La proposta dei Liberali per l'Italia

Cari amici,

Pur condividendo pienamente le ragioni e le motivazioni della proposta

www.tuttocasarano.it/politica2007/sciopero_filanto_LPI.html

vorrei sottolineare alcune preoccupazioni.

Credo che quando un'azienda che impiega migliaia di persone e' costretta a lasciare queste a casa, si rende necessario una nuova fonte di reddito... altrimenti la gente che non ha di che vivere puo' diventare un serio pericolo...il nostro paese in particolare ha vissuto per decenni da (praticamente) unica forma di reddito...

D'altro canto questa massa di persone sarebbero ben liete di accettare un lavoro (in nero) per un "salario" decisamente inferiore al dovuto...

pur riconoscendo i pericoli del lavoro nero, bisogna guardare la realta' del nostro paese... molte aziende (soprattutto piccole e medie) non sarebbero mai disposte ad assumere in piena regola dei lavoratori, perche' questo significherebbe prendere degli impegni e dei costi che non possono sostenere...

io credo che (purtroppo) solo questo meccanismo "misto" possa permettere a qualche attivita' di continuare a produrre qualcosa (sigh!)...

Mi aspettavo che su questo tema si sarebbe scatenata la fine del mondo e invece vedo che nessuno risponde, nessuno si esprime, nessuno si pronuncia...

Bisogna rendersi definitivamente conto che l'Italia in generale, per aver scelto di essere un Paese civile, sopporta una serie di costi che vanno considerati.
1) Riconoscimenti salariali e diritti proclamati dai sindacati ma fruiti al 100% solo dai dipendenti pubblici;
2) una burocrazia macchinosa ed una miriade di enti, entini, organismi, commissioni ecc. ecc. senza escludere la mastodontica organizzazione istituzionale dello Stato ed i costi della politica;
3) Adempimenti per la salvaguardia ambientale, nell'interesse generale e la sicurezza sui luoghi di lavoro nellinteresse degli addetti;
4) normative per la salvaguardia del consumatore.

Il tutto costituisce base di calcolo in termini di costi ed imposte che un attento imprenditore deve tener conto per la determinazione del costo prodotto.

Da questa premessa si evince che l'Italia non è più competitiva nella produzione manifatturiera, considerando manufatto un prodotto sul quale costi generali e per la manodopera sono i più rilevanti rispetto al costo delle materie prime.

Per cui Paesi meno normati e con un'ampia disponibilità di manodopera, volenti o nolenti, fanno la parte del leone ed i clienti storici di aziende nostrane sono i primi a prenderli in considerazione.

Questo è il quadro generale, ma vanno prese le distanze dalla proposta di soprassedere sul lavoro nero.

La soluzione sta in una più attenta ottimizzazione delle spese già in essere, siano esse sociali o istituzionali ed una presa di coscienza di tutto il sistema econicomico e politico.

Intanto e sino a che sarà possibile, bisogna ritagliarsi nichhie di produzioni manifatturiere più qualitative intercettando marchi e pretendendo una iogliore legiferazione a garanzia del vero "Made in Italy".
Sfoltire quanto più possibile la costosa macchina statale. Ci sono oltre 4 milioni di privilegiati che aggiunti ai tanti pensionati, costituiscono una zavorra per l'intera economia.
Investire sulla tecnologia e comunque su tutto ciò che consente produzioni ad alto valore aggiunto che possiamo proporre ad un mercato di oltre 500 milioni di benestanti nel mondo.
Riconsiderare l'agricoltura ed il turismo. (il giorno di pasquetta ho percorso buona parte della litoranea salentina, ma messa al confronto dei lungomari e delle zone dei laghi del nord, l'approssimazione sia dei privati che delle istituzioni, la fa da padrona. tranne alcune eccezioni, ci manca il senso del gusto, del bello, della cura, della pulizia che invece sono gli elementi basilari per una proficua accoglienza).
Per finire, sarebbe opportuno poi che a tutti noi del Sud venisse uno scatto d'orgoglio nel fare vita sociale più partecipata, abbandonare il lassismo e l'assistenzialismo ed assumersi quanti più possibile un po' di responsabilità.
Stare li a ad aspettare che qualcuno trovi la soluzione, addirittura per un posto precario e in nero, mi sembra poco edificante.
E' come ritornare indietro, mentre il mondo comunque va avanti!

Intanto due parole sulla salvaguardia ambientale.

Da alcuni rapporti redatti dalle compagnie assicurative risulta che negli ultimi decenni il numero di catastrofi naturali sul nostro pianeta e' aumentato in maniera molto sensibile... per le compagnie assicurative questo significa che devono sborsare piu' soldi... per quei disgraziati che finiscono sotto uno tsunami, un'alluvione, un terremoto o quello che ti pare significa una catastrofe...

Le normative europee (quindi non solo italiane) prevedono una continua e progressiva riduzione delle emissioni inquinanti. Questo rende l'europa (e non solo l'italia) non competitiva... alle normative europee si aggiunge anche il protocollo di Kyoto (che dall'amministrazione Bush non e' stato firmato, ma che il piu' popoloso e industrializzato stato dell'unione, la California di Schwarzenegger si)...

Ridurre le emissioni inquinanti significa di riflesso risparmio energetico (traducibile forse in termini di competitivita')...

Se poi le norme nel nostro paese sono cosi' rigide, ti chiedo di spiegarmi come mai sui giornali si leggono simili notizie, che ci riguardano molto da vicino

espresso.repubblica.it/dettaglio/La-Puglia-dei-veleni/1554209&ref=hpsp?ref=...
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Per quanto riguarda il lavoro nello specifico.
Sono pienamente d'accordo con te per quanto riguarda la diagnosi... molto meno per la cura...

Non puoi pensare di cambiare la mentalita' delle persone con una legge... e' un dato di fatto che a Casarano c'e'bisogno di un qualcosa (che si chiami stato, provincia, regione, comune, filanto, adelchi, o quello che ti pare) che assuma lavoratori...

mi piacerebbe infinitamente... ma una Casarano (e piu' in generale un salento o addirittura un sud) versione triveneto con tante piccole-medie imprese a conduzione familiare proprio non riesco ad immaginarla...manca la mentalita' per questo... manca la cultura dell'impresa, manca l'esperienza... per certi versi mancano perfino strutture (hai provato a raggiungere Londra o Francoforte o anche solo Milano da Casarano?)
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Concludo dicendo che le proposte liberiste di liberare l'italia dai "lacci e lacciuoli" delle normative, molte delle quali europee, erano e sono il cavallo di battaglia di almeno due partiti a livello nazionale che hanno fatto parte del precedente governo... non mi sembra che siano riusciti a semplificare poi molto... anzi... e comunque questo non ha nulla a che vedere con la faccenda della cassa integrazione e della mobilita' della Filanto

Ciao Ossevo da lontano, ma sei la stessa persona di osservo ??

Perchè non dai un esempio tu, scendi da Frankoforte o Londra ed accendendo ai fondi Por non avvii un'attività imprenditoriale ? (scherzo), io credo che a volte ciò che manca non è più di tanto la mancanza di volontà nel creare da parte di noi casaranesi, ma anche l'incertezza di essere soli e di non vedersi accompagnati in un progetto di vita lavorativa perchè le strutture pubbliche lavorano poco per noi ...
Questo non vuole essere un interevento critico, ma tende a sottolineare come per parlare seriamente (non come si comporta qualche onorevole che non si fa vedere quasi mai o mai a Casarano però poi si presenta davanti all'ingresso di un'impresa con tutti i suoi diritti) di lavoro occorra un ammodernamento generale non solo di noi cittadini casaranesi o salentini..

Ciao Libero, si sono sempre io... nei giorni passati ho avuto qualche problema con il log-in e mi sono registrato provvisoriamente come osservo (con lo stesso Nick non si puo')...

Intanto cominciamo col dire che non sono io che devo venire da Londra ma eventuali acquirenti, fornitori, turisti, quello che ti pare... tu prova, per scherzo a farti fare un piano di volo e ti rendi conto di quanti aerei sei costretto a cambiare perche' purtroppo la provincia di Lecce, nonostante le promesse di x politici di un certo livello non ha un aeroporto civile (e magari anche commerciale) degno di questo nome...e perche' purtroppo l'aereoporto internazionale piu' vicino a noi che e' al passo con i tempi della globalizzazione sta a Londra (Dove atterrera' mai un turista americano, o uno cinese? Lo sai che si calcola che i turisti cinesi siano qualcosa come 80 milioni di persone? Ripeto 80 milioni di persone che cazzeggiano per le citta' del mondo buona parte delle quali europee, ma non solo). Poi, sempre per scherzo, fatti fare un piano di volo Bari-Londra... ti renderai conto di come vanno le cose...

Poi diciamo che se una volta stabilito che certa gente non fa il proprio dovere, noi la votiamo di nuovo, perche' tanto... allora diamo noi, come cittadini, a questa gente un messaggio chiaro ed esplicito:"se cercate un seggio sicuro, venite da noi", e questo non va bene...non va proprio bene...

[Modificato da Osservo da lontano 12/04/2007 16.31]

risolto il dubbio sul nick .. credevo che qualcun altro volesse imitarti ... vedi che diaciamo la stessa coda dunque.. sono le amministrazioni che devono essere piu vicine ai cittadini con fatti concreti..

da quale zona dell'Italia scrivi Osservo ? (se puoi anche la regione)

Libero

Dall'estero, libero, sulle carte ufficiali sotto la sigla provincia ci va una EE.

Si che siamo d'accordo, io contesto solo il fatto che non puoi pensare che debbano pensare a tutto ma proprio a tutto loro, perche' qualche cosa, puo' farla anche l'uomo della strada...

a cominciare dal fatto che quando si ripresentano alle elezioni non andrebbero votati, come si fa nei paesi anglo-sassoni. Ma, dimmi, in quale paese europeo si vedono per decenni sempre gli stessi trombati e riciclati come da noi? Pensa a Kohl (il cancelliere tedesco piu' "longevo" dopo Bismarck), la signora Tatcher (non si sa manco se e'ancora viva)... In america l'unica mummia e' il sen. Kennedy... negli ultimi tempi si vedono ogni tanto gli ex-presidenti ancora in vita per qualche iniziativa di beneficienza... ma senno' le mummie le votano e le rivotano solo da noi... e non venite a dirmi che e' colpa della legge elettorale...

E sono d'accordo anche con le osservazioni di Francesco De Vita... solo che lui forse crede di poter cambiare decenni di storia e di mentalita' con una proposta di legge... Fosse cosi' facile...

La proposta provocatoria, avanzata a caldo, dopo un attento esame della legge sulla CIG e Mobilità, è stata già ridimensionata nello stesso giorno con una nota che potete trovare sul link www.tuttocasarano.it/politica2007/sciopero_filanto_LPI.html

Ocio alle proposte provocatorie, eh? Ci mancano solo quelle e poi siamo a posto...

come vedi le leggi ci sono, e sarebbe proprio il colmo se voi liberali ne aggiungeste delle altre...

Quindi si ritorna al problema di prima, la mentalita'...

o forse bisognerebbe "fare" piu' informazione... per esempio, se l'uomo della strada cercasse di capire cosa e' contenuto nell'articolo da te citato nel precedente messaggio, non ci capirebbe nulla (o peggio, ci capirebbe il contrario di quello che e' scritto...)

[Modificato da Osservo da lontano 12/04/2007 22.05]