Zone blu

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CRONACA

Raccolta firme contro le blu area nel quartiere di San Fruttuoso

giovedì 04 luglio 2013

Genova - Si è svolto questa mattina, in Piazza Terralba, un presidio contro la reintroduzione della blu area a San Fruttuoso, organizzato dalla Lega Nord.

In poche ore sono state raccolte oltre 200 firme di cittadini contrari al provvedimento del Comune del Municipio della Bassa Val Bisagno. Gli abitanti del quartiere manifestano contro un sistema che non garantirebbe alcun beneficio di parcheggio a fronte del corrispettivo pagamento, poichè gli stalli regolari continuano ad essere totalmente deficitari in rapporto alla richiesta, e gli stessi lamentano il fatto che anche il tessuto commerciale della zona risentirebbe pesantemente della nuova tassa, che, se introdotta, assesterebbe un duro colpo soprattutto in questo periodo di crisi.

Il partito promuove un'ulteriore raccolta firme sabato 6 luglio, dalle 9.30 alle 13, in piazza Terralba

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Gli abitanti del quartiere manifestano contro un sistema che non garantirebbe alcun beneficio di parcheggio a fronte del corrispettivo pagamento, poichè gli stalli regolari continuano ad essere totalmente deficitari in rapporto alla richiesta

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CRONACA

Zone blu, l'impegno dell'assessore: "Le tariffe potrebbero cambiare"

martedì 23 luglio 2013

Genova - "Sì credo che dopo una decina d'anni di zone blu si possa rivedere qualcosa, ma è ancora presto per parlare di nuove tariffe".

L'assessore alla viabilità del Comune di Genova Anna Maria Dagnino in diretta a Primocanale ha confermato l'intenzione di Tursi di rivedere le tariffe delle zone blu a Genova tra le più alte d'Italia con 2,50 euro all'ora.

"Finora siamo stati impegnati nella vicenda dei ricorsi al Tar - ha aggiunto l'assessore - ora possiamo analizzare la questione tariffe anche se questa è complicata. Possiamo pensare a differenziarle di più. Penso anche all'abbonamento annuale per i residenti, 25 euro, che ritengo sia piuttosto basso. Non posso però in questo momento parlare di tempi".

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Parcheggi, scure sui posti per i residenti. E per le Aree Azzurre una nuova tariffa (di Emanuele Rossi, dal Secolo XIX online)

Genova - Un intervento chirurgico. L’assessore alla mobilità Anna Maria Dagnino presenta così l’ultima delibera sulla sosta varata dalla giunta comunale (i dettagli sul Secolo XIX in edicola). Per cominciare viene introdotta una nuova tariffa (la “large”: 150 minuti per tre euro) attivata nelle isole azzurre vicino ai mercati e ai poli d’attrazione (stazioni, ospedali, ambulatori). Poi ci sono 120 posti di “Blu area” (le aree di sosta dove i residenti possono abbonarsi) che spariscono e sono sostituiti, almeno in parte, da 105 nuovi stalli di isole azzurre. E cinque nuove zone dedicate alla sosta a rotazione

Ma è tutto il sistema delle isole azzurre a venire potenziato, in particolare nella zona della città dove la tariffa della “Blu area” è quella massima, da 2,50 euro per un’ora di sosta, la Fascia uno che va da Principe alla Foce.

Aggiornato da Tursi anche il sistema dei permessi di parcheggio in Blu area per chi non è residente con la possibilità di estendere il tagliandi a nuove categorie

Nel documento del disciplinare della sosta a pagamento redatto dal settore Mobilità del Comune, rimane ancora l’idea di studiare parcheggi a pagamento anche per le moto.

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Al posto della pista di pattinaggio, un'ellisse di posteggi per auto, tracciati con la vernice blu. Sta montando la protesta e si sta anche organizzando una manifestazione di residenti e sportivi per fermare quello che in molti definiscono "lo scempio delle Piscine di Albaro". All'insaputa dell'assessore comunale Anna Dagnino e del vicesindaco Stefano Bernini, competenti in materia. "Quei parcheggi devono essere cancellati, subito", attacca il consigliere comunale Alberto Pandolfo, Pd. Sono stati tracciati in fretta e furia diversi stalli, profilati di vernice blu, all'interno dell'area dello Stadio del Nuoto di Albaro, nella corona di asfalto occupata di solito da qualche dehors di bar e locali e soprattutto dallo spazio per poter pattinare o fare jogging.

A lanciare l'allarme alcuni atleti delle Piscine di Albaro: "Neppure il tempo di un allenamento, un paio d'ore, ed erano tracciati e già asciutti gli stalli - dice Filippo Biolé, avvocato e atleta della squadra master dei Nuotatori Genovesi - hanno smantellato i dehors e i tavolini dei bar lungo la strada e al loro posto sono comparse decine di parcheggi che imbrattano un luogo sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza, di cui peraltro ricorre l'ottantesimo anniversario dall'inaugurazione". E prosegue: "Ho contattato le istituzioni competenti e mi sono reso conto che tutto è avvenuto all'oscuro degli assessorati competenti. Si è mobilitato il municipio Medio Levante e la consigliera Rosanna De Luca mi ha coinvolto nell'organizzazione di una manifestazione per protestare contro questo affronto al patrimonio culturale e auno dei più importanti e prestigiosi complessi sportivi della città e della regione".

"Si tratta di un'area data in concessione dal Comune, non si possono tracciare i parcheggi blu, innanzitutto perchè non li gestisce Genova Parcheggi ma semmai Piscine di Albaro ma soprattutto perché la concessione prevede che la pista debba rimanere inalterata - dice il consigliere comunale Alberto Pandolfo, già consigliere del municipio Medio Levante - essendo un

luogo vincolato dalla Soprintendenza e anche uno spazio sociale per la città, è impensabile venga aggredito con stalli di cui non si conoscerebbe la regolamentazione. Mi batterò in ogni modo perchè vengano cancellate. Chi viene meno agli obiettivi che il Comune si dà potrebbe andare incontro a sanzioni. Piscine di Albaro deve ricordare di gestire un bene pubblico per contro del Comune. Sarò in prima fila, alla mobilitazione contro il parcheggio".

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Genova - Nonostante la retromarcia, annunciata dal Comune e confermata poi dai gestori dell’impianto sportivo, sono stati oltre 500 i genovesi che si sono ritrovati davanti alle Piscine di Albaro per cancellare (per ora simbolicamente, con i gessetti colorati, foto ) le strisce di parcheggio che erano state tracciate sulla pista di pattinaggio.

«Alla fine si è risolto tutto molto bene - ha spiegato soddisfatto uno dei rappresentanti di Occupy Albaro, l’associazione che per ha organizzato la manifestazione delle 17 - e si è capito che quest’area dev’essere utilizzata per un altro scopo. Questo, però, è stato un bell’esempio di collaborazione tra cittadinanza e politica, visto che da subito c’è stato un forte impegno delle istituzioni per risolvere la situazione».

Allora, insieme con i cittadini e i tanti bimbi c’era anche la politica (bipartisan), che vedeva, a cancellare le strisce blu, sia l’assessore allo Sport, Ilaria Cavo, sia il vicepresidente del consiglio Regionale, Pippo Rossetti: «Io sono venuta a cancellare personalmente le strisce con i gessetti perché qui è stato fatto qualcosa che non si doveva fare - ha spiegato la Cavo - in maniera arbitraria anche perché la convenzione, in questi spazi, prevede la pista di pattinaggio. Non bisogna demonizzare il privato, se ci sono esigenze di parcheggi si possono studiare soluzioni a tavolino, ma non possono essere fatti in quest’area».

Soddisfatto anche il presidente del Municipio Medio Levante, Alessandro Morgante, che da subito si era opposto ai parcheggi.

L’annuncio di Bernini: «Le strisce saranno tolte»
A rettificare la situazione, nel pomeriggio, poco prima dell’annunciata manifestazione di protesta, erano comunque arrivate le parole del vicesindaco di Genova, Stefano Bernini, che in consiglio Comunale ha spiegato che quelle strisce blu saranno cancellate: «Il Comune di Genova ha inviato una lettera al gestore dell’impianto che ci ha assicurato la cancellazione dei posti auto - ha sottolineato Bernini - La società Stadio di Albaro è in liquidazione, non c’è più la società che ha sottoscritto la convenzione, oggi c’è un liquidatore, l’unico punto di riferimento per il Comune oggi, e questo ha avviato un percorso per trovare un nuovo imprenditore in grado di gestire l’impianto e coprire i debiti. Sono convinto che non ci debbano essere stalli sosta all’interno dell’area, gli accessi invece devono essere regolati e in sicurezza perciò è necessario avviare una discussione».

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