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Linea Genova-Ovada-Acqui

Ultimo Aggiornamento: 16/06/2016 15:24
13/05/2008 18:00
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Capotreno
Mi pare che invece un rilancio della linea sotto il profilo in particolare del traffico merci sia all'orizzonte: in questo senso interpreto anche i segnali indotti dall'eliminazione dei passaggi a livello al Gnocchetto e alla previsione - finalmente - della risoluzione dei problemi determinati dalla frana a Mele [SM=g27985]
15/05/2008 00:10
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Speriamo che questi lavori siano un buon segno e in un prossimo futuro la linea sia meglio considerata e più utilizzata a cominciare proprio dal traffico merci! [SM=g27995]
[Modificato da Lory62 15/05/2008 00:12]
30/06/2008 12:19
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riporto da www.ilsecoloxix.it
Addio vecchio ponte, in arrivo una maxi travata
29 giugno 2008
Bruno Mattana

In agosto la maggior parte di pendolari che ogni giorno salgono sui treni della linea ferroviaria Acqui-Ovada-Genova sono in vacanza. Quelli che le ferie le hanno già fatte e hanno l’impegno di continuare il quotidiano viaggio per Genova, dovranno accontentarsi di bus sostitutivi e dei disagi che il cambio comporta.
I lavori per potenziare le infrastrutture della linea sono previsti e bisogna farli. Agosto è il mese migliore. Per la Acqui-Ovada-Genova sono previsti interventi di grossa portata, in particolare quello all’ultra secolare ponte in ferro che sovrasta il torrente Stura in territorio di Ovada, situato dove la ferrovia, oltre a superare il corso d’acqua, attraversa anche l’ex statale 456 del Turchino.
Sono già parecchi mesi che si lavora sul torrente sottostante per creare le basi necessarie per effettuare tutti i lavori preliminari per la rimozione del vecchio impalcato (ponte in ferro) e l’insermento della nuova maxi travata. Entreranno in scena mastodontiche autogru su ruote gommate per questa sostituzione. «Quello riferito prettamente alla sostituzione dei due impalcati - spiegano alle pubbliche relazioni di Fs - sarà piuttoso rapido. Poi ci saranno tutti i lavori di completamento, collegamento e finitura».
Sulla linea contemporaneamente sono programmati anche altri lavori di consolidamento di infrastrutture ferroviarie. Ad esempio quelli di impermeabilizzazione del viadotto Ceresolo in comune di Mele, e quelli di consolidamento delle volte e pareti della galleria del Turchino, la più lunga dell’intero tragitto ferroviario. I lavori previsti, soprattutto quello della sostituzione del ponte in ferro, sono previsti da lunedì 11 agosto al 31 agosto. Fra Mele e Ovada in tale periodo verrà interrotta la circolazione dei treni.
Durante l’interruzione il servizio sulla linea Genova-Ovada-Acqui Terme sarà assicurato da treni tra Acqui Terme e Ovada, e da bus sostitutivi da Ovada a Genova. «La programmazione e la concentrazione degli interventi - sottolineano alle Fs - in tale periodo eviterà che, nei periodi dell’anno in cui le esigenze di mobilità (lavoro e studio) sono maggiori, i cantieri rallentino la circolazione ferroviaria, con sensibili ripercussioni anche sulla qualità e puntualità del servizio».
28/07/2008 10:07
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Al Gnocchetto apre il cantiere del ponte
28 luglio 2008

Bruno Mattana
Conto alla rovescia per il più importante intervento di ingegneria effettuato negli ultimi vent’anni sulla linea ferroviaria Genova-Ovada. Il cavalcavia in località Gnocchetto sarà demolito e sostituito con una struttura completamente nuova. Quasi un mese di lavori, con l’apertura del cantiere prevista per la fine di questa settimana e l’inizio dei lavori veri e propri fissati con atto prefettizio per lunedì 11 agosto. Quasi un mese di disagi sia per chi solitamente viaggia in treno, sia per chi usa l’automobile. Le nuove esigenze di ammodernamento e potenziamento della linea ferrata (legate in particolare al transito dei grandi container di nuova generazione che dal terminal di Voltri partono per il Nord Europa) impongono la sostituzione del ponte e l’ampliamento delle “spalle”. Per fare questo dall’11 al 31 agosto la linea a Ovada sarà chiusa totalmente al transito dei treni. Contemporaneamente, anche l'ex statale 456 del Turchino subirà per alcune ore al giorno lo stop totale alla viabilità. Il tratto interessato anche in questo caso riguarderà la località Gnocchetto d'Ovada.
I treni tra Ovada e Genova verranno sostituiti da bus, mentre per superare il cantiere stradale, nelle ore di stop totale al traffico, come soluzione alternativa sarà utilizzata l’autostrada A26, che diventerà “libera” nel tratto compreso tra i caselli di Ovada e di Masone.
Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), ovvero il settore infrastrutture delle Ferrovie, e l’Ufficio Viabilità della Provincia di Alessandria hanno emesso le rispettive ordinanze che bloccano o limitano il transito.
In effetti, le due situazioni di lavori in contemporanea, ferroviari e stradali, rappresentano un problema importante per gli utenti: ritardi, disagi, code sono da mettere in preventivo. In corrispondenza del ponte, in travature alte, passa la strada. Il punto è regolato da un passaggio a livello affiancato da una galleria ed entrambi si affacciano sul ponte che supera il torrente Stura. Intervento problematico quello della sostituzione del cavalcavia. Le Ferrovie, comunque, stanno effettuando imponenti lavori preliminari, partendo dal greto del torrente, per realizzare grandi impalcati di calcestruzzo che permetteranno, dopo tutto il lavoro preparatorio di questi giorni, di sostituire il ponte vecchio con la struttura nuova nel giro di un paio di giorni. Il ponte vecchio verrà sollevato da enormi gru e appoggiato sugli impalcati di sostegno; quello nuovo, che sarà montato in cantiere, verrà inserito in modo “chirurgico” al posto dell’altro. Da lunedì 11 a domenica 31 agosto, dunque, sarà una lotta contro il tempo: i tecnici delle Ferrovie e della Provincia dovranno fare in modo che tutti funzioni addirittura al millimetro, in modo da non avere né ritardi né problemi di sicurezza. «Proprio la sicurezza è quella che ci sta maggiormente a cuore - ha spiegato il presidente della Provincia, Paolo Filippi - L'interruzione della circolazione ferroviaria e in alcune ore anche stradale diventano assolutamente necessarie». In particolare sarà sostituita la travatura metallica portante del ponte: un lavoro particolarmente delicato che richiede anche interventi preliminari di rimozione del vecchio impalcato. Nelle biglietterie delle stazioni, intanto, è in distribuzione un pieghevole informativo con gli orari e le fermate dei bus sostitutivi che copriranno la linea Ovada-Genova e ritorno. Contemporaneamente, sulla linea sono stati programmati anche lavori di consolidamento e impermeabilizzazione del viadotto Ceresolo nel territorio del Comune di Mele, e lavori di consolidamento alla galleria del Turchino. Per questo l’ex statale vedrà il traffico governato da un senso unico alternato e, in alcuni giorni e per qualche ora, ci sarà addirittura lo stop.

30/07/2008 11:33
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Ieri mi sono fermato in autostrada alla stazione di servizio Stura tra Ovada e Masone che è proprio di fronte alla ferrovia. Verso l’1 è transitato un convoglio merci composto da E656+container.
Vuol dire che già ora cominciano a transitare i merci su questa linea? Probabilmente questi lavori sono anche da vedere in prospettiva traffico merci.
30/07/2008 11:40
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I merci sulla Genova-Ovada ci sono da anni. E` l'unica linea di valico ligure per cui possono passare i container piu` alti.
31/07/2008 11:03
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Misterioso stop delle Ferrovie
Rinviata la sostituzione del ponte

31 luglio 2008
Bruno Mattana
Clamorosa marcia indietro di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi): a Ovada, la sostituzione del ponte che scavalca il torrente Stura è stata improvvisamente rinviata al prossimo anno, non prima di maggio-giugno. Nella comunicazione di Rfi si legge: «I lavori di sostituzione della travata metallica in prossimità del passaggio a livello ubicato alla progressiva stradale km. 75+038 dell'ex statale 456 del Turchino, in territorio comunale di Ovada, a causa di problemi tecnici saranno rinviati alla primavera-estate 2009. Pertanto le attività di preparazione previste per tali lavori non saranno più necessari».
Riguardavano sia la linea ferroviaria, che doveva rimanere completamente chiusa dall'11 al 31 agosto, sia l'ex statale del Turchino, nel tratto che comprende il passaggio a livello comunicante con il ponte. L'ex statale, tra il km. 74+970 e il km. 75+080, doveva essere regolato da un senso unico alternato; lo stesso tratto di strada, poi, sarebbe stato totalmente chiuso al traffico per un giorno intero a fine agosto. Le Ferrovie chiedono alla Direzione viabilità della Provincia e alla Regione Liguria, Direzione Infrastutture e Trasporti, di revocare gli atti dirigenziali emessi in conseguenza dell’imponente intervento di ingegneria che doveva scattare fra qualche giorno. Il perché di questo rinvio è circondato dal massimo riserbo. Questo intervento di sostituzione del ponte di ferro era stato anticipato da diverse settimane. Ed era stato anche preparato, sotto l'aspetto tecnico, con lavori di consolidamento dell’impalcato che erano cominciati già da parecchi mesi. Alla fine dell’anno scorso anno era stato aperto un cantiere sistemato sul greto del torrente Stura, nei pressi del vecchio ponte, per realizzare le opere in calcestruzzo per sostenere le due travature metalliche che dovranno essere sollevate da speciali e gigantesche gru, durante l'operazione di sostituzione.
Dunque, un intervento strutturale preparato con cura e meticolosità tecnica perché tutto deve funzionare al millimetro. Anche i tempi necessari per la sostituzione delle due travate erano stati indicati con precisione. La sostituzione vera e propria del ponte (con lo spostamento del vecchio e l’innesco della nuova struttura, un gioco a incastro difficile e spettacolare) avrebbe dovuto avvenire tra sabato 30 e domenica 31 agosto.
A questo punto, invece, il vecchio ponte dovrà svolgere il suo compito ancora per almeno una decina di mesi. I problemi tecnici che certamente si sono presentati in queste ultime ore gli hanno allungato un po’ la vita.

[Modificato da em66 31/07/2008 11:03]
03/08/2008 22:53
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Oggi ho toccato con mano una volta di più l'inefficienza delle nostre ferrovie.
Ero alla Costa in MTB e ho incontrato un gruppo di francesi disperati che dovevano andare ad Ovada e non sapevano come fare il biglietto (a parte a bordo con tariffe proibitive, s'intende!!).
Eh sì perché in tutto il mondo le stazioni impresenziate hanno almeno una emettitrice di biglietti.
Alla Costa ovviamente neppure l'ombra e in una domenica mattina d'agosto figurarsi se si trovava un edicola o un tabaccaio con i bigletti della rete regionale.
In breve sono dovuto andare con la MTB a prenderglieli alla stazione di Sestri.. e tornare su. Meno male che sono allenato con le salite in MTB dopo la vacanza in Alto Adige [SM=g27988]
PEr la cronaca anche l'emettitrice rete regionale di Sestri era fuori uso [SM=g27996] [SM=g27996] così ho dovuto farli allo sportello...
Ah bella Italia!!!!
04/08/2008 11:59
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Ma in casi come questi non è consentito fare il biglietto in treno senza alcun sovraprezzo??....se mi ci dovessi trovare io col cazzo che mi sbatto a cercare i biglietti in giro, salgo, avverto il capotreno e vado a sedermi, e non caccio un centesimo oltre il dovuto, allertino pure la Polfer! [SM=g27996] [SM=g27996] [SM=g27996]
09/08/2008 19:20
queste storie sono davvero incredibili... senza parole davvero [SM=g27992]
10/08/2008 01:39
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Re:
titoit, 03/08/2008 22.53:


Eh sì perché in tutto il mondo le stazioni impresenziate hanno almeno una emettitrice di biglietti.



In tutto il mondo normale ma qui siamo in Italia [SM=g27995]


11/08/2008 11:32
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In un caso come quello dei Francesi è possibile fare il biglietto andando a cercare il controllore, che si trova sempre accanto al macchinista invece che controllare, per motivi che credo siano legati alla sicurezza.
Prendo spesso il treno da Campo Ligure e presso quella stazione, come in quasi tutte le stazioni della linea le biglietterie automatiche sono state vandalizzate temporibus illis e mai riparate, nonostante le segnalazioni di cui anch'io mi sono più volte fatto latore.
11/08/2008 14:02
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Biglietterie vandalizzate dai soliti imbecilli.

Non potrebbero un po' vandalizzare casa loro invece che accanirsi contro i servizi pubblici?

Se hanno bisogno di una mano per vandalizzare casa loro mi offro volontario! [SM=g11770]
11/08/2008 15:48
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E' vero è pieno d'imbecilli che si divertono a mettere a soqquadro le stazioni impresenziate.... poveretti che brutta vita devono avere per arrivare a divertirsi così.
A me però pare scandaloso anche l'atteggiamento delle Ferrovie, che non provvedono al ripristino delle biglietterie manomesse nonostante quotidiane segnalazioni e reiterati solleciti [SM=g27996]
12/08/2008 00:05
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E' vero bisogna proprio avere una brutta vita da alienati per divertirsi così!

Hai ragione a riguardo alle ferrovie che dovrebbero ben fare qualcosa sia per prevenire (dico io) che per curare gli effetti di questi, purtroppo troppo numerosi, vandalismi
13/08/2008 10:37
Autobus al posto dei treni
Ponte sì, ponte no: continua a destare curiosità e interrogativi la decisione presa dalle Ferrovie di non effettuare la sostituzione del vecchio ponte ferroviario del Gnocchetto, sulla linea ferrata Acqui Terme-Ovada-Genova.

Soprattutto dopo che le stesse Ferrovie avevano diffuso da mesi la notizia dei lavori, difficili e complessi, relativi alla sostituzione della travata del vecchio ponte con un'altra nuova.

Proprio questa sostituzione prevedeva la chiusura della linea da Ovada-Genova nel periodo compreso tra l'11 e il 31 agosto. La decisione di rinviare alla prossima primavera la sostituzione del ponte ha generato incertezze in molti. C'è chi ha creduto che non sostituendo più il ponte metallico, non sarebbe stato più necessario chiudere la linea ferroviaria. E' stato errato pensare che la ferrovia avrebbe continuano a funzionare. Nonostante gli avvisi e comunicati affissi nelle stazioni o distribuiti a cura di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), è bene chiarire che da ieri, lunedì 11 agosto fino alla fine del mese la linea ferroviaria rimane comunque chiusa al transito dei treni. I passegeri che da Ovada si dirigono a Genova o viceversa devono utilizzare i bus sostitutivi. E’ aperto, invece, regolarmente il tratto Ovada-Acqui Terme.

Perché la chiusura dell'importante tronco ferroviario, l'unico a collegare direttamente la città della Lanterna con la valle Stura, l’Ovadese e l’Acquese, è rimasta attiva, come previsto nel progetto iniziale? Lo spiegano i tecnici delle Ferrovie: «La chiusura della linea dall'11 al 31 agosto era prevista non solo per la sostituzione del ponte del Gnocchetto, ma anche per effettuare altri interventi su circa l'80% del tracciato. Ad esempio, l’impermeabilizzazione delle volte della galleria del Turchino (la più lunga della linea), oppure i lavori di manutenzione straordinaria al ponte di Acquasanta».

Il ponte del Gnocchetto, dunque, costituiva il 20% circa degli interventi previsti. «Con tutti gli altri lavori - aggiungono le Ferrovie - si va avanti regolarmente». Che cosa cambia rispetto a prima? C'è un vantaggio per gli automobilisti che percorrono l'ex statale 456 del Turchino: per loro non ci saranno più i restringimenti e le limitazioni alla viabilità con l’utilizzo del senso unico alternato. E addirittura, per i giorni della sostituzione del ponte, non ci sarà la chiusura totale della strada. Quindi ex strada del Turchino aperta tra Ovada a Rossiglione. Ritornando al ponte, la cui sostituzione slitta alla primavera prossima, i responsabili di Rete Ferrociaria Italiana (Rfi) si sono limitati a comunicare che il rinvio è dovuto a «problemi tecnici». Questa informazione un po’ scarna ha dato origine alla divulgazione di notizie non confermate. Per l'aspetto finanziario, ad esempio, si dice che il dietrofront delle Ferrovie sarebbe dovuto all'insufficienza di fondi; dal punto di vista tecnico, invece, sarebbero stati fatti alcuni calcoli errati sulle misure del ponte. Solo voci incontrollate, smentite dalle Ferrovie. «Niente di vero - sottolinea i responsabili delle relazioni esterne di Rfi - I soldi per gli interventi sono stati finanziati e ci sono. Per l'altro aspetto tutto procede bene, le opere propedeutiche alla sostituzione del ponte sono state fatte e continueranno per quanto si renderà necessario. Il ponte nuovo è pronto per essere sostituito».

Quindi, non ci sarebbe alcun problema particolare. Potrebbe trattarsi di una situazione dovuta essenzialmente al mese delle ferie, quando tutto si ferma e nascono anche difficoltà dal punto di vista tecnico.
14/10/2008 16:21
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Ci sono passato l'altro giorno in treno in una giornata di ordinaria idiozia ferroviaria (chi, sano di mente, scenderebbe da Torino a Genova via Asti-Acqui-Ovada??).

Consideraizoni: la linea è fondamentalmente lenta; non per cause strutturali, ma per cause di movimento.. Fermate dai tempi biblici, incroci lenti macchinosi e prevedibili. Nonostante i lavori e vari rallentamenti, il mio treno è arrivato a brignole con un +10.

Forse spendendo molto poco, si può fare molto...
14/10/2008 21:31
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Si può sicuramente fare di più e meglio spendendo meno.
Il problema principale è che bisogna iniziare a cambiare qualche testa di quelle grosse.
La linea tutto sommato ha buone caratteristiche geometriche, addirittura è lunga un paio di chilometri in meno, rispetto alla succursale, ed è anche ampiamente sottoutilizzata (i treni che la percorrono effettivamente sono la metà di quelli potenziali).
I problemi nascono esclusivamente dal modo orribile in cui è gestita la rete ferroviaria italiana, qui e altrove.
17/11/2008 12:11
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«Pendolari non rispettati»
Assessore contro le Fs

17 novembre 2008| Bruno Mattana

Ancora sotto processo i treni ed i servizi della linea ferroviaria Acqui-Ovada-Genova. I pendolari dell'ovadese e della confinante Valle Stura si sentono sempre più abbandonati e indifesi.

Hanno quasi perso la speranza di risolvere i loro problemi e sono arrivati al punto di non stupirsi più di nulla. Sul fronte pubblico, “delusione” è la parola pronunciata sempre più spesso da sindaci, amministratori e rappresentanti di associazioni che affrontano da tempo senza successo il problema. Una parola che racchiude le conclusioni dell'incontro di vertice tra Liguria e Piemonte.

«Circa mille pendolari che ogni giorno salgono su treni diretti nel capoluogo ligure e viceversa - afferma il vice sindaco ed assessore ai Trasporti di Ovada, Franco Piana - sono una grossa realtà. Non si può continuare a disconoscere i loro diritti». Intanto i treni proprio non ce la fanno ad essere puntuali e ogni tanto succede qualcosa ancora di più "anomalo". «Nei giorni scorsi - sottolinea l'ovadese Marcella C. che si è occupata del problema - i ritardi ed i guasti ai treni sono stati all'ordine del giorno». E continua: «Scegliendo nella cronaca quotidiana più recente si legge di freni in tilt, passaggi a livello aperti mentre il treno passava, qualche convoglio tornato indietro perchè non riusciva a fare la salita; l'altro giorno un treno è arrivato a Brignole con 45 minuti di ritardo. Un venerdì recente, il treno che parte da Brignole alla19,11 è stato soppresso ma un centinaio di ovadesi che partivano da Sampierdarena hanno avuto una sorpresa ben peggiore: un treno in arrivo in tale stazione proveniente da Acqui, è stato bloccato, i passeggeri sono stati costretti a scendere sotto la grandine e ad arrivare a Principe o a Brignole con altri mezzi, ma non con un treno per mancanza di coincidenze».

Marcella è un libro aperto e parla di mancanza di informazioni, di ritardi anche consistenti, di panico di pendolari "richiusi" nel treno senza conoscere la destinazione, di passeggeri arrabbiati e sconvolti al punto da chiamare il 112. Non è tutto.

Cosa continua a succedere sull'unica linea ferrata che collega il Basso Piemonte con il capoluogo ligure? Sindaci e amministratori delle località lungo il tratto ferroviario (Acqui, Visone, Prasco, Molare, Ovada, Rossiglione, Campoligure-Masone, Mele, Acquasanta, Granara, Sestri, Borzoli), supportati dalle loro Province (Alessandria e Genova) e dalle rispettive Regioni (Piemonte e Liguria con gli assessori ai Trasporti Daniele Borioli e Brancialari), hanno incontrato ancora una volta i vertici di Trenitalia capeggiati dal direttore generale Roggero.

Doveva essere un incontro in grado di portare soluzioni ma così non è stato. «È' stato estremamente deludente - sottolinea Antonino Oliveri sindaco di Campoligure e "anima", assieme a Zorzan per l'Acquese, del comitato dei pendolari Valle Stura-Ovadese - mentre da parte delle Regioni si parla in positivo, c'è sensibilità e si cercano soluzioni, i vertici delle Fs continuano a ripetere le stesse cose sentire già tre anni fa. Si lamentano della mancanza di risorse, di impossibilità a fare interventi risolutori e via discorrendo. Però i problemi rimangono ed i pendolari ne pagano le conseguenze. Intanto non è stato ancora rinnovato il contratto di servizio con le Regioni e in vista del nuovo orario invernale le Regioni non sanno ancora cosa prevederà. Anche quando ci sono pullman sostitutivi nascono problemi: persone rimaste a terra, orari, ritardi. Fanno scappare la pazienza. Sarà il caso di organizzare delle manifestazioni forti al posto di questi tavoli che sono spesso deludenti».

Potrebbe essere accolta la proposta di un "bonus" per i disagi sopportati dai pendolari, fatta dal vice sindaco di Ovada Piana. Ma sarebbe troppo poco.

25/11/2008 19:27
Acqui-Genova: a mano il taglio della vegetazione.

Vince la protesta degli abitanti e le Fs ritornano all'antico: il taglio della vegetazione che crea pericoli lungo la ferrovia Acqui-Ovada- Genova sarà effettuata a mano e non con i macchinari.

Ovada. Vince la protesta e le Fs ritornano all'antico. Succede per il taglio di alberi e della folta e invadente vegetazione spontanea lungo la ferrovia Acqui-Ovada-Genova, che addirittura riesce a condizionare il transito dei treni e dunque va eliminata. La scorsa estate è scattata la protesta contro la distruzione da della vegetazione da parte delle macchiene: numerosi abitanti che abitano nelle vicinanze della linea ferrata, lungo tutto il tracciato ferroviario, soprattutto a Ovada e in Valle Stura, hanno chiesto lo stop alle Ferrovie. ra stata attivata persino una raccolta di firme per chiedere RFI di fermare quell’operazione sconvolgente per l’ambiente e la natura.
(fonte: Il Secolo XIX online)
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