Beh, visto che più di una persona mi ha chiesto da dove nasce la mia passione per Maria Antonietta, eccomi qui a spiegarlo.
Come già scritto sono un’appassionata di cartoni giapponesi anni ’70 e ’80 e Lady Oscar (il titolo originale è “Versailles no bara”ossia”La rosa di Versailles”) è proprio uno di questi (il mio preferito). Non so quanti di voi lo hanno seguito, so che è più da femminucce, ma oltre a questo è anche uno dei rarissimi cartoni semi-storici. A parte pochi personaggi di fantasia, per il resto sono tutti personaggi realmente esistiti e le vicende narrate rispecchiano i fatti storici (scandalo della collana, rivoluzione francese, processi…) ed è grazie a questo bellissimo anime che mi sono avvicinata per la prima volta alla regina Maria Antonietta. Infatti per la prima volta ho visto un’Antonietta diversa da quella descritta nei libri di storia e questo mi ha incuriosito molto.
Così ho iniziato con l’acquistare la biografia scritta dalla Erickson ma in versione economica, visto che quella della Fraser (molto più curata e con diverse immagini all’interno) costava davvero molto per le tasche di una studentessa. Poi mi hanno regalato quella della Fraser e da quando lavoro, ho acquistato la già citata biografia di Zweig (decisamente la migliore), le memorie di madame Campan (cameriera personale della regina), “Il mestiere di regina” ossia le lettere che M.Teresa spediva alla figlia Antonietta e viceversa, “il diario segreto di M.Antonietta” della Erickson (è raro che io lo dica,ed è anche triste, ma questo è un libro davvero brutto, assolutamente inutile), “I processi di Luigi XVI e Maria Antonietta” di C.Giardini, il dvd “Marie Antoinette” della Coppola, un libricino che parla unicamente dell’affare della collana,una delle più clamorose truffe della storia e il dvd “L’affare della collana” con l’attrice che ha fatto “Million dollar baby”, non ricordo il nome. Ovviamente sul mio bel ripiano non manca certo il manga “Versailles no bara” che secondo me è molto migliore del cartone animato.
Queste sono le mie fonti, ma i motivi per cui amo questa regina piuttosto che un’altra magari più grande come sovrana sono questi:
Innanzitutto il periodo storico, il 1700, è il mio preferito per gli abiti, lo splendore delle corti, i modi galanti, le acconciature folli, i corsetti, i gioielli…
Maria Antonietta non è stata una grande sovrana, non era particolarmente intelligente, né si intendeva di politica. Della sua augusta madre aveva preso davvero pochissimo. Per la maggior parte della sua vita è stata un’adolescente,non si è accorta cioè di avere delle responsabilità e dei doveri in quanto regina di Francia.
Di questa parte della sua vita mi piace il fatto che però, nella rigidissima Versailles, Maria Antonietta ha rappresentato una vera e propria rivoluzione. Ha abolito gran parte dell’etichetta di corte e ha vissuto seguendo solo il suo cuore, assecondando quelli che erano i suoi gusti. Alla splendente Versailles ha preferito il Petit trianon, un edificio squisitamente neoclassico, dalle linee semplici. Agli abiti di broccato ha preferito quelli di mussola, semplicissimi e alla noiosa vita alla reggia ha preferito una vita semplice, circondata dai suoi amici e dai suoi figli,ai quali (a differenza delle regine madri dell’epoca)voleva davvero molto bene e provvedeva lei stessa alla loro educazione. In parole semplici, Maria Antonietta aveva personalità, qualità davvero rara per le persone che si trovavano a ricoprire un ruolo come il suo.
Certamente Antonietta è ricordata anche per le sue spese e per le sue acconciature alte anche mezzo metro (chissà che mal di testa!) ma se pensiamo che all’epoca era nel pieno dell’adolescenza, sposata a 14 anni per unire in alleanza il suo paese, l’Austria, alla Francia, spedita in una terra straniera della quale non conosceva neppure la lingua, circondata da cortigiane che non facevano che imporre regole talvolta davvero assurde e ripresa continuamente dalla madre con lettere degne di una bacchettona, con un matrimonio che verrà consumato solo a distanza di 7 anni, viziatissima e coccolatissima in quanto figlia di un’imperatrice…secondo me è più che naturale rincorrere i piaceri, cercare consolazione nelle spese (è quello che facciamo noi donne quando siamo giù:lo shopping!) . Secondo voi quanto si sapeva a Versailles delle condizioni pessime in cui viveva il popolo? Luigi XIV, il re sole, che aveva fatto costruire Versailles, aveva pensato bene di metterla ad una certa distanza da Parigi proprio per questo: non voleva avere grane col popolo.
Ma passiamo alla seconda metà della vita di questa regina. E’ la metà che preferisco in assoluto perché finalmente Maria Antonietta cresce. Scoppia la rivoluzione e nell’ottobre del 1789 la famiglia reale è costretta ad abbandonare Versailles per vivere prigioniera a Parigi,nelle Tuilleries. (Perdonatemi se l’ho scritto in modo scorretto, non ho mai studiato francese)
Dopo il tentativo di fuga fallito miseramente a Varennes viene trasferita al tempio e dopo l’esecuzione del re a Maria Antonietta non sarà permesso di stare più neppure con i suoi 2 figli. Viene rinchiusa in una celletta alla Conciergerie, con una branda, un tavolo ed una sedia, non le sarà permesso di scrivere né di usare i ferri per la maglia. Io spesso rifletto su cosa si possa provare a passare dal lusso qual’era quello di Versailles allo stato di prigioniera di stato, in quel periodo.
Ci si aspetterebbe che la viziata austriaca reagisca come Paris Hilton quando fu arrestata (solo che lei aveva una cella di lusso…) invece Maria Antonietta si dimostra una persona inaspettatamente forte, che sopporta in silenzio (ma senza mai perdere la fierezza asburgica) tutte le cattiverie gratuite che i rivoluzionari le fanno,ad esempio issare su una picca le testa e le viscere della sua amica, la Lamballe, o accusarla durante il processo di aver peccato di incesto col figlioletto di 8 anni. Maria Antonietta è una regina di Francia e come tale non ha alcun potere essendo una donna, non rappresenta nessuna autorità, è solo l’ultimo simbolo dell’ancien regime.
Nella sua ultima lettera, la mattina dell’esecuzione, Antonietta è un’altra persona. Non ha paura di morire,è forte e fiera. Si preoccupa dei suoi figli e di sua cognata e si mostra molto più matura dell’età che ha ,solo 38 anni, nonostante la malattia e i dolori provati negli ultimi anni l’abbiano fatta invecchiare precocemente.
La rivoluzione francese ha difeso dei principi nei quali credo e che condivido in pieno, ma come dice Silvestri: “Ti è mai venuto in mente che a forza di gridare
la rabbia della gente non fa che aumentare
la forza certamente deriva dall'unione
ma il rischio è che la forza soverchi la ragione”.
Beh, anche stavolta mi sono dilungata più di quanto pensassi, ma parlare di Maria Antonietta per me è un vero piacere e se questo può servire per chi non la conosce ancora, mi piace ancora di più. Spero di essere stata chiara nelle spiegazioni e di aver esaurito la vostra curiosità.
Se ora siete interessati a questo personaggio vi consiglio di leggere o la biografia di Zweig (difficilissima da reperire, ma stupenda) oppure quella di Atonia Fraser. E se vi interessano le curiosità allora informatevi sull’affare della collana, è una delle truffe meglio riuscite della storia e il fatto che ha accelerato più di tutti lo scoppio della rivoluzione…cosa non si farebbe per dei diamanti!!! ^__^
Vi auguro una buona giornata e spero di non essere stata troppo noiosa. A presto!
Sara
www.ilovemarieantoinette.blogspot.com