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Vogliamo crederci (un nobile impegno)

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2007 13:17
06/07/2007 14:48
 
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Da un capitolo del DPEF (Documento di programmazione economica e finanziaria) dedicato alla Cooperazione allo sviluppo:

"Le previsioni per il triennio 2007-2009, a legislazione vigente, indicano un livello di APS (Aiuto Pubblico allo Sviluppo) in diminuzione (0,20 per cento nel 2008; 0,16 per cento nel 2009), in netto contrasto con gli adempimenti assunti. E' quindi indifferibile un'azione correttiva volta a innescare una tendenza positiva dell'APS, attraverso un significativo aumento dei relativi stanziamenti con l'intento di avvicinarsi il più possibile all'obiettivo dello 0,51 per cento, anche in previsione della Presidenza italiana del G8 nel 2009, appuntamento al quale l'Italia sarà chiamata in prima persona a dimostrare la serietà degli impegni presi. A tal fine, i Ministeri competenti (in primo luogo il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dell'Economia e delle Finanze, che cura i rapporti con le banche e i fondi di sviluppo a carattere multilaterale) definiranno obiettivi annuali per il triennio 2008-2010, che dovranno tendere (al netto degli arretrati per gli anni precedenti, per i quali dovranno essere individuate le risorse necessarie) al raggiungimento dello 0,33 per cento nel 2008 (stimabile intorno ai 4,7 miliardi complessivi) e dello 0,42 per cento nel 2009 (stimabile intorno ai 6,1 miliardi complessivi), per poter giungere allo 0,51 per cento nel 2010 (stimabile intorno ai 7,5 miliardi complessivi). All'interno di tali stanziamenti in ogni caso priorità dovrà essere assegnata all'Africa, per la quale l'Italia si è impegnata al Vertice di Gleneagles per un raddoppio degli aiuti.

In una prospettiva più a lungo termine il Governo ha proposto, attraverso la legge delega in discussione al Parlamento, una riforma della cooperazione allo sviluppo volta a dare maggiore unitarietà e coerenza alla politica di cooperazione italiana, e a definire una nuova struttura organizzativa più rispondente alle nuove sfide poste dallo sviluppo e dalla globalizzazione."

Nobile impegno: vigiliamo e facciamoci parte dirigente affinchè non rimanga disatteso.


03/12/2007 13:17
 
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La Campagna del Millennio commenta la Legge Finanziaria

La finanziaria approvata al Senato non apporta sostanziali modifiche al testo proposto dal Governo. Le promesse fatte con il DPEF del giugno scorso restano ancora una volta disattese.

Ripetiamo quanto affermato lo scorso ottobre al momento della prima approvazione del Governo del testo della Finanziaria: sicuramente i 910 milioni che derivano dall’extragettito che sono stati stanziati a complemento della finanziaria 2007 per saldare debiti pregressi in materia di cooperazione sono una somma considerevole, che testimonia una volontà politica di mantenere gli impegni assunti a livello internazionale.

Questa cifra sarebbe in grado, se il Governo riuscirà a spendere entro il 31 dicembre del 2007 tutti i fondi stanziati, di portare l’Italia nel 2007 allo 0,29% PIL/APS, risultato apparentemente molto importante. Diciamo solo apparentemente perché ancora una volta si tratterebbe solo del risultato di una manovra una tantum che non garantisce all’Italia un incremento costante degli aiuti. Anzi se il testo approvato in Senato dovesse essere approvato anche alla camera nel 2008 l’Italia tornerebbe drammaticamente a ritrovarsi a un esiguo e inaccettabile 0,20% APS/PIL.

La finanziaria 2008 infatti alloca solo 100 milioni in più alla cooperazione, un ammontare che lascia l’Italia ancora molto lontana dagli impegni assunti anche a livello europeo e dal raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Questo stanziamento (iniziale) non riflette quanto dichiarato dal governo nel DPEF, che prevedeva una tempistica per raggiungere lo 0,33% PIL in APS entro il 2008 e lo 0,51% entro il 2010.

Questa situazione oltre a far perdere di credibilità internazionale l’Italia ha due conseguenze dirette e gravi sull’’Europa e verso i paesi più poveri:

1. Ricordiamo che l’Italia è tra i paesi più ricchi del mondo, troppo spesso ce lo dimentichiamo!, e che appartiene al G8 e G7. Il suo disimpegno nei confronti della lotta contro la povertà avrà delle ripercussioni su tutta l’Europa: non mantenendo il proprio impegno non solo fallirà come paese ma sarà responsabile del potenzialefallimento dell’intera Europa che avrà molte difficoltà in più nel raggiungere entro il 2010 lo 0,56% PIL in APS senza l’Italia;

2. Altra conseguenza grave dipende dal fatto che la percentuale di APS/PIL non è un semplice numero ma è un impegno preso verso e con i paesi più poveri. Paesi che stanno facendo riforme e sforzi enormi per realizzare gli Obiettivi del Millennio anche contando sulle promesse che l’Italia ha fatto. Il mancato pagamento degli aiuti e soprattutto la mancanza di una programmazione di tali pagamenti blocca le politiche di questi paesi e li rende ancora più vulnerabili.

E’ fondamentale dunque che l’Italia mantenga le promesse del DPEF del giugno scorso e che inizi con una seria riforma per quanto riguarda l’efficacia dei propri aiuti, attuando con urgenza le disposizioni della Dichiarazione di Parigi.

Campagna del Millennio Italia

Novembre 2007
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