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Genova: polo passeggeri (Stazioni marittime, crociere e traghetti)

Ultimo Aggiornamento: 26/12/2012 09:53
22/10/2006 17:06
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Ieri il 'Secolo' riportava i dati di traffico stimati per il 2007 relativi alle crociere nei vari porti italiani. Genova figura al settimo posto, dopo Civitavecchia, Venezia, Napoli, Savona, Livorno e Palermo.

Premetto che non ne faccio una questione prettamente numerica: mi interessa capire perché Genova è rimasta al palo, pur avendo le potenzialità per primeggiare e attirare le grandi compagnie crocieristiche (con conseguenti ricadute positive sullo sviluppo turistico ed economico della città)

La domanda (che mi piacerebbe porre all'autorità portuale e alle istituzioni locali) è: perché il porto di Genova non ha puntato maggiormente sul crescente business delle crociere?

Si dirà: Genova è stata penalizzata dal fallimento della Festival (un fulmine a ciel sereno) e dal 'tradimento' di Costa, che ha trovato spazi e calda accoglienza nella vicina Savona. Quest'ultimo è stato un duro colpo al porto di Genova (ha perso 300mila passeggeri da un anno all'altro), che se non avesse chiuso la porta in faccia a Costa oggi potrebbe essere al pari di Napoli e Venezia in termini di passeggeri. A suo tempo si disse: Genova può fare a meno di Costa. Sarà anche così, ma la realtà è che oggi, se non fosse per MSC e le sue navi, Genova conterebbe i suoi crocieristi sulle dita di una mano.

Dipende poi da che parte guardiamo la questione: se è vero che la dipartita di Costa da Genova è stato un danno per il porto, è anche vero che lo è stato in misura minore per la città di Genova. I crocieristi che fanno scalo a Savona vengono comunque in 'gita' a Genova, in sostanza la ricaduta economica e commerciale sulla nostra città è comunque positiva.

Dal punto di vista del porto invece sembrano prevalere altri interessi, che riservano spazi, capitali e attenzioni sopratutto al porto commerciale e al business dei traghetti (due 'capitoli' non di meno importanti)

Un dato significativo: Genova ha 4-5 accosti per navi da crociera (con banchine troppo corte per ospitare le più grandi ammiraglie), contro 10 per i traghetti. L'unico progetto di espansione è Ponte Parodi, che dovrebbe offrire un nuovo accosto riservato alle crociere, ma non rivoluzionerà di molto l'assetto attuale.

Allora perché non riservare nuovi spazi e infrastrutture per le crociere nel porto vecchio (con banchine adatte ad accogliere anche le navi più grandi)? Si trasferirebbero il terminal traghetti in altre aree del porto, magari con nuove infrastrutture al porto di Voltri, che già dovrebbe essere sviluppato per accogliere le 'autostrade del mare', o sulle banchine del porto di Cornigliano e Sampierdarena.

Sarebbe un bene che il cuore di Genova (tutto l'arco portuale dalla Lanterna ai magazzini del Cotone) si orientasse sempre più ad una riqualificazione turistica... che senso ha oggi destinare tutti quegli spazi e quei moli ai traghetti, che portano solo camion, merci, auto e persone che sbarcano e si imbarcano senza nemmeno fermarsi in città?
23/10/2006 17:50
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La fuga di Costa è sintomatica anche un po' della sfiga con cui Palazzo San Giorgio ha agito in questi ultimi anni, in cui il nostro porto ha segnato il passo, dopo la "traversata nel deserto" durata tutta gli anni Ottanta e lo spettacolare recupero degli anni Novanta.
Il tutto mentre i porti concorrenti nel Mediterraneo (spagnoli soprattutto) crescevano e si dotavano di moderne infrastrutture.

Quando dico sfiga non voglio necessariamente dire che abbia fatto male a puntare i piedi con Costa. Se non mi ricordo male, Costa chiedeva l'assegnazione della Stazione Marittima come terminal interamente a lei dedicato, minacciando in difetto la fuga in altro porto (poi si individuò Savona). L'AP proponeva a Costa di condividere il terminal più pregiato, ma pure gli altri accosti, con altri operatori, fracui Festival (a quei tempi in apparentemente inarrestabile crescita).

Io non so dire quale e quanto sia l'indotto creato dalle crociere, ma certamente è rilevante (e non parlo solo dei mozzarelloni in giro per la città, ma mi riferisco specialmente alle forniture di bordo) e di sicuro non basta qualche pullmann digitanti a sopperirvi.

Ho però la convinzione che un grande porto come quello di Genova non possa permettersi di giocare al ribasso in una simile nicchia di traffico, che forse rende poco in confronto al traffico merci o a quello traghetti, ma rende invece moltissimo come immagine e poi, non dimentichiamolo, potrebbe fare lavorare come Dio comanda l'aeroporto (di cui l'AP è il maggior azionista).

Gli spazi ci sono già adesso, per tutti i tipi di navi (mi pareva che il Ponte dei Mille fosse stato allungato apposta per potere ospitare le navi da crociera di ultima generazione).
Vi saranno nuovi accosti quando andrà in porto l'operazione Ponte Parodi; eventualmente nuovi accosti con alti fondali potranno essere ricavati nella parte sud del Molo Vecchio.

Il punto, però, da chiarire (e su cui io personalmente ho dubbi che mi piacerebbe mi aiutaste a fugare) è se effettivamente vale la pena per un porto come il nostro puntare decisamente sulle crociere o se non andrebbe piuttosto privilegiata e sviluppata l'area traghetti (che è in costante espansione e ho l'impressione avrà presto bisogno di nuovi spazi, all'interno del porto storico).
23/10/2006 18:31
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Re:

Il punto, però, da chiarire (e su cui io personalmente ho dubbi che mi piacerebbe mi aiutaste a fugare) è se effettivamente vale la pena per un porto come il nostro puntare decisamente sulle crociere o se non andrebbe piuttosto privilegiata e sviluppata l'area traghetti (che è in costante espansione e ho l'impressione avrà presto bisogno di nuovi spazi, all'interno del porto storico)



Premesso che il traffico delle crociere ha un potenziale di crescita nettamente superiore a quello dei traghetti. La crescita delle industria crocieristica è atipica: non viene determinata dalla domanda, ma dall'offerta. Basti vedere la 'corsa' che ogni compagnia fa nel costruire nuove ammiraglie.
E poi c'è da dire che la crociera è una vacanza; il traghetto è un semplice mezzo di trasporto. Quindi sono due cose estremamente differenti.

Tornando alla questione che hai posto... io direi: dipende da come si vuole rispondere alla domanda "Cosa vuole fare Genova da 'grande'?"

Se la risposta è: vuole affermarsi nel panorama internazionale come città storica, moderna, vitale, aperta al turismo, non semplice porto di transito ma meta di un viaggio... allora vale sicuramente la pena di puntare di più e meglio sulle crociere

Se la risposta è: vuole restare un semplice punto di passaggio e luogo di transito di merci e di passeggeri (appunto) diretti alle isole, il cui unico impatto sulla città è l'ingolfo del casello di Genova Ovest... allora puntiamo sui traghetti.

Io credo che il nostro porto abbia una tradizione ed un potenziale tale da ambire a gestire sia il trasporto via mare (persone, automezzi e merci), di cabotaggio o di short-sea-shipping che dir si voglia, sia il traffico crocieristico, quest'ultimo considerato non nell'ottica di un mezzo di trasporto, ma di una risorsa strategica per lo sviluppo turistico della nostra città.

my two cents... [SM=g27985]

[Modificato da Keynesian 23/10/2006 18.38]

23/10/2006 19:21
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Re: Re:

Scritto da: Keynesian 23/10/2006 18.31

Il punto, però, da chiarire (e su cui io personalmente ho dubbi che mi piacerebbe mi aiutaste a fugare) è se effettivamente vale la pena per un porto come il nostro puntare decisamente sulle crociere o se non andrebbe piuttosto privilegiata e sviluppata l'area traghetti (che è in costante espansione e ho l'impressione avrà presto bisogno di nuovi spazi, all'interno del porto storico)



Premesso che il traffico delle crociere ha un potenziale di crescita nettamente superiore a quello dei traghetti. La crescita delle industria crocieristica è atipica: non viene determinata dalla domanda, ma dall'offerta. Basti vedere la 'corsa' che ogni compagnia fa nel costruire nuove ammiraglie.
E poi c'è da dire che la crociera è una vacanza; il traghetto è un semplice mezzo di trasporto. Quindi sono due cose estremamente differenti.

Tornando alla questione che hai posto... io direi: dipende da come si vuole rispondere alla domanda "Cosa vuole fare Genova da 'grande'?"

Se la risposta è: vuole affermarsi nel panorama internazionale come città storica, moderna, vitale, aperta al turismo, non semplice porto di transito ma meta di un viaggio... allora vale sicuramente la pena di puntare di più e meglio sulle crociere

Se la risposta è: vuole restare un semplice punto di passaggio e luogo di transito di merci e di passeggeri (appunto) diretti alle isole, il cui unico impatto sulla città è l'ingolfo del casello di Genova Ovest... allora puntiamo sui traghetti.

Io credo che il nostro porto abbia una tradizione ed un potenziale tale da ambire a gestire sia il trasporto via mare (persone, automezzi e merci), di cabotaggio o di short-sea-shipping che dir si voglia, sia il traffico crocieristico, quest'ultimo considerato non nell'ottica di un mezzo di trasporto, ma di una risorsa strategica per lo sviluppo turistico della nostra città.

my two cents... [SM=g27985]

[Modificato da Keynesian 23/10/2006 18.38]




Se i traghetti li sposti a Voltri o comunque a Ponente si, può gestire sia una quota di traffico crocieristico (che se di passaggio non crea ingolfamento) che traghetti ferries.

[Modificato da a1893 23/10/2006 19.23]

27/10/2006 18:39
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Genova protagonista di tutte le partenze transatlantiche di Msc
guidaviaggi.it 27/10/2006 - 17:19

Domenica e lunedì MSC Lirica e MSC Melody lasceranno il capoluogo ligure per attraversare l’oceano atlantico

Genova home-port principale di MSC Crociere e protagonista di tutte le partenze oceaniche delle unità della flotta.
A dare il via alle traversate sarà MSC Lirica che lascerà la Superba domenica 29 ottobre 2006 per una crociera di 18 giorni fra Spagna, Marocco, Madeira, Barbados, Venezuela, Martinica, Porto Rico e Florida (Fort Lauderdale) dove arriverà il 15 novembre. Il giorno successivo, lunedì 30 ottobre, sarà la volta di MSC Melody che lascerà il capoluogo ligure per intraprendere un viaggio alla scoperta del Sud Africa, passando attraverso Egitto, Giordania, Seychelles, Kenya e Tanzania per giungere a Durban il 20 novembre. Poi MSC Sinfonia e MSC Armonia, in partenza rispettivamente il 23 e il 30 novembre alla volta del Brasile. MSC Opera sarà l’ultima nave della flotta a lasciare il vecchio continente alla volta dei Caraibi: partirà, infatti, il 16 dicembre da Genova per giungere a Fort Lauderdale il 2 gennaio 2007. La nuova ammiraglia MSC Musica invece, arriverà per la prima volta a Genova l’8 novembre, dopo una crociera di 12 giorni fra Croazia, Grecia, Creta, Tunisia, Isole Baleari, Spagna e Francia. Partirà quindi per la mini-crociera Uniti & Vincenti durante la quale MSC Crociere premierà gli agenti di viaggio che hanno raggiunto i migliori risultati nelle vendite. Al suo rientro, l’11 novembre, la nuova ammiraglia sarà ancora di partenza per una “Week-end cruise” verso Montecarlo.
Il 13 novembre, invece, sarà la data della prima partenza ufficiale della stagione invernale. MSC Musica effettuerà per tutta la stagione invernale, infatti, crociere di 12 giorni nel Mare Nostrum, alternando due itinerari che la vedranno toccare le più note località del Mediterraneo orientale e quelle del Mediterraneo occidentale.
Dal 29 ottobre al 16 dicembre le navi di MSC Crociere, conteranno una movimentazione di oltre 40.000 croceristi.
27/10/2006 18:47
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Vi immaginate se alla fine fosse MSC - e non Costa come tutti si aspettano - a gestire il terminal che sarà realizzato a Ponte Parodi (vedi apposito topic)?
27/10/2006 20:26
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A Voltri non ci sono dotazioni per i traghetti passeggeri, ma è un terminal dedicato alle merci. E gli accosti per i traghetti sono soltanto due o tre. Il resto è completamente dedicato al traffico contenitori
28/10/2006 15:25
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Re:

Scritto da: euge1893 27/10/2006 18.47
Vi immaginate se alla fine fosse MSC - e non Costa come tutti si aspettano - a gestire il terminal che sarà realizzato a Ponte Parodi (vedi apposito topic)?



Beh sarebbe uno bello schiaffo per Foschi & c. io ci godrei un bel po'
10/11/2006 11:16
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MSC, per Genova crescita superiore alla media

Da guidaviaggi.it

Nel 2007 il movimento passeggeri di Msc Crociere a Genova aumenterà del 45% rispetto a quest'anno. E' quanto ha annunciato il direttore generale, Domenico Pellegrino, in occasione del primo scalo nel porto ligure della Msc Musica. Si tratta di una crescita superiore a quella media stimata, per l'anno prossimo, per i passeggeri dell'intera attività della compagnia, a +32%.

Da primocanale.it

A una domanda di Primocanale sulla possibilità che chiedano un terminal dedicato a loro, Domenico Pellegrino, direttore generale, ha risposto: "Non è escluso". Msc ha lodato l'efficienza di Genova anche in termini di accoglienza dei croceristi.


Chissà se l'AP avrà ancora coraggio di rispondere picche alla richiesta di concessione di un terminal passeggeri. [SM=g27985]

Mi stupisce l'ultima affermazione riguardo all'efficienza della città nell'accoglienza dei crocieristi. Per quello che sapevo io c'erano diverse lacune macroscopiche, forse sono state affrontate e risolte. Meglio così.
10/11/2006 11:41
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mah, potrebbe essere semplicemente una sviolinata... interessata [SM=g27988]
10/11/2006 11:48
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Probabilmente si riferisce più al trattamento che avviene all'interno del terminal passeggeri che non dalla città in genere
10/11/2006 15:12
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A me stupisce piuttosto la non smentita di MSC della pretesa di avere un terminal dedicato a MSC nel Porto di Genova.
Questo era stato il casus belli per la "fuga" di Costa a Savona.

Ragioniamo però sul futuro, quando saranno tre i terminal crociere potenzialmente fruibili dagli operatori: Ponte dei Mille, Ponte Andrea D'Oria e Ponte Parodi (con la precisazione che gli ultimi due potranno certamente garantire meno accosti del primo, sia - Ponte D'Oria - per la coabitazione con il traffico ferry intercontinentale sia - Ponte Parodi - per la servitù della coabitazione forzata con la "vanberkelata).

Sarebbe fanta-porto immaginare che il terminal storico sia lasciato "aperto" mentre gli altri due siano dati in gestione esclusiva ai due giganti?
13/11/2006 12:44
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Re:

Scritto da: euge1893 10/11/2006 15.12
A me stupisce piuttosto la non smentita di MSC della pretesa di avere un terminal dedicato a MSC nel Porto di Genova.
Questo era stato il casus belli per la "fuga" di Costa a Savona.

Ragioniamo però sul futuro, quando saranno tre i terminal crociere potenzialmente fruibili dagli operatori: Ponte dei Mille, Ponte Andrea D'Oria e Ponte Parodi (con la precisazione che gli ultimi due potranno certamente garantire meno accosti del primo, sia - Ponte D'Oria - per la coabitazione con il traffico ferry intercontinentale sia - Ponte Parodi - per la servitù della coabitazione forzata con la "vanberkelata).

Sarebbe fanta-porto immaginare che il terminal storico sia lasciato "aperto" mentre gli altri due siano dati in gestione esclusiva ai due giganti?



Secondo me sarebbe auspicabile una simile soluzione. Genova forse ha peccato di eccessiva 'superbia' quando ha rifiutato la proposta (o l'ultimatum) di Costa.

Quale concedere in gestione tra Ponte Doria e Ponte dei Mille... non saprei.

Se è vero che Ponte dei Mille sia il terminal più importante, ha anche qualche limite: è vero che può ospitare 3 navi, ma una banchina può accogliere una nave di dimensioni limitate. Ponte Doria invece vanta le banchine più lunghe (ieri la Voyager of the Seas, 310 metri di lunghezza) era a Ponte Doria.
(Idem per la Costa Concordia l'estate scorsa). Solo uno dei tre accosti di Ponte dei Mille (almeno credo) potrebbe consentire l'attracco a una nave di simili proporzioni.


13/11/2006 13:57
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Voyager of the Seas
Royal assaggia Genova: Bravi, ma nel 2007 andremo a Portofino

Chi l´ha condotta fino alla banchina dice che è stato facile. Sarà. Ma pilotare dalla rada al porto di Genova la "Voyager of the seas", 142mila tonnellate di stazza lorda, 311 metri di lunghezza, 48 di larghezza, spostandosi fra le banchine e le navi all´ormeggio dev´essere stata un´esperienza unica. «Vado in pensione a fine anno e questa è la nave più grande che sia mai entrata nel porto di Genova - spiega Oreste Bozzo, capopilota del corpo più numeroso ed esperto d´Italia - Come potevo rinunciare?» Bozzo sale a bordo poco dopo le 11 e in un´ora conclude la manovra. Senza alcun ausilio di rimorchiatori. «Questa nave ha tre eliche di poppa, una fissa e due che ruotano di 360 gradi e quattro propulsori di prora che sviluppano una potenza di 16mila cavalli - racconta entusiasta Bozzo - manovrarla, in fondo è stato facile».

Le dodici sono passate da poco quando Genova comincia a vivere il suo giorno da regina. Solo una manciata di ore, visto che alle 19 il gigante della Royal Caribbean se ne va. Ma quanto basta per riassaporare il gusto di un primato che non c´è più e che, con pazienza e voglia di fare, si può ricostruire. Sulla banchina di ponte Andrea Doria si allineano i bus per le escursioni e dalla nave scendono centinaia di crocieristi. Per quelli che restano a bordo, una giornata quasi estiva da passare soprattutto a bordo piscina o perdendosi dentro alle meraviglie di una nave che è un trionfo di luci, negozi e giochi. Tutto in stile americano, come è ovvio per una nave nata nel 2001 e abituata fino allo scorso anno a solcare i Caraibi, e con un occhio di riguardo al fitness. Un trionfo di sport e di benessere, anche per bilanciare l´esplosione di ristoranti e di bar, coniugato nei modi più diversi: dalla pista di pattinaggio (al ponte cinque) alla grande area sportiva (al ponte quattordici) con campo da pratica golf, basket, tennis, calcetto, free climbing, pista di jogging e di rollerblade. Per tutti gli altri, massaggi nell´hammam, spettacoli nei teatri, incontri nei saloni a tema. Un´overdose di lusso che Royal Caribbean ha deciso lo scorso anno di spostare nel Mediterraneo nel tentativo di incunearsi in un mercato controllato quasi esclusivamente da due marchi, Costa Crociere e Msc. Se l´operazione riesce, è segno che c´è spazio per tutti e tre, come confermerebbe la continua crescita dei turisti che scelgono la vacanza-crociera.

«Io questi della Royal Caribbean non li mollo più - racconta Paolo Odone, presidente della Camera di Commercio di Genova e, incredibilmente, unico rappresentante delle istituzioni a presenziare all´evento - Attraverso i loro manager italiani ho invitato i vertici di Miami a Genova, per far vedere tutto quello che la città può offrire in termini di offerta turistica». Il pressing inizia da subito, ma non può certo bastare l´esuberante entusiasmo di Odone per spingere Royal a sbarcare all´ombra della Lanterna. Serve innanzitutto un´azione concertata fra gli enti locali. E la capacità di sapersi vendere un po´ meglio. «Noi ci stiamo provando - spiega Roberto Pirrera, marketing manager di Royal, compagnia che in Italia ha scelto come scali home port Civitavecchia e Venezia ma che a Genova ha la sua sede legale italiana - Per il 2007 non avremo toccate qui. Invece abbiamo già deciso che con la nostra terza nave in Mediterraneo, la Legend of the seas, faremo otto scali in rada a Portofino. Genova? Noi siamo un´azienda globale e certe scelte vengono fatte sulla base di valutazioni complessive che vanno dalle infrastrutture all´immagine». Come dire, fateci vedere quello che sapete fare.

«E´ chiaro che da solo il porto non può farcela - spiega Edoardo Monzani, direttore generale di Stazioni Marittime, manager chiamato anni fa a rimettere a posto i conti della società e sensibile alla valenza del prodotto-crociera - Abbiamo bisogno dell´aiuto di tutti perché le grandi compagnie prima di decidere mettono tutto sotto esame, aeroporto, offerta turistica, infrastrutture stradali e ferroviarie». In cima, al ponte 14, zigzagando fra i crocieristi a bordo piscina, si celebra velocemente la cerimonia dello scambio del crest. Si festeggia la nave che per la prima volta entra in porto. E stavolta è la nave da crociera più grande che mai abbia toccato i moli della Lanterna, nonché una delle più grandi al mondo. Il comandante riceve il gagliardetto dal capo della polizia di frontiera, saluta e si augura di tornare presto. Intanto, la bandiera di Royal Caribbean tornerà a sventolare da questi parti il prossimo anno, per otto volte, al largo di Portofino. Quanto basta per proseguire nell´operazione-rilancio che poggerà ancora per il 2007 sulla Msc, pronta a crescere del 45 per cento.

Sulla "Voyager", comunque, più che di numeri oggi è tempo di festa. E ad animarla sono i campioni dello sport e dello spettacolo che, chiamati dalla associazione onlus "Un Sogno per il Gaslini", festeggiano il Natale con i loro figli, dopo aver trascorso la mattinata all´ospedale per l´infanzia. Ci sono Andrea Cionna, Melania Corradini, Fabrizio Macchi, Jury Chechi, Antonio Rossi, Deborah Compagnoni, Isolde Kostner, Barbara Fusar Poli. Più tardi arrivano Andrea Cassarà, Igor Cassina e Maurizio Margaglio, oltre alla giovane campionessa mondiale di ginnastica Vanessa Ferrari. I campioni decorano l´albero di Natale e consegnano ai pazienti i regali. L´obiettivo è quello di raccogliere fondi per la ristrutturazione dell´abbazia di San Gerolamo che dovrà diventare un alloggio per le famiglie dei malati.

La Repubblica (13 novembre 2006)
14/11/2006 17:20
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Burlando, Repetto, Pericu, Novi: vergognatevi
Fantastiche le istituzioni assenti... [SM=g27996] [SM=g27996] così si fa per promuovere le corociere.
Addirittura oggi ho letto sul giornale che Burlando si sarebbe giustificando dicendo di essere in un traffic jam... sull'aurelia a Levante!
Secondo lo stesso articolo, Stazioni Marittime avrebbe chiesto a Royal Caribbean di portarsi dietro piante e addobbi. [SM=g27996]

Chi riesce a postare qui l'articolo del "Secolo XIX" di oggi (c'era anche un interessante breve editoriale)?
03/01/2007 23:42
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sono molto belli secondo me i satelliti in vetro che dal terminal traghetti portano sulle navi.
avete notato?

[Modificato da a1893 03/01/2007 23.43]

17/01/2007 11:12
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Non so se questo e' il thread giusto per discutere delle problematiche del terminal traghetti, eventualmente il moderatore lo sposti.

Stamane ho parlato con un amico che abita in Sardegna e che prende abbastanza spesso il traghetto per Genova e mi faceva notare i notevoli disservizi che i viaggiatori affrontano quando sbarcano nella nostra citta'.

1) I passeggeri vengono sbarcati in banchina e lasciati alla merce' di tutto. Mi diceva che bisogna fare lo slalom tra auto e camion (e la stazione del terminal traghetti a che serve allora?)

2) Non ci sono o non si vedono le informazioni necessarie per indirzzare i passeggeri verso la citta', stazione del treno o altro

3) non c'e' nessun riferimento alle stazioni della metropolitana, e pensare che quella di Di Negro e' a 200 metri dal terminal (e ovviamente sappiamo che non e' collegata ad esso)

4) Molti passeggeri dalla banchina si dirigono alla stazione di Genova Principe, e lo fanno a piedi, o nella maggior parte dei casi col taxi (molti hanno bagagli)

L'amico mi diceva che una soluzione molto semplice sarebbe quella di mettere un pulmino

Preciso che riferisco cio' che mi e' stato detto, io non ho mai preso un traghetto a Genova!


17/01/2007 11:38
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Purtroppo l'imbarco dei traghetti non è paragonabile a quello delle navi da crociera: per quanto ci siano le passerelle si deve comunque scendere sulla banchina e, a seconda dei traghetti, entrare dai garage. Io l'ho fatto più volte, certo se si ha una bella valigia al seguito non è proprio il massimo della comodità. Ma un traghetto è comunque prevalentemente destinato a chi porta auto, moto e altri veicoli, quindi non penso sarebbe fattibile realizzare un terminal ad uso esclusivo dei passeggeri senza veicoli.

La situazione a Genova poi non è così negativa, a Barcellona la Grimaldi attracca su un molo dove non c'è nulla, la biglietteria è un bungalow prefabbricato, in una zona del porto dove non solo non ci sono autobus e metropolitana, ma c'è solo qualche tassita che spera di spennarti. Quest'estate ho detto ad uno di questi di portarmi all'autonoleggio della Hertz, visto che poi sarei partito subito per Valencia, ho dovuto litigare per evitare che mi portasse *in taxi* a Valencia. [SM=g27987]

Sulla mancanza di indicazioni non mi stupisco: penso che la nostra città in quanto ad agevolare i turisti e le persone che usano le nostre infrastrutture sia rimasta all'età della pietra.
17/01/2007 11:48
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Ho sentito recentemente un intervista a Novi su primocanale, a proposito dei terminal crociere.

Bene, pare che l'ultima ambizione del presidente sia di concedere tutti e tre i terminal a tre armatori differenti.

Si potrebbe quindi supporre uno scenario di questo tipo: MSC a ponte dei Mille (2 accosti), Costa a ponte Doria (2 accosti), ed un terza compagnia a ponte Parodi (che prevede 1 accosto di 330 metri).

Se così fosse sarebbe una rivoluzione della politica dell'autorità portuale in tema di concessioni dei terminal passeggeri.

Fin'ora era stata scelta l'opzione "liberi tutti" e "nessun privilegio", con i risultati che tutti conosciamo.

[Modificato da Keynesian 17/01/2007 11.48]

17/01/2007 12:04
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Re:

Scritto da: Keynesian 17/01/2007 11.38
Ma un traghetto è comunque prevalentemente destinato a chi porta auto, moto e altri veicoli, quindi non penso sarebbe fattibile realizzare un terminal ad uso esclusivo dei passeggeri senza veicoli.



OK, ma anche senza tirar fuori il collegamento col metro, fargli trovare un volabus che li porti in stazione? Molti sbarcano a Genova per recarsi a Milano


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