13/12/2006 13:45 |
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La conferma è arrivata durante lo scorso weekend: non avendo risolto i suoi dubbi sulle implicazioni dell’operazione entro il primo, canonico mese di “istruttoria”, l’Antitrust europeo ha deciso di aprire un’inchiesta più approfondita sul progettato passaggio a Universal Music delle edizioni musicali BMG (vedi News). Il motivo del prolungamento delle indagini, spiega una nota ufficiale diramata dalla stessa Commissione Europea, è legato ai “seri interrogativi” che una fusione tra le due società pone sul piano della concorrenza “in un mercato dell’editoria musicale già concentrato”, in mano alle cinque major che dominano anche il settore parallelo della discografia. Lo studio più approfondito della situazione, aggiunge la CE, intende anche verificare se un rafforzamento della posizione di Universal Music Publishing possa impattare negativamente le tariffe delle licenze editoriali, le condizioni contrattuali praticate agli autori di canzoni e l’attività delle società di collecting.
Come noto, combinando le loro forze Universal e BMG raggiungerebbero una quota di mercato del 22 %, superiore di circa due punti percentuali a quella dell’attuale leader di mercato, EMI Music Publishing. BMG, che vanta un catalogo di oltre 1 milione di canzoni, amministra successi di artisti come Britney Spears, Justin Timberlake e Coldplay; in quello di Universal figurano i repertori di U2 ed Elton John. Ma l’implicazione di una loro fusione, sostengono gli oppositori del “merger” (e tra questi soprattutto l’organizzazione delle “indies” Impala), va molto al di là delle cifre, aprendo questioni chiave sul piano della accessibilità al mercato (anche digitale) e della stessa sopravvivenza economica dei concorrenti più deboli.
La Commissione Europea ha ora 90 giorni lavorativi di tempo per decidere se autorizzare o no l’operazione di compravendita: la sua decisione finale è dunque attesa entro il 27 aprile del 2007.
Fonte:Rockol.it |
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