http://www.amazon.it/ali-della-farfalla-inferno-piedi/dp/6050394563/ref=sr_1_2?s=books&ie=UTF8&qid=1443807669&sr=1-2 VERSIONE CARTACEA
http://www.amazon.it/ali-della-farfalla-inferno-piedi/dp/6050394563/ref=sr_1_2?s=books&ie=UTF8&qid=1443807669&sr=1-2
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a Headache in the pelvis di D. Wise

Ultimo Aggiornamento: 25/08/2008 11:27
13/03/2007 14:39
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ho trovato questo libro molto interessante e propositivo per affrontare la cura del dolore pelvico cronico, ecco un riassunto sintetico dei concetti base:

parte dal presupposto che chi soffre di dolore pelvico cronico (lo abbrevierò in DP) inconsciamente tiene costantemente in tensioni i muscoli pelvici; (confermo nel mio caso non solo quelli ma vedi bruxismo, collo, cefalea muscolo censiva ecc).
questa perpetua tensione crea un ambiente sfavorevole per i tessuti circostanti, per i vasi sanguigni e per gli organi stessi. La componente psicologica è fondamentale: esiste un circolo vizioso tensione-ansia-dolore che se non lo si spezza ha come effetto quello di aumentare il dolore.
Per esempio: uno tende a tradurre le sue preoccupazioni in tensione muscolare pelvica; questa tensione provoca dolore agli organi; questo dolore mi provoca ansia, l’ansia fa aumentare la tensione, più tensione = più dolore e così via.
In particolare fa riferimento alla pericolosità dei siti internet che parlano di DP e CI:
la lettura di queste informazioni spesso catastrofiche che non propongono alcun rimedio, ha come effetto quello di far cadere il paziente in uno stato di sconforto e disperazione che non fa altro che aumentare l’ansia, quindi la tensione, quindi il dolore.
Inoltre definisce come speculative gran parte delle ipotesi che si sono offerte finora circa l’eziologia della malattia: immunitaria, intrappolamento di nervi, oscuri agenti patogeni ecc. ecc.
Praticamente più che una patologia del nervo stesso potrebbe essere una sofferenza del nervo causata dall'infiammazione dei tessuti circostanti.
Trovo molto utile la lettura del libro perché come lui stesso definisce “apre uno spiraglio di luce in fondo al tunnel”, nel senso che propone un rimedio, un atteggiamento attivo e non passivo di fronte alla malattia.
La strada verso la guarigione o cmq verso la riduzione drastica della sintomatologia non è breve, tantomeno facile, però può dare grossi risultati…l’unico modo per saperlo è PROVARE.
Si articola su 4 vie:
1)rilassamento paradossale (tecnica di rilassamento profondo della muscolatura tesa)
2)rilassamento minuto-per minuto, vale a dire che durante il giorno bisogna ricordarsi di lasciare andare la muscolatura pelvica un po’ come quando ci si prepara alla minzione senza farla, ovviamente!)..questo il più volte possibile, per aiutare i muscoli a “resettare” la loro memoria, cioè a ri-insegnargli che la posizione corretta è quella rilassata e non quella tesa.
3)Rilascio miofasciale e dei trigger points. Affidarsi ai terapisti specializzati (il problema è che a sua detta nessuno fuori da Stanford si sia mai preso la briga di imparare) per lavorare sui TP interni ed esterni in modo da scioglierli.
4)Esercizi di stretching specifici per allungare la muscolatura contratta del pavimento pelvico e delle gambe.


13/03/2007 14:42
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un articolo che spiega il nesso
io mi chiedevo pero: dicono che è tensione muscolare..però effettivamente nella vescica ci sono delle alterazioni biochimiche (vedi per esmpio aumentato numero di mastocellule)..credo che questo articolo ci possa essere d'aiuto a capire un po' di più il nesso tra le due cose...

da www.chronicprosatitis.com

La mioneuropatia pelvica, in termini semplici, descrive un processo in cui la persone di un particolare tipo genetico e spesso con tensioni, ansia, e predisposizioni allergiche, sviluppano un processo cronico nelle pelvi che coinvolge muscoli, nervi e mastocellule.
Questi individui tendono a tenere in tensione i muscoli del loro pavimento pelvico inconsciamente e continuamente. Questo serraggio dei muscoli profondi può essere provocato sia dalla predisposizione individuale alla tensione, oppure può essere il risultato di una risposta difensiva ad un precedente trauma dell’area pelvica o spinale, interventi chirurgici pelvici, ciclismo, parto, lunghi periodi seduto o stress sul lavoro e, in alcuni casi, infezioni del tratto urinario. Altri comuni eventi che possono portare al danno:
- modelli di tensione cronica sviluppati nell’infanzia come risultato ad un abuso sessuale, sensi di colpa attorno alla sfera sessuale, lezioni di danza o stress.
- Traumi minori e ripetitivi, o sforzo per costipazione, o ostruzioni urinarie.
- Altre infiammazioni agli organi pelvici come uretriti, endometriosi, vaginiti, ragadi anali, o dolore riferito da altri muscoli, visceri o nervi adiacenti.

Il conseguente spasmo muscolare e l’ipertonicità dei muscoli pelvici, porta ad una iperirritabilità delle fibre muscolari. I fasci di fibre iperirritabili nei muscoli del pavimento pelvico diventano “legati”, inelastici, e incapaci di contrarsi o rilassarsi.
I nervi iperstimolati che innervano questi muscoli , tramite un complesso che coinvolge la sensibilizzazione centrale, fibre afferenti (sensitive), wind-up neuronale, intercomunicazione tra plessi nervosi, cross-talk neurale, convergenza viscerosomatica, la natura degli afferenti viscerali, e variazione individuale di anatomia e neurofisiologia, instaurano un processo nei tessuti del tratto genito-urinario che porta alla patologia.
Questa patologia risulta quanto le estremità del nervo iper-producono sostanze chimiche chiamate neuropeptidi. I neuropeptidi stimolano potenti cellule di difesa immunitaria chiamate mastocelleule. Una volta stimolate, queste cellule producono un’ampia gamma di agenti chimici (istamine, TNF-alfa, prostaglandine infiammatorie) che causano dolore, infiammazione e tutti i sintomi tipici di prostatiti abatteriche, uretriti, orchialgia, cistiti e vulvodinia.
La terapia è multimodale, coinvolgendo massaggio e rilascio dei trigger points nei muscoli pelvici profondi, specifici esercizi di stretching, controllo dello stress, forme speciali di rilassamento dei muscoli pelvici, terapia farmacologia dei nervi, prodotti che migliorano l’attività delle mastocellule.
04/09/2007 14:29
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è interessantissima questa cosa sai?
per cui in sostanza sarebbe utile seguire una fisioterapia fatta da persone esperte o cmq ancora manipolazioni interne...sbaglio?
Simona
21/08/2008 16:58
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Ciao Poplife, siccome sto pensando di acquistare il libro, mi sai dire se oltre alla teoria c'è anche della pratica? Mi spiego, è descritto come fare gli esercizi per rilassare i muscoli?
25/08/2008 11:27
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sì, nel libro spiean come va fatta la pressione per il rilascio dei trigger points, a cui va abbinato un metodo di rilassamento mentale che sempre viene spiegato nel libro. Non facile da fare da soli, ma io ci ho provato.
ora che rileggo a ditanza di tempo quanto descrivono nel libro, devo dire che non concordo molto col fatto che la causa sia il muscolo che disturba il nerco, ma pittosto il contrario, cioè la nevite che fa contrarre i muscoli. E' chiaro che rilasciare i muscoli è utile e benefico, ma senza un'opportuna cura anti nevralgica nel giro di breve tempo ci si ritroverebbed a capo. Questo è naturalemnte il mio umile parere, che però ho provato sulla mia pelle: dopo che a carmagnola mi hanno "liberato" il pudendo dalle aderenze, sono stata bene per una settimana, ma senza farmaci nel giro di breve ero punto a capo. Secondo me vanno abinate le due cose.
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