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Le divinità della Wicca prendono ispirazione da tutte le tradizioni pagane, dai Greci, ai Celti, ai Vichinghi, agli Egizi e così via. Ogni Wiccan è libero di crearsi il proprio Pantheon in base a quello che sente più vicino a lui. La maggiorparte delle persone vede però le divinità come immanenti, cioè adora gli spiriti naturali e gli elementi: Madre Natura, gli alberi, le acque, i venti e così via.
Un'altro principio fondamentale è che esiste un entità unica, tutte le Dee sono un'unica Dea e tutti gli Dei sono un'unico Dio che a loro volta sono le due polarità opposte dello stesso Uno.
Così tutti i nomi di divinità non sono altro che un'aspetto di questa divinità unica.
Molti non identificano neanche gli Dei con un nome, ma si limitano a definire le due polarità semplicemente come la Dea e il Dio.
LA DEA
La Dea è il principio femminile, la Madre terra, la Luna. Può avere molti aspetti ed è la divinità preponderante tra le due polarità forse per un rifiuto al maschile tipico di chi ha lasciato il Cristianesimo.
La Dea è la Madre, quindi colei che presiede alla fecondità e alla nascità, è colei che ascolta e consola, Guarisce e da consigli, ma soprattutto da la vita!
La Dea è anche la Fanciulla, la purezza, l'amore nella sua forma più casta, l'innocenza e la voglia di vivere. Ma anche la Fanciulla guerriera che da battaglia e che presta la forza della sua gioventù.
La Dea ha anche un lato oscuro, quella della Vecchia, la Morte. Ma è una morte che da speranza perchè preannuncia una rinascita, è il significato profondo della vita, il ciclo perpetuo delle stagioni. La Vecchia da saggezza, da la verità anche se in modo crudele a volte.
La Dea ha tanti volti alcuni buoni altri cattivi, ma rispecchia la vita e le leggi naturali.
IL DIO
il Dio è il principio Maschile, la forza bruta, lo spirito selvaggio della natura, il Sole. Il Dio ogni anno muore e risorge per noi, per dare la vita ai suoi figli e al culmine della sua forza rigenera se stesso.
E' un Dio guerriero, che da forza per le battaglie, ma è anche il padre che da protezione, è il compagno, l'ardore della passione.
L'entità maschila maschile è spesso pensata come sottoposta a quela femminile, ma in realtà rappresenta entrambi i lati della vita, senza il Dio la Dea non può dare vita, e senza la Dea il Dio non può distruggere e ricreare. |