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Londra

Ultimo Aggiornamento: 02/06/2007 19:32
05/04/2006 08:26
 
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BigAl
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Quest' estate ero a Londra per lavoro e devo dire che dal p.to di vista professionale guadagnerei bene e mi sentirei realizzato.
Per ora resto in Italia perchè ho trovato l' America nella mia città a 10 minuti di strada da casa [SM=g27988]
05/04/2006 08:35
 
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BigAl
[Non Registrato]
Re:

Scritto da: BigAl 05/04/2006 8.26
Quest' estate ero a Londra per lavoro e devo dire che dal p.to di vista professionale guadagnerei bene e mi sentirei realizzato.
Per ora resto in Italia perchè ho trovato l' America nella mia città a 10 minuti di strada da casa [SM=g27988]



Londra è una città magnifica, con i suoi pregi e difetti. Ogni anno ci torno per una quindicina di giorni.
Ho spedito un solo C.V. quando ero a Londra (ho avuto il tempo anche per quello), per un posto superpagato da manager e mi hanno risposto in maniera molto veloce che avevano già trovato il candidato.
Molta serietà!!
17/04/2006 18:57
 
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Io
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Londra bel posto??? Sei solo un bloddy foreigner qua'!!!!
10 anni che vivo qua', ho fatto l'universita' qua, uno schifo, menefreghismo totale, sia da parte degli studenti che dei professori (c'e n'erano un paio che erano interessati a quello che facevano), per entrare nel mondo del lavoro e stato molto difficile, appena sentono l'accento straniero dicono un'altro maledetto straniero!!!! Non vedo l'ora di andar via!!!
30/04/2006 14:21
 
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Carlo
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Re: qualità della sopravvivenza, non della vita...
A Londra non si può parlare di qualità della vita, ma della sopravvivenza. Qui i mezzi pubblici costano di piu' in ora di punta! E c'è gente che si prende il pullman perché non si può permettere la metropolitana. Molte coppie sposate condividono case con altre persone. In Italia la coabitazione c'era nel dopoguerra, poi qualche progresso l'abbiamo fatto...
E' vero, di opportunità a Londra ce ne sono molte: molte opportunità di puzzarsi di fame!
E' l'esemplificazione del neoliberismo più sfrenato, forse peggio di New York, dove non esiste la coabitazione per coppie sposate: o ti escono i soldi dalle orecchie o fai la fame più nera. Niente vie di mezzo, niente classe media. Questa differenza si riflette in tutti gli aspetti della società: prodotti negozi servizi ecc, sono o per ricchi o per poveri, niente per la classe media che non esiste. Altro che swinging London.
Se avete l'opportunità di trovare un lavoro strapagato, buon per voi, ma venire a Londra a cercar fortuna mi sembra insensato: se proprio ci si deve puzzare di fame tanto vale restare in Italia!
Senza contare l'ubriachezza molesta degli inglesi, che è un qualcosa di inconcepibile. Altro che flemma e self-control, delle bestie sono! [SM=g28001]
30/04/2006 18:01
 
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Alesto
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Scritto da: Carlo 30/04/2006 14.21
A Londra non si può parlare di qualità della vita, ma della sopravvivenza. Qui i mezzi pubblici costano di piu' in ora di punta! E c'è gente che si prende il pullman perché non si può permettere la metropolitana. Molte coppie sposate condividono case con altre persone. In Italia la coabitazione c'era nel dopoguerra, poi qualche progresso l'abbiamo fatto...
E' vero, di opportunità a Londra ce ne sono molte: molte opportunità di puzzarsi di fame!
E' l'esemplificazione del neoliberismo più sfrenato, forse peggio di New York, dove non esiste la coabitazione per coppie sposate: o ti escono i soldi dalle orecchie o fai la fame più nera. Niente vie di mezzo, niente classe media. Questa differenza si riflette in tutti gli aspetti della società: prodotti negozi servizi ecc, sono o per ricchi o per poveri, niente per la classe media che non esiste. Altro che swinging London.
Se avete l'opportunità di trovare un lavoro strapagato, buon per voi, ma venire a Londra a cercar fortuna mi sembra insensato: se proprio ci si deve puzzare di fame tanto vale restare in Italia!
Senza contare l'ubriachezza molesta degli inglesi, che è un qualcosa di inconcepibile. Altro che flemma e self-control, delle bestie sono! [SM=g28001]



Ok condivido le tue affermazioni relative a londra pero' vorrei sottolineare alcuni aspetti che possono essere paragonati con il nostro paese, semplicemente traslando alcuni tuoi punti!
In italia il ricco e il povero si trasformano nelle categorie appoggiato e non appoggiato cioe': una "conoscenza" puo' dare la possibilita' di esprimersi nel campo lavorativo ed avere grosse soddisfazioni, inoltre puo' facilitare la difficile strada dell'approcio al mondo del lavoro ed in ultima istanza puo' evitare l'instabilta' del precariato oggi dilagante.

Quando vive in italia per vivere da solo dovevo compartire un apprtamento con altri due ragazzi, quindi in questo senso non ci sono molte facilitazioni.

Terzo non so se preferire a degli alcolizzati i "furbi" e ignoranti italiani cresciuti a calcio e veline.
30/04/2006 19:14
 
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Carlo
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Re: su Londra
Che dei ragazzi dividano un appartamento per ridurre le spese mi sembra prassi in tutto il mondo. Non mi sembra invece prassi che lo facciano coppie sposate perché non si possono permettere diversamente!

Non mi è molto chiaro il tuo discorso sulla "conoscenza". Se intendi che l'istruzione porta ad un miglioramento delle possibilità, non sono molto d'accordo: pensa a tutte le difficoltà che hanno tanti laureati italiani brillanti, e a quanto guadagna invece un fabbro, un idraulico, un piastrellista, ecc.

Per quanto riguarda l'ubriachezza molesta, evidentemente la vediamo diversamente, ma a me dà proprio fastidio. Nella metropolitana di Bank, pieno centro di Londra, c'è un cartello che dice: "Le persone colte ad urinare saranno arrestate dalla polizia". Sullo Strand hanno installato degli urinatoi all'aperto. Immaginati di camminare per il corso Vittorio Emanuele a Milano o per piazza Navona a Roma e di trovare gente che urina, così, all'aperto... Ogni stazione, ufficio pubblico, ospedale, aereoporto ha cartelli che dicono che i comportamenti "antisociali" non saranno tollerati, che l'anno scorso non-mi-ricordo-quanti addetti sono stati aggrediti da ubriachi incivili, e il numero di queste bestie che sono state arrestate. Questi sono i cartelli con cui gli stranieri vengono accolti a Heathrow e Gatwick! E per quanto riguarda le veline, in UK vanno pazzi per il grande fratello e per quei tabloid tutti tette e culi, quindi no comment!

C'è un detto che vale più di mille trattati di sociologia: "a pint and a fight, typical British night". Io non sono uno strizzacervelli, ma mi fa riflettere il fatto che nei paesi latini, dove pure non si beve poco, il bere non degeneri in questa violenza inaudita. Gli inglesi sono la prova che Darwin aveva ragione! [SM=g27985]



Scritto da: Alesto 30/04/2006 18.01


Ok condivido le tue affermazioni relative a londra pero' vorrei sottolineare alcuni aspetti che possono essere paragonati con il nostro paese, semplicemente traslando alcuni tuoi punti!
In italia il ricco e il povero si trasformano nelle categorie appoggiato e non appoggiato cioe': una "conoscenza" puo' dare la possibilita' di esprimersi nel campo lavorativo ed avere grosse soddisfazioni, inoltre puo' facilitare la difficile strada dell'approcio al mondo del lavoro ed in ultima istanza puo' evitare l'instabilta' del precariato oggi dilagante.

Quando vive in italia per vivere da solo dovevo compartire un apprtamento con altri due ragazzi, quindi in questo senso non ci sono molte facilitazioni.

Terzo non so se preferire a degli alcolizzati i "furbi" e ignoranti italiani cresciuti a calcio e veline.

30/04/2006 21:58
 
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Alesto
[Non Registrato]
Re: Re: su Londra
Con il termine "conoscenza" non intendevo il background culturale, ma intendevo la classica e italianissima spintarella...non che fuori questa procedura non sia utilizzata ma permettimi di affermare che all'estero se ne fa un minore abuso.
Relativamente al potersi permettere un appartamento in italia non mi sembra che gli affitti siano cosi' accessibili. Se poi parliamo di comprare un appartamento allora diventa praticamente impossibile.

Io non sponsorizzo l'estero come il paradiso, dico solo che in italia é tutto troppo difficile e che in altri paesi é possibile avere una possibilta' in piu' e la professionalita' viene riconosciuta!

Una domanda: ma perche' tu non torni in italia?




Scritto da: Carlo 30/04/2006 19.14
Che dei ragazzi dividano un appartamento per ridurre le spese mi sembra prassi in tutto il mondo. Non mi sembra invece prassi che lo facciano coppie sposate perché non si possono permettere diversamente!

Non mi è molto chiaro il tuo discorso sulla "conoscenza". Se intendi che l'istruzione porta ad un miglioramento delle possibilità, non sono molto d'accordo: pensa a tutte le difficoltà che hanno tanti laureati italiani brillanti, e a quanto guadagna invece un fabbro, un idraulico, un piastrellista, ecc.

Per quanto riguarda l'ubriachezza molesta, evidentemente la vediamo diversamente, ma a me dà proprio fastidio. Nella metropolitana di Bank, pieno centro di Londra, c'è un cartello che dice: "Le persone colte ad urinare saranno arrestate dalla polizia". Sullo Strand hanno installato degli urinatoi all'aperto. Immaginati di camminare per il corso Vittorio Emanuele a Milano o per piazza Navona a Roma e di trovare gente che urina, così, all'aperto... Ogni stazione, ufficio pubblico, ospedale, aereoporto ha cartelli che dicono che i comportamenti "antisociali" non saranno tollerati, che l'anno scorso non-mi-ricordo-quanti addetti sono stati aggrediti da ubriachi incivili, e il numero di queste bestie che sono state arrestate. Questi sono i cartelli con cui gli stranieri vengono accolti a Heathrow e Gatwick! E per quanto riguarda le veline, in UK vanno pazzi per il grande fratello e per quei tabloid tutti tette e culi, quindi no comment!

C'è un detto che vale più di mille trattati di sociologia: "a pint and a fight, typical British night". Io non sono uno strizzacervelli, ma mi fa riflettere il fatto che nei paesi latini, dove pure non si beve poco, il bere non degeneri in questa violenza inaudita. Gli inglesi sono la prova che Darwin aveva ragione! [SM=g27985]



30/04/2006 22:21
 
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Carlo
[Non Registrato]
Re: su Londra
Ah, ok, non mi era chiaro cosa intendessi, ma in effetti sulla "spintarella" sono assolutamente d'accordo con te.
In Italia ci tornerò, ma non immediatamente perché al momento restare all'estero mi serve per fare curriculum e per garantirmi appunto migliori possibilità di tornare in Italia.
Io volevo essenzialmente sottolineare che l'estero non è sempre il paradiso: i 1000euristi ci sono anche in Spagna, e in Francia trovare un contratto a tempo indeterminato non mi sembra più facile che da noi. In UK forse è più facile, ma il tutto va ponderato per un costo della vita tra i più alti al mondo, e per garanzie praticamente nulle. In particolare Londra è una realtà molto complessa e variegata di cui il mondo scintillante dell'alta finanza (e degli stipendi da capogiro) non è in alcun modo rappresentativo.


Scritto da: Alesto 30/04/2006 21.58
Con il termine "conoscenza" non intendevo il background culturale, ma intendevo la classica e italianissima spintarella...non che fuori questa procedura non sia utilizzata ma permettimi di affermare che all'estero se ne fa un minore abuso.
Relativamente al potersi permettere un appartamento in italia non mi sembra che gli affitti siano cosi' accessibili. Se poi parliamo di comprare un appartamento allora diventa praticamente impossibile.

Io non sponsorizzo l'estero come il paradiso, dico solo che in italia é tutto troppo difficile e che in altri paesi é possibile avere una possibilta' in piu' e la professionalita' viene riconosciuta!

Una domanda: ma perche' tu non torni in italia?




04/05/2006 09:18
 
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Zio Bill
[Non Registrato]
Re: Re: su Londra
Londra è sicuramente una città estremamente costosa, così come lo è diventata Dublino, ma affermare che il destino di chiunque non lavori nel campo della finanza sia di fare la fame mi pare sbagliato.

Forse vi dimenticate che mentre in Inghilterra i giovani escono di casa e vanno a vivere insieme ad altri in un appartamento riuscendo a mantenersi da soli, in Italia molti sono costretti a rimanere a casa dei propri genitori.

Conosco più di una persona che a Milano dopo la laurea vagava da uno stage ad un contratto a progetto pagati ben meno di 1000 euro e che in Inghilterra o Irlanda si è integrata velocemente e si mantiene senza chiedere una lira ai genitori.

Nel campo in cui lavoro io, a Milano non è raro che cerchino sistemisti con certificazioni MCSE o CCNA, con ottima conoscenza dell'Inglese ai quali offrire uno sfavillante contratto a progetto con retribuzione netta di poco superiore a 1000 euro.

Gli stipendi per questo tipo di figure in Irlanda partono dai 30.000 euro/anno ed in Inghilterra da 26.000 sterline/anno, e parliamo di punti di partenza, non di arrivo!

Non va poi dimenticato che il vero cancro dell'Italia è la totale mancanza di un sistema meritocratico all'interno delle aziende (specialmente le piccole) e la conseguente demotivazione dei dipendenti; il sistema anglosassone è fortemente meritocratico, come dimostra il fatto che ogni 6/12 mesi ci sia un "salary review". Io preferisco sicuramente un sistema in cui l'azienda può licenziarmi senza tanti problemi, ma nel quale lavorando con impegno posso far velocemente carriera e veder crescere il mio stipendio proporzionalmente.

Riguardo all'ubriachezza molesta, non posso certo non darvi ragione. L'alcool è un problema serio in quei paesi, ma vi posso anche dire che in Italia ho assistito non di rado ad incredibili scene di violenza gratuita e che personalmente mi sento più sicuro girando di notte a Londra piuttosto che a Milano.
06/05/2006 00:00
 
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Andrea
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la mia esperienza Londinese
Ciao a tutti!
Vorrei dire in breve la mia su Londra.
Ho vissuto a londra 10 anni fa, per quasi un anno, e mi sono innamorato della città. Per cause di forza maggiore sono rientrato in Italia e, ora, ogni volta che posso, ritorno con immenso piacere.
Credo di essere una via di mezzo tra le vostre esperienze.
Infatti, Londra mi ha fatto vedere quali opportunità di business potesse offrire a chi come me non aveva nulla da investire.
Rientrato in Italia ho fondato la www.londonservice.net e qualche anno fà la www.londontransfers.net ( limited ), con sede a Londra.
Mi occupo di servizi turistici su londra.( affitto e compravendita immobili per italiani, corsi di inglese, trasferimenti da e per gli aeroporti)
In pochi anni, pur vivendo stabilmente in Italia, sono riuscito a comprare 2 case a Londra solo con le mie forze.
Qualche hanno fà ho creato con alcuni amici una società di trasferimenti da e per gli aeroporti che ora è un' importante realtà per il mercato Italiano.
Molti miei amici si sono realizzati nel settore immobiliare e mio fratello ha la più grande organizzazione di servizi su Londra.
Io, credo che nessun' altra città possa offrire le stesse opportunità di business che offre Londra.
E' sufficinete camminare a Oxford Street, a Covent Garden, Piccadilly, per illuminarti con nuove idee da sfruttare a londra o da importare in Italia.
Bisogna distinguere le persone che vanno a Londra per divertirsi e nel frattempo si mantengono con un lavoro umile, da quelli che hanno la capacità di vedere oltre; Tutti hanno la possibilità di lavorare in regola; Giustamente, per chi non conosce l' inglese, si inizia dal basso. Però se si ha voglia di lavorare e si è capaci, si ha la possibilità di arrivare molto in alto perche il merito a Londra viene premiato.
Per concludere, consiglio a tutti un' esperienza di vita a Londra. In un anno a Londra si possono avere tante esperienze quante in Italia nemmeno in una vita riuscirete a raccogliere.
02/06/2006 11:01
 
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Laura
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Vivere a Londra
Ciao a tutti!
Mi sento particolarmente coinvolta in questa discussione perchè anche io come voi ho vissuto un'esperienza a Londra di un anno.
neanche un mese dopo la laurea ho preso la valigia, salutato tutti e sono partita da sola alla scoperta di un nuovo mondo.
Non dico che sia stato facile, ho cambiato forse 4 lavori, ho condiviso una camera tripla per tanto tempo...però è stata l'esperienza più bella della mia vita, intensissima e vissuta fino in fondo. Io adoro Londra, città multietnica in cui hgo conosciuto persone speciali con tante cose interessanti da raccontare. E' stato un anno che mi ha insegnato tanto. Ho deciso di tornare in Italia per trovare un lavoro qualificato nel mio campo e acquisire esperienza lavorativa vera. Ora ho 25 anni, lavoro nel settore export per un'azienda medio-grande, ma non sono felice. Mi sento soffocare nella città in cui vivo, lavoro ma non vivo...sono super stressata e quando torno a casa la sera penso a come potrei sentirmi se fossi altrove...
07/12/2006 19:10
 
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bianca
[Non Registrato]
Re: Vivere a Londra
certo peccato che ci siano notevoli differenze tra una vacanza e il vivere e lavorere a Londra...
le porcherie ( raccomandazioni ovvie, razzismi, discriminazioni, gruppi chiusi ed elitari) che ho visto a londra non le avevo mai viste in vita mia in nessun altro posto...
a meno che uno non lavori nell'alta finanza, gli stipendi da sogno sono un miraggio e la maggior parte delle volte gli stranieri super qualificati finiscono a fare lavori che i locali fanno a 21 senza laurea :-(
uno schifo spaventoso...
ho giranto tanto in vita mia e non mi sono mai sentita tanto poco valorizzata e rispettata!


Scritto da: Laura 02/06/2006 11.01
Ciao a tutti!
Mi sento particolarmente coinvolta in questa discussione perchè anche io come voi ho vissuto un'esperienza a Londra di un anno.
neanche un mese dopo la laurea ho preso la valigia, salutato tutti e sono partita da sola alla scoperta di un nuovo mondo.
Non dico che sia stato facile, ho cambiato forse 4 lavori, ho condiviso una camera tripla per tanto tempo...però è stata l'esperienza più bella della mia vita, intensissima e vissuta fino in fondo. Io adoro Londra, città multietnica in cui hgo conosciuto persone speciali con tante cose interessanti da raccontare. E' stato un anno che mi ha insegnato tanto. Ho deciso di tornare in Italia per trovare un lavoro qualificato nel mio campo e acquisire esperienza lavorativa vera. Ora ho 25 anni, lavoro nel settore export per un'azienda medio-grande, ma non sono felice. Mi sento soffocare nella città in cui vivo, lavoro ma non vivo...sono super stressata e quando torno a casa la sera penso a come potrei sentirmi se fossi altrove...

08/12/2006 16:41
 
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Alessandro
[Non Registrato]
Re: Re: Vivere a Londra

Scritto da: bianca 07/12/2006 19.10
certo peccato che ci siano notevoli differenze tra una vacanza e il vivere e lavorere a Londra...
le porcherie ( raccomandazioni ovvie, razzismi, discriminazioni, gruppi chiusi ed elitari) che ho visto a londra non le avevo mai viste in vita mia in nessun altro posto...
a meno che uno non lavori nell'alta finanza, gli stipendi da sogno sono un miraggio e la maggior parte delle volte gli stranieri super qualificati finiscono a fare lavori che i locali fanno a 21 senza laurea :-(
uno schifo spaventoso...
ho giranto tanto in vita mia e non mi sono mai sentita tanto poco valorizzata e rispettata!




Scusami ma stai parlando di qualche città corporativa e provinciale dello stivale?
08/12/2006 17:33
 
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bianca
[Non Registrato]
Re: Re: Re: Vivere a Londra
sto parlando di Londra, non di Caserta o Frosinone!
tutte cose vissute in prima persona...
putroppo il paese della coccagna non esiste!
bianca

Scritto da: Alessandro 08/12/2006 16.41


Scusami ma stai parlando di qualche città corporativa e provinciale dello stivale?

15/12/2006 17:38
 
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Max
[Non Registrato]
Cara Bianca, il tuo messaggio mi lascia stupito. Vivo a Londra da tempo e ti posso assicurare che l'ambiente lavorativo che ho trovato non è paragonabile a quello italiano. Qui il concetto di meritocrazia è sacro e non mi è ancora capitato di vedere un dipendente incapace e raccomandato.

Parlavo fluentemente l'inglese fin dal primo giorno e questo mi ha sicuramente aiutato. Mi confronto quotidianamente con immigrati da ogni parte del mondo e, fino ad ora, non ho mai parlato con qualcuno che si senta discriminato, anzi! Una persona su tre a Londra non è nata in Inghilterra, eppure nessun inglese mi ha mai fatto sentire come un intruso. Se la stessa percentuale si verificasse a Milano, sono convinto che i milanesi farebbero cortei contro gli "immigrati che ci rubano posti di lavoro".

Certo se ti trasferisci in un altro paese, non parli fluentemente la lingua e speri che tutti ti trattino con i guanti di velluto, non potrai che rimanere delusa. Non dico che sia stato il tuo caso, ma qui ultimamente ho incontrato tanti mammoni che si lamentano dopo 2 settimane perchè "ho dato il cv a tutti i ristoranti di Piccadilly e nessuno mi ha chiamato!".
Queste persone dovrebbero ringraziare i propri connazionali che da anni vengono assunti promettendo di rimanere almeno 6 mesi e dopo uno o due tornano a casa da mamma. Ormai per i lavori poco qualificati, persino i datori di lavoro italiani preferiscono i ragazzi dell'est.

Per quanto riguarda invece i lavoratori qualificati, non c'è alcuna discriminazione nei confronti degli stranieri, ma è chiaro che se ti danno dai 25 ai 40K all'anno come salario iniziale hanno ogni diritto di pretendere che tu parli l'inglese in maniera perfetta.

Se solo ti raccontassi le avventure vissute dalla mia ragazza scandinava alla ricerca di un lavoro a Milano...

Non ti sei trovata bene a Londra? Sono sicuro che avrai avuto le tue ragioni, ma è fondamentale che un concetto sia finalmente chiaro: la capitale inglese non è una landa magica in cui tutti hanno lavori ben pagati e prosperano; è un posto in cui ci sono opportunità infinitamente superiori rispetto a quelle offerte dalle grandi città italiane, ma sono riservate a coloro che hanno le qualifiche è, soprattutto, l'atteggiamento giusto.
15/12/2006 17:54
 
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bianca
[Non Registrato]
Re:
Max, cosa vuoi che ti dica...
dammi il nome della compagnia dove lavori che mando un'applicazione!

ha lavorato con agenzie UN e fondazioni internazionali in svizzera, canada e spagna, prima di venire qui, ho titoli di studio seri (compreso un master LSE) e parlo benissimo inglese visto che ho studiato in questa lingua dall'eta' di 16 anni...
non sono migliore degli altri ma neppure peggio della media.. pero.. qui gruadagno meno di quanto guadagnassi ( in termini assoluti!!!) in spagna, ho un lavoro piu' sfigato e se venissi nel mio ufficio ti renderesti conto che tutti gli stranieri hanno un CV incredibilmente migliore degli inglesi che svolgono le loro stesse mansioni...

certo magari ho avuto sfiga io ma ho incontrato tanti altri stranieri con gli stessi problemi...

Lo so che ora in Italia forse e' anche peggio ma come dici tu londra o il fantomatico "estero" non vanno mistificati e ogni situazione e' diversa e va valutata attentamente...
ho incontrato un architetto calabrese che qui serve in un ristorante, a casa non riusciva a campare con la miseria che lo studio gli passava, qui guadagna "bene"... ma non credo riuscira mai a progettare case o piazze... e' forse per questo che ha studiato con passione per anni investendo tanto sia a livello economico che emotivo? e' normale che faccia il cameriare a londra piuttosto che stringere i denti e aspettare di farsi un nome in Italia...
non lo so davvero...

Scritto da: Max 15/12/2006 17.38
Cara Bianca, il tuo messaggio mi lascia stupito. Vivo a Londra da tempo e ti posso assicurare che l'ambiente lavorativo che ho trovato non è paragonabile a quello italiano. Qui il concetto di meritocrazia è sacro e non mi è ancora capitato di vedere un dipendente incapace e raccomandato.

Parlavo fluentemente l'inglese fin dal primo giorno e questo mi ha sicuramente aiutato. Mi confronto quotidianamente con immigrati da ogni parte del mondo e, fino ad ora, non ho mai parlato con qualcuno che si senta discriminato, anzi! Una persona su tre a Londra non è nata in Inghilterra, eppure nessun inglese mi ha mai fatto sentire come un intruso. Se la stessa percentuale si verificasse a Milano, sono convinto che i milanesi farebbero cortei contro gli "immigrati che ci rubano posti di lavoro".

Certo se ti trasferisci in un altro paese, non parli fluentemente la lingua e speri che tutti ti trattino con i guanti di velluto, non potrai che rimanere delusa. Non dico che sia stato il tuo caso, ma qui ultimamente ho incontrato tanti mammoni che si lamentano dopo 2 settimane perchè "ho dato il cv a tutti i ristoranti di Piccadilly e nessuno mi ha chiamato!".
Queste persone dovrebbero ringraziare i propri connazionali che da anni vengono assunti promettendo di rimanere almeno 6 mesi e dopo uno o due tornano a casa da mamma. Ormai per i lavori poco qualificati, persino i datori di lavoro italiani preferiscono i ragazzi dell'est.

Per quanto riguarda invece i lavoratori qualificati, non c'è alcuna discriminazione nei confronti degli stranieri, ma è chiaro che se ti danno dai 25 ai 40K all'anno come salario iniziale hanno ogni diritto di pretendere che tu parli l'inglese in maniera perfetta.

Se solo ti raccontassi le avventure vissute dalla mia ragazza scandinava alla ricerca di un lavoro a Milano...

Non ti sei trovata bene a Londra? Sono sicuro che avrai avuto le tue ragioni, ma è fondamentale che un concetto sia finalmente chiaro: la capitale inglese non è una landa magica in cui tutti hanno lavori ben pagati e prosperano; è un posto in cui ci sono opportunità infinitamente superiori rispetto a quelle offerte dalle grandi città italiane, ma sono riservate a coloro che hanno le qualifiche è, soprattutto, l'atteggiamento giusto.

15/12/2006 20:11
 
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Alessandro2
[Non Registrato]
Re: Re: Re: Re: Vivere a Londra

Scritto da: bianca 08/12/2006 17.33
sto parlando di Londra, non di Caserta o Frosinone!
tutte cose vissute in prima persona...
putroppo il paese della coccagna non esiste!
bianca



Mi sa che sei una di quelle splendide raccomandate che al di fuori dello stivale muore subito come il pesce fuori dall'acqua e visti i riferimenti geografici mi sa che vieni da Lazio,Molise o Campania
08/01/2007 12:31
 
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bianca
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Re: Re: Re: Re: Re: Vivere a Londra
che bella cosa L'invidia gratuita, vero?
secondo te se avessi avuto qesta fantastica raccomandazione perche' diavolo avrei dovuto sbattarmi per stare peggio di prima?!

ecco perche' in nostro paese va a fondo... appena uno cerca di fare una cosa un po' diversa si becca le critiche sterili e inutili di tutti gli altri...

e tu invece cosa sei uno di quei mammoni parcheggiato all'universita da 10 anni, che non parla lingue straniere e che come massimo dell'iniziativa personale e innovazione ordina un chinotto invece che una coca cola?!

n.b. non lo credo, ma come vedi le cattiverie gratuite e superficiali le possiamo dire tutti e su chiunque!


Scritto da: Alessandro2 15/12/2006 20.11


Mi sa che sei una di quelle splendide raccomandate che al di fuori dello stivale muore subito come il pesce fuori dall'acqua e visti i riferimenti geografici mi sa che vieni da Lazio,Molise o Campania

08/01/2007 13:34
 
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vale
[Non Registrato]
alessandro risponde sempre così.
forse la vita l'ha un pò incattivito.
ma mi sono accorta che non è lui l'anima del forum, c'è anche solidarietà.
08/01/2007 22:51
 
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Alessandro2
[Non Registrato]
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Vivere a Londra

Scritto da: bianca 08/01/2007 12.31
che bella cosa L'invidia gratuita, vero?
secondo te se avessi avuto qesta fantastica raccomandazione perche' diavolo avrei dovuto sbattarmi per stare peggio di prima?!

ecco perche' in nostro paese va a fondo... appena uno cerca di fare una cosa un po' diversa si becca le critiche sterili e inutili di tutti gli altri...

e tu invece cosa sei uno di quei mammoni parcheggiato all'universita da 10 anni, che non parla lingue straniere e che come massimo dell'iniziativa personale e innovazione ordina un chinotto invece che una coca cola?!

n.b. non lo credo, ma come vedi le cattiverie gratuite e superficiali le possiamo dire tutti e su chiunque!




Parlo 2 lingue:inglese e spagnolo,problemi con l'università li ho grazie al sistema Italia,ho lavorato per 9 anni come tecnico hardware,sono iscritto all'albo dei giornalisti.Ti basta o no?????? L'invidia di che scusami?Se sei una nella nostra situazione come noi,perchè dici che l'invidia è una "bella cosa"in senso polemico?
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