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Materiale rotabile

Ultimo Aggiornamento: 09/12/2019 23:49
02/05/2011 11:21
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Re: Re:
cliobini, 02/05/2011 10.53:

Direi che lo scopo è esattamente il contrario.
Direzione Regionale Liguria è una struttura interna di Trenitalia e quindi è un tentativo per ribadire il fatto che quello è materiale di Trenitalia e per giunta assegnato alla Liguria e non ad altre regioni (il che potrebbe non essere una cosa positiva, visto che in eventuali scambi con altre regioni noi potremmo guardagnarci qualcosa...)






Ah, ecco, pensavo che fosse una struttura regionale. L’avevo interpretata male!!!
02/05/2011 15:46
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A proposito, mentre noi in Liguria attacchiamo adesivi sui treni, in Lombardia iniziano a fare sul serio... nasce Trenord che a parte il nome osceno, si prepara a diventare un protagonista per le future gare di affidamento dei servizi ferroviari che vedranno sempre più un monopolio delle ferrovie dello stato. Ora stanno per fare un bando per comprare altri 250 milioni di euro di treni dopo averne già comprato 107 nuovi più 16 locomotive... scommettiamo che i servizi urbani e suburbani a Genova verranno affidati, dopo una finta gara europea, proprio a Trenord?

Leggete qui: www.cityrailways.it/
02/05/2011 16:07
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Re:
(metrosur), 02/05/2011 15.46:

A proposito, mentre noi in Liguria attacchiamo adesivi sui treni, in Lombardia iniziano a fare sul serio... nasce Trenord che a parte il nome osceno, si prepara a diventare un protagonista per le future gare di affidamento dei servizi ferroviari che vedranno sempre più un monopolio delle ferrovie dello stato. Ora stanno per fare un bando per comprare altri 250 milioni di euro di treni dopo averne già comprato 107 nuovi più 16 locomotive... scommettiamo che i servizi urbani e suburbani a Genova verranno affidati, dopo una finta gara europea, proprio a Trenord?

Leggete qui: www.cityrailways.it/




Sì ne avevamo parlato nella sezione dedicata al trasporto delle altre città italiane. Ecco il link freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9722447
02/05/2011 16:42
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Re:
(metrosur), 5/2/2011 3:46 PM:

scommettiamo che i servizi urbani e suburbani a Genova verranno affidati, dopo una finta gara europea, proprio a Trenord?



bellissima l'espressione "finta gara europea" [SM=g27987]

19/12/2011 09:57
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Noto con piacere che negli ultimi tempi il livello della pulizia e dell’ordine dei rotabili regionali è notevolmente aumentato. Stanno sostituendo i sedili, le scritte sono quasi scomparse, alcuni convogli 2 piani sono stati anche rimessi a nuovo negli interni (sostituzione pannelli e pareti).
Mi sembra che dopo la catastrofe degli anni scorsi, almeno su questo punto l’insistenza dell’assessorato regionale ai trasporti abbia dato buoni frutti [SM=g28002] .
Stavolta, diamo a Cesare quel che è di Cesare….
19/12/2011 12:04
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Enrico Vesco, nel corso della intervista rilasciataci la scorsa estate, commentava ".. sono stati conseguiti significativi miglioramenti nella pulizia dei rotabili dopo che, finito un periodo
di relativa confusione, Trenitalia ha alfine potuto aggiudicare in forma definitiva l’appalto della pulizia ad una nuova azienda che appare adeguatamente strutturata per il compito."

Lieti di constatare che aveva ragione.
19/12/2011 12:10
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Re: Re:
papupi, 02/05/2011 16.42:



bellissima l'espressione "finta gara europea" [SM=g27987]




Non ci sono "finte" gare: le gare si fanno o non si fanno. E quando si fanno, chi ha titolo e interesse, partecipa. E se é compettivo come aderenza al requisito del bando e come prezzo, la vince, perché, diversamente, partirebbe subito un ricorso.
Se poi vogliamo dire che uno non partecipa alla gara perchè non é competitivo in quel particolare mercato, ci sta. D'altronde, io non credo che un'impresa italiana penserebbe mai di essere competitiva per vincere una gara analoga, ad esempio, in Gran Bretagna.


[Modificato da ralco 19/12/2011 12:34]
19/12/2011 12:25
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Certamente Luigi la teoria è quella, e sui libri e nelle lezioni universitarie funziona, è solo quando si esce dall'ambiente scolastico dove ci si è abituati ad una forma mentale fatta di "bianco o nero" che si scopre l'esistenza di molteplici sfumature di "grigio", a tal proposito segnalo questo interessante compendio di "gare" onestamente condotte dall'inizio della storia ferroviaria nel nostro paese:

notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/10/07/06/scandali_ferrovie_stor...

Da Garibaldi alle "lenzuola d'oro": gli scandali che hanno investito le Ferrovie italiane

di Antonella Loi

A partire dal 1860, quando lo scandalo delle ferrovie siciliane investì anche Giuseppe Garibaldi, impegnato nelle "imprese epiche" che porteranno all'Unità d'Italia, sono tanti i casi di corruzione, tangenti e maliaffari che, di epoca in epoca e fino ai giorni nostri, hanno investito la lucrosa gestione delle strade ferrate del "Belpaese". Un mal vezzo, evidentemente, con radici storiche molto profonde. Scrive lo storico Rino Camilleri, sulla rivista Historia in un articolo dal titolo Ferrovie dello scandalo (n. 426/1993), che Garibaldi, nonostante il re delle Due Sicilie Francesco II di Borbone avesse già firmato una concessione con una società internazionale rappresentata da Gustave Delahante (dietro cui stavano i Rotschild), sbarcato a Marsala, volle affidare l'incarico "ai banchieri livornesi, Adami e Lemmi, tra i finanziatori dell'impresa garibaldina".

Un lucro di cento milioni di ducati grazie a Garibaldi - Prima che lo scandalo investisse la questione, il decreto firmato da Garibaldi per la gestione dei lavori per realizzare le strade ferrate, venne modificato in Parlamento perché, denunciarono alcuni deputati, "lo staff di Garibaldi aveva assunto impegni che esulavano dai limiti eccezionali della dittatura". Lo scandalo scoppiò quando un giornale napoletano Il Nazionale pubblicò i capitolati del progetto e si scoprì che "la società Adami-Lemmi aveva lucrato cento milioni di ducati oltre i primi previsti dal contratto, che per giunta era molto più oneroso per lo Stato di quanto lo sarebbe stato quello con la compagnia Talabot-Delahante", scrive ancora Camilleri. In seguito a questo, il neo "ministro di Napoli" si dimise.

Lo scandalo delle forniture di carbone - I fatti successivi all'Unità dimostreranno che l'Italia sarebbe stata unificata non solo sotto l'aspetto geografico, ma anche sotto quello della corruzione che, accompagnando il costume patrio, spesso investiva settori stragici dell'economia. E come dimostrò agli albori dello Stato "l'eroe dei due mondi", le ferrovie offrivano ispirazione senza fine. Fu un terribile incidente nella Genova-Torino (correva l'anno 1898) a portare alla luce un sistema corrotto di gestione delle forniture di carbone alle ferrovie. Uno dei superstiti del convoglio - nell'incidente morirono 13 persone e 20 rimasero ferite - raccontò al giornale Il Secolo XIX che "... per il maledetto carbone usato da qualche tempo a questa parte dalla società ferroviaria, tutto il personale di macchina del treno merci è stato colto da asfissia assieme al frenatore che, cadendo dalla sua cabina soffocato dal fumo, ha lasciato il treno abbandonato a se stesso". Quello che emerse dall'inchiesta successiva fu che le mattonelle di carbone erano prodotte dall'onorevole Edilio Raggio nella Carbonifera di Novi Ligure che, con un sistema di corruzione, riuscì a far passare le sue forniture.

Ferrovie: ce n'è per tutti - In tempi più recenti, gli scandali non si contano. Da quello delle assunzioni nella Ferrovia Circumetnea, portata alla luce dalla trasmissione Report pochi mesi fa - decine di ferrovieri assunti senza concorso -, allo scandalo cosiddetto dei "telefoni d'oro", bollette telefoniche salatissime su utenze assegante a dipendenti di Trenitalia, risalente allo scorso 10 gennaio, quando un'inchiesta dell'Espresso ha fatto emergere la vicenda. E le Ferrovie non potevano mancare all'appello dei giudici di Mani Pulite, quando nel 1994, diversi imprenditori e politici targati Dc, Psi o Psdi (venne indagato anche Carlo De Benedetti con l'Olivetti che poi però prosciolto dalle accuse per "mancanza del dolo") vennero processati e condannati per gli appalti alle Ferrovie Nord.

Lo scandalo delle "lenzuola d'oro" - Ma lo scandalo più celebre che riguarda quelle che all'epoca erano ancora le Ferrovie dello Stato è il cosiddetto scandalo delle "lenzuola d'oro". Il 25 novembre 1988 l’intero consiglio di amministrazione della società pubblica fu costretto a dimettersi in seguito all’assegnazione, a prezzi esorbitanti, di un grosso appalto per la fornitura di biancheria per i vagoni letto. Nella vicenda rimase coinvolto anche Lodovico Ligato, ex parlamentare Dc e all'epoca presidente delle Ferrovie che solo un anno più tardi sarà ucciso in un agguato 'ndranghetista a Bocale, piccolo centro in provincia di Reggio Calabria, dove tornò dopo lo scandalo ad occuparsi di politica locale.
06 luglio 2010

E, quasi contemporaneo ma nondimeno interessante:

www.terranews.it/news/2010/07/appaltopoli-nelle-ferrovie-nuovo-...

Appaltopoli nelle Ferrovie, nuovo scandalo
07/07/2010 - 09:30

Vincenzo Mulè
È ormai uno dei pochi elementi capaci di unire l’Italia. È la corruzione nel settore degli appalti. Quello dove, secondo quanto riferito nella relazione annuale dall’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, «si concentra una parte molto significativa della spesa pubblica. A fronte di tale spesa complessiva – sottolinea l’Authority – si assiste però a una polverizzaziione della domanda, avente spesso ad oggetto lavori di modesta entità».

Un mercato, quello dei contratti pubblici di servizi, lavori e forniture, che ammonta al 6,6 per cento del prodotto interno lordo. Soldi pubblici che fanno ancora più gola in tempi di crisi economica. Senza evocare spettri nemmeno troppo lontani nel tempo, si può tranquillamente affermare che la corruzione come fenomeno ha seguito le sorti della politica. Se durante le inchieste su tangentopoli erano i partiti al centro delle tangenti, ora è il singolo politico «attorno al quale si forma un sistema di relazione e anche, almeno potenzialmente, di dazioni».

Come ha affermato il pubblico ministero della Procura di Firenze Luca Turco al termine dell’udienza del tribunale di Firenze che ha disposto il trasferimento degli atti a Roma per il processo per corruzione sulla nuova scuola marescialli dei carabinieri di Firenze. Il pm Turco ha osservato tra l’altro che «ormai da tempo il finanziamento ai partiti è un tema scomparso dal dibattito politico». «Credo che l’indagine fiorentina abbia evidenziato un sistema di corruttela molto esteso che riguarda diversi imprenditori, non solo Fusi e Anemone, e diversi funzionari pubblici, un segmento della burocrazia, quello più vicino al governo dello Stato, e singoli esponenti politici». In Toscana, sempre ieri, è emersa l’esistenza di «una piccola cricca alla massese».

Così è stata definita dal procuratore facente funzione Federico Manotti la vicenda degli appalti pilotati all’interno del carcere di Massa. Funzionari pubblici, tra cui il direttore del carcere Salvatore Iodice e il suo contabile Salvatore Cantone, favorivano, secondo l’accusa, un gruppo ristretto di aziende. Stessa tecnica a Napoli, dove in cambio del pagamento di tangenti da parte delle società appaltatrici, venivano pilotate le gare e l’affidamento ad imprese private (per lo più della zona di Napoli) di appalti e commesse relative alla manutenzione, alla rottamazione e, in generale, a tutti i lavori riguardanti carri e locomotive di Trenitalia spa.

Un sistema di corruzione, delineato dai pm partenopei Francesco Curcio e Henry John Woodcock, che coinvolge ex dirigenti della società e imprenditori. Secondo l’accusa, al centro dei «fatti criminosi» vi sarebbero la società “Fd Costruzioni srl” di Napoli, dei fratelli Giovanni e Antonio De Luca, che operano proprio nel settore ferroviario, ed altre aziende alle quali i due dirigenti di Trenitalia destinatari delle misure cautelari - Raffaele Arena e Fiorenzo Carassai - avrebbero indebitamente affidato gli appalti. Nell’inchiesta a sorpresa spunta anche il nome dell’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, anche se in questo caso l’alto prelato è solo citato in una intercettazione e non è in alcun modo coinvolto nelle accuse. Ma gli sviluppi dell’inchiesta potrebbero anche non limitarsi qui.

Altri gruppi opererebbero «in modo illecito nel settore delle commesse ferroviarie» e il sistema di «cartelli illegali» sarebbe «diffuso», si legge nell’ordinanza del Gip. «Dagli spunti che sono affiorati nel corso delle investigazioni sembra che (...) il sistema dell’accordo fra imprese che si costituiscono in cartelli illegali e fra queste e la dirigenza ferroviaria sia diffuso perchè genera arricchimento agevole per tutti tranne che per la generalità dei cittadini-utenti-contribuenti».

24/02/2012 10:42
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considerazioni
Sarebbe interessante valutare "scientificamente" se fosse possibile utilizzare treni concepiti per le metropolitane sulle linee ferroviarie, anche per i servizi più tipicamente regionali.
Esiste già un esempio nelle lunghe linee della London Underground di cui una buona parte è in realtà fuori da Londra-città e con fermate distanziate fra loro di qualche chilometro, purtroppo da noi negli anni '90 chi di dovere ha partorito il "TAF" che sarà pure moderno ed esteticamente ammirevole,però temo che ci azzecchi poco,per dirla come Di pietro, con un servizio metropolitano.
24/02/2012 10:51
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Le metropolitane sono tutte diverse tra loro, non riesci a spostare i treni neanche tra le tre linee di milano, figurati in ferrovia.
In pratica ogni linea è un sistema a se stante, chiuso, peggio del tanto odiato Translohr.
In ferrovia basterebbe fare i vagoni come sulle S-Bahn tedesche, con tre o quattro porte invece che due.
E' semplice, ma non lo fanno, chissà perchè.
Da notare che alla fine degli anni settanta i treni GAI avevano iniziato a farli a tre porte, ma poi le FS avevano rivoluto le due.
(GAI stà per Gruppo Aziende Italiane, nulla a che vedere con i bulicci).
24/02/2012 11:03
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Non fanno elettrotreni (cioè i treni senza locomotiva come i Taf per intenderci) perché per motivi politici ed economici avevano fatto un mega accordo con Bombardier per comprare centinaia di locomotive a basso costo E646 e che se ne fanno se non continuano a fare convogli con semplici vagoni trainati? quindi vai di Vivalto spacciandoli per convogli moderni e funzionali anche per servizi metropolitani e niente elettrotreni. Ora la speranza risiede nel bando per nuovi treni metropolitani (di cui a Genova, se va bene ne vedremo 2-3) che dovranno essere elettrotreni. Visto che Moretti ora odia Alstom e vorrà far vincere AnsaldoBreda o Bombardier (o più probabilmente un consorzio tra le due come con i treni ad alta velocità) mi rimane la speranza di vedere gli Spacium anche sulle nostre ferrovie. Se poi NTV scenderà veramente in competizione con Trenitalia anche sui treni regionali, dovrà comprare treni nuovi e allora probabilmente vedremo nuovi treni di Alstom eredi dei minuetto. Ovviamente tutto ciò non prima di 4-5 anni...
[Modificato da (metrosur) 24/02/2012 11:03]
24/02/2012 11:38
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Gli elettrotreni sono meglio, ma in diverse S-Bahn ci sono locomotive con vagoni a più porte, andrebbero bene anche quelle.
Visto che abbiamo i contratti con Bombardier, almeno facciamo degli economici vagoni che invece delle solite, assurde, due porte ne abbiano qualcuna in più, per i servizi metropolitani.
Sarebbe già un passo avanti e sarebbe anche economico.
24/02/2012 11:55
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Senza elettrotreni,la (fanta?) metropolitana-di-superficie non può essere tale.
Quanto ai Vivalto trainati dall'e464,vanno bene come treni regionali,non certo metropolitani...vista l'accelerazione negativa... [SM=g27987]
In ogni caso,non mi aspetto nulla di buono.A pensar male,con questa gentaglia,si fa sempre bene.
Quanto infine ai lavori al nodo,ho conosciuto un operaio che lavora al cablaggio sotto il sedime ferroviario ed alle linee aeree.A Voltri sono addirittura in anticipo ed hanno quasi finito,tra poco attaccheranno con Brignole per il sestuplicamento...
[Modificato da brioskj 24/02/2012 11:56]
29/03/2012 08:11
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da www.ilsecoloxix.it



28 marzo 2012
Pendolari, i nuovi treni dopo sette anni

Le nuove carrozze sono, nell’aspetto esteriore, identiche a quelle già circolanti

Sette lunghi anni, e non sentirli. O, più che altro, non vederli. Tra una settimana esatta l’amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti e il ministro dei Trasporti Corrado Passera presenteranno i nuovi treni destinati ai pendolari di Lazio, Toscana, Friuli, Piemonte e Liguria. In mezzo a questi convogli ci sono i “Vivalto” ordinati a suo tempo dalla giunta Biasotti e oggetto di una ridefinizione d’appalto della prima giunta Burlando. Un ordine del 2005, che arriverà soltanto ora a svecchiare materiale rotabile estremamente datato. Dei quattro treni promessi - locomotori Bombardier e carrozze Ansaldo Breda - in tempi brevissimi ne arriverà soltanto uno, atteso dal battesimo del ferro per i primi giorni di aprile. A seguire - ovvero entro il 2012, salvo ulteriori intoppi - verranno consegnati gli altri. Tutti correranno sulla litoranea Spezia-Ventimiglia perché non adatti alle tratte interne. Le carrozze saranno in tutto e per tutto simili a quelle a “doppio piano” dei treni ad alta frequentazione (Taf) già in circolazione - Trenitalia ha preteso gli stessi colori anche per la livrea - ma, rispetto alla prima generazione, sono state dotate di un più avanzato sistema di condizionamento e di un’illuminazione più efficace.

12/04/2012 16:42
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da www.regione.liguria.it

Giovedì 05 Aprile 2012
TRASPORTI, ASSESSORE VESCO:”ENTRO APRILE IN CIRCOLAZIONE IL PRIMO DEI 4 VIVALTO CONSEGNATI”
Genova. "Entrerà in circolazione in Liguria entro aprile il primo dei 4 Vivalto consegnati simbolicamente quest'oggi a Roma dall’ad delle Ferrovie Mauro Moretti alla Regione Liguria presente con l'assessore ai trasporti Enrico Vesco insieme alle altre regioni alla presentazione delle nuove carrozze". "I nuovi treni – ha detto Vesco – rappresentano uno dei punti qualificanti del contratto di servizio sottoscritto nel 2009 ed è un fatto positivo che, anche se con un ritardo di alcuni mesi, questo impegno venga onorato da Trenitalia. Proprio nel rispetto del contratto di servizio dopo questo primo Vivalto è previsto l'arrivo di altri tre Vivalto entro la fine dell'anno". "Per quanto riguarda il treno – ha concluso l'assessore ai trasporti della Liguria – si tratta di un prodotto di qualità, molto curato e attento alle esigenze dei pendolari, sia nell’area della città di Genova, sia per le percorrenze più lunghe".

01/08/2012 21:35
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Roba da matti ! Hanno modificato una carrozza 2 piani allestendola come un Taf [SM=x1177058] .
02/08/2012 08:32
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3120, 01/08/2012 21.35:

Roba da matti ! Hanno modificato una carrozza 2 piani allestendola come un Taf [SM=x1177058] .




non ho capito, 3120. Hai già visto qualche convoglio? Hai qualche foto in proposito?
02/08/2012 09:15
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E` un po' di tempo che una carrozza di quel tipo circola in Liguria.
Credo provenga dalla Lombardia dove molte carrozze a 2 piani hanno avuto quel tipo di trasformazione.
02/08/2012 09:24
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Non, un convoglio; solo una carrozza [SM=g27985] .
Ieri mi è capitato di prendere il regionale da Brignole per Voltri (delle 18) composto da E464 e varie carrozze a due piani.
La prima carrozza (ma solo quella) era modificata; all'interno sono stati messi i sedili come quelli del Taf, disposti a 2 a due (lato destro e sinistro).
Ho potuto notare inoltre nuove plafoniere, modifiche ai finestri e aria condizionata . I vestiboli sono stati rivestiti in "plastica (?)" simil Taf ed hanno levato i 4 posti compresi tra la fine della carrozza e il vestibolo dalle porte (praticamente quelli che danno a fianco a wc [SM=g27985] ).
Purtroppo non ho fatto foto, spero comunque di aver reso meglio l'idea [SM=g27988]
02/08/2012 11:15
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Due immagini degli interni a questo indirizzo: www.consorzio3i.it/restyling.htm
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