Mobbing: a te è mai capitato?

In Italia, secondo un recente studio condotto dalla società di ricerca Robert Half, solo nel 9% delle imprese si sono registrati a fine 2005 casi di mobbing, contro una media del 25% nelle aziende europee. L’indagine rileva inoltre che soltanto il 10% delle imprese italiane adotta politiche di monitoraggio e gestione del mobbing, una pratica che è invece comune nel 64% delle imprese europee.
La maggioranza delle aziende italiane tende infatti a gestire in maniera informale il problema: nel 57% dei casi di aggressioni sul posto di lavoro, ricorda l’istituto, esiste la possibilità di affrontare confidenzialmente i casi di mobbing con qualcuno all’interno dell’azienda.
E a te è mai capitato direttamente di essere vittima di mobbing?

Lavoravo in Olanda negli anni novanta.
Una supervisore "italiana" in voglie sessuali, mi ha pressato un po di tempo ed io non ho manifestato interesse.
Un giorno mi ha licenziato senza ragione, con un "vaffanculo"!!
Il mio avvocatto ha potuto concludere con un risarcimento per me di 20 mila fiorini (circa 20 milioni di lire) per evitare di trascinare la societa da un giudice. Lei,la supervisora italiana, l'anno sbattuta fuori.
Ho scoperto poi che la ex supervisora, viveva in sub-affitto ed aveva un secondo lavoro in nero...... ho agito per continuare a fargli la festa e schiacciarla..... a volte meglio avere altre cose in testa, il sesso a certa gente fa male !!!

Facciamo un sito anti-mobbing? Mettiamo lo sterco allo scoperto!

Ciao
Ugo

E' tragicamente ovvio che il lavoro precario si accompagni a ricatti morali di ogni genere, ai consueti "Non ti sta bene? Se credi di poter trovare di meglio, quella è la porta!", a minacce del tipo "Ti ho raccolto dal marciapiede, quindi faresti meglio a stare zitto!": meno garanzie si hanno, più si è in balìa degli abusi di potere del datore di lavoro.

Personalmente ci sono passato anche io e sono stato costretto a lasciare un posto di lavoro tutto sommato interessante (benchè a 800 euro al mese) in una casa editrice. Il mio consiglio è di non aver paura di rischiare, nè nel denunciare eventuali scorrettezze nè nel prendere decisioni anche apparentemente sconvenienti pensando magari più al portafoglio che al sistema nervoso...

E sottoscrivo in pieno l'idea di istituire dei "collettivi anti-Mobbing"!

Antonio