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Generazione 200 euro

Ultimo Aggiornamento: 20/03/2007 15:09
19/01/2007 08:03
 
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Con la seguente "osservazione" voglio far presente un
"dilemma" non solo mio ma di tanti altri giovani che
vogliono semplicemente lavorare:"disoccupazione e lavoro a nero" al Sud...in più penalizzato dalla massiccia presenza di extracomunitari che hanno preso il ns posto di lavoro.

Sono una ragazza siciliana, diplomata "Ragioniere e perito commerciale" in data 8 luglio 2005 (in ritardo di qualche
anno ma solo ed esclusivamente per motivi personali e non scolastici) e con il risultato finale di 90/100.

Oltre al diploma posseggo una qualifica professionale
(durata corso: 2 anni) di "Addetta segreteria d'azienda"
conseguita il 22 luglio 1999 ed inoltre in possesso di "patente europea del computer" (ECDL) conseguita il 21/12/2004.

Il mio "dilemma" (come quello di tanti altri giovani soprattutto della Sicilia) inizia da quì...
Conseguita la qualifica professionale sopra menzionata, nell'anno 1999 volevo "semplicemente lavorare" anche se
per la maggioretà dovevo aspettare qualche anno.Ciò non è stato possibile sia per la "mancanza" di posti di lavoro in Sicilia(ho girato tutti gli studi della mia città informandomi se avessero bisogno di una "segretaria")sia per la "massiccia" presenza di lavoro a nero e per la richiesta di alcuni datori di un titolo di studio superiore alla mia qualifica professionale: quindi il diploma di scuola superiore.
Dopo poco tempo, mi rendo conto che almeno il diploma di
scuola superiore sarebbe stato meglio della qualifica professionale.
Così tornai sui banchi di scuola, quasi 18enne per
conseguire il diploma di scuola superiore come "Ragioniera" che a me piaceva molto dopo aver studiato per
ottenere la qualifica professionale conseguita nel 1999.
Da luglio 2005 a gennaio 2006 sono stati molti ed invani i
tentativi per tentare di "entrare nel mondo del lavoro":
spesso andavo all' U.R.P. della mia provincia per
sapere riguardo offerte di lavoro, concorsi (ai quali non
ho partecipato ma solo per mancanza di requisiti e motivi
personali) ecc ecc.
Da alcuni datori (dopo la consegna del mio curriculum) non
ho avuto alcuna risposta mentre altri mi hanno dato la
possibilità di fare almeno il colloquio. Risultato:
potevo lavorare nella loro azienda, ufficio, studio ecc.
con uno "stipendio" (se così si può chiamare) che non
superava i 350€ euro al mese (per 8 ore al giorno) ed in
più "a nero" (come il 90% del lavoro che purtroppo
esiste quì in Sicilia). Ero molto demoralizzata, delusa e
quant'altro, ma non mi sono arresa.
Dopo 6 mesi circa di "va e vieni" dall' URP della mia
provincia, dopo l'invio o la consegna fatta da me
personalmente di curriculum a privati e non, non essendoci altre
possibilità ed altre offerte migliori ho avuto un altro
colloquio con un altro datore. Le condizioni non sono
proprio quelle precedenti e sopra descritte ma sempre lavoro
a nero e stipendio misero. Nel frattempo ho avuto qualche
offerta di lavoro ma "precaria" o da "passatempo".
Premetto che non ho avuto alcuna esperienza come
"Ragioniera" negli anni passati ma sono un tipo che
apprende facilmente e molto volenterosa.
Per "evitare" di andare a finire in campagna (non ho
niente in contrario al lavoro manuale ma bisognava vedere se occorreva il mio aiuto a qualche datore, dato che

ormai ci lavorano gli extracomunitari che vengono
retribuiti miseramente e che hanno preso il posto di tanti
miei conterranei) o nei vivai (dove si guadagna bene ma
non "ottimo" rispetto a quello offertomi a me ) ho dovuto
accettare l'offerta (se così si può chiamare quella che
avrebbe dovuto essere un offerta di lavoro) anche
perchè avrei fatto solo 4 ore al giorno e la prospettiva
di un inquadramento c'era e nono doveva essere molto "lontana".

Ho effettuato 15 giorni di prova (se così si può
chiamare,perchè a nero e non retribuita ma per quest'ultimo ok)
presso un privato. Viste le mie capacità e non solo,
passati quei giorni di prova, sono rimasta presso questo datore, anche perchè il lavoro d'ufficio (e non
solamente di segreteria, anzi ben altro!) mi piace molto ma
l'unica "pecca" purtroppo è che come la stragrande
maggioranza quì al Sud lo stipendio, se così si può
chiamare (molto meno di 5€ l'ora) è misero ed inoltre
il giorno dell'inquadramento sindacale non arriva
mai(purtroppo per motivi non imputabili a noi lavoratori)
O quei pochi lavoratori che sono stati inquadrati in realtà
percepiscono al massimo, solo il 50% di quanto risulta
effettivamente dalla busta paga.
A nessuno piace lavorare a nero ma molto spesso non si ha altra scelta,quindi si è costretti ad accettare per
andare avanti.Purtroppo a volte non si parla o non si agisce solo per paura soprattutto di perdere quel misero stipendio che è meglio di niente dato quello che offre il mercato.
In più su ciò influisce molto il lavoro
dell'extracomunitario, che ormai è nettamente preferito dai datori perchè pagato con pochi euro.Non sono razzista. Anche loro hanno bisogno di lavorare...ma noi italiani lavoriamo e paghiamo le tasse per mandare avanti il ns Paese, ossia
la ns nazione.Prima un posto ed una retribuzione adeguata
agli italiani almeno e poi anche agli extra.E' o no un diritto di tutti il lavoro? Ma purtroppo quando chi stà "ai piani alti" non fa sì che ci siano i presupposti perchè possa diventare effettivamente un diritto, questo viene a mancare.
Non chiedo l'impossibile. Non importa chi sia il datore ma
conta il fatto che questo è un "problema" comune alla stragrande maggioranza di lavoratori soprattutto giovani, e che dopo anni di studio e sacrifici restano senza un lavoro o sono costrettti ad accettare quello a nero perchè l'Italia non offre altro.Siamo costretti ad emigrare?Per quale motivo?
Chiedo solamente, a chi ha il potere, di effettuare tempestivamente e con mezzi efficaci controlli a tappeto per evitare che accada tutto ciò.Se l'economia và male è anche colpa del lavoro a nero:
il lavoratore con un misero stipendio è costretto ad acquistare l'essenziale, e a risparmiare anche sulle piccole cose e poi difficilmente può effettuare risparmi per il
suo futuro. Se già è diventato quasi impossibile andare avanti per chi ha già lavorato 45 anni, versando tutti i contributi, si
pensi a noi giovani con le situazioni che ci sono e che peggiorano di anno in anno.
A distanza di un anno di lavoro (a nero purtroppo)
ho ancora uno stipendio misero di 200 euro al mese.Parlare col datore è come parlare al muro.
Devo rivolgermi ad un sindacato, denunciando il mio datore
e restando senza lavoro???Se fosse facile trovarne un
altro e guadagnare uno stipendio decente non mi sarei rivolta a Voi(ho inviato la stessa ad esponenti di partiti,al ministro Damiano,al Sindaco della mia città con cui dovrei avere un appuntamento ecc ecc)
Che ne sarà di noi giovani??
Vorrei restare "anonima" nel caso in cui venisse pubblicato ciò sui giornali.Non voglio fare "pubblicità" è nè tanto meno diventare famosa, ma semplicemente sensibilizzare le autorità.
Grazie per l'attenzione.

01/02/2007 13:23
 
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Qualcosa si muove????
Ho inviato l'email ke sopra potete vedere, ad esponenti di partiti,all'amministrazione locale e non solo.
Fino ad ieri avevo ricevuto la risp da "Antonio Di Pietro" e dal Sindaco della mia città, con il quale ho già avuto un incontro.
Stamane, ho ricevuto l'invito da parte del Presidente del Comitato Provinciale Lavoro non regolare, per partecipare ad un convegno presso la CCIAA della mia provincia.Durante il convegno e l'intervento del suddetto in materia, leggerà la mia email,ovviamente "anonima" e nel caso in cui ci andrò, potrò anche non farmi conoscere.
Intanto cerco di contattare alcune ditte per una situazione lavorativa "migliore".Speriamo bene [SM=g27992]
08/02/2007 18:14
 
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laureta80
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Cara Aries83
Se ti puo consolare io sono laureata ormai da diversi anni e guadagno 300 euro al mese...sono 4 ore al giorno ma cmq sono a nero anche io!
baci e buona fortuna...
08/02/2007 20:38
 
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Aries83
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Re: Cara Aries83
Ciao!!6 anke te del Sud??Solo al Sud pagano quella miseria e non ti ingaggiano [SM=g27996]
09/02/2007 14:35
 
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Laureata80
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Si esatto sono di Napoli, e da quando mi sono laureata ne ho cambiati di lavori, ma non mi hanno mai pagato piu di 300 euro al mese e spesso non mi hanno neppure dato quelli!
09/02/2007 16:07
 
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Aries83
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Re:re
"Si esatto sono di Napoli, e da quando mi sono laureata ne ho cambiati di lavori, ma non mi hanno mai pagato piu di 300 euro al mese e spesso non mi hanno neppure dato quelli!"


-------------------------------------------

Che bestie!!! [SM=g27996]


10/02/2007 15:19
 
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Alessandro2
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Re: Re:re

Scritto da: Aries83 09/02/2007 16.07
"Si esatto sono di Napoli, e da quando mi sono laureata ne ho cambiati di lavori, ma non mi hanno mai pagato piu di 300 euro al mese e spesso non mi hanno neppure dato quelli!"


-------------------------------------------

Che bestie!!! [SM=g27996]





Con questi trattamenti da miseria viene violata la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo all'articolo 25,oltre che la Costituzione italiana(che per violarla ce ne vuole!!)
11/02/2007 09:52
 
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Re: Re: Re:re

Scritto da: Alessandro2 10/02/2007 15.19


Con questi trattamenti da miseria viene violata la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo all'articolo 25,oltre che la Costituzione italiana(che per violarla ce ne vuole!!)



"Ce ne vuole"???Quì tanti articoli della Costituzione e Dichiarazione universale vengono violati [SM=g27996]
11/02/2007 14:40
 
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Alessandro2
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Re: Re: Re: Re:re

Scritto da: Aries83 11/02/2007 9.52


"Ce ne vuole"???Quì tanti articoli della Costituzione e Dichiarazione universale vengono violati [SM=g27996]



Non ti incazzare: quando dico che per violare la Costituzione italiana ce ne vuole,voglio dire che è la costituzione di un paese non tanto democratico(vedi l'articolo in cui la famiglia è riconosciuta solo quella fondata sul matrimonio).L'Italia troppe cose stà violando con questa situazione,tante,tantissime.
13/02/2007 17:55
 
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Aries83
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Re: Re: Re: Re: Re:re

Scritto da: Alessandro2 11/02/2007 14.40


Non ti incazzare: quando dico che per violare la Costituzione italiana ce ne vuole,voglio dire che è la costituzione di un paese non tanto democratico(vedi l'articolo in cui la famiglia è riconosciuta solo quella fondata sul matrimonio).L'Italia troppe cose stà violando con questa situazione,tante,tantissime.




Non mi sono incazzata, tranquillo.Lo sono appunto perchè troppe leggi in Italia vengono violate [SM=g27996]
24/02/2007 17:32
 
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Aries
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Prodi a casa!!
Innanzitutto firmate la petizione se non volete i ticket delal sanità di Prodi
www.circolodellaliberta.it/firma.php

Se volete le elezioni,firmate la petizione ed inviate via fax un modulo scaricabile dal seguente link:
www.circolodellaliberta.it

12/03/2007 14:18
 
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al
[Non Registrato]
Re:
Gli extracomunitari di cui parli con malcelato razzismo sono nella stragrande maggioranza dei casi persone laureate nei loro paesi di origine, che pur di far sopravvivere le loro famiglie rischiano la vita per venire in Italia e si adattanto a fare lavori allucinanti che nessun italiano -come tu dimostri perfettamente- vuole piu' fare.
Anziche' incolpare dei poveracci che non c'entrano assolutamente nulla con la tua difficile condizione attuale e invocare l'aiuto della divina provvidenza o del governo forse dovresti metterti a riflettere sul da farsi per uscire da tale situazione. Se non c'e'lavoro in Sicilia (non c'e' per i laureati, figurarsi per i diplomati) forse potresti pensare ad andare altrove..



Scritto da: Aries83 19/01/2007 8.03
Con la seguente "osservazione" voglio far presente un
"dilemma" non solo mio ma di tanti altri giovani che
vogliono semplicemente lavorare:"disoccupazione e lavoro a nero" al Sud...in più penalizzato dalla massiccia presenza di extracomunitari che hanno preso il ns posto di lavoro.

Sono una ragazza siciliana, diplomata "Ragioniere e perito commerciale" in data 8 luglio 2005 (in ritardo di qualche
anno ma solo ed esclusivamente per motivi personali e non scolastici) e con il risultato finale di 90/100.

Oltre al diploma posseggo una qualifica professionale
(durata corso: 2 anni) di "Addetta segreteria d'azienda"
conseguita il 22 luglio 1999 ed inoltre in possesso di "patente europea del computer" (ECDL) conseguita il 21/12/2004.

Il mio "dilemma" (come quello di tanti altri giovani soprattutto della Sicilia) inizia da quì...
Conseguita la qualifica professionale sopra menzionata, nell'anno 1999 volevo "semplicemente lavorare" anche se
per la maggioretà dovevo aspettare qualche anno.Ciò non è stato possibile sia per la "mancanza" di posti di lavoro in Sicilia(ho girato tutti gli studi della mia città informandomi se avessero bisogno di una "segretaria")sia per la "massiccia" presenza di lavoro a nero e per la richiesta di alcuni datori di un titolo di studio superiore alla mia qualifica professionale: quindi il diploma di scuola superiore.
Dopo poco tempo, mi rendo conto che almeno il diploma di
scuola superiore sarebbe stato meglio della qualifica professionale.
Così tornai sui banchi di scuola, quasi 18enne per
conseguire il diploma di scuola superiore come "Ragioniera" che a me piaceva molto dopo aver studiato per
ottenere la qualifica professionale conseguita nel 1999.
Da luglio 2005 a gennaio 2006 sono stati molti ed invani i
tentativi per tentare di "entrare nel mondo del lavoro":
spesso andavo all' U.R.P. della mia provincia per
sapere riguardo offerte di lavoro, concorsi (ai quali non
ho partecipato ma solo per mancanza di requisiti e motivi
personali) ecc ecc.
Da alcuni datori (dopo la consegna del mio curriculum) non
ho avuto alcuna risposta mentre altri mi hanno dato la
possibilità di fare almeno il colloquio. Risultato:
potevo lavorare nella loro azienda, ufficio, studio ecc.
con uno "stipendio" (se così si può chiamare) che non
superava i 350€ euro al mese (per 8 ore al giorno) ed in
più "a nero" (come il 90% del lavoro che purtroppo
esiste quì in Sicilia). Ero molto demoralizzata, delusa e
quant'altro, ma non mi sono arresa.
Dopo 6 mesi circa di "va e vieni" dall' URP della mia
provincia, dopo l'invio o la consegna fatta da me
personalmente di curriculum a privati e non, non essendoci altre
possibilità ed altre offerte migliori ho avuto un altro
colloquio con un altro datore. Le condizioni non sono
proprio quelle precedenti e sopra descritte ma sempre lavoro
a nero e stipendio misero. Nel frattempo ho avuto qualche
offerta di lavoro ma "precaria" o da "passatempo".
Premetto che non ho avuto alcuna esperienza come
"Ragioniera" negli anni passati ma sono un tipo che
apprende facilmente e molto volenterosa.
Per "evitare" di andare a finire in campagna (non ho
niente in contrario al lavoro manuale ma bisognava vedere se occorreva il mio aiuto a qualche datore, dato che

ormai ci lavorano gli extracomunitari che vengono
retribuiti miseramente e che hanno preso il posto di tanti
miei conterranei) o nei vivai (dove si guadagna bene ma
non "ottimo" rispetto a quello offertomi a me ) ho dovuto
accettare l'offerta (se così si può chiamare quella che
avrebbe dovuto essere un offerta di lavoro) anche
perchè avrei fatto solo 4 ore al giorno e la prospettiva
di un inquadramento c'era e nono doveva essere molto "lontana".

Ho effettuato 15 giorni di prova (se così si può
chiamare,perchè a nero e non retribuita ma per quest'ultimo ok)
presso un privato. Viste le mie capacità e non solo,
passati quei giorni di prova, sono rimasta presso questo datore, anche perchè il lavoro d'ufficio (e non
solamente di segreteria, anzi ben altro!) mi piace molto ma
l'unica "pecca" purtroppo è che come la stragrande
maggioranza quì al Sud lo stipendio, se così si può
chiamare (molto meno di 5€ l'ora) è misero ed inoltre
il giorno dell'inquadramento sindacale non arriva
mai(purtroppo per motivi non imputabili a noi lavoratori)
O quei pochi lavoratori che sono stati inquadrati in realtà
percepiscono al massimo, solo il 50% di quanto risulta
effettivamente dalla busta paga.
A nessuno piace lavorare a nero ma molto spesso non si ha altra scelta,quindi si è costretti ad accettare per
andare avanti.Purtroppo a volte non si parla o non si agisce solo per paura soprattutto di perdere quel misero stipendio che è meglio di niente dato quello che offre il mercato.
In più su ciò influisce molto il lavoro
dell'extracomunitario, che ormai è nettamente preferito dai datori perchè pagato con pochi euro.Non sono razzista. Anche loro hanno bisogno di lavorare...ma noi italiani lavoriamo e paghiamo le tasse per mandare avanti il ns Paese, ossia
la ns nazione.Prima un posto ed una retribuzione adeguata
agli italiani almeno e poi anche agli extra.E' o no un diritto di tutti il lavoro? Ma purtroppo quando chi stà "ai piani alti" non fa sì che ci siano i presupposti perchè possa diventare effettivamente un diritto, questo viene a mancare.
Non chiedo l'impossibile. Non importa chi sia il datore ma
conta il fatto che questo è un "problema" comune alla stragrande maggioranza di lavoratori soprattutto giovani, e che dopo anni di studio e sacrifici restano senza un lavoro o sono costrettti ad accettare quello a nero perchè l'Italia non offre altro.Siamo costretti ad emigrare?Per quale motivo?
Chiedo solamente, a chi ha il potere, di effettuare tempestivamente e con mezzi efficaci controlli a tappeto per evitare che accada tutto ciò.Se l'economia và male è anche colpa del lavoro a nero:
il lavoratore con un misero stipendio è costretto ad acquistare l'essenziale, e a risparmiare anche sulle piccole cose e poi difficilmente può effettuare risparmi per il
suo futuro. Se già è diventato quasi impossibile andare avanti per chi ha già lavorato 45 anni, versando tutti i contributi, si
pensi a noi giovani con le situazioni che ci sono e che peggiorano di anno in anno.
A distanza di un anno di lavoro (a nero purtroppo)
ho ancora uno stipendio misero di 200 euro al mese.Parlare col datore è come parlare al muro.
Devo rivolgermi ad un sindacato, denunciando il mio datore
e restando senza lavoro???Se fosse facile trovarne un
altro e guadagnare uno stipendio decente non mi sarei rivolta a Voi(ho inviato la stessa ad esponenti di partiti,al ministro Damiano,al Sindaco della mia città con cui dovrei avere un appuntamento ecc ecc)
Che ne sarà di noi giovani??
Vorrei restare "anonima" nel caso in cui venisse pubblicato ciò sui giornali.Non voglio fare "pubblicità" è nè tanto meno diventare famosa, ma semplicemente sensibilizzare le autorità.
Grazie per l'attenzione.


13/03/2007 19:58
 
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Aries83
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Re: Re:

Scritto da: al 12/03/2007 14.18
Gli extracomunitari di cui parli con malcelato razzismo sono nella stragrande maggioranza dei casi persone laureate nei loro paesi di origine, che pur di far sopravvivere le loro famiglie rischiano la vita per venire in Italia e si adattanto a fare lavori allucinanti che nessun italiano -come tu dimostri perfettamente- vuole piu' fare.
Anziche' incolpare dei poveracci che non c'entrano assolutamente nulla con la tua difficile condizione attuale e invocare l'aiuto della divina provvidenza o del governo forse dovresti metterti a riflettere sul da farsi per uscire da tale situazione. Se non c'e'lavoro in Sicilia (non c'e' per i laureati, figurarsi per i diplomati) forse potresti pensare ad andare altrove..






1 Non sono razzista.
2 E' facile dire certe cose quando nn c 6 in mezzo.
3 Tutti abbiam bisogno di lavorare per campare. Ma di certo a pagare le tasse ed a mandare avanti il paese non sono gli extracomunitari che non ne pagano!E già quì siamo noi italiani ad essere discriminati.Poi hanno anche la precedenza riguardo le visite mediche prenotate.E questa è un altra discriminazione.
4 I datori di lavoro non dovrebbero che c'ha famiglia,figli, giovani che anche laureati son costretti a situazioni lavorative da morti di fame!!
5 Non importa se si tratta di zappare la terra, l'importante è che sia un lavoro onesto!!E tranquillo che se domani nn trovo altro farò anche quello [SM=g27996]
19/03/2007 23:32
 
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simona
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e ti lamenti tu
azz tu ti lamenti e sei una semplice ragioniera!
Io sono un'avvocato penalista, con mio studio, ho fatto due master e tante esperienze e titoli che non sto a dirti...e non vedo una fetente di lira ogni mese.
Fai un pò tu
20/03/2007 15:09
 
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Re: e ti lamenti tu

Scritto da: simona 19/03/2007 23.32
azz tu ti lamenti e sei una semplice ragioniera!
Io sono un'avvocato penalista, con mio studio, ho fatto due master e tante esperienze e titoli che non sto a dirti...e non vedo una fetente di lira ogni mese.
Fai un pò tu



Ho capito, 6 laureata e se ho letto bene hai anche uno studio tuo, ma com'è possibile che da libera professionista con studio nn hai entrate? Cmq neanch'io perchè sn disoccupata in cerca di un lavoro degno [SM=g27994]
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