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Il «nuovo» Paoli: vorrei invitare Fini a cena
di LUCA BENEDETTI MILANO — Un disco con le canzoni più belle di Gino Paoli, da «Sapore di sale» a «Senza fine», rilette in chiave jazz con musicisti di calibro internazionale: da Enrico Rava alla tromba a Danilo Rea al pianofiorte. Un tour che il 29 luglio sarà alla Cavea di Roma. Un’apparizione ai concerti di Renato Zero all’Olimpico di Roma per un duetto a sorpresa. Durante lo showcase di ieri a Milano per presentare il raffinato album «Milestones – Un incontro in jazz», però, ha tenuto banco un altro incontro: quello che Paoli ha avuto con il docente universitario Enrico Musso, candidato del centrodestra alle elezioni a sindaco di Genova contro la diessina Marta Vincenzi. Musso ha rivelato che Paoli ha accettato la sua proposta di fare il direttore artistico di un Festival della canzone d’autore. «Sono stato io a invitare a cena Musso – ha spiegato Paoli – per approfondire la sua conoscenza: mi sembra il candidato meno ipocrita e politicizzato in circolazione. Questo non significa che lo appoggio: era solo un’indagine personale, perché la Vincenzi già la conosco. Riguardo al Festival, ho chiesto se c’erano le palanche, i soldi, e lui mi ha promesso sponsor per due milioni di euro per fare una manifestazione importante». L’incontro fra Paoli e Musso ha fatto scalpore: il cantautore è stato deputato comunista dall’87 al ’92 e consigliere comunale a Genova sempre per il Pci. «La gente dovrebbe imparare a prescindere dai partiti e valorizzare le persone. A me non interessa appartenere passivamente a schieramenti. Potrei invitare a cena anche Gianfranco Fini per conoscerlo meglio».
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E' tutto pronto l'orchestra suona e penso a quando sarai qui, a quando riprenderai il tuo posto e mi vedrai spuntare dal buio sulla scena.Intanto sono qui e questa è la mia prova generale... Coraggio! Tocca a me!
Buona fortuna Zero!...