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Io me ne sono andato!

Ultimo Aggiornamento: 24/07/2007 01:30
10/03/2006 16:56
 
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io non sono un milleurista: sono uno di quelli che alla fine e' andato
all'estero perche', si sa, all'estero l'erba e' sempre la piu' verde.
Purtroppo la verita' e' che qui ad Amsterdam l'erba piu' verde lo e'
davvero. Vi dico solo che vivo da solo in una casa sul canale e
nonostante paghi 700 euro di affitto (di cui la societa' contribuisce il
33% perche' sono venuto dall'estero!!!), non mi lamento di non avere i
soldi per potermi divertire. Ma i miei amici che sono rimasti a Roma,
ehhh, quelli non se la passano bene per niente...
Lorenzo
10/03/2006 16:57
 
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Anche io sono andato via
Anch'io, come voi facevo parte della generazione 1000 euri!
Currilulum vitae:
28 anni, laurea in chimica e parlo correttamente due lingue dopo l'italiano.
Vorrei dire quale è il problema dell'Italia secondo il mio umile punto di
vista: gli italiani.
Non è un'Italia a non essere competitiva, siamo noi italiani a non essere
competitivi.
I motivi di ciò possono essere molti ma ahimè, le colpe sono sempre di
qualcun altro. Cosa voglio dire con questa frase, che c'è nel nostro Paese,
la tradizione dello scarica barile, una tradizione vecchia tanto come
l'Italia, talmente incrostata nel carattere del nostro popolo che è
inevitabile che le cose vadano come stanno andando. Risolvere i problemi,
non provarci per fare bella figura. Ecco, senza volerlo ho toccato un
argomento che vada a braccetto con quello che di cui scrivevo qualche riga
sopra, fare bella figura.
Vivere all'estero invece mi insegna che le cose si fanno con ordine e con un
senso logico, dalla grande opera alla generazione di un bene, per il bene
della popolazione o di un tuo cliente e non come succede qui per il
portafoglio di alcune persone e per fare bella figura.
Sono queste le ragioni che spingono i giovani come me (e non solo) a vivere
fuori da un paese che giorno dopo giorno è sempre più in difficoltà, con un
governo (che sia di destra o di sinistra non importa) che ha terminato gli
specchi dove arrampicarsi e che per imporre regole corrette preferisce usare
le maniere forti invece di discutere e soprattutto di mettersi in
discussione. Mettersi in discussione non fa fare brutta figura fa crescere.
Apparire pessimista non significa non essere obiettivo.
Arrivederci Italia
17/03/2006 13:15
 
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E beati voi...
Anche io vorrei andare all'estero a lavorare e pensate che ho pure preso la laurea in Inghilterra...ma ora lavoro qui in italia e guadagno 433,80€ al mese facendo oltre tutto un lavoro che non mi soddisfa! [SM=g27994]
30/03/2006 22:46
 
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Emigrate emigrate
Anche io ero un milleurista, contratto co.co.co di 6 mesi a 800Euro, rinnovato poi a 1000.
Fine contratto in estate e nuovo contratto a Settembre, cosi' le ferie te le paghi da solo.
Nel Regno Unito senza conoscere nessuno mi hanno dato un contratto a tempo indeterminato, mi pagano una seconda pensione privata, assicurazione sanitaria e svariati altri bonus.
Senza contare il fatto che di Euro ne guadagno circa 3000 al mese e che ho delle responsabilita' che in Italia mi darebbero a 40 anni.
Il curriculum era lo stesso, ma in italia cosa conta "is not what you know, is who you know"
31/03/2006 08:44
 
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Moreno
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Emigrante con valigia di pelle
Nell'immediato dopoguerra e soprattutto a cavallo tra gli anni '50 e '60 un'orda di "maccaroni" ha letteralmente invaso il mondo con le famigerate valigie di cartone. Fuggivano dall'Italia in cerca di un sogno che forse (spero per loro) hanno trovato. Oggi i giovani italiani fugono dal belpaese con valigie di pelle in cerca di cosa?
L'Italia è una barca che cola a picco! Questo grido lo sento anche da qui, oltre le Alpi, a 200 km dal confine. Mi domando allora: al posto di lasciare solo il capitano a bordo, perchè non ci mettiamo tutti a remare?
Io vivo in Francia da due anni e ci sono venuto sulle dolci ali dell'amore e sto assistendo ad una vera e propria rivolta popolare nelle strade. Il mio futuro è incerto, l'università è bloccata da 4 settimane ormai...ma si respira un'aria di libertà (forse fittiza, lo ammetto). Però dà la sensazione di potere ancora fare qualcosa, di potere cambiare, anche in maniera infinitesimale, la realtà che ci impongono. Vi esorto quindi ad andare a votare, a cercare di cambiare le cose, a non subirle, a rischiare in prima persona scendendo in piazza in maniera massiccia bloccando l'intera economia (in maniera pacifica ovviamente).
Il mio solo rammarico è che probabilmente queste elezioni saranno manipolate: noi italiani all'estero ne siamo le prime vittime. Nelle schede elettorali che ho ricevuto la scelta era ristretta fra 8 partiti, 5 dei quali di centro ed estrema destra e solo 3 di centro sinistra (mancava per esempio la Rosa nel pugno e Rifondazione Comunista). Mi domando come questo sia possibile!
RESISTERE!!
31/03/2006 12:46
 
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+jade+
[Non Registrato]
ed anche io sono andata via!
Dal meraviglioso sud del nostro bel paese alla nordica e altrettanto bella Scozia.....con furore!
Sono partita 3 mesi fa oramai e sinceramente non me ne pento affatto!
Lo so,starete pensando che e' troppo poco tempo per affermare cio'.Ma dopo 4 anni BUTTATI VIA,SPRECATI a fare colloqui in Italia per ottenere posti disumani (sia in termini economici che umani!),nascondendo nei cv anche la laurea.....beh,direi che la mia affermazione e' piu' che leggittima!!!
Capisco tutti quelli che ancora sono nel nostro meraviglioso (ormai solo per il cibo,il sole,il mare e la gente!) Paese e che si stanno ancora dannando a trovare un minimo di dignita' sociale attraverso l'ottenimento di un diritto,quale il lavoro!Vi capisco perfettamente perche' il mio e' stato un vero calvario,sfociato poi nella decisione definitiva di lasciare la mia Patria,i miei affetti e oltrepassare la Manica!
Qui mi sento letteralmente rinata!
Prima di tutto,sono ritornata a sentirmi un essere umano in quanto operativo,socialmente e lavorativamente!Poi sono ritornata a sentirmi GIOVANE perche' qui,a differenza dell'italia,a 33 anni non sei una "persona in eta' pensionabile"!!!!
Ai colloqui in Italia tutti mi dicevano che ero troppo anziana (ed ho iniziato a 29 anni!!!),che con la mia eta' non conveniva a nessuno assumermi!
E poi c'e' da aggiungere anche che qui una donna non si sente discriminata lavorativamente in quanto FERTILE!!!Anzi (e questo lo dico a tutte le donne in ascolto!),qui la donna single e madre e' ipertutelata ed aiutata a sostenere le spese di un figliolo!!!
Proprio tutto come da noi,vero????
Cosa dirvi!Io ho fatto questa scelta a denti stretti comunque!
A nessuno penso faccia piacere lasciare i propri affetti ed andar via!
Ma non me ne pento e purtroppo mi sento anche di invogliare i giovani come me (anzi,soprattutto quelli piu' giovani!!!)ad armarsi di forza e coraggio e alzare i tacchi!!!!
Non vorrei adottare la filosofia "quando la barca affonda,i topi scappano!",ma restare a lottare per un diritto in Italia non conviene piu'.
Sappiamo tutti benissimo che se ci proviamo,o restiamo da soli a combattere contro i mulini a vento,o ci finiscono di metterci i bastoni tra le ruote!
E questo lo dico anche per rispondere a quel ragazzo che si e' trasferito in Francia e che sta assistendo ad uno dei fenomeni sociali piu' belli che si possa sperare di vedere nel proprio Paese!
Quando ho assistito alle immagini della protesa parigina,mi sono sentita pienamente con loro!Noi in Italia abbiamo assistito allo stesso stravolgimento del mondo lavorativo giovanile senza alzare nemmeno un po' la voce!Niente!Nessun grido!Soltanto atti violenti e per fortuna limitati provenienti da gruppi di estremisti!
Beh,allora mi sento di dire ai nostri cugini francesi:"Allons enfants de la Patrie....".SONO AL VOSTRO FIANCO!
31/03/2006 22:40
 
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Lucisant
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Io mi sa non torno più
Sono un ragazzo di Milano e da 5 anni vivo in Spagna, paese che reputo democratico e tollerante. Prima di venire in questo paese sono stato 1 anno in Inghilterra e 2 in Germania.

Negli ultimi anni, troppo spesso, mi sono vergognato di essere italiano, ogni volta che la televisione parlava dell'Italia e la sua politica da repubblica delle banane.
Credo, infatti, che noi italiani all'estero abbiamo la fortuna di poterci rendere conto della verità, in quanto non soggetti alla propaganda governativa.
Mi dispiace doverlo dire ma credo proprio che tra circa 5 anni richiederò la cittadinanza spagnola, rinunciano all'italiana.

Anche se amo il nostro paese e mi manca sempre di più, devo accettare l'idea di rimanere all'estero per sempre.. Ho quasi 28 anni e da 1 sono sposato e se tornassi a Milano mi aspetterebbero solo dei contratti di lavoro precari, che mai mi permetterebbero di raggiungere l'indipendenza che ho sempre avuto all'estero.

Quando cominciai a lavorare all'estero fu per curiosità e per imparare delle lingue, oggi purtroppo rimanere fuori dal mio paese si è tramutato in una necessità..

Adios para siempre Italia.
31/03/2006 23:17
 
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Julia
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E mi aggiungo io pure al coro degli emigranti...la Germania mi sta dando molto, anche se mi sto sudando ogni singolo traguardo, però ho sempre nel cuore il nostro paese (soprattutto ora che arriva la primavera, sigh!)...a volte la nostalgia è proprio struggente. Qui però sento di essere in un paese forte e ottimista, dove i giovani sono visti come delle risorse e gli si dà fiducia...Perfino quando ancora non parlano a perfezione la lingua! il risultato è che sto facendo cose che in Italia, a 26 anni, con una Laurea e un anno di tirocinio alle spalle, non mi sarei neanche potuta immaginare. Sarò anche folle, ma nei miei sogni c'è sempre il rientro nel Belpaese e spero che quando un giorno tornerò avrò qualche possibilità in più [SM=g27985]
Buonafortuna a tutti!


01/04/2006 02:37
 
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Carletto
[Non Registrato]
non importa
Cari amici,

non sono altrettanto giovane come voi. Quest'anno compio 50 anni, ma sento il bisogno di portare la mia testimonianza.
Sono uno di quelli partiti con la valigia di cartone la prima volta dal Sub come volontario nelle Forze Armate. All'epoca arruolarsi era una soluzione in una area geografica gia' aggravata dal problema della disoccupazione. Peraltro era una strada non difficile da parcorrere. Ricordo il mio primo stipendio di 23.000 lire al mese. Ma pensate "grazie" al fatto che avevo vitto e alloggio gratuito e uscivo tre volte a settimana riuscivo persino a risparmiare qualche mille lire. Incredibile. Ma a questo punto vi starete chiedendo cosa centro io con voi. Apparentemente non abbiamo niente in comune. Ma se vi racconto che nel corso della mia vita mi sono poi imbattuto in una cittadina svedese con la quale sono felicemente sposato e con la quale ho avuto due figlie (6 e nove anni)incominciate a capire che forse ci accomune il desiderio di emigrare. Da circa 20 anni, ogni anno trascorro le mie vacanze in Svezia nella citta' di Stoccolma. Conosco a questo punto bene quella Societa', tanto che ormai prossimo alla pensione ho deciso di trasferirmi in Svezia.
Tutto li' come potete immaginare e' estremamente piu' facile sia per i genitori che per i figli. Non vi nego che questa decisione e' molto condizionata dal futuro delle mie figlie.
Oggi vivo negli Stati Uniti per un contratto temporaneo di lavoro, ma vi confesso che questa Societa' mi ha profondamente deluso. Ho letto che qualcuno sente il bisogno di competizione. Qui negli USa la competizione supera ogni limite. La sanita' per esempio e' garantita solo ai piu' ricchi. Se stai male e non hai una assicurazione adeguata non hai scampo. Decini milioni di Americani non hanno l'assicurazione sanitaria e lo Stato non garantisce. Questa situazione e assolutamente vergognosa. L'Europa e' assolutamente piu' civile da questo punto di vista
Spero di non avervi annoiati.
01/04/2006 13:30
 
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ancheio
[Non Registrato]
inghilterra
Quante storie simili alla mia.

Io ho fatto un dottorato scientifico in Italia, finito a 27 anni e un po' per disaccordi con il mio prof un po' perche' forse mi ero stancato di fare ricerca, ho provato a cercare lavoro in Italia. Il risultato ve lo immaginate, decine di tentativi e un paio di offerte sotto i 1000 euro, offerte fatte come se mi facessero la carita', lavori noiosi, prospettive zero virgola zero. Ho rifiutato con famiglia e amici che mi davano del pazzo... in Italia accontentarsi e' la norma.

Avendo deciso di andare in UK, mi sono messo a studiare finanza da solo, e arrivato qui in meno di un mese ho trovato lavoro nella city, senza contatti o appoggi di nessun tipo. Cinque anni dopo, guadagno 4,500 sterline nette al mese piu' un bonus annuale che quest'anno e' stato di oltre 50mila euro netti. E non e' che io sia un genio, solo mediamente bravo come tanti miei ex-colleghi ancora precari in Italia.

Non sono solo i soldi, e' anche che qui ho avuto la possibilita' di riciclarmi alla soglia dei 30 in una carriera completamente diversa. In Italia non sarebbe successo MAI. in piu' sono libero, non devo fare il lecca**** a nessuno, e il mio stipendio e' deciso dal mercato del lavoro, non dalla beneficienza di un barone.



01/04/2006 14:07
 
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Marco
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Francia
Un paese democratico, dove quando una legge e' sbagliata si scende in piazza, si combatte ... e si vota...
sono partito dall'italia 6 anni fa ed ancora i contratti cocode e chichirichi non esistevano ancora, c'erano pero' i contratti di formazione (CPE alla francese) e gia' questo mi sembrava super ingiusto.
Con la mia super laurea, la mia super tesi di ricerca affiliato ad una universita' americana... Un milione e seicentomila lire per dover viaggiare per tutta l'italia e chiaramente non usare assolutamente niente delle mie competenze...

Ed allora via all'estero, in Francia senza parlare una sola parola di francese, ma usando un po di inglese e neanche tanto. Primo contratto: 2200 euro piu' l'assicurazione sanitaria che, per chi non lo sa, copre tutte le spese mediche.

Ed a fine anno ... "ci e' piaciuto il tuo lavoro, ecco un bell'aumento"... ed oggi a sei anni di distanza da quel momento passo largamente i 3500 euro al mese netti, tutta la sanita' e responsabilita' e bla bla bla.

Ed i miei vecchi compagni di universita'? fanno la spola tra un progetto cocode ed un chichirichi guadagnano nei casi migliori 1000 euro al mese... che devono spendere da avvocati per farsi pagare i mesi arretrati. Lavori certo non stimolanti ma pesanti, orari infernali (perche' in Francia ci sono quantomeno le 35 ore, i recuperi le festivita' nazionali, i ponti aziendali e le ferie).

Infine mi piacerebbe tornare in italia, ma a fare cosa?
a che prezzo?
ogni tanto spedisco un curriculum, ogni tanto le aziende mi richiamano per un colloquio al telefono, tutto bene,
poi la fatidica domanda "quanto prende al mese?"

in bocca al lupo per le elezioni, ma chiunque vinca non credo migliorera, perche' un partito ha fatto il contratto formazione lavoro, l'altro i cocode, la volonta' politica e' chiaro, la nostra generazione e' sacrificabile!!!
05/04/2006 19:13
 
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Ugo
[Non Registrato]
Viva Amsterdam
Ciao,

ad Amsterdam in questo puoi avere la casa in West.
3 stanze con servizi, 350 euro al mese.
Non ci vuole il diritto di urgenza.
Eventualmente fammi sapere, cerco di aiutarti......all'olandese, non con il classico "calcio in culo", ma indicando le organizzazioni apposite per questo.
Comunque, qua in NL la economia tira su la testa nuovamente e sta venendo fuori tanto lavoro.
A voi tutti IT e NERD sfegatati, se cercate la emozione nel supporto tecnico in Amsterdam, vi aiuto volentieri, qua sta venendo fuori il lavoro nuovamente.
I salari sono da un minimo di 1550 bruto a...dipende dalle esperienze remote, lingue conosciute, capacita'......é possibile prendere 3000 euro brutto al mese.
Ci pensate, potreste adottare un amico milleurista in Italia.

Divertitela, ciao a presto
Tot ziens
Ugo

N.B. Vorrei diventare Premier la prossima volta, chi mi aiuta?


Scritto da: info@generazione1000.com 10/03/2006 16.56
io non sono un milleurista: sono uno di quelli che alla fine e' andato
all'estero perche', si sa, all'estero l'erba e' sempre la piu' verde.
Purtroppo la verita' e' che qui ad Amsterdam l'erba piu' verde lo e'
davvero. Vi dico solo che vivo da solo in una casa sul canale e
nonostante paghi 700 euro di affitto (di cui la societa' contribuisce il
33% perche' sono venuto dall'estero!!!), non mi lamento di non avere i
soldi per potermi divertire. Ma i miei amici che sono rimasti a Roma,
ehhh, quelli non se la passano bene per niente...
Lorenzo

05/04/2006 21:08
 
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Alice
[Non Registrato]
io abito in campagna lavoro in città...
..tra mille contrattini provati!credo a volte che la soluzione spesso sia sotto i miei occhi a volte provi rammarico x gli studi fatti e gli sforzi ed il tempo perso tolto al divertimento spesso per un paese che non ti ripaga..sono esperienze che servono in ogni caso..anche se le persone di città ne vanno fiere e ci criticano!io invece credo che la tanto disprezzata campagna possa essere invece una grande ricchezza da valorizzare ed un'enorme risorsa di cui non ci rendiamo conto, è ancora incontaminata ..è bello tornarcila sera e viverci, avrai meno servizi ma le persone sono piu concrete e soprattutto si vive meglio a contatto con la natura!
Forse prima di andare all estero conviene fermarci a riflettere e apprezzare quello che abbiamo intorno..lo so è difficile come cambiare un sistema che va avanti cosi??Io ci provo con tutta me stessa tutti i giorni..speriamo porti buoni frutti..per ora mi sta fortificando!in bocca al lupo a tutti i giovani crediamo sempre che è possibile cambiare questo paese!!!sta solo a noi farlo!
09/04/2006 16:30
 
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LEO
[Non Registrato]
Anch'io
Sono arrivato in questo forum grazie al Corriere Della Sera sul Web, che riprendeva un articolo dell'Herald Tribune. Gia', perche' poi sia stato un giornale straniero ad accorgersi di questo problema, forse questa domanda risponde a tutti gli argomenti di questo forum.

Sono un milleurista di vecchia generazione, passato di recente la soglia dei 50. Il mio profilo e' simile all'amico che vive in Inghilterra anonimo e con titolo "anchio". A 19 anni ho lasciato la Sicilia, a 44 anni ho lasciato l'Italia e dopo 3 anni in Inghilterra ho ottenuto tutto cio' che non ero riuscito ad avere nel mio paese in 25 anni.

Il ricordo che ho dell'Italia e' ancora quello del "Padrino". Non mi riferisco al termine usato nella mafia ma a alla persona che ti raccomanda. A colui o colei che e' al posto giusto ed al momento giusto. Al quale chiedi, [SM=g27992] con sottomissione un tuo diritto (il lavoro ed il rispetto per la persona), e dal quale ricevi a seconda la sua disponibilita' e discrezione un pezzetto di osso gia' spolpato da altri. Nei casi migliori, se la tua sottomissione e' particolarmente efficace, potresti anche essere raccomandato per l'ultimo gradino di una lunga carriera nel posto fisso che non ti fara' felice, ma ti permettera' di "tirare a campare". Sveglia, ci sono 2 miliardi di persone tra Cina ed India che ci stanno facendo a pezzi. E' ora di essere realisti e darsi da fare dentro o fuori l'Italia.

Buona fortuna.

Leo
17/04/2006 19:48
 
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Io
[Non Registrato]
Io voglio tornare!!!!!
Parlo della mia esperienza in Inghilterra. Sono 10 anni a Londra, ho fatto un corso sul turismo qua' nell'universita, ma quando sone entrato nel campo del lavoro ho notato che molta gente non aveva nessuna esperienza nel campo. Per trovare un lavoro decente ho mandato tanti di quei cv, chiamato tante di quelle agenzie. Adesso prendo sui 1200 sterline nette, ma Londra e cosi costosa non saprei quante equivalerebbe in Italia. Se prendessi le 4700 sterline nette che prende "ancheio" sarebbe una altra storia. Il maggior ostacolo che ho trovato nel trovare il lavoro sono gli inglesi stessi, che appena sentono l'accento straniero pensano che sei solo uno straniero, un altro maledetto straniero (bloody foreigner)e se possibile non ti offrono il lavoro. Forze sono troppo orgoglioso Io, ma non mi piace essere trattato da cittadino di seconda classe. Questa e' la mia esperienza personale, ma conosco tantissimi Italiani qua' a Londra che non sono d'accordo, tanti sono realizzati perche magari hanno trovato il loro primo lavoro decente o hanno progredito nella carriera, tanti altri come a me vogliono andare via o sono andati via, perche o Londra non gli offriva quello che volevano.
Comunque andro via e vedremmo come andra in Italia.
20/04/2006 12:23
 
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majani
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ma come si fa????
Ciao a tutti,
da quasi due anni anche io faccio parte dei milleuristi...laureata in ingegneria vivo a Genova e dovrei considerarmi "fortunata" ad aver trovato questo lavoro...io però non ci sto, non riesco ad abituarmi a questo stile di vita...Per questo da un po di tempo sto pensando di andare a lavorare all'estero (Spagna, Inghilterra...)almeno per un po. Ho visto che molti di voi hanno fatto esperienze di questo tipo, per cui vi chiedo se qualcuno può indicarmi un modo efficace per intraprendere questa strada, senza perdermi troppo nella marea di informazioni che si trovanosu web...
Grazie e un 'in bocca al lupo a tutti'!
20/04/2006 16:10
 
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XavierTNT
[Non Registrato]
Re: Viva Amsterdam

Scritto da: Ugo
Comunque, qua in NL la economia tira su la testa nuovamente e sta venendo fuori tanto lavoro.
A voi tutti IT e NERD sfegatati, se cercate la emozione nel supporto tecnico in Amsterdam, vi aiuto volentieri, qua sta venendo fuori il lavoro nuovamente.


Ciao Ugo
io sarei interessato a saperne qualcosa di più...
Se ti va scrivimi a xaviertntCHIOCCIOLAgmail.com
Tra il 22 ed il 24 sarò dalle tue parti, quindi potremmo scambiare quattro chiacchiere dal vivo.

Saluti
26/04/2006 06:17
 
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Valerio
[Non Registrato]
x Ugo
Ciao,fai sapere anche a me...please.
Sono un traduttore inglese-italiano con ottima conoscenza della lingua (scritta e parlata).
vladovant@yahoo.it
26/04/2006 11:29
 
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Kassandra
[Non Registrato]
io me ne sto andando
Salve a tutti,
poche parole.
26 anni, laureata da due in lingue straniere, conoscenza perfetta di 3 lingue europee.
due anni in ufficio marketing, in qui mi fanno fare segretariato, mi fanno portare i cappuccini al boss e varie ed eventuali.
Di formazione, in due anni, neanche a parlarne.
guadagno: 1070€.
Amiche che mi invidiano visti i loro 850€ netti.
Amiche che mi consigliano di pensarci bene prima di lasciare un lavoro ben retribuito e a tempo indeterminato.
Ma che devo fare?
a 26 anni non è il momento di accontentarsi.
Quindi a settembre Spagna. Madrid. Per seguire una passione (la fotografia), che forse non mi porterà a niente. Ma almeno posso dire di averci provato.
Ringrazio chiunque possa darmi info sulla città/lavoro/alloggio.

Sauti,
K
06/07/2006 13:59
 
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Manuela
[Non Registrato]
Me ne sono andata ma non rinnego le mie radici
Sono un ex mille eurista di Milano....alla fine me ne sono anata in Olanda per fare lo stesso lavoro al doppio dello stipendio in una realta' che non e' piu' cara di Milano. Tuttavia non rinnego le mie radici. Ogni volta che torno l'Italia mi sembra bellissima. La nostalgia e' tanta ma non ritornero'
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