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Manifestazioni: come organizzarle?

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2006 10:07
12/05/2006 13:45
 
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Carissimi,
ho letto con interesse i vostri contributi in merito alle differenze di approccio collettivo al problema del lavoro precario tra Francia e Italia.
In effetti, quello del "Come organizzarci per far sentire la nostra voce?" è il nodo fondamentale di questa Community e, più in generale, naturalmente di tutti i ragazzi che sono nelle nostre stesse condizioni.

Da una parte, è vero che i francesi hanno storicamente la Rivoluzione nel Dna, e che se da una parte possiedono un senso di coesione e di movimento fortissimo, dall'altra tendono però a manifestarlo spesso sotto forma di manifestazioni violente nelle quali i bersagli spesso sono anche coloro che non c'entrano nulla.

In Italia, invece, qualcosa frena sempre all'origine anche la semplice volontà di aggregazione e di 'uscire allo scoperto'...
Tante persone, per esempio, temono che esponendosi direttamente possano perdere anche quel poco che è concesso loro a causa di ricatti e ritorsioni sul posto di lavoro.
Altre, invece, credono che ciascuno debba preoccuparsi di risolvere soltanto il proprio problema, e dunque poco si interessano di scendere in strada per un bene comune.
Altre ancora, giustamente, non intendono consegnare alla classe politica la possibilità di strumentalizzare a scopi propagandistici eventi che dovrebbero essere apartitici per definizione (i precari sono di Sinistra ma anche di Destra, gli imprenditori che foraggiano il precariato sono di Destra ma anche di Sinistra).

Perciò, il mio invito alla discussione è: come si potrebbe organizzare una manifestazione 'ideale' di Milleuristi italiani? Sarebbe interessante scambiarsi idee in questa direzione, e cercare di costruirne una insieme che parta proprio da qui dentro... Cosa ne pensate?

Antonio / "Generazione 1.000 Euro"
12/05/2006 17:43
 
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Giurisp79
[Non Registrato]
La nostra situazione è diversa...
Caro Antonio,

Più che altro a me sembra che "escano" ampiamente "allo scoperto" solo i lavoratori subordinati a tempo indeterminato ipergarantiti, mentre i milleuristi rischiano il lavoro se appena osano far presente la propria esistenza.

Una delle domande di fondo, secondo me, è se gli interessi dei milleuristi coincidano effettivamente con quelli dei signori ipergarantiti di cui sopra. Non saranno in conflitto? A me viene il sospetto che il milleurismo degli uni è il prezzo dell'ipergaranzia degli altri. Se non ci fosse chi è schiavizzato a mille euro, si riuscirebbe a tenere in piedi un sistema di garanzie e diritti che, si sa, è economicamente insostenibile e già fa acqua da tutte le parti?

Ti faccio un esempio. Qualche anno fa ho visto un megasciopero in TV, in una grossa azienda. C'era il picchetto, insulti a chi cercava di entrare per lavorare. Il picchetto fatto da un gruppo di cinquanta-sessantenni. E una ragazza della nostra età che cercava di entrare; "per favore, un attimo, devo solo mandare un'email": quasi li supplicava! E l'hanno presa a insulti.

E io lì ho pensato: lei è una milleurista, loro sono a tempo indeterminato, e lei ora si subisce la loro prepotenza e dopo si subirà quella dell'azienda che si vendicherà perchè la milleurista ha "aderito allo sciopero" (!).

Per quanto riguarda la situazione francese, vorrei ricordare che il casino è stato a proposito della PROPOSTA DI INTRODURRE un contratto svantaggioso per i giovani. Mentre noi dovremmo far casino per RIMEDIARE A UNA SITUAZIONE creata da contratti GIA' INTRODOTTI dieci anni fa, RISCHIANDO RITORSIONI! E' molto più difficile per noi.










29/05/2006 03:06
 
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Registrato il: 05/03/2006
Utente Junior
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Concordo
Sono d'accordissimo, però mi pare di capire che la voglia e l'intenzione di manifestare siano in generale piuttosto forti e sentite...
Naturalmente non è l'"Armiamoci e partite!" che possa servire a qualcosa, e nemmeno il "Divide et impera!": un'iniziativa di Milleuristi funzionerebbe se si fosse tutti uniti indipendentemente dalla bandiera e dal colore, e se non sussistessero strumentalizzazioni e banalizzazioni. Altrimenti, non produrrebbe altro effetto che un buco nell'acqua.

Per questo bisognerebbe capire qual è il modo più opportuno per unirsi e per far sì che le nostre idee trovino una concretezza più forte e collettiva...
06/06/2006 09:44
 
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iL Croze
[Non Registrato]
Organiziamoci !!!
Ma quando si farà una manifestazione di protesta contro i dinosauri che ci governano, e contro il regime di loggia massonica che si è instaurato nel nostro paese?
Secondo me bisogna unire studenti, precari, milleuristi e pensionati.
Tutti uniti contro questo sistema ingiusto che ci schiaccia lentamente!
11/06/2006 03:46
 
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)psycho(
[Non Registrato]

...una manifestazione credo non servirebbe a niente, anzi.
A mio parere servirebbe proprio a farsi ridere dietro da tutti i datori di lavoro, che tramite videocamere potranno filmarci e al termine del contratto... ZAC... farci fuori con qualche pretesto.

Bisogna CONTRATTACCARE, non manifestare!

in che modo?
Parlandone tra di noi, sicuramente e' un primo passo.

Abolendo la legge 30, e' un altro passo.

)psycho(
03/07/2006 12:04
 
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Tony Soprano
[Non Registrato]
è FALSA la contrapposizione tra lavoratori garantiti e precari !! è come nella germania nazista quando la colpa della crisi economica era degli ebrei !!

x piacere... i padroni CI fanno un ricatto vecchio come il mondo (capitalistico): o lavori alle condizioni che A ME garantiscono profitti opp. via quella è la porta.
I diritti vanno estesi casomai - nn si può toglierli a chi ancora ne ha alcuni x fare una corsa folle all'indietro senza fine. Nn crederete mica di poter esser concorrenziali su questo terreno con la Romania o meglio la Cina e l'India che sfornano migliaia di qualificatissimi ingegneri a 22-23 anni " fluently english speaking" ogni anno dispostissimi a lavorare all' estero ?!?

Saluti
03/07/2006 12:33
 
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+ladynera+
[Non Registrato]
ma quanti dobbiamo essere affinchè questa petizione sia presa in considerazione? x ora siamo circa 530
20/07/2006 15:22
 
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+ladynera+
[Non Registrato]
vedo che le firme lentamente salgono...ma si può far di più? domanda retorica in effetti...
come diceva psycho, parlarne è molto importante come passo.
io ho scritto due lettere al mio quotidiano e penso che se ognuno di noi spedisse una lettera ai giornali più importanti o della città (anche chiedendo di non far comparire il nome per evitare ritorsioni sul lavoro), sarebbe un altro passo.
stabilire quanti siamo sarebbe un altro passo.ma come?
tra stagisti (che non rischiano nulla) precari (che rischiamo quel poco) e ipergarantiti (che non rischiano nulla) saremo un bel po'.come dice alessandro in qualche altra discussione, daremmo un bello scossone.
laureati o diplomati, stagisti o precari, cmq alla fine almeno una cosa abbiamo in comune: qualità del lavoro inesistente, contratti pessimi, impossibilità di costruirsi un futuro
20/07/2006 15:32
 
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+ladynera+
[Non Registrato]
e dunque come dice il croze, basterebbe unirsi.
studenti e stagisti non hanno nulla da perdere. gli "ipergarantiti"anche. noi siamo un po' nella cacca ma pensiamo una soluzione.
e tutti quanti abbiam capito che 1000 euro con questi prezzi e problemi non bastano. e arrivarci a mille! perciò vedete sono più le cose che abbiamo in comune. e direi di cominciare dall'università, dagli studenti, dal periodo di iscrizione delle nuove matricole. manifestare come l'università ci abbia resi inappetibili per il lavoro, e come queste nuove lauree siano solo un business che assicura la disoccupazione!
11/09/2006 10:07
 
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Registrato il: 05/03/2006
Utente Junior
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Per quel che riguarda la Petizione, abbiamo la certezza che il Ministro del Lavoro ne sia a conoscenza e l'abbia letta, e già questo è un primo passo importante vista la difficoltà che in molti altri casi i cittadini hanno a dialogare con le Istituzioni.
Certo, circa 900 firme non sono un contributo partecipativo così significativo e forse su questo si potrebbe riflettere: la gente non firma perchè crede sia inutile, perchè non ha tempo da perdere, perchè la ritiene una mobilitazione superficiale o per quali altri motivi? Capire cosa non funziona serve a progettare meglio qualcosa che funziona...

Nel frattempo, abbiamo cercato di metterci in contatto con i gruppi che hanno organizzato la Manifestazione Nazionale degli Operatori di Call Center a Roma: sarebbe nostra intenzione unire le nostre forze alle loro e trovare una iniziativa comune attraverso la quale sollecitare un intervento SOLERTE E CONCRETO delle forze politiche, tristemente interessate ad occuparsi di tutt'altro...

Non è detto che il Corteo tradizionale sia poi la Manifestazione più adatta: durante un nostro incontro, alla Festa dell'Unità di Modena, un ragazzo ha proposto l'iniziativa del NetStrike: anche in questo caso, l'idea è molto interessante per alimentare una discussione in merito, ma è NECESSARIO che la mobilitazione sia COLLETTIVA, altrimenti non ha alcuna funzione.

E' importantissimo cercare di trovare una strada che sia DAVVERO utile e che non rischi di essere strumentalizzata o denigrata...
Proviamoci! [SM=g28002]

Antonio
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