'aggrega alla sfottò generale.

Dopodichè capitiamo a parlare delle statue.
Fonzo mi dice che adesso stanno passando una fase di restauro.
Ora, le foto cui vi linko non rendono l'idea, ma alcune di queste vessano in condizioni disperate per cui, col sorriso sulla bocca gli chiedo:"Ma chi è che le restaura? Sa'g fal?"
Davo proprio l'idea del divertito come volessi dire "ma chi è quel disperato che si perde del tempo dietro?"
Ed Emanuel incalza con:"'ste statue di merda..."
Fonzo, candidamente risponde:"Ah, devi chiederlo con lui" accenando sempre al tipo di bianco vestito.

E 2 figure di merda galattiche nel giro di dieci minuti.
Dopodichè cerco di aggiustare la situazione fingendomi interessato ai metodi di restauro.
A Emanuel non interessava aggiustare niente e incalzava dicendo."Sì, ma sono statue del cazzo, con una vaporella le pulisco anche io, cazzo c'è da restaurare???".

Il tipo denigrato nei gusti e nel mestiere insaccava senza dire niente, provava a rispondere con frasi educate e di circostanza ma niente.
Fantastico...
Poveretto!
Era un idolo, io avrei ammazzato tutti.

[Modificato da Zeman81 11/07/2007 20.01]

--------------------------------------------------------------------------------


I've been able to see them ever since my first day here. Don't worry. You're just as sane as I am.

 
Email
 
Scheda Utente
OFFLINE
Post: 1.819
Registrato il: 01/07/2006
Affetto da eiaculazione precoce femminile
15/07/2007 20:29
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Momenti di puro godimento
Oggi sono stato alla grigliata del Milan Club di Sassuolo, alle Piane di Mocogno.
La casa del tipo sapete dov'era?
Davanti a quella di SERGIO BONEZZI.
E' stato un attimo andare a fare cori lì sotto, specie dopo una buona quantità di alcol in corpo.
Costretto a scendere per le urla violente che lo hanno destato dalla pennica, invitato cortesemente ad unirsi al bachetto dei cugini, è stato immortalato nell'atto di stringere una coppa campioni gonfiabile al fianco di indubbi ultras di fede rossonera.
Questa foto, dato che è stato Paolino il regista dello scherzo, penso la rivedremo in diverse forme alla FESTA DEI LAMPONI...



Vabbè, dopo questo simpatico episodio, parte lo scopone.
Un tipo, SILVANO, sassolese che parlava solo in dialetto inizia a dire: chi gioca?
Gli risponde il capo del MILAN CLUB regionale.
Si trattava di due signori sui 55/60 anni.
A quel punto vedo che nessuno si presenta, e c'era tanta gente.
Tutti che dicevano:"Seeeee, e voi giocate assieme, non vince nessuno..."
Allora mi candido subito.
S'aggrega Simo e giochiamo in coppia assieme.
I due vecchi leoni partono fortissimo e iniziano a irriderci:"No, vabbè, noi giochiam da una vita, è inutile..." o anche:"Siamo i campioni dell'Emilia Romagna..."

Poi, terza mano, sotto di qualche punto, Simo, sebbene mazziere, spareggia le carte e consegna il gioco agli avversari, costringendomi a calare senza prendere.
Stavamo a galla per i belli e a volte la primiera ma eravamo fuori dal giro delle carte, dei denari e delle scope, giocavamo in difesa, cercando qualche colpo, che bene o male, ci riusciva.

Eravamo messi male e i binari della vittoria non erano i nostri.
Poi dopo grandi numeri e giocate al limite dell'ignoranza abbiamo ripreso contatto (ma vi giuro, una partita a 21 sarà durata 1.45 minuti) e 'sti qua dopo averci scherzato ogni turno hanno iniziato a dire:"Vueter muntaner sii cativ a ste zog".
Gli faccio notare (ma era già la quarta volta) che non sono montanaro e sono di Maranello.

Intanto la partita equilibrata richiamava i presenti che dopo averci sepolti in partenza dandoci come perdenti sicuri, iniziavano a ricredersi e tifavano per noi.
Dicevano:"Oh, i du ragassol i'v matten di penser...sta'mo' da vader chi van a vinser..."

C'era una tensione pazzesca, non s'apsettava neppure di finire le mani per contare, tutti e 4 i giocatori sapevano le carte che erano uscite e tutti i punti che c'erano nei mazzi delle prese.
Poi botta di culo e loro ci cazzano un 4-2 che li spinge vicinissimo al 21.

Stiamo sul pezzo e raddrizziamo la situazione, nonostante non fossimo mazzieri.
"Vueter du muntaner gh'iv dal cul..." i primi segnali di debolezza.
Ricordo al tipo che non sono montanaro.

Altra mano di nervosismo puro in cui uno dei due leoni (che sto facendo passare male, ma erano due professionisti, mai visto giocare così bene, mai)lancia le carte per la rabbia.
Mi guarda e fa:"Simone -mi chiamava per nome- te tè boun a zugher, muntaner". Per l'ennesima volta gli dico di non essere montanaro e lui qua (ED E'STATO QUI IL MIO VERO MOMENTO DI PURO GODIMENTO)dopo una partenza di proclami basata nel sottovalutarci in quanto giovani ed inesperti, mi dice:"N'aret menga imparée in muntagna, ma te an l'è menga la premma volta ch'et zog..."
Detta da un campione del suo calibro è stata una gioia incredibile!

Beh, dopo siamo arrivati sul 20-19 per loro e l'ultima mano ero mazziere io. Eravamo sotto di un punto ma avevamo il vantaggio della mano e infatti abbiamo vinto.

Ci alziamo per andare via e i due ci fanno"Oh, vueter du muntaner, mativ a sader c'adesa a zugam a brescla che nueter an andamm menga a cà sennò..."

Mitici.
Le carte, il mio mondo.
--------------------------------------------------------------------------------


I've been able to see them ever since my first day here. Don't worry. You're just as sane as I am.

 
Email
 
Scheda Utente
20/07/2007 14:23
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

La palla da basket
Ero al parco amendola.
Ci eravamo seduti ai tavolini del bar, quelli sulla terrazza, salendo le scale.
Eravamo una bella tavolata, un gruppo nutrito.
Uno di noi, Fra Sereni, vede degli altri suoi amici seduti a un tavolo poco distante dal nostro.
Si alza e li va a salutare.
Si siede con loro.
Dopo un po' ho bisogno di Fra, non mi ricordo perché.
Lo chiamo, ma lui non sente.
C'è casino, il posto è affollato.
Per non starmi a sgolare e per evitare di dovermi alzare per andarlo a chiamare, formulo un ragionamento semplice.
Ho con me un pallone da basket. Non mi ricordo perché me l'ero portato lì. Fatto sta che ce l'ho li per terra, accanto a me.
Decido perciò di tirargli addosso il pallone da basket, così si volterà.
Afferro e lancio.
Ricordo di aver vissuto la scena al rallentatore.
Seguo la slow motion della traiettoria del grosso pallone. Nel mio tavolo tutti sono muti. E osservano con me quell'eterna moviola.
Dopo una prima parabola, il pallone rimbalza per terra, descrivendone una seconda meno ampia.
Ed eccolo atterrare, preciso e potente, sul tavolo degli amici di Fra.
Il tuono dei bicchieri che si infrangono zittisce la platea.
Vedo lì, poco lontano da me, un'esplosione di birra.
Spruzzi come di fontana, che si alzano e descrivono nuove parabole, bagnando e imbrattando d'alcool tutti quegli sconosciuti che, qualche istante prima, parlavano pacati tra loro, ignari di tutto.
C'è chi grida, c'è chi si incazza.
Il tavolo di gente a me del tutto sconosciuta, è letteralmente ricoperto da un lago di birra e cocci di vetro. Galleggiano, tra alcool e schiuma, cellulari e portafogli.
Cellulari e portafogli di ragazzi vestiti bene, tendenti al fighetto, sorpresi dal lancio di un idiota là accanto.
Il primo a dire qualcosa di sensato è uno di loro.
Estrae il cellulare dal dito di birra che ricopre il tavolo e inizia a ripetere che non funziona più. Prova ad acenderlo, ma non funziona.
Mentre la gente comincia a realizzare di avere gli abiti intrisi di birra, penso a tutte quelle bevande da ripagare, ai cellulari che non vanno, ai bicchieri rotti, all'ammontare dei danni provocati dal mio pallone da basket.
Mi alzo e vado a riprendere la boccia.
C'è gente che mi insulta, Fra Sereni ride.
Ecco, offro una birra a Fra.
Piccola.

[Modificato da Ennio Bunder Junior 20/07/2007 14.27]


 
Email
 
Scheda Utente
OFFLINE
Post: 1.064
Registrato il: 01/07/2006
Preferisco Beceri
20/07/2007 18:23
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: La palla da basket

Scritto da: Ennio Bunder Junior 20/07/2007 14.23
Ero al parco amendola.
Ci eravamo seduti ai tavolini del bar, quelli sulla terrazza, salendo le scale.
Eravamo una bella tavolata, un gruppo nutrito.
Uno di noi, Fra Sereni, vede degli altri suoi amici seduti a un tavolo poco distante dal nostro.
Si alza e li va a salutare.
Si siede con loro.
Dopo un po' ho bisogno di Fra, non mi ricordo perché.
Lo chiamo, ma lui non sente.
C'è casino, il posto è affollato.
Per non starmi a sgolare e per evitare di dovermi alzare per andarlo a chiamare, formulo un ragionamento semplice.
Ho con me un pallone da basket. Non mi ricordo perché me l'ero portato lì. Fatto sta che ce l'ho li per terra, accanto a me.
Decido perciò di tirargli addosso il pallone da basket, così si volterà.
Afferro e lancio.
Ricordo di aver vissuto la scena al rallentatore.
Seguo la slow motion della traiettoria del grosso pallone. Nel mio tavolo tutti sono muti. E osservano con me quell'eterna moviola.
Dopo una prima parabola, il pallone rimbalza per terra, descrivendone una seconda meno ampia.
Ed eccolo atterrare, preciso e potente, sul tavolo degli amici di Fra.
Il tuono dei bicchieri che si infrangono zittisce la platea.
Vedo lì, poco lontano da me, un'esplosione di birra.
Spruzzi come di fontana, che si alzano e descrivono nuove parabole, bagnando e imbrattando d'alcool tutti quegli sconosciuti che, qualche istante prima, parlavano pacati tra loro, ignari di tutto.
C'è chi grida, c'è chi si incazza.
Il tavolo di gente a me del tutto sconosciuta, è letteralmente ricoperto da un lago di birra e cocci di vetro. Galleggiano, tra alcool e schiuma, cellulari e portafogli.
Cellulari e portafogli di ragazzi vestiti bene, tendenti al fighetto, sorpresi dal lancio di un idiota là accanto.
Il primo a dire qualcosa di sensato è uno di loro.
Estrae il cellulare dal dito di birra che ricopre il tavolo e inizia a ripetere che non funziona più. Prova ad acenderlo, ma non funziona.
Mentre la gente comincia a realizzare di avere gli abiti intrisi di birra, penso a tutte quelle bevande da ripagare, ai cellulari che non vanno, ai bicchieri rotti, all'ammontare dei danni provocati dal mio pallone da basket.
Mi alzo e vado a riprendere la boccia.
C'è gente che mi insulta, Fra Sereni ride.
Ecco, offro una birra a Fra.
Piccola.

[Modificato da Ennio Bunder Junior 20/07/2007 14.27]




10 anni che ti conosco e sei sempre il solito coglione...
--------------------------------------------
hai mai parcheggiato l'ano su urano?


 
Email
 
Scheda Utente
OFFLINE
Post: 1.865
Registrato il: 01/07/2006
Affetto da eiaculazione precoce femminile
25/07/2007 14:54
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

500, mi mancherai
Le cose cambiano.
La mia vecchia 500 ormai non ce la faceva più, la ventola s’accendeva ogni semaforo o ad ogni fila che contasse almeno una macchina, aveva lo specchietto scassato, il freno a mano aveva una molla incastrata e non si tirava più su se non dopo sforzi sovrumani, la pompa della benzina urlava ben oltre la soglia dell’accensione, era più l’olio che perdeva di quello che ci veniva messo, le spie s’accendevano a caso seminando il terrore e incutendo spavento nel guidatore…

L’eventualità di lavorare a Modena, la spesa ormai troppo gravosa della benzina, le limitazioni al traffico e il rispetto dell’ambiente, aggiunte ai problemi sopraccitati hanno portato ad una scelta.
La 500 è stata pensionata ed è stata acquistata una nuova macchina che rispondesse a criteri di basso consumo e basso costo.
La nuova PANDA.
Arancione.
A metano.
Ok, la nuova PANDA non è una SCAGLIETTI, non ha una linea brillante, arrogante e affascinante e il colore arancione, molto gay, che non piace neppure a mia nonna contribuisce a squalificarla in partenza.
Se poi pensiamo che il metano incide negativamente sulle prestazioni e sulla resa allora cosa c’è di buono?
Di buono c’è che per me la macchina deve essere funzione, deve essere sostanza.
Se poi si considera che non ho ancora soldi miei e che praticamente si tratta di un regalo, allora va benissimo così, ve lo garantisco.
KITT la compro poi più avanti.

Ho voluto rodarla e sono andato a Puianello.
Ci vanno le Ferrari a provare freno, frizione e accelerazione, ci posso andare anche io con la mia PANDA arancione a metano, mi sembra chiaro.
Nell’andare su ho constatato che il metano mi darà anche una mano a risparmiare ma non mi dà spunto, specie in seconda, marcia principe nei tornanti a inizio del percorso che porta al Santuario.
Poi mi sono ricordato anche che:

1) Per salite devastanti c’è anche l’opzione benzina, mitico.
2) Quando la macchina non può fare di più di quel che fa, tocca al pilota. Per me è un test, il giorno che una scuderia in grado di darmi 75 cavalli mi farà percorrere l’Estense da Maranello a Pavullo, starò ampiamente sotto i 15 minuti.
3) La prova decisiva era capire se BLUE MONDAY potesse trasformarla in un elicottero e m’è parso, per alcuni momenti, di decollare,

per cui il bilancio è positivo, più che soddisfacente.


Ma non è della PANDA che vogliamo parlare ma è della 500.
Nell’andare su a Puianello, e nel mirare da una parte il paesaggio della sterminata EMILIA-PARANOICA e dall’altra i primi contrafforti del Frignano, ho pensato a tutti quei luoghi nei quali la mia 500 aveva vissuto avventure mirabolanti.
Il mio primo amore automobilistico, un amore difficile, non c’è che dire, ma vero, intenso, duraturo e condotto ai margini dell’incoscienza, nel rispetto di un’arrogante gioventù, senza pensare alla resa dei conti.
Anche gli ultimi momenti, a tratti sono parsi un tradimento, ma la necessità era incombente e le decisioni irrevocabili.
Il dispiacere è grande, la memoria è tanta.

• Ho ricordato le gomme forate sulla Stradella le gelide mattine di novembre, con le dita che assideravano mentre cercavo di svitare i bulloni;
• Ho pensato a quel testacoda esteticamente incredibile ma al contempo pauroso effettuato sempre sulla Stradella, un mezzogiorno di Gennaio, complice la neve semi-ghiacciata del dì precedente;
• Non ho dimenticato il fosso preso di petto sulla Vandelli esclusivamente per schivare un gatto, che probabilmente, invece, mi ha dimenticato senza troppe preoccupazioni.

A volte ridevo nel trovare appoggiata ai sedili dietro una forchetta di metallo sporca di pizza, chissà come era finita lì…Per non dire delle 37 carte da briscola vicino al vano adibito ai cd, dove trovavano spazio anche una macchina fotografica del 1990, una torcia senza pila, il libro di Dorian Gray, una sigaretta datata, una moneta da 2 euro ma non i cd.

L’ho guidata per 7 anni.
In 7 anni, tante volte ho voluto disfarmene e l’ho maledetta.
Alla fine di questi 7 anni m’accorgo di sentirne la mancanza.
E’ stata pensionata perché non poteva, a parere della legge, una legge senza riguardo, morale e sentimento, venire rottamata; non poteva, secondo il legislatore, avere una fine giusta e rapida.
Verrà rivenduta per poche centinaia di euro: meccanicamente parlando sono anche troppe; sentimentalmente parlando non merita d’essere stimata così poco, quel che m’ha dato vale di più di qualche biglietto verde vestito.

Ha effettuato sorpassi sull’Estense che voi umani non potete neppure immaginare, ha sverniciato macchine di categorie ben superiori (non solo sul misto dove conta chi guida ma anche nei rettifili dove il motore e la forza di inerzia sono sinceri), ha risparmiato le lampadine rosse degli stop ad ogni curva, alta o bassa che fosse, facendo capire, anche in montagna, che l’intesa pilota-frenomotore era assoluta.
Ha condotto carovane di montanari in mezzo alla nebbia più fitta e accecante che il tratto Sant'Antonio-San Dalmazio abbia mai conosciuto e sulla neve, senza mai dare segno di cedimento e insicurezza (a chi seguiva, a me ne dava parecchi...).
Ha portato in giro musica di elevatissima qualità, dispensando buon gusto e sapendosi trasformare, all’occorrenza, in elicottero.

500, mi mancherai.
Ragazzi, se c’è una cosa di cui non mi frega proprio un cazzo, sono le macchine.
Eppure, fermo al parcheggio di Puianello, quello dove Luca, tanto per intenderci, porta le sue prede, m’è scesa una lacrima.

Forza 5, tieni botta e grazie di tutto.
Accetto offese.

[Modificato da Zeman81 25/07/2007 15.03]

[Modificato da Zeman81 25/07/2007 15.04]

[Modificato da Zeman81 25/07/2007 16.32]

[Modificato da Zeman81 25/07/2007 16.34]

[Modificato da Zeman81 25/07/2007 16.40]

--------------------------------------------------------------------------------


I've been able to see them ever since my first day here. Don't worry. You're just as sane as I am.

 
Email
 
Scheda Utente
OFFLINE
Post: 867
Registrato il: 01/07/2006
Admin(chiam) del Forum
Marxista leninista
25/07/2007 15:42
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

commovente...

il primo motore non si scorda, anche io ogni tanto ripenso alla mia vecchia Polo GT nera. amore e odio, amore soprattutto.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Ennio Bunder Junior, 07/03/2009 13.52:

Checco come al solito non lo caga nessuno poi in realtà avrà beccato tutte le sorprese della stagione e romperà il cazzo più di tutti.


Finale Fantamoto 2009

* NON FACCIO PIU' MOTO - DIAVOLO CANE 67-53

 
Email
 
Scheda Utente
OFFLINE
Post: 741
Registrato il: 02/11/2006
Marxista leninista
25/07/2007 17:39
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Della 500 ricorderò i capelli di zeman che c erano tra il freno a mano e l interno....



Eppure, fermo al parcheggio di Puianello, quello dove Luca, tanto per intenderci, porta le sue prede, m’è scesa una lacrima



Alora zeman?alora?'come se la tua 500 non c è mai passata per di li

 
Email
 
Scheda Utente
OFFLINE
Post: 1.072
Registrato il: 01/07/2006
Preferisco Beceri
25/07/2007 18:01
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: 500, mi mancherai

Scritto da: Zeman81 25/07/2007 14.54
Le cose cambiano.
La mia vecchia 500 ormai non ce la faceva più, la ventola s’accendeva ogni semaforo o ad ogni fila che contasse almeno una macchina, aveva lo specchietto scassato, il freno a mano aveva una molla incastrata e non si tirava più su se non dopo sforzi sovrumani, la pompa della benzina urlava ben oltre la soglia dell’accensione, era più l’olio che perdeva di quello che ci veniva messo, le spie s’accendevano a caso seminando il terrore e incutendo spavento nel guidatore…

L’eventualità di lavorare a Modena, la spesa ormai troppo gravosa della benzina, le limitazioni al traffico e il rispetto dell’ambiente, aggiunte ai problemi sopraccitati hanno portato ad una scelta.
La 500 è stata pensionata ed è stata acquistata una nuova macchina che rispondesse a criteri di basso consumo e basso costo.
La nuova PANDA.
Arancione.
A metano.
Ok, la nuova PANDA non è una SCAGLIETTI, non ha una linea brillante, arrogante e affascinante e il colore arancione, molto gay, che non piace neppure a mia nonna contribuisce a squalificarla in partenza.
Se poi pensiamo che il metano incide negativamente sulle prestazioni e sulla resa allora cosa c’è di buono?
Di buono c’è che per me la macchina deve essere funzione, deve essere sostanza.
Se poi si considera che non ho ancora soldi miei e che praticamente si tratta di un regalo, allora va benissimo così, ve lo garantisco.
KITT la compro poi più avanti.

Ho voluto rodarla e sono andato a Puianello.
Ci vanno le Ferrari a provare freno, frizione e accelerazione, ci posso andare anche io con la mia PANDA arancione a metano, mi sembra chiaro.
Nell’andare su ho constatato che il metano mi darà anche una mano a risparmiare ma non mi dà spunto, specie in seconda, marcia principe nei tornanti a inizio del percorso che porta al Santuario.
Poi mi sono ricordato anche che:

1) Per salite devastanti c’è anche l’opzione benzina, mitico.
2) Quando la macchina non può fare di più di quel che fa, tocca al pilota. Per me è un test, il giorno che una scuderia in grado di darmi 75 cavalli mi farà percorrere l’Estense da Maranello a Pavullo, starò ampiamente sotto i 15 minuti.
3) La prova decisiva era capire se BLUE MONDAY potesse trasformarla in un elicottero e m’è parso, per alcuni momenti, di decollare,

per cui il bilancio è positivo, più che soddisfacente.


Ma non è della PANDA che vogliamo parlare ma è della 500.
Nell’andare su a Puianello, e nel mirare da una parte il paesaggio della sterminata EMILIA-PARANOICA e dall’altra i primi contrafforti del Frignano, ho pensato a tutti quei luoghi nei quali la mia 500 aveva vissuto avventure mirabolanti.
Il mio primo amore automobilistico, un amore difficile, non c’è che dire, ma vero, intenso, duraturo e condotto ai margini dell’incoscienza, nel rispetto di un’arrogante gioventù, senza pensare alla resa dei conti.
Anche gli ultimi momenti, a tratti sono parsi un tradimento, ma la necessità era incombente e le decisioni irrevocabili.
Il dispiacere è grande, la memoria è tanta.

• Ho ricordato le gomme forate sulla Stradella le gelide mattine di novembre, con le dita che assideravano mentre cercavo di svitare i bulloni;
• Ho pensato a quel testacoda esteticamente incredibile ma al contempo pauroso effettuato sempre sulla Stradella, un mezzogiorno di Gennaio, complice la neve semi-ghiacciata del dì precedente;
• Non ho dimenticato il fosso preso di petto sulla Vandelli esclusivamente per schivare un gatto, che probabilmente, invece, mi ha dimenticato senza troppe preoccupazioni.

A volte ridevo nel trovare appoggiata ai sedili dietro una forchetta di metallo sporca di pizza, chissà come era finita lì…Per non dire delle 37 carte da briscola vicino al vano adibito ai cd, dove trovavano spazio anche una macchina fotografica del 1990, una torcia senza pila, il libro di Dorian Gray, una sigaretta datata, una moneta da 2 euro ma non i cd.

L’ho guidata per 7 anni.
In 7 anni, tante volte ho voluto disfarmene e l’ho maledetta.
Alla fine di questi 7 anni m’accorgo di sentirne la mancanza.
E’ stata pensionata perché non poteva, a parere della legge, una legge senza riguardo, morale e sentimento, venire rottamata; non poteva, secondo il legislatore, avere una fine giusta e rapida.
Verrà rivenduta per poche centinaia di euro: meccanicamente parlando sono anche troppe; sentimentalmente parlando non merita d’essere stimata così poco, quel che m’ha dato vale di più di qualche biglietto verde vestito.

Ha effettuato sorpassi sull’Estense che voi umani non potete neppure immaginare, ha sverniciato macchine di categorie ben superiori (non solo sul misto dove conta chi guida ma anche nei rettifili dove il motore e la forza di inerzia sono sinceri), ha risparmiato le lampadine rosse degli stop ad ogni curva, alta o bassa che fosse, facendo capire, anche in montagna, che l’intesa pilota-frenomotore era assoluta.
Ha condotto carovane di montanari in mezzo alla nebbia più fitta e accecante che il tratto Sant'Antonio-San Dalmazio abbia mai conosciuto e sulla neve, senza mai dare segno di cedimento e insicurezza (a chi seguiva, a me ne dava parecchi...).
Ha portato in giro musica di elevatissima qualità, dispensando buon gusto e sapendosi trasformare, all’occorrenza, in elicottero.

500, mi mancherai.
Ragazzi, se c’è una cosa di cui non mi frega proprio un cazzo, sono le macchine.
Eppure, fermo al parcheggio di Puianello, quello dove Luca, tanto per intenderci, porta le sue prede, m’è scesa una lacrima.

Forza 5, tieni botta e grazie di tutto.
Accetto offese.

[Modificato da Zeman81 25/07/2007 15.03]

[Modificato da Zeman81 25/07/2007 15.04]

[Modificato da Zeman81 25/07/2007 16.32]

[Modificato da Zeman81 25/07/2007 16.34]

[Modificato da Zeman81 25/07/2007 16.40]




ho guidato una delle mie prime volte con la 500 e rigorosamente senza patente..credo di averle anche distrutto il cambio...mitica 5, mancherà a tutti...
--------------------------------------------
hai mai parcheggiato l'ano su urano?


 
Email
 
Scheda Utente
06/08/2007 16:06
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

BAMBOZ
Allora, c'è un sito che si chiama "Giovani".
Mi iscrissi anni fa e ancora adesso mi stupisco della quantità di bambocci, pervertiti, Scamarciane e Amici di Maria de Filippi che popola questo sito.
Fatto sta che una tipa quindicenne, il cui apice culturale è Tre Metri Sopra il Cielo, ha scritto il seguente racconto (che copio e incollo qui in grassetto):

-storia triste-

Un ragazzo e una ragazza erano su una moto a 100 km/h. Lei: Rallenta, scemo ho paura!

Lui: Smettila su! Io lo trovo divertentissimo…no?

Lei: No! Ti prego…ho troppa paura!

Lui: Amore…dimmi che mi ami…

Lei: Ti amo…ma perfavore basta…vai più piano!

Lui: E ora dimmi che non hai mai amato nessuno come ami me…

Lei: Mai nessuno!

Lui: Fammi le coccole… La ragazza lo abbraccia e lo bacia delicatamente sul collo.

Lui: Puoi togliermi il casco e mettertelo tu che mi da fastidio? Lei lo fa. GIORNO DOPO

Prima Pagina: Incidente in autostrada su una moto, causa problemi ai freni…c’erano 2 persone ma solo una è riuscita a salvarsi.

ECCO QUELLO KE è SUCCESSO… Il ragazzo si era accorto a metà strada che i suoi freni non funzionavano, così per l’ultima volta si era fatto dire "TI AMO", aveva chiesto di sentirla per l’ultima volta chiedendole di avere le sue coccole…dopo le fece mettere il casco per proteggerla, anche se questo significava rinunciare alla sua vita… Non doveva correre, ma ormai era troppo tardi…salvò la sua ragazza che amava più della sua stessa vita!!!

ke ne pensate??


Segue una sfilza di commenti di altri bambocci mielosi che sottolineano con esclamazioni del tipo "gesto fantastico", "pochi uomini sono ancora così", "una bellissima storia romantica", eccetera....
Ecco le mie considerazioni, che ho postato sotto quel racconto:

TRE POSSIBILI INTERPRETAZIONI DI UN TESTO CRIPTICO

1) Considerando che l'uomo potrebbe semplicemente smettere di accelerare lasciando che la moto si fermi lentamente, siamo di fronte al paradosso di un ragazzo che invece continua a dare gas nonostante sia ben conscio del fatto che i freni non vanno! MORALE: lui VOLEVA morire. A quanto pare si era rotto le palle di lei e aveva realizzato che l'unica soluzione per farla finita fosse schiantarsi con la moto.
2) Il ragazzo si è accorto che i freni non funzionano nel momento stesso in cui sta affrontando una frenata. Quindi il tutto si è svolto nei 2/3 secondi necessari ad affrontare tale drastica decelerazione. In tal caso l'uomo e la donna parlavano e agivano a velocità che non sono umane. MORALE: i due sono alieni.
Viene da chiedersi però perché il giornale non abbia accennato alla natura extraterrestre dei due cadaveri (dato che il ritrovamento dei corpi avrà di certo implicato un'autopsia). MORALE SUCCESSIVA: il governo ha messo a tacere la stampa per evitare uno scandalo. QUINDI: il governo sapeva della presenza di questi alieni e anzi, la censura e il timore della diffusione della notizia implica che sia stato il governo stesso a portarli sulla Terra.
3) Il testo nasconde un evidente messaggio subliminale che ti invita a viaggiare senza casco. DIFATTI: la ragazza non aveva il casco. Ce l'aveva solo l'uomo. A quanto pare lei non riteneva necessario indossarlo nonostante stesse viaggiando in moto con uno sballato (che lui fosse uno sballato lo si deduce dal fatto che per salvare la vita a lei e farle indossare il casco non utilizza un messaggio diretto, frutto della concitazione drammatica dell'evento, ma la prende larghissima, partendo da asserzioni totalmente fuori luogo sulla velocità, del tipo "lo trovo divertentissimo" e via dicendo).
INOLTRE la ragazza coglie senza ribattere la frase finale di lui "puoi togliermi il casco e mettertelo tu che mi dà fastidio?". Ora, per ciò che ne sa lei, i due stanno viaggiando ad alta velocità per puro spasso. Ciononostante l'asserzione del casco fastidioso le pare verosimile e anzi, agisce di conseguenza: glielo toglie. Leva il casco a un pazzo scatenato in piena velocità solo perché il casco gli dà fastidio. MORALE: o è pazza anche lei o, come già detto, siamo in presenza di uno slogan anti-casco in cui vengono evidenziati all'inverosimile il disagio e il fastidio provocati dall'indossarlo.

[Modificato da Ennio Bunder Junior 07/08/2007 12.05]


 
Email
 
Scheda Utente
OFFLINE
Post: 636
Registrato il: 05/07/2006
Marxista leninista
09/08/2007 14:40
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Sarebbe ora che il mondo cominciasse a valorizzare appieno le straordinarie potenzialita' del napalm.
Questi quindicenni sarebbero un buon punto di partenza.
---------------------------------------------------

 
Email
 
Scheda Utente
OFFLINE
Post: 1.943
Registrato il: 01/07/2006
Affetto da eiaculazione precoce femminile
30/08/2007 15:19
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

L'ultima sera in quei di Barigo, eravamo rimasti io, Fonsi Nieto e il Lord Inglese.
Salutiamo le girls e andiamo a letto, tutti nella stessa stanza, una camerata da cinque posti-letto.
Appena superata la soglia della porta scorrevole s'incontrava il letto di Bomber, disposto a coltello, sul fianco sinistro c'era il letto di Fonzo e sul fianco destro, in fondo, il mio.
Chiudo la porta d'ingresso con le mie chiavi e lascio socchiuse le finestre della sala comune per far entrare un po 'd'aria sana e far uscire parecchia aria viziata, tolgo le chiavi dalla serratura e le appoggio sul camino, quindi vado diretto in branda.
E' molto tardi e non sono per niente lucido, faccio tutto meccanicamente, quasi a memoria.

Passa qualche minuto e sento rumori provenire dalla porta.
Penso che avendo lasciato aperte le finestre entri aria e sospinga la porta contro gli infissi.
Mi dico:"il vento".
Dopo qualche istante sento un nuovo rumore provenire dalla porta, ma non è la porta che sbatte i piedi contro l'infisso, somiglia più ad un fruscio, combinato con un suono metallico: "E' il vento che muove il portachiavi attaccato alla porta...niente di cui preoccuparsi".
Mi tranquillizzo e mi giro nel letto, pancia in giù.

Un brivido mi sfiora:"Io non ho lasciato le chiavi attaccate alla porta, non può essere il fruscio del portachiavi..."
In più, nessuno è uscito dalla stanza.
Paura: inizio a pensare che qualcuno sia entrato in mansarda.
L'interrutore della luce è distante, non ho con me la torcia e il cellulare che avrei potuto usare come fonte di luce è in carica lontano da me.

Contemporaneamente sento girare la chiave nella serratura.
E' un rumore che non si può confondere.
Mi chiedo come sia possibile che non abbia sentito qualcuno salire le scale, e dire che chiunque le salga fa un baccano incredibile specie quando non vi sono altre fonti di rumore.
Il pensiero che qualcuno si sia introdotto in casa si fa più forte.
Chi sarà?
Che cosa vorrà?
Cosa può volere da tre stronzi come noi?
E' uno scherzo? Se è uno scherzo, è uno scherzo di pessimo gusto.
Ma chi ha le chiavi oltre a noi?
E poi c'è qualcosa che non torna: il fruscio del portachiavi. Ciò scombinava ogni riflessione...
Però era tardi, ero spaventato, avevo un sonno boia e non ero per nulla lucido: non ero in grado di incastrare ogni pezzo del puzzle al suo posto.

Era necessario sfruttare quei pochi riflessi di luce esterna per capire se Bomber e Fonzo fossero entrambi a letto.
Mi pareva di sì. Bomber stava russando come un treno e non avevo sentito provenire alcun suono dal letto di Fonzo, mi sarei accorto se fosse uscito dalla stanza.
Mi sarei potuto alzare e accertarmi di persona della situazione ma se ci fosse stato veramente qualcuno, come mi sarei comportato?
Potevo provare a chiamare Fonzo ma rischiavo di svegliarlo; di sicuro non era prudente svegliare il Bomber che minimo minimo m'avrebbe smadonnato dietro contornando il tutto con una scoreggia spaventosa. E poi per cosa dirgli? "Penso che ci sia qualcuno in casa?".

Continua...


--------------------------------------------------------------------------------


I've been able to see them ever since my first day here. Don't worry. You're just as sane as I am.

 
Email
 
Scheda Utente
OFFLINE
Post: 1.948
Registrato il: 01/07/2006
Affetto da eiaculazione precoce femminile
01/09/2007 13:37
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Cerco di tendere al massimo il mio ascolto per percepire ogni possibile rumore oltre il russare del Bomber.
Non sento niente, forse mi sono immaginato tutto, forse sono solo stanco.
E' possibile.
Che spavento che m'ero preso!

Dopo qualche minuto la chiave gira nuovamente nella serratura.
In un attimo riesco a pensare mille cose.
Chi è entrato verrà qui?
Cosa farà?
Io sono quello più lontano dalla porta e probabilmente sono l'unico sveglio, cazzo...
Urlo?
Il primo che incontra è Bomber, per forza, e se il Bomber si sveglia è un bel casino: ci vogliono i palettoni per stendere gli elefanti per fermarne l'impeto furioso. Devo confidare in Bomber, una quintale di cattiveria pronto a sventare il pericolo!

Il tempo di elaborare questi pensieri e mi rendo conto che qualcosa è passato dalla porta tra la nostra stanza e la sala comune.
Ci siamo.
Si vedono le carte.

Bomber continua a russare ma Fonzo emette un suono strano che non riesco a distinguere.
Cosa è successo?
Non capisco più niente e mi decido ad alzarmi, o la va o la spacca.
Mi desto di colpo, anche nella penombra, se ci fosse stato qualcuno nella stanza me ne sarei dovuto accorgere.
Non vedo niente, non c'è nessuno.

Mi sdraio con il capo girato verso la porta, i sensi all'erta.
Niente, non sento più niente.
Prendo coraggio e vado a vedere se c'è veramente qualcuno.
Non c'è nessuno, da nessuna parte.
Guardo la porta, è chiusa, con le chiavi di Fonzo, non le mie.
Penso:"Boh, mi sarò immaginato tutto...avrò chiuso con le chiavi di Fonzo!". Eppure le mie, che pensavo di avere utilizzato per poi averle riposte sopra al camino erano effettivamente sopra al camino.
Mah...

Il giorno dopo racconto l'episodio al Bomber e a Fonsi Nieto.
Fonzo mi dice che non mi sono immaginato niente e che era stato lui ad essersi andato a fumare una sigaretta fuori dalla porta.
E io lì a maledirlo: per una sigaretta io ho passato 10 minuti veramente di merda!
Cazzo, pesissimo.
Fonzo, il felino.

--------------------------------------------------------------------------------


I've been able to see them ever since my first day here. Don't worry. You're just as sane as I am.

 
Email
 
Scheda Utente
OFFLINE
Post: 897
Registrato il: 01/07/2006
Admin(chiam) del Forum
Marxista leninista
01/09/2007 13:52
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

molto bello.

Fonzo, il ninja.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Ennio Bunder Junior, 07/03/2009 13.52:

Checco come al solito non lo caga nessuno poi in realtà avrà beccato tutte le sorprese della stagione e romperà il cazzo più di tutti.


Finale Fantamoto 2009

* NON FACCIO PIU' MOTO - DIAVOLO CANE 67-53

 
Email
 
Scheda Utente
OFFLINE
Post: 1.950
Registrato il: 01/07/2006
Affetto da eiaculazione precoce femminile
01/09/2007 14:18
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:
Black Francis, 01/09/2007 13.52:

molto bello.

Fonzo, il ninja.


Avevo postato la versione integrale sul mio blog e ho avuto due risposte interessantissime.
Servono due premesse per meglio capirle.
La prima è che davanti a noi c'è una casa con una taverna nella quale si raduna una compagnia di ragazzi e ragazze più giovani di noi coi quali siamo in buoni rapporti.
La seconda è che la mattina dopo avevo visto lo specchietto della Golf di Bomber avvolto di nastro rosso&bianco; non me ne ero curato.

Ecco la versione di una ragazza della taverna.
ze nn sai quanto ti capisco, qll sera li vedi la daria ke parte x fare uno skerzo a bomber, ovvero incartargli la macchina col nastro bianco e rosso, quando ad un certo punto torna in taverna spaventatissima xkè aveva sentito dei rumori provenire dalla mansarda, entra urlando roba del tipo:"oddio mi hanno beccata, sn nella merda, ki potrà mai essere a quest'ora ke è tt spento? oddio ragazzi ho paura" dopo di kè gli viene la brillante idea di spegnere la luce e kiudere la porta, ogni tanto faceva la vedetta e si faceva un tot di viaggioni, alla fine si è arresa ed è uscita a fumare con fonzo e a fare 2 kiakkiere!!!!!! madonna xò ke ridere, cmq mi ero cagata in mano anke io.... ciao ciao baci

Ecco la versione del Ninja.
Mi rendo conto di aver turbato il sonno di molte persone quindi meritate una spiegazione.
E' notte, è mezzora che mi giro nel letto, Bomber emana suoni e odori insopportabili, quindi perchè non andare a fumarsi una paglia?
Farlo in casa sarebbe stato troppo facile quindi meglio scendere.
Cerco nel buio i vestiti, li trovo ed esco dalla camera(tiro una ginocchiata la letto di Bomber che non se ne accorge minimamente) vado in bagno e finalmente alla luce mi vesto; metto il piagima sul divano e figlio della mia furtività esco.
Arrivo in fondo alle scale e alla seconda paglia dalla taverna appare la Daria. "Volevo fare una scherzo a Bomber ma ho sentito un rumore e mi sono cagata sotto" cmq mi fumo altre 2 paglie poi finalmente arriva la sonno; saluto la Daria e dopo essermi tolto le scarpe torno al piano di sopra. Non so come ho fatto a non fare rumore sulle scale, forse Dio o chi per lui ha voluto così(anche per far si che Ze si cagasse) torno in bagno mi ricambio e torno a letto.
La mattina dopo Ze dichiara:"stanotte ho sentito dei rumori, come se qualcuno fosse entrato in mansarda"
Io: "probailmente ero io che rientravo, mi ero andato a fumare una paglia"
Ze: "Vaffanculo, stanotte mi sono cagato, sei una merda"
Io:"..."
cosa potevo rispondergli? "cazzo vuoi che me ne frega?", non sarebbe stato carino, a volte è meglio tacere.


Fighino...
[Modificato da Zeman81 01/09/2007 14:19]
--------------------------------------------------------------------------------


I've been able to see them ever since my first day here. Don't worry. You're just as sane as I am.

 
Email
 
Scheda Utente
05/09/2007 12:27
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Sono riuscito a leggere solo ora l'aneddoto!
Bello, e mi hanno fatto ridere soprattutto le speranze che riponevi in Cato!
Altro che mastino di guardia, con Cato davanti alla porta credo non si possa temere nemmeno un'invasione di alieni antropofaghi!

 
Email
 
Scheda Utente
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag cloud   [vedi tutti]

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:48. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com