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[ferrovia] Savona-Torino

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2018 22:38
21/10/2006 09:35
dal sito di Trenitalia:
Per consentire la realizzazione di un sottopasso della linea ferroviaria in prossimità della stazione di S. Giuseppe di Cairo, domenica 22 ottobre sono previste modifiche alla circolazione dei treni sulla linee Savona - Torino e Savona - Acqui Terme.
Una parte dei treni saranno deviati sulla linea alternativa (via Altare), gli altri faranno capolinea alla stazione di S. Giuseppe di Cairo.
Tra Savona e S. Giuseppe di Cairo sarà istituito un servizio di bus sostitutivi in coincidenza con i treni.
14/07/2008 14:02
da wikipedia
La Ferrovia Torino-Savona è una delle più antiche linee della rete; essa presenta lungo il suo percorso diverse stazioni ferroviarie con varie diramazioni, di cui alcune inattive o soppresse da tempo.
Linea [modifica]

La linea è elettrificata e a scartamento tradizionale. Sino a Fossano è percorsa da tutti i treni sia diretti a Cuneo che a Savona. Arrivati a Fossano la linea si divide, si può proseguire o per Cuneo e a sua volta per Limone e Ventimiglia o Nizza, oppure per Ceva e di conseguenza Savona e tutta la Liguria. Da Torino a Ceva a linea è a doppio binario, mentre da Ceva a Savona è a binario unico.

Le stazioni del percorso

Stazione di Moncalieri

È una stazione situata alla periferia di Torino; per la sua posizione a poca distanza tra Torino Lingotto e Trofarello, la maggioranza dei treni (anche locali) non effettua fermata in questa stazione.

Stazione di Trofarello

Stazione abbastanza importante; vi fermano molti treni ad esclusione di quelli in servizio di rilevanza nazionale. Ha un fascio binari piuttosto esteso. È stazione di diramazione della vecchia linea per Chieri e come per le stazioni di Settimo, Torino Stura, Torino Dora, Torino Porta Susa, Torino Lingotto, Moncalieri e Chieri vi effettuano fermata anche i treni della GTT (Gruppo Torinese Trasporti).

Stazione di Villastellone

Piccola stazione, dotata originariamente di tre binari, di cui solamente due utilizzati; recentemente è stato smantellato il binario 2 di precedenza. Effettuano fermata generalmente quasi tutti i treni regionali.

Stazione di Carmagnola

Stazione importante, effettuano fermata quasi tutti i treni. Da qui si dirama una linea a binario unico elettrificata per Bra (la vecchia linea per Ceva).

Stazione di Racconigi

Stazione poco importante della linea in cui fermano solo treni regionali, e che per questo motivo è dotata di tre binari.

Stazione di Cavallermaggiore

Stazione di rilevante importanza, con cinque binari di cui solo quattro utilizzati. Da qui si dirama una linea ferroviaria a binario unico e a trazione diesel per Bra, Alba, Castagnole delle Lanze e Asti / Nizza Monferrato ed Alessandria.

Stazione di Savigliano

Stazione di notevole importanza nella linea, effettuano fermata tutti i treni della linea, ad esclusione di un regionale per Savona e la Liguria periodico. Da qui si dirama una linea ferroviaria a semplice binario e a trazione diesel per Saluzzo, Busca e Cuneo.

Stazione di Fossano

Stazione importante di diramazione della linea. Vi effettuano fermata tutti i treni regionali. Si dirama una linea per Cuneo, in proseguimento per la Francia e la Liguria e una linea per Ceva e Savona.

LINK
15/07/2008 09:44
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Se non ricordo male il tracciato originale della Savona Torino non passava per Fossano ma per Bra.
15/07/2008 14:48
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Esattamente. La linea ottocentesca Savona-Torino era costituita dall'attuale via Santuario, San Giuseppe, Ceva, Bastia Mondovì, Brà, Carmagnola e Torino. Da Bastia si staccava la diramazione per Mondovì Breo, Pianfei, Cuneo Gesso e (in seguito) Cuneo Altopiano. Nei primi anni del novecento sono iniziati i lavori per la "variante" Ceva-Mondovì- Fossano-Carmagnola, interamente a doppio binario, conclusisi solo negli anni trenta; la nuova infrastruttura comprendeva la lunga galleria di Vicoforte e la nuova stazione di Mondovì Altopiano, con la caratteristica forma ad Y del piazzale, che ricorda la nostra Sampierdarena. Si provvedeva inoltre a costruire la linea Fossano - Centallo -Cuneo, a binario unico. Il nuovo assetto veniva così a costituire l' asse preferenziale per i collegamenti tra Torino e Cuneo/Savona. Tra l'altro si definiva così l'itinerario interamente elettrificato (a corrente trifase) fra Torino, Cuneo e Ventimiglia (1931).
La linea di Bra (anch'essa elettrificata)perdeva progressivamente importanza anche per l'andamento tortuoso, la velocità limitata e la relativa lontananza dei centri abitati dalle stazioni. Dopo la conversione a corrente continua attorno al 1970, la linea continuò a vivacchiare con servizi marginali fino alla devastante alluvione del 1994 che distrusse diversi ponti sul Tanaro, rendendo la linea di fatto inutilizzabile (la sezione Bastia-Mondovì era già chiusa da molti anni); le Fs decisero pertanto di dismettere la linea Ceva- Brà e di smantellarne linea aerea ed armamento. A quanto ne so rimane solo attivo il breve raccordo Bra-Cherasco.
Anche un eventuale recupero come ciclovia non appare molto praticabile. [SM=g27992]


[Modificato da Trammax 15/07/2008 14:52]
15/07/2008 14:51
stando a quanto dice l'orario di Trenitalia anche l'ultimo pezzo citato da Massimo è stato abbandonato, dato che tutte le corse sono effettuate con autopullman (tragitto di 12 minuti)
15/07/2008 14:53
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Si, il Bra - Cherasco è solo un breve raccordo merci.
15/07/2008 21:27
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La conversione in CC è del 1975, mentre la chiusura della Mondov-Bastia è del 1986.

Aggiungo che anche la CN-Mondovì è stata chiusa molti anni, causa aaluvione (mi pare quella del 2000) ed è stata riaperta solo dal 2004, anche se il servizio è ancora piuttosto limitato, con diverse autocorse in orario.

La Bra-Ceva, che io sappia, è percorribile fino a Narzole (o qualcosa di simile), in regime di raccordo. Esiste anche un comitato per la riapertura, ma ad oggi nè RFI nè tantomeno la Regione Piemonte sono interessate.

Per quanto riguarda la TO-SV, è indubbiamente una linea interessante, si apaesaggisticamente (soprattutto nel tratto ligure) che dal punto di vista ferroviario, e secondo me meriterebbe di essere valorizzata e potenziata, ad oggi i servizi sono troppo lenti. Potrebbero essere interessanti dei servizi IC TO-XXM via Fossano.
16/07/2008 08:50
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Se non sbaglio il tratto tra Ceva e S.Giuseppe di CAiro è a binario unico, giusto? Io penso che, anche in ottica di un accrescimento dei traffici nel porto di SV, sia opportuno pensare un raddoppio, in fondo si tratta di pochi chilometri che potrebbero togliere un po' di traffico pesante all'autostrada che corre parallela e che ogni week end è congestionata.
16/07/2008 09:06
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La conversione da trifase a CC è durata diversi anni, le ultime linee convertita sono state quelle del nodo di Acqui Terme,cioè Alessandria-San Giuseppe e Ovada-Asti, nel 1975 (vi è una leggenda metropolitana di una E 656 che nei giorni dell'inaugurazione ha alzato il pantografo sotto il bifilare della trifase, con le immaginabili conseguenze..): ricordo che negli anni precedenti sulla Genova-Acqui circolavano le Ale 840 bicorrenti...ma siamo [SM=x1177061]

La Bastia-Mondovì è stata chiusa ufficialmente nell'86, nel senso di dismessa, ma già nel 1980 non vi erano servizi su rotaia...ricordo un paio d'anni prima una Aln 772 (qualcuno se le rammenta?) che faceva la spola tra le due stazioni.

In passato gli IC Torino - Ventimiglia ci sono stati, fermavano solo a Mondovì, ma avevano praticamente le stesse percorrenze degli espressi. Ricordo anche che fino ai primi anni ottanta le due linee Savona - San Giuseppe erano percorse indifferentemente nei due sensi, in seguito, per non meglio precisate ragioni di prestazione sulla linea di Altare, questa è sempre stata percorsa in discesa, mentre la linea di Santuario era percorsa in salita; solo in anni recenti qualche convoglio è stato istradato per via Santuario anche in discesa.

Le opere d'arte più importanti della linea sono: la galleria del Belbo, di m. 4366 tra le stazioni di Saliceto e Sale Langhe (tratta San Giuseppe-Ceva) soggetta a cospicue infiltrazioni d'acqua che in più occasioni hanno richiesto complessi interventi conservativi; la galleria S.Giovanni o di Vicoforte, di m. 2804, a doppio binario, tra Vicoforte S.M. e Mondovì; il viadotto Ellero, sempre a doppio binario sulla medesima tratta; la galleria di Sella di m. 2309 tra Savona e San Giuseppe via Santuario; la galleria di Altare,di m. 1451 e quella elicoidale di Santuario di m. 2063 sulla tratta Savona San Giuseppe via Altare. Le gallerie Sella ed Altare superano la displuviale appenninica, quella elicoidale di santuario rappresenta il punto di massima acclività della linea. Va ricordato infine che l'intera tratta Savoana - San Giuseppe via Altare, pur essendo esercita a binario unico, è predisposta dalle origini per il doppio binario.
[Modificato da Trammax 16/07/2008 11:05]
16/07/2008 12:35
Stando a quanto dice Wiki il tratto compreso tra Brà e Ceva è di poco oltre 50km, attualmente dei binari, linea aerea ecc cosa è rimasto?
Non si potrebbe riattivare il servizio, magari sulla scia della linea (ridottissima) tra Ceva e Ormea?

Sempre per quanto riguarda le ferrovie dismesse interessante anche il caso di Savigliano, da qui si dirama la linea per Cuneo (poca roba meno di 50km) dove si trovavano due diramazioni: per Airasca (proveniente da Saluzzo, dismessa a metà anni '80 sembra dopo solo un anno di attività) e per Dronero in val Maira (dismessa nel 1966). Sempre sulla linea Savigliano-Cuneo (dove tra l'altro ho letto che lavora anche la SBB Cargo dal '07) sono state da tempo dismesse le stazioni di Lagnasco e Roata Rossi.
Qualcuno sapeva qualcosa di questa linea?
[Modificato da lordtiranus 16/07/2008 12:49]
16/07/2008 13:33
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Della Brà - Ceva, a parte il raccordo per Cherasco, purtroppo è rimasto poco o niente: almeno tre ponti sul Tanaro sono crollati in seguito all'alluvione, parte del sedime è stato alienato da RFI, in comune di Roccacigliè parte dello stesso è stato utilizzato per allargare strade o per acquisire spazi da parte di privati.... [SM=g28000]

Punto secondo: fino a metà anni ottanta funzionava la relazione Airasca - Saluzzo - Cuneo, a binario unico e trazione diesel: (Airasca è una stazione sulla Torino - Pinerolo)la linea era servita da automotrici diesel, prima ALn 772 e poi ALn 668, con qualche relazione diretta da Torino. Originariamente la linea aveva due diramazioni, chiuse negli anni sessanta: Moretta - Cavallermaggiore (che rappresentava la naturale continuazione della linea da Castagnole - Alba - Bra) e Busca - Dronero, questa importante località allo sbocco della Val Maira. Vi era poi la breve "bretella" Savigliano - Saluzzo, esercita con un servizio a spola. Per inspiegabili motivi la parte settentrionale della linea (Airasca - Saluzzo)è stata chiusa a metà degli anni ottanta, e le relazioni provenienti da Cuneo sono state istradate da Saluzzo per Savigliano. La Airasca - Saluzzo, benchè chiusa, ha conservato l'armamento, a quanto ne so, e la tratta Airasca - Moretta funziona come raccordo merci a servizio delle Officine Milanesio, poste in quest'ultima località. Le Milanesio, si occupano, paradossalmente, di allestimenti e modifiche (nonchè demolizioni) di materiale ferroviario!.
Quindi teoricamente, la relazione Airasca - Saluzzo potrebbe essere riattivata, anche perchè la trazione diesel semplifica molto le cose. E credo anche esista un comitato che si batte per la riattivazione, anche a scopo turistico, della Busca - Dronero.[SM=x1405315]
[Modificato da Trammax 16/07/2008 13:41]
16/07/2008 14:05
per chi fosse interessato all'argomento vi segnalo una pagina web che parla della linea Busca-Dronero.

Link1
Link2 - La linea ferroviaria AIRASCA-SALUZZO
09/09/2008 14:24
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La ferrovia Torino-Savona... una vecchia conoscenza, per il sottoscritto, una quarantina d'anni almeno, visto che in famiglia non avevamo l'auto ed andavamo in vacanza ad Albisola Marina. Purtroppo la situazione attuale è disastrosa: mentre paradossalmente, negli anni '60, c'erano persino i RAPIDI To-SV-Ventimiglia, con gli elettrotreni bicorrente ALe 840 (mitici, con i finestrini a manovella come le auto!) che ci portavano a Savona in un'ora e tre quarti o poco più, ora ci vogliono quasi tre ore visto che il treno ferma in ogni pisciatoio! Il tratto a binario unico va da Ceva a San Giuseppe di Cairo, da lì la linea si biforca in due rami: quello storico, via Ferrania (utilizzato per la direzione To) e quello nuovo via Altare, terminato negli anni '50, con pendenze maggiori (fino al 34 per mille) e molte gallerie, ma già predisposto per il doppio binario (mai posato, ovviamente...) utilizzato per la direzione Sv. L'impressione netta è che la linea non interessi nè al Piemonte (meglio usare l'autostrada, no? [SM=x1406607] ) nè alla Liguria, visto che tradizionalmente chi viene in treno è considerato (spesso a ragione, ahimè) un teppistello tamarro che porta soltanto guai. Quando ogni tanto -sforzandomi- leggo La Stampa (sempre più giornale spazzatura asservito a Berluska & his band) trovo lettere di persone incazzate che vanno in Riviera da Torino in treno e viaggiano come sui carri bestiame. Il nostro assessore Borioli (da buon alessandrino gli interessano soltanto i collegamenti con Milano, gli altri non rompano le balle, please...) continua a promettere che "interverrà", ma tutto resta come prima. Pensare che Savona, tradizionalmente porto di Torino, potrebbe puntare sul trasporto merci verso l'entroterra, togliendo dalle strade una buona parte dei camion... ma chi si mette contro le lobbies dei camionisti, al giorno d'oggi?
[Modificato da linea13 09/09/2008 14:28]
09/09/2008 19:04
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Perfette le descrizioni di Trammax. Aggiungo che non è una leggenda metropolitana l'accaduto del 656.
Nei giorni 18 e 19 Maggio del 1976, la 656 024 del D.L. di Milano, nuova di fabbrica, iniziò le prove di circolabilità sulla linea Alessandria - Acqui in vista dello "speciale" del 25. Il tutto, ovviamente, trainata e con i pantografi abbassati, ma già dotati di strisciante largo. Durante una sosta ad Acqui, per errore, vennero alzati i pantografi con la tensione ancora trifase e........zot. La macchina subì seri danni alle apparecchiature elettriche e dovette essere sostituita dalla 656 026 del DL di Firenze che venne tenuta ferma ad Acqui e sorvegliata per due notti. Fu lei che trainò il primo convoglio sotto la continua fino ad Alessandria il 25 Maggio 1976.
10/09/2008 09:06
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da www.trenitalia.com

Linea Torino – Savona. Modifiche circolazione treni dall’8 settembre

Da lunedì 8 settembre 2008, per lavori di potenziamento infrastrutturale, tra Ceva e Savona il servizio è effettuato da autobus sostitutivi.
Sono istituite corse dirette via autostrada Ceva - Savona, senza fermate intermedie, e corse che effettuano le fermate intermedie.
L’orario del servizio bus è riportato nell’ “Orario in treno” valido dal 15 giugno 2008, esposto nei quadri orari delle stazioni e sul sito www.ferroviedellostato.it

L’orario di partenza e arrivo dei bus potrà variare in funzione delle condizioni del traffico.

09/02/2009 12:23
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da www.ilsecoloxix.it

Disagi sulla Savona-Torino fino ai primi di aprile
08 febbraio 2009| red. sav.

Il maltempo e alcuni inconvenienti incontrati negli scavi in galleria hanno costretto le ferrovie a ritardare di un mese l’apertura della linea Savona-Torino, via Ceva. E ai pendolari non resta che rassegnarsi ad utilizzare il servizio sostitutivo dei bus. Ma minacciano manifestazioni eclatanti
Quelli che finora erano solo bisbigli o, peggio, timori dei pendolari si sono trasformati in certezze. I lavori di manutenzione straordinaria della galleria Belbo, sulla linea Savona-Torino, subiranno un «mesetto» di ritardo. Fino ai primi di aprile, quindi, a meno di ulteriori appendici, Trenitalia si appoggerà al servizio sostitutivo dei bus per collegare le stazioni di San Giuseppe di Cairo e Ceva. È la stessa azienda ferroviaria a fornire le motivazioni ufficiali del mancato rispetto della tempistica prevista. «Alcune difficoltà trovate durante gli scavi e il maltempo» hanno impedito la riapertura della linea l’otto marzo.

Passino le nevicate abbondanti delle ultime settimane «che hanno impedito ai camion di raggiungere il cantiere», ma resta quanto meno di difficile comprensione l’annuncio del ritardo («Da qualche tempo lo avevamo detto», ma ai pendolari sono arrivate solo voci) per quanto concerne gli ostacoli in corso d’opera. Anche perché dovrebbe trattarsi di imprevisti (peraltro prevedibili in interventi del genere) venuti alla luce nelle fasi iniziali del lavoro. E quindi annunciabili con anticipo all’utenza.

Resta il fatto che i disagi per gli utenti proseguiranno. E resteranno ormai fino a Pasqua. Ma in un’ottica assai più larga non si possono ignorare i disagi per i pendolari della montagna che soprattutto nel periodo invernale e nei fine settimane rappresentano i maggiori fruitori dei treni. Savona è infatti collegata a Limone Piemonte convogli diretti che ora vedono allungato e di parecchio il tempo di percorrenza. L’alternativa resta il triangolo su Ventimiglia che allunga di qualche decina di minuti la percorrenza, ma regala un cambio solo di convoglio.

Nei giorni scorsi, di fronte all’ipotesi di dover sopportare continui disagi, un gruppo di pendolari ha minacciato la decisione di occupare i binari.

Il ricorso al servizio bus è già di per sè un disagio, ma le lamentele riguardano proprio la gestione del servizio. Intanto molto spesso - secondo lamentele di chi giornalmente viaggia su quella linea - le variazioni non vengono comunicate o se l’annuncio avviene «è quasi sempre criptico e senza l’utilizzo degli altoparlanti». L’altro nervo scoperto per i pendolari è la mancanza di coordinamento tra treno e bus. «Accade spesso che arriviamo a San Giuseppe di Cairo in ritardo e il pullman per Ceva è già partito. Vuoto, ma in orario - ammette un gruppo di viaggiatori- La conseguenza è un rientro a casa a tarda ora». Insomma la tensione continua ad essere alta in stazione. «Pare quasi che la volontà delle ferrovie sia quella di abituare lentamente l’utenza ad una minor frequenza e maggior ampiezza del numero delle corse una volta che il traffico sarà ripristinato» puntualizza Roberto Garabello.

Il pendolare Garabello, però, nella vita fa lo psicologo e fornisce una lettura sulle conseguenze dei disagi nella vita dei fruitori di Trenitalia. E se un gruppo di insegnati precari sta predisponendo un esposto alla procura della Repubblica di Cuneo, Roberto Garabello dal punto di vista individuale «è possibile sviluppare una sintomatologia postraumatica da stress cumulativo», dal punto di vista relazionale e sociale «il pendolare accumula stanchezza e maggior irritabilità». Infine le ricadute sul lavoro. «Minori ferie, rischi di mancata assunzione per chi ha contratti a tempo determinato e per chi è messo in ferie dalle aziende stesse nei momenti di bassa produttività, perché se si troverà senza ferie perderanno quote di stipendio o magari anche il posto di lavoro. Per questo è necessario che i trasporti ferroviari si mantengano efficienti. Altrimenti è...un casino».


06/12/2012 11:07
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Sembra che i nuovi orari della Savona-Torino scontentino (quasi) tutti (articolo sul sito del Secolo XIX)
Tagli in Piemonte, in Valbormida scoppia la polemica
22/01/2013 10:48
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Capotreno
Altro articolo sul sito del Secolo XIX relativo ai tagli effettuati in Valbormida
«Gli orari non si toccano», doccia fredda per i pendolari
28/01/2013 10:42
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Capotreno
da www.fenews.it

Linea Savona - San Giuseppe: concluse le procedure a seguito esposto alla procura di Savona
Accertato il rispetto delle modalità di soccorso sanitario ai macchinisti in servizio sulla linea. Scongiurata la possibile chiusura della linea
Genova, 25 gennaio 2013
L’Azienda Sanitaria Locale n. 2 di Savona ha valutato positivamente i provvedimenti attuati da Trenitalia nella gestione di un eventuale soccorso sanitario sulla linea Savona – San Giuseppe, riconoscendoli come efficaci.
Questo l’esito degli accertamenti da parte dell’ASL di Savona conseguenti l’esposto in Procura (2009), da parte di un’organizzazione sindacale, riguardo i tempi di soccorso di un macchinista in servizio sulla linea Savona-San Giuseppe di Cairo.
Il risultato ottenuto scongiura così la possibile chiusura della linea, ipotesi emersa nell’ambito dei provvedimenti da adottare, confermando la correttezza delle procedure e azioni messe in campo quotidianamente da Trenitalia a garanzia della sicurezza del trasporto ferroviario.

28/01/2013 10:50
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Capotreno
Articolo sul sito del Secolo XIX
Savona-Torino, pendolari in piazza
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