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Erzelli (Leonardo Technology Village): un progetto in evoluzione.

Ultimo Aggiornamento: 31/03/2018 09:30
14/12/2011 16:04
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Sono arrivati i cinesi...

www.genova24.it/2011/12/genova-high-tech-studia-unalleanza-con-pechino-cinesi-in-visita-a-erzell...

Articolo n° 24787 del 14/12/2011 - 14:03

Genova High Tech studia un’alleanza con Pechino: cinesi in visita a Erzelli

Genova. La Cina e Genova sono un po’ più vicine. I collaboratori dell’incubatore cinese Htibi (High Tech International Business Incubator) hanno visitato l’area del Parco Scientifico-Tecnologico di Genova, sulla collina genovese degli Erzelli con l’obiettivo di creare con Genova High Tech un incubatore congiunto a Genova. La società è infatti al momento coinvolta nel progetto di creazione del China-Italy Business Innovation Center.

Incubatore commerciale a livello internazionale e società joint venture che include l’Hi-tech Innovation Service Center di Pechino e un’organizzazione straniera, l’ Htibi costituisce il centro di incubazione ‘leader’ in Cina e ciò ha condotto allo sviluppo degli incubatori commerciali di profilo tecnologico e alla creazione di una piattaforma di cooperazione di carattere nazionale che conta più di 600 incubatori in tutta la Cina.

Scopo della visita è individuare potenziali opportunità di cooperazione tra Genova High Tech e Htibi, dal momento che si è riconosciuto che le due entità condividono anche l’idea del Dna tecnologico in quanto elemento di portata internazionale.
25/01/2012 15:41
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25 gennaio 2012
Erzelli, nuovo stop del ministro
Daniele Grillo

- «Dubbia legittimità». Il ministero dell’Università e della ricerca (Miur) ha avanzato questa obiezione a proposito delle operazioni con le quali l’ex ministro Maria Stella Gelmini (e in parte il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola) ha dato via libera all’assegnazione di contributi pubblici per i trasferimenti a Erzelli di Ericsson e Sieme ns. È quanto è emerso dall’ultimo incontro romano tra tecnici del ministero e della Regione Liguria. Il ministero ha reso più esplicite le perplessità manifestate fin dai primi giorni della sua investitura dal titolare del dicastero Francesco Profumo. Il ministro ha chiesto delucidazioni sulla procedura adottata per arrivare alla firma degli accordi di programma stipulati da Regione e Miur prima del suo arrivo, obiettando sulla possibilità di assegnare i suddetti fondi senza evidenza pubblica. Senza, cioè, pubblicare un bando aperto al quale potessero affacciarsi anche altre aziende oltre alle due prescelte. A rischio dunque cosa c’è? C’è il volano dell’operazione Erzelli, che si regge sì sul travagliato trasferimento della facoltà di Ingegneria, ma che ha nella “salita” di Ericsson e Siemens i fondamentali motori di avviamento del parco tecnologico. La Regione sta dunque lavorando per dimostrare che i protocolli firmati hanno seguito strade lecite. Se non ci riuscirà, gli scenari che si possono aprire sono molteplici.

È chiaro che la prossima settimana sarà decisiva, per fare chiarezza sulle reali intenzioni del ministero di fronte a un’operazione letteralmente vivisezionata nello spazio di soli due mesi.

Nel caso di Ericsson l’eventuale fermo macchine sarebbe un disastro: l’edificio nuovo è già al suo posto, e l’azienda ha già materialmente investito proprie risorse nella partita. Più complicata la posizione di Siemens, a un passo dal trasferimento ma con entrambi i piedi fuori dall’altopiano delle tecnologie. L’ipotesi di rifare tutto dall’inizio rischierebbe seriamente di interrompere il sogno. E di trasformare Erzelli in molto meno di un’incompiuta.


25/01/2012 16:43
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perplessità
Non sono un esperto legale,ma che quella procedura, di cui sui media era stato a suo tempo pubblicato qualcosa,ma non tutti i particolari come è ovvio, suscitasse più di qualche perplessità non è un mistero. Spero che con un qualche prodigio degno dei legulei si possa dimostrarne la legittimità,perchè davvero gli erzelli rischiano di diventare quello che in molti immaginarono fin da subito sarebbe stato,ovvero un monumento allo spreco.
Tra l'altro, già adesso per chi frequenta Ingegneria gli erzelli sono molto meno facilmente raggiungibili delle sedi "storiche"
25/01/2012 23:11
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buona sera a tutti.... per chi fosse interessato, oggi 25/01 è stato installato, presso il piano partenze del Cristoforo Colombo, un plastico del progetto Erzelli P.S.T. e sono stati resi disponibili piccoli depliant illustrativi del progetto. [SM=x2373195]
26/01/2012 08:09
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Capotreno
tenendo condo che Ericsson e' praticamente pronta a trasferirsi li', sarebbe davvero un bel problema se dovesse saltare il tutto.
[Modificato da papupi 26/01/2012 08:09]
26/01/2012 10:54
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Se crolla il finanziamento per Erzelli, Ericsson, in poco tempo, chiude a Genova e lascia a spasso 800 dipendenti che, anche se sono solo ingegneri e tecnici specializzati di un settore hi-tech, e non addetti alla navalmeccanica, meriterebbero anch'essi un po' delle attenzioni che le Istituzioni, peraltro giustamente, riservano al caso Fincantieri.
O no? [SM=x1177057]

P.S. Ovviamente il tono é volutamente ironico, ma la trascuratezza che le Istituzioni e l'opinione pubblica riservano ai casi occupazionali delle imprese high-tech, a mio avviso ben più preziose della metalmeccanica pesante, è reale.
[Modificato da ralco 26/01/2012 11:57]
26/01/2012 12:01
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I tecnici e i colletti bianchi non fanno le barricate e bloccano la città, quindi non se li caga nessuno. Hanno attenzione solo quelli che fanno casino. Questa è l'Italia in cui chi urla trova sempre qualche politico che si caga addosso che subito si cala le braghe.
In una nazione civile tutti avrebbero lo stesso tipo d'attenzione e a nessuno verrebbe in mente di bloccare una città o un paese se non peggio.
Per Erzelli, il ministro Profumo, direi giustamente, vuole vederci chiaro, uno dei nodi sono i trasporti pubblici, senza funicolare sin dal giorno 1, gli Erzelli non hanno senso, e poi davvero ad ingegneria servono tutti questi metri quadri? giusto un controllo approfondito prima di dare soldi a pioggia
26/01/2012 13:39
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Capotreno
vedrai che non solo NON ci sara' nessuna funicolare nel famoso giorno 1 ma nemmeno un servizio di trasporto pubblico decente (a meno di non considerare tale la linea 128, che passa da via Sparta e via Sant'Elia....).
21/02/2012 08:38
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www.primocanale.it/notizie/erzelli-in-settimana-attesa-la-decisione-del-ministro-profumo-103...

qualcuno penserà alle infrastrutture e soprattutto al collegamento con l'aeroporto?Chi vivrà,vedrà
21/02/2012 18:08
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Intanto hanno incominciato da un bel pò a costruire, e la polpa è lì.

Poi, a cantieri chusi decideranno cosa farci, chi ci deve andare (e non mi sembra che, università in primis, stiano facendo a spintoni [SM=x1177057] )e come ci si arriverà.

E che si fottano gli ingenui che parlavano di pianificazione. [SM=g27996]

[Modificato da Trammax 21/02/2012 18:08]
21/02/2012 23:12
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Quello che noto è che architettonicamente è una schifezza con cubi grigi uguali a decine di altri. Avevamo Piano e ce lo siamo lasciati sfuggire per avere più case da vendere...
05/03/2012 08:25
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da www.primocanale.it


Ingegneria ad Erzelli: c'è la firma ma non ci sono i fondi
sabato 03 marzo 2012 ore 15.20

Genova - Firmato all'Università di Genova, prima dell'inaugurazione dell'anno accademico, il protocollo di intesa sul trasferimento della facoltà di Ingegneria sulla collina degli Erzelli di Sestri Ponente.

Il documento porta la firma del rettore Giacomo Deferrari, del presidente della Provincia di Genova Alessandro Repetto, del sindaco Marta Vincenzi, del ministro Profumo però assente, e dell'assessore regionale alla Formazione Pippo Rossetti.

Giallo sull'assenza di Claudio Burlando a una firma così importante. Scetticismo, come sempre su questo tema, del rettore per l'incertezza sul reperimento dei fondi per il trasferimento al costruendo polo tecnologico: l'operazione ha un costo che dovrebbe aggirarsi sui 200milioni di euro.

Il Ministero chiede e assicura che non saranno contratti mutui ma allora come reperire fondi così esosi e garantire anche una viabilitò accettabile per le esigenze degli studenti molti dei quali pendolari? Oggi i collegamenti viari sono pochi e limitati

   
12/03/2012 21:32
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stai parlando di questa zona come se fosse una foresta vergine.
Su quella spianata ricavata dal taglio di un monte c'era una distesa di contenitori!
Non certo voglio difendere i corrotti, ma bocciare un intervento come questo perchè ci sono dei ladri mi sembra veramente una resa alla disonestà italiana.
In base a questo ragionamento tutto andrebbe bloccato, comprese metro, tram, pannelli fotovoltaici e via discorrendo...
13/03/2012 09:22
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Resto dubbioso riguardo allo spostamento dell'Università. Passare da essere in centro città, a 10 minuti a piedi dalla Stazione Brignole, e serviti da 15, 16, 17/, 43, 44, 45, 85, 86 e 87, a ritrovarsi su un monte senza alcun collegamento in periferia.

Oltretutto creare una linea AMT apposta sarebbe conveniente? L'ennesimo lavoro in collina che obbliga alla creazione di collegamenti.
13/03/2012 10:11
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@Robyk65
Potresti cercare di argomentare perche` secondo te il fatto che qualcuno abbia cercato di intascare una mazzetta dimostra che l'opera in questione non serve?
Non voglio prenderti in giro, ma non riesco proprio a capire quale possa essere secondo te il nesso logico.
13/03/2012 11:17
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Il progetto Erzelli, che si pone come un tentativo di creare un incubatore di imprese ad alta tecnologia, bassa esigenza di spazi per addetto, basso impatto ambientale, rappresenta l'unico serio tentativo di rilanciare una nuova economia imprenditoriale in questa città. Imprese che devono rimpiazzare gradualmente la siderurgica, la cantieristica e la metalmeccanica, non più in grado di coesistere qui da noi.
Non so se avrà successo, ma é disarmante constatare che si boccia un tentativo così serio e strategico per far campare le future generazioni di genovesi, quando le pensioni dei padri non potranno più supportare i figli, solo perché c'é stata qualche mazetta o perchè Ingegneria ad Albaro é meglio collegata che a Sestri. [SM=g27993]
13/03/2012 17:26
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Nessuno vuol sostenere che un'iniziativa del genere vada bloccata o in qualche modo ostacolata ma quello che irrita e non poco è l'estrema superficialità in progetti di largo respiro che ci contraddistingue, vuoi che si sia il tracciato e le scelte tecniche della metropolitana, vuoi come in questo caso, l'ubicazione e la mancanza di collegamenti validi.

Non basta costruire palazzoni per considerare un sito valido e moderno, se si concentrano cubi di cemento sul cucuzzolo di una collina slegata dal centro e da quant'altro senza predisporre validi trasporti veloci ed efficienti su rotaia e/o funicolare comunque ben collegata con l'esistente si rischia di avere una cattedrale nel deserto che diventerà sicuramente la solita ammucchiata di auto e scooter a cui siamo mal abituati, sul basso impatto ambientale di un'opera del genere poi avrei dei seri dubbi...

Comunque, l'aggionamento di oggi:

www.genova24.it/2012/03/sospette-tangenti-su-erzelli-ght-le-mele-marce-fuori-da-unoperazione-enorme-per-genov...

Articolo n° 29777 del 13/03/2012 - 16:15

Sospette tangenti su Erzelli, GHT: “Le mele marce fuori da un’operazione enorme per Genova”


Genova. “Noi stiamo lavorando per un’opera enorme, in totale trasparenza. Se ci sono state delle mele marce è importante che vengano immediatamente messe fuori da questa operazione che rimane grandissima, non solo per Genova”.

Il presidente del Cda di Genova High Tech, Carlo Castellano, oggi in apposita conferenza stampa, ha affrontato le domande dei cronisti sulla bufera che ha investito ieri la società che tira le fila del progetto Erzelli, per una vicenda di sospette tangenti che ha coinvolto tre ingegneri al lavoro per il polo tecnologico e scientifico sulla collina di Sestri. Si tratta di Enrico Casaretti, Direttore Tecnico della Aurora Costruzioni, Giuseppe Luperto, dipendente della stessa impresa, responsabile della costruzione e della manutenzione degli impianti all’interno del Polo Tecnologico e Carlo Azzariti Fumaroli, consulente e responsabile delle opere di urbanizzazione previste.

“A nome del Cda di Genova High Tech volevo ringraziare l’ingegnere Piero Mensi, perché dopo aver capito che c’era qualcosa di strano nel modo di lavorare di alcuni esponenti di Aurora SpA, ha deciso di sporgere denuncia ai carabinieri permettendo che tre persone siano attualmente indiziate e denunciate per estorsione”, ha sottolineato Castellano, ringraziando più volte Mensi, motore della denuncia che ha portato alle maxi perquisizioni di ieri negli uffici e nei cantieri di diverse province oltre Genova e alla registrazione dei tre ingegneri indagati.

“Verso metà novembre ho inziato ad avere qualche sensazione – ha detto Mensi – ma erano appunto solo sensazioni, poi a metà gennaio ho parlato con i carabinieri e ho formulato la denuncia”.

Secondo quanto spiegato, i danni ricadranno ora su Aurora Spa, impresa con compiti di “costruction management”, ovvero controllo dello stato di avanzamento dei lavori, nulla osta per i pagamenti ed altro, effettuati dalle ditte per conto della società Genova High Tech, che si rivarrà a sua volta sui tre indagati.

14/03/2012 09:29
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Re:
Trammax, 21/02/2012 18.08:

Intanto hanno incominciato da un bel pò a costruire, e la polpa è lì.

Poi, a cantieri chusi decideranno cosa farci, chi ci deve andare (e non mi sembra che, università in primis, stiano facendo a spintoni [SM=x1177057] )e come ci si arriverà.

E che si fottano gli ingenui che parlavano di pianificazione. [SM=g27996]




Questo avevo scritto ben prima che scoppiasse la bugna delle tangenti.

Mi sembra che qualcuno trascuri lo scarto netto che sta fra i grandi progetti e la realtà delle cose. Adesso la speculazione ha bisogno di inventarsi qualche foglia di fico: la cittadella high-tech. la nuova sede per l'Univeristà, anzi, per il campus, che fa tanto rendering anglosassone con tanta bella gioventù che studia informalmente accoccolata sui prati, sfreccia in bici e si muove da un edificio all' altro (s'aremeneno accà e allà, come dicono a Napoli): la versione un pò più acculturata di Ponte Parodi, senza Maicol e Gessica.

Quando si sono buttati giù i progetti (alla stregua di qualche tratto di pennarello su un foglio) si spartisce la torta delle tipologie (30% residenziale, 50% high-tech ecc)e comincia la sarabanda dei cantieri, via a costruire: male, tra l'altro. E' vero che Erzelli non ha pregi ambientali, ma la posizione dominante della collina suggerirebbe almeno uno studio architettonico un pò più accorto.

Dopo, dovranno fare quello che non è stato fatto prima, la concertazione urbanistica, la ripartizione degli oneri eccetera. per poi scoprire magari, che la Facoltà d' Ingegneria non ha nessuna intenzione di spostarsi dalla sua favorevole posizione in Albaro (e vorrei vedere...), si scoprirà che Erzelli è scomoda e mal servita dai mezzi pubblici, e quindi finirà in un nulla di fatto, come è già successo per i ventilati trasferimenti all' Hennebique e a Morego (proprio il posto ideale per accogliere migliaia di studenti ognio mattina). In quanto alle Aziende, può essere che decidano di trasferirvisi, dietro opportuni incentivi (= cospicui finanziamenti pubblici, variamente mascherati, per addolcire il traumatico trasloco,magari anche la classica fettina di culo con spruzzata di limone e Angostura). Ma non è detto. Poi, quando i costruttori avranno fatto i loro conti, alla città restera il compito di valutare chi ci ha perso e chi ci guadagnato. Auguri. [SM=g27988]






[Modificato da Trammax 14/03/2012 09:33]
14/03/2012 14:51
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100mila euro nel cassetto della biancheria... pure fessi gli amici!


genova.repubblica.it/cronaca/2012/03/14/news/erzelli_un_tesoro_da_160mila_euro_sospesi_i_tre_ingegneri_indagati-3...

Erzelli, un tesoro da 160mila euro
Sospesi i tre ingegneri indagati

I soldi nei cassetti della biancheria. Castellano: una storia che ci fa star male. In ogni pratica si doveva versare un surplus del 2-3% per avere il via libera
di STEFANO ORIGONE

Una brutta storia. Di tangenti, ma anche di tradimenti. Si respira una strana aria sulla collina di Sestri. Il caso delle mazzette, dei tre ingegneri dell'Aurora Costruzioni sotto accusa per estorsione, ora sospesi e definiti "mele marce", scuote la collina dove verrà realizzato il polo tecnologico. "Enrico - dice il presidente di Genova High Tech Carlo Castellano riferendosi a Casaretti, il direttore tecnico dell'Aurora Costruzioni - è stato come un fratello in questa avventura del parco, uno che ha diviso con noi le emozioni di un'idea che cambierà questa città. Scoprire quel che è successo, ci fa stare molto male".

Tutti i big degli Erzelli, compreso il primo azionista Giuseppe Rasero ("chi ruba deve stare fuori da un progetto di importanza fondamentale per Genova"), sono riuniti per parlare soprattutto del futuro. Si deve voltare pagina. "Adesso siamo più tranquilli e questa esperienza - aggiunge Pietro Mensi, l'ad che ha raccolto lo sfogo del costruttore bresciano che ha pagato le tangenti e si è rivolto ai carabinieri facendo scattare le indagini - ci aiuterà a cambiare le procedure per rendere il sistema inattaccabile".

Un sistema che - secondo i carabinieri del comando provinciale che hanno condotto le indagini coordinati dal pm Alberto Lari - è stato scardinato semplicemente gonfiando le fatture che avrebbe dovuto pagare l'Aurora Costruzioni, una delle ditte che sta costruendo il complesso e ora costretta a ripianare gli ammanchi. Il terzetto
(oltre a Casaretti sono indagati anche Giuseppe Luperto, responsabile della manutenzione degli impianti e Carlo Azzariti Fumaroli, consulente e responsabile delle opere di urbanizzazione) bloccava il rilascio del documento sullo stato di avanzamento dei lavori che consente alla ditta di essere pagata, con la scusa di errori di progettazione, di non conformità dell'opera.

Il via libera poteva arrivare pagando una mazzetta che equivaleva al 2-3 per cento del conto finale. Niente nero, solo piccole somme, che non davano nell'occhio. Se un lavoro doveva costare 10, per magia saliva a 12. Tutto qui. Ma nel giro di due mesi, questo sistema ha permesso di raggranellare 160 mila euro. In casa di Luperto a Como (a Genova viveva a Carignano), i carabinieri hanno trovato in un cassetto della biancheria 100 mila euro in banconote da 500 e 50 euro. Ad Arenzano, nelle abitazioni di Casaretti e Azzariti Fumaroli, 60 mila, 30 ciascuno, in due valigette.

I militari hanno sequestrato anche computer portatili e decine di fotocopie di fatture. Su ognuna "post it" che indicavano le somme che per gli inquirenti dovevano ancora venire incassate. L'accusa per ora si riferisce solo a un episodio di estorsione, ma secondo quanto accertato dai carabinieri, considerato la ingente somma di denaro contante sequestrata, il sospetto è che le vittime di questo giro siano almeno altre quattro.

(14 marzo 2012)

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