  13/01/2006 09:56 |
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| | | Post: 531 | Sesso: Femminile | amante del forum | | OFFLINE |
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Questa parola fu usata dai greci per una funzione particolare che avveniva dopo la morte di un antico egizio.
Qual è questo rito?
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| 13/01/2006 11:26 |
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| | | Post: 3.003 | Sesso: Maschile | The Boss e | la mia parolA e LECCE | | OFFLINE |
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studio della sua vita dopo morto.. ![[SM=x959562]](http://www.chatitaliachat.it/serpe/carteles/129.gif) |
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| 14/01/2006 15:46 |
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| | | Post: 531 | Sesso: Femminile | amante del forum | | OFFLINE |
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Presso gli antichi egizi il cuore era considerato simbolo della vita, sede del pensiero, dei sentimenti e della forza vitale.
Dopo la morte, il defunto doveva sottostare al giudizio del tribunale di Osiride tramite la "pesatura del cuore". Il cuore veniva posto sul piatto di una bilancia mentre sull'altro si poneva una piuma, simbolo di Maat, la Giustizia: se era il cuore a risultare più pesante, il defunto veniva divorato dalla dea Ammut (mostro dalla testa di coccodrillo, corpo di ippopotamo e criniera di leone) che attende il defunto a bocca aperta.
Per assicurarsi che il cuore del defunto non testimoniasse a sfavore del morto, veniva posto fra i bendaggi della mummia, nella zona del cuore, uno scarabeo il cui lato inferiore riportava solitamente un capitolo del "Libro dei morti" che recita: "O cuore mio, non levarti contro di me come testimonio, non accusarmi nel tribunale, non rivolgerti contro di me alla presenza dell'addetto alla bilancia (Anubis), non dire menzogna davanti al dio grande, signore dell'occidente (Osiride)...etc. etc.
Seguivano poi litanie, tipo: non ho rubato, non ho spostato i confini della mia terra, non ho imbrogliato, non ho calunniato, etc. etc.
Insomma, il nostro decalogo all'incontrario...
La nostra religione ha preso tanto da quella degli antichi egizi! ![[SM=x959567]](http://www.calshop.biz/smiles/hands.gif) 
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| 14/01/2006 17:25 |
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| | | Post: 3.003 | Sesso: Maschile | The Boss e | la mia parolA e LECCE | | OFFLINE |
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ma come erano macabri... ![[SM=x959555]](http://www.vocinelweb.it/faccine/cartelli/46.gif) |
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| 15/01/2006 16:02 |
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| | | Post: 531 | Sesso: Femminile | amante del forum | | OFFLINE |
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No. Micca toglievano il cuore dal morto! Era una simbologia!
Pensa, quando il defunto doveva passare nell'aldilà (tipo il nostro paradiso) per continuare la sua vita, doveva dimostrare di esserne degno.
Ecco che, su una ipotetica bilancia, si poneva l'ipotetico cuore del defunto che doveva pesare quanto una ipotetica piuma, simbolo della dea Maat, che rappresentava la giustizia.
Il cuore doveva essere leggero come la piuma, a dimostrazione che sulla terra non aveva peccato.
Superata questa prova, il defunto poteva iniziare nuovamente la sua vita eterna, con tutti gli agi e le piacevolezze che aveva goduto da vivo.
Ecco perché serviva il corpo intatto (mummificazione) e perché nelle tombe venivano messi oggetti di uso quotidiano, gioielli, abiti, viveri, e statuette di servitori che avrebbero servito il defunto anche nell'altra vita.
Perciò la morte non era vista come un evento tragico, ma solo un trapasso da una vita all'altra.[Modificato da -francis- 15/01/2006 16.03]
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| 16/01/2006 11:38 |
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| | | Post: 3.003 | Sesso: Maschile | The Boss e | la mia parolA e LECCE | | OFFLINE |
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scusa ma se erano tutte cose ipotetiche come facevano a sapere se il cuore era leggero come una piuma?
c'era una specie di giudice che lo giudicava? |
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| 16/01/2006 18:01 |
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| | | Post: 531 | Sesso: Femminile | amante del forum | | OFFLINE |
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Prima di tutto dobbiamo sgombrare la nostra mente dal modo di pensare di oggi, cercando di entrare nella mentalità di persone vissute 5 mila anni orsono.
Per i cattolici credenti e praticanti di oggi, quando una persona muore ha tre possibilità: andare all'inferno, in purgatorio e in paradiso, a seconda di come si erano comportati da vivi. Ma chi stabilisce se hanno peccato o no?
Gli antichi egizi credevano, come detto, nella vita oltre la morte. Ma per avere diritto a questa seconda ed eterna vita dovevano aver vissuto senza peccare.
Al momento della morte, il loro cuore veniva pesato, simbolicamente, sul piatto di una bilancia avente come contrappeso una piuma, simbolo di leggerezza e giustizia.
Dopo che il defunto ha elencato tutte le cose buone fatte sulla terra, e proclamato di non aver peccato, viene giudicato da un tribunale composto da tutti gli dei maggiori.
Se il giudizio è positivo, viene dichiarato "Giusto di voce" ed ammesso a godere della vita eterna; se invece ha mentito, dichiarando il falso, allora la bilancia penderà dalla parte del cuore, che non è leggero perché pieno di peccati, ed il cuore stesso viene mangiato da un mostro, negando così la possibilità di una seconda vita al defunto peccatore.
Chissà se è da questo rito che noi oggi usiamo la bilancia per impersonare la giustizia?
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