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SEGRETO: SCONTRO GOVERNO PROCURA

Ultimo Aggiornamento: 16/02/2007 19:04
16/02/2007 19:04
 
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OSSERVATORIO SULLA LEGALITA'
15 febbraio 2007
Abu Omar : magistrati scossi dalle dichiarazioni del governo
di Rita Guma

www.osservatoriosullalegalita.org/07/acom/02feb2/1515ritavol...

Sono state vive le reazioni della magistratura associata alle dichiarazioni di esponenti del governo sulla vicenda del segreto di Stato e del procedimento in corso presso la Procura di Milano sul rapimento dell'imam Abu Omar.

Per il Movimento per la Giustizia - associazione di magistrati e cittadini e componente dell'ANM - il segretario generale Carlo Citterio ricorda che "Il Governo e l'Esecutivo sono i soggetti deputati a promuovere le scelte di valore che caratterizzano la politica nazionale, e a darvi concreta esecuzione. Alla magistratura spetta, per Costituzione, la tutela dei diritti, in piena indipendenza dagli altri poteri dello Stato e secondo il principio del pari trattamento dei cittadini davanti alla legge".

Ecco perche' "Sorprende che da autorevoli esponenti del Governo provengano accuse tanto pesanti quanto generiche nei confronti di magistrati, ancora una volta di Milano, mentre sono in corso procedimenti penali aperti al vaglio dei giudici naturali; accuse oltretutto relative ad una ricostruzione fattuale che autorevole stampa oggi, semplicemente ricordando quanto già noto nel succedersi dell'informazione quotidiana, attesta contraria alla realtà di quanto accaduto".

"Come in passato, anche oggi invochiamo con forza il rispetto dell'indipendente lavoro dei pubblici ministeri e dei giudici - continua Movimento per la Giustizia - e pretendiamo la conservazione delle condizioni di serenità e libertà della giurisdizione. Dobbiamo rilevare che proprio ieri il Parlamento europeo ha sollecitato gli Stati nazionali a cooperare per il rispetto delle regole e dei diritti anche nella lotta al terrorismo, e che autorevoli rappresentanti della Commissione europea hanno contestualmente auspicato che continuino o inizino le inchieste giudiziarie, quali strumenti e luogo naturale e competente per arrivare all'accertamento della verità".

Infine il Movimento per la Giustizia constata che "altri Governi europei hanno ritenuto imprescindibile la massima collaborazione nei confronti delle richieste del potere giudiziario, anche nei casi in cui necessità di sicurezza nazionale possano comportare esigenze di segreto. Le scelte di valore annunciate e le condotte intraprese dal nostro Governo sembrano andare obiettivamente nell'opposta direzione. Tutto ciò non può che preoccupare, e molto".

"Ho letto le dichiarazioni attribuite all'onorevole Rutelli in ordine al procedimento che vede imputati agenti dei Servizi segreti e il direttore del Servizio Nicolò Pollari - dichiara invece Nello Rossi, segretario nazionale dell'Asociazione Magistrati - Ritengo che il governo sia libero di scegliere la via del ricorso alla Corte costituzionale per salvaguardare quelle che ritiene sue prerogative, ma le dichiarazioni dell'onorevole Rutelli vanno ben oltre la rivendicazione di queste prerogative".

Rossi ritiene che "l'Anm, dopo avere svolto un esame approfondito, debba esprimere il suo punto di vista attraverso i suoi organi statutari, ribadendo che i magistrati impegnati in delicate indagini debbano essere tutelati nell'esercizio delle loro funzioni e nell'adempimento dei loro doveri, e non possano essere oggetto di dichiarazioni unilaterali che sembrano imputare loro gravi responsabilità".

Nella sua risposta al question time della Camera dei deputati il vicepremier Francesco Rutelli, a nome del governo, ha dichiarato ieri che la richiesta di inoltro al Governo degli Stati Uniti della domanda di estradizione nei confronti di ventisei cittadini americani indagati, e' attualmente "in fase di esame e valutazione, tenuto conto di un fatto nuovo, su cui devo dare un'informazione aggiuntiva. Il Governo ha ritenuto violato il segreto di Stato, attivando, dinanzi alla Corte costituzionale, il conflitto con l'autorità giudiziaria di Milano, sui rapporti tra agenti del Sismi e agenti stranieri, per ciò che concerne il sistema organizzativo ed operativo del Sismi medesimo. In altre parole... in occasione dell'indagine sul sequestro di Abu Omar, l'autorità giudiziaria ha acquisito elementi informativi, anche di carattere documentale, attinenti alla identità di ottantacinque dipendenti del servizio, intercettandone le utenze cellulari in uso, nonché elementi attinenti alla struttura e alle logiche di funzionamento del servizio medesimo, non direttamente afferenti al sequestro in questione. Il materiale sequestrato, altresì, prevede che siano ritenute lese, da parte del Governo, le prerogative di secretazione, nonché gli esiti delle indagini effettuate a carico degli agenti del Sismi, depositati in occasione della richiesta di rinvio a giudizio.... va chiarito che per l'aspetto dell'acquisizione di materiale classificato da parte dell'autorità giudiziaria, nonché di elementi informativi comunque sottratti alla diffusione, il Governo provvide ad apporre il segreto di Stato per impedire l'utilizzazione degli esiti di tali accertamenti. Si tratta ora di attendere il provvedimento della Consulta, che potrà fornire ulteriori ed utili elementi di valutazione ai fini delle determinazioni da assumere".

Gli esperti fanno notare che la Corte Costituzionale, in varie sentenze, ha affermato che il segreto puo' coprire una notizia o un documento ma non un fatto. Per cui il sequestro Abu Omar non puo' in se' essere oggetto di segreto di Stato. E sempre la Consulta ha affermato che l'appartenenza ai Servizi non equivale ad una causa di non punibilita' dell'appartenente, aggiungendo - con riferimento a queste due affermazioni - che dunque il PM e' liberissimo di procedere nella sua azione se ha raccolto prove diverse da quelle eventualmente contenute nei documenti coperti da segreto di Stato.

Il parlamento europeo ha approvato ieri a maggioranza la relazione della Commissione di indagine sull'uso presunto dei Paesi europei da parte della CIA per il trasporto e la detenzione illegale dei prigionieri, anche con destinazione in Paesi che praticano la tortura. Il rapporto condanna alcuni governi UE per aver collaborato con gli USA o tollerato l'azione dei servizi segreti americani in territorio europeo. Riguardo alla vicenda di Abu Omar, oltre che ringraziare Magistratura e Polizia di Milano per le indagini sul caso Abu Omar, la relazione deplora il governo italiano per essersi rifiutato (sia sotto Berlusconi che sotto Prodi) di rispondere alla richiesta di audizione formulata dalla Commissione e lo si invita a prendere urgentemente una decisione sulla richiesta di estradizione inoltrata al governo stesso dalla Procura di Milano.

In occasione della discussione del documento, il vice presidente e commissario alla giustizia, liberta' e sicurezza UE, Franco Frattini, ha detto che e' importante che ci sia una ricerca della verita' ed un accertamento dei fatti, cosa che spetta alla magistratura. Anche il rappresentante della presidenza tedesca del Consiglio, Günther Gloser, ha sottolineato l'importanza del lavoro dei tribunali nazionali ed ha ribadito che il Consiglio dei ministri UE (che nel rapporto viene rimproverato) non potrebbe accettare alcun compromesso riguardo ai diritti dell'uomo.

Procedimenti giudiziari sulla vicenda dei voli e delle prigioni segrete della CIA sono in corso in Germania, Portogallo, Svizzera e Spagna. Proprio il governo spagnolo ha recentemente assicurato la piena collaborazione con la magistratura e dichiarato che non ci sara' segreto di Stato sui fatti connessi all'inchiesta, anzi i servizi segreti spagnoli stanno gia' collaborando con i giudici dell'Audiencia Nacional.



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today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2007-02-15T184422Z_01_LAN558861_RTRIDST_0_OITTP-ABU-OMAR-CONS...

Abu Omar, Rutelli: depositato ricorso governo a Consulta
giovedì, 15 febbraio 2007 7.44

ROMA (Reuters) - E' stato depositato stamani alla Corte costituzionale il ricorso del governo contro la magistratura di Milano perché avrebbe travalicato i suoi poteri nell'inchiesta sul rapimento di Abu Omar, violando il segreto di stato. Lo ha reso noto un comunicato stampa dello staff del vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli.

Nel suo intervento al question time alla Camera di ieri, Rutelli "ha riferito sulla decisione presa dal Consiglio dei ministri dello scorso 8 febbraio, con la quale il governo ha proposto il conflitto di attribuzione, depositato questa mattina presso la Cancelleria della Corte costituzionale, a tutela del potere spettante al presidente del Consiglio e del principio di leale collaborazione tra i poteri dello Stato", si legge in una nota.

Parlando ai deputati, Rutelli ha detto ieri che la magistratura milanese ha violato "le prerogative di secretazione" del governo in tre casi: prendendo informazioni, anche di carattere documentale, attinenti alla identità di 85 dipendenti del servizio, intercettandone le utenze cellulari e acquisendo "elementi attinenti alla struttura e alle logiche di funzionamento del servizio medesimo, non direttamente afferenti al sequestro in questione".

Il vicepremier ha aggiunto che sul materiale classificato di cui i magistrati si sono impossessati c'è il segreto di stato.

Il governo, ha concluso ieri Rutelli, aspetterà il giudizio della Consulta, prima di decidere se inoltrare a Washington la richiesta di estradizione di 26 americani, che la procura di Milano ritiene coinvolti nel rapimento dell'ex imam assieme all'ex numero uno del Sismi Nicolò Pollari e altri agenti di intelligence italiani.




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today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2007-02-16T142301Z_01_CIA651680_RTRIDST_0_OITTP-ABU-OMAR-NOTA-SPATARO.XML&archiv...

Abu Omar, Spataro: sorprende ricorso governo su segreto stato
venerdì, 16 febbraio 2007 3.23

MILANO (Reuters) - Nell'inchiesta sul rapimento di Abu Omar la procura di Milano ha agito nel pieno rispetto delle leggi e senza violare alcun segreto di Satto. E' quanto afferma in una nota diffusa oggi il procuratore aggiunto Armando Spataro, entrando nel merito della controversia che vede contrapposti la magistratura italiana, il governo Berlusconi e ora il governo Prodi.

La nota è stata diffusa dopo che stamattina il gup del tribunale di Milano Caterina Interlandi ha rinviato a giudizio l'ex numero uno del Sismi Nicolò Pollari e atre 32 persone, tra le quali 26 agenti Cia, per il sequestro dell'ex imam di Milano, processo che si aprirà l'8 giugno prossimo.

Sull'esito del procedimento potrebbe avere un peso la decisione che la Corte Costituzionale prenderà in merito al ricorso contro la procura milanese depositato ieri dal governo, che ritiene che i magistrati abbiano travalicato i propri poteri nell'inchiesta sul rapimento di Abu Omar, violando il segreto di Stato.

"Alla luce di quello che è stato detto dal governo siamo meravigliati per almeno due ragioni: la prima è che mai il governo o gli imputati o vertici del Sismi hanno posto il segreto di Stato sui documenti sequestrati... Abbiamo anzi agli atti formali attestazioni circa l'inesistenza di segreto di Stato sul sequestro di Abu Omar e riconoscimenti della correttezza del nostro operato anche da parte dell'allora vertice del Sismi", dice la nota diffusa a palazzo di Giustizia.

"La seconda ragione di sopresa è che nessun divieto di legge esiste circa la sottoposizione ad intercettazione telefonica di comunicazione agli appartenenti dei servizi: non lo prevede neppure la riforma appena approvata allla Camera", prosegue Spataro.

Preannunciando l'intenzione della procura di incaricare nell'eventualità un emerito costituzionalista, già scelto, di sostenere le proprie decisioni nell'attesa di una decisione della Corte costituzionale, la nota precisa che la procura si aspetta una decisione del governo sulla richiesta internazionale -- Usa compresi -- dei latitanti a scopo di arresto e estradizione.

"La legge riconosce al ministero di Giustizia di poter di rispondere negativamennte alla richiesta ma non di omettere risposta, ma l'astensione del governo supera quella del governo precedente per la quale una quindicina di senatori dell'allora opposizione -- tra cui c'erano due senatori dell'attuale governo -- accusarono (l'allora ministro di Giustizia Roberto Castelli) di ostacolare la giustizia", dice ancora la nota.





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LA REPUBBLICA
16 febbraio 2007
DI PIETRO CONTRO PRODI E RUTELLI "SBAGLIATE SUL SEGRETO DI STATO"
(MILELLA LIANA)
a pag.12
newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArtic...





16 Feb 2007 18.35
Abu Omar: Prodi, no a estradizioni
Di Pietro contesta.
D'Alema e Rutelli,partecipo' a decisione
(ANSA) - (NEW DELHI), 15 FEB - Il governo non cambiera' linea sul caso Abu Omar e non inviera' a Washington richieste di estradizione per gli agenti della Cia. La conferma e' giunta dallo stesso Prodi, in viaggio in India, che ha replicato alla diversa opinione del ministro Di Pietro invocando il 'rispetto delle regole'.La risposta a Di Pietro e' venuta dai due vice premier, Rutelli e D'Alema, secondo i quali alla riunione di governo che decise questa linea 'c'era anche lui'.





ABU OMAR: DI PIETRO, «ESTRADIZIONE E SEGRETO DI STATO, FURBATA PER CONFONDERE»
(PRIMA) ROMA - “La richiesta di estradizione non c’entra nulla con il segreto di Stato. Chi associa le due cose, con una furbata, vuole confondere le acque”. E’ quanto dichiara il ministro Antonio Di Pietro ribadendo un concetto già espresso ma sul quale è costretto a ritornare per altre dichiarazioni, dell’ultima ora. Dichiarazioni di autorevoli esponenti politici e di Governo secondo i quali anche lui sarebbe stato d’accordo in merito alla decisione presa dal Governo di non dare esecutività alla richiesta di estradizione per gli agenti americani coinvolti nel sequestro di Abu Omar, avanzata dalla Procura di Milano . “In consiglio dei Ministri, quando la riunione volgeva al termine – continua Di Pietro- si è parlato del caso Abu Omar e, come ho anche dichiarato nel video che ho messo in rete il giorno successivo al CdM, al sito You Tube, e che quindi testimonia quanto affermo, sono stato l’unico a votare contro tale decisione. E’ quindi falso, del tutto falso, che anch’io avrei votato quella decisione che ritengo sbagliatissima. Vuol dire – conclude Di Pietro- che le prossime volte pretenderò il verbale della seduta, firmato”.(PRIMA)
Data: 16/02/07 11:40
Autore: RED-COM




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CORRIERE DELLA SERA
16 febbraio 2007
Virginia Piccolillo


ROMA—E’ scontro tra magistrati e governo sul caso Abu Omar. Ieri è stato depositato il ricorso alla Corte Costituzionale contro la procura milanese che definisce «invasivo » del potere del presidente del consiglio il comportamento del pm Antonio Spataro. Per avere utilizzato atti segreti, intercettato 180 agenti del Sismi, e svelato l’identità di 85 spie italiane e straniere, mentre indagava sul sequestro dell’imam milanese. Accuse anticipate dal vicepremier Francesco Rutelli mercoledì al question time. E sulle quali è polemica. L’Anm annuncia battaglia: «difenderemo Spataro». E in sua difesa si schiera anche il ministro Di Pietro. Ma il vicepremier Massimo D’Alema minimizza: «il ricorso è un atto dovuto».
Intanto Spataro attende la decisione del gup, prevista per oggi, sul rinvio a giudizio degli 007 e dell’ex capo del Sismi Nicolò Pollari. «Esistono regole sul segreto. Finché il Parlamento non modifica la legge il governo è tenuto a rispettarla» - dichiara in mattinata il premier Romano Prodi. Contemporaneamente alla Consulta arriva il ricorso. L’avvocatura dello Stato, come in un parere del 31 gennaio scorso, giudica «sussistente » l’utilizzo da parte del pm di Milano di documentazione coperta dal segreto di stato, relativo ai rapporti tra i nostri servizi e quelli di altre nazioni. Si accusa Spataro di aver utilizzato atti acquisiti in versione integrale (dopo la trasmissione, da parte del Sismi, in «versione parzialmente obliterata nelle parti contenenti notizie coperte dal segreto di Stato»).
Sia per la vasta attività di intercettazione telefonica su utenze Sismi e collegate in numero pari a 180 con disvelamento delle identità di 85 appartenenti ai servizi italiani ed esteri. Violando il principio di leale collaborazione tra poteri. Una nota ufficiale di Rutelli sottolinea: «la decisione è stata presa dal Consiglio dei ministri dello scorso 8 febbraio». Ma sulle sue dichiarazioni alla Camera con cui motivava la decisione del governo di non chiedere le estradizioni degli agenti Cia, accusati del sequestro, finché la Consulta non si pronuncerà è polemica. «Il governo Berlusconi prima e il governo attuale sbagliano a non dare esecuzione a quel provvedimento », accusa Di Pietro. «E gli agenti segreti italiani e stranieri non possono pensare di comportarsi come la banda dei sardi sequestrando persone », conclude (irritando i sardi). «Rivendichiamo il dovere di difendere un principio che è il segreto di Stato, che è uno strumento importante ai fini della sicurezza dei cittadini e non dello Stato», replica Massimo D'Alema che rinfaccia a Di Pietro la presenza nel consiglio in cui si decise il ricorso.
A difesa di Spataro si schiera l’Anm: «I magistrati impegnati in delicate indagini non possono essere oggetto di dichiarazioni unilaterali che sembrano imputare loro gravi responsabilità». L’ex capo del pm, Gerardo D’Ambrosio è «sconcertato»: «Ha solo fatto il suo dovere e viene attaccato in un momento delicatissimo. Facciamo parte dei partiti di governo, ma è un sequestro di persona avvenuto violando le nostre leggi e la nostra sovranità nazionale. E’ un reato comunque ». Sull’altare per l’inchiesta Br, nella polvere per questa, Spataro rinvia i commenti. Ma nell’ambiente c’è chi riferisce il suo sfogo sull’accusa «infondata». Non esiste un divieto di intercettare gli agenti del Sismi che comunque vennero intercettati in 7. Nè la possibilità per il pm di non depositare le intercettazioni. Nell’udienza di stralcio nessuno oppose il segreto di Stato. E neanche quando i documenti vennero sequestrati nell’ufficio di Pio Pompa con ritualità lodata dallo stesso Pollari. Fu il Sismi a dire agli 007 di parlare, come loro misero a verbale dicendo di non sapere nulla di Abu Omar. A difendere la procura sarà un avvocato privato.



INES TABUSSO
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