P.U.M.S. (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) di Genova

[Modificato da lordtiranus 13/04/2007 12.27]

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Fiera->Porto Antico in orizzontale

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Scritto da: metrosur 13/04/2007 15.18
Direi che se questo documento è stato pagato con i nostri soldi di contribuenti non ha senso sia segreto ma dovrebbe essere pubblicato integralmente in pdf con libero download dei cittadini, speriamo sia così. Credo che chiunque abbia diritto di visionarlo per esprimere un parere (anche se solo i tecnici dovrebbero richiedere integrazioni e/o modifiche oppure privati cittadini con l'ausilio di tecnici).

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I trasporti sono il punto di crisi più difficile di tutte le città moderne. Noi siamo profondamente convinti che la città deve programmare e gestire il sistema dei trasporti pubblici di massa come un elemento basilare del proprio funzionamento.
In questo senso vanno tutti i programmi avviati ed impostati nel trascorso quinquennio. Da quelli riguardanti l’AMT a quelli previsti dal PRG, dalla metropolitana leggera ad un nuovo sistema dei parcheggi. Certo, si tratta di differenziare, di moltiplicare, di articolare le connessioni della viabilità, ma insieme a questo va sottolineato che la soluzione dei trasporti dentro una città deve subordinare i mezzi individuali a quelli pubblici di massa.
E si tratta di capire insieme e di lavorare con la gente perchè la comprensione si trasformi in volontà, perchè il sistema dei trasporti possa essere flessibile ed esteso. Perchè produca una serie di connessioni, che colleghino gli spazi interni e gli spazi esterni, che integrino l’uso della viabilità esistente e la costruzione di nuove arterie di traffico in un progetto complessivo. Perchè siano superati gli errori degli scorsi decenni quando furono privilegiati i problemi del centro città in una logica che ha mostrato fino in fondo limiti e contraddizioni.
Il PRG ha stabilito un sistema entro cui può essere organizzato un nuovo rapporto fra trasporti collettivi di massa come quelli dell’azienda pubblica e delle Ferrovie con una circolazione dei mezzi individuali, integrando diversamente il rapporto fra la città e le autostrade.
L’autostrada da Voltri fino alla valle del Polcevera deve realizzare un nuovo tronco per il traffico stradale, per consentire di liberare l’autostrada fino a Sampierdarena. E questo non tanto per dare nuovi spazi di sfogo alle automobili private ma soprattutto per consentire di realizzare un sistema di traffico entro cui i trasporti collettivi possano avere garantite condizioni di utilizzazione in via esclusiva ed in sede propria.
Naturalmente questa è la soluzione più idonea e più efficace e richiede un sistema di movimento per le persone in cui il trasporto collettivo su sede propria venga decisamente privilegiato rispetto al mezzo privato.
A questo scopo si tratta di potenziare e di articolare i servizi dell’Azienda dei Trasporti per aiutarla a superare le attuali disfunzioni del traffico. E si deve operare perché si coordini e si integri il rapporto fra I’AMT e le Ferrovie dello Stato con l’aumento dei treni in servizio urbano ed il riassetto delle linee ferroviarie. Al sistema deve appartenere il progetto di metropolitana leggera da Rivarolo a Brignole, da Brignole all’alta VaI Bisagno: il progetto che abbiamo cominciato a far diventare realtà e per il quale sono state già assunte fondamentali decisioni. Il prossimo decennio dovrà essere in grado di trasformarle in un sistema integrato.
Analoga deve essere poi la strategia di intervento in quelle parti della città in cui la necessità di parcheggi idonei risulta una condizione perchè le restrizioni al traffico di veicoli privati nelle zone centrali della città si esprimano come misura di riordino e di nuovo assetto generale.
Ecco allora gli elementi essenziali di una politica del traffico a Genova. Riequilibrio della città, priorità ai mezzi di trasporto collettivo, regia unificata per l’uso delle sedi viarie, impegno del Comune e dello Stato perchè opere di grande rilievo per la città siano portate a compimento.

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Al sistema deve appartenere il progetto di metropolitana leggera da Rivarolo a Brignole, da Brignole all’alta VaI Bisagno: il progetto che abbiamo cominciato a far diventare realtà e per il quale sono state già assunte fondamentali decisioni. Il prossimo decennio dovrà essere in grado di trasformarle in un sistema integrato.

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[Modificato da cliobini 19/04/2007 8.56]