QUASI UNA PROFESSIONE SPONTANEA
"Troppo semplicistico affermare che chi ha contestato Prodi a Bologna è solo un gruppo di propagandisti. Il professore chiude gli occhi di fronte ad una realtà che non gli piace e che ha colpevolmente determinato. I fischi al Motor Show sono l'ennesimo segnale della protesta diffusa in tutto il Paese contro questa Finanziaria"
(on. Renato Schifani, presidente dei senatori di Forza Italia, La Repubblica, 10 dicembre 2006)
“Quella di Bologna mi e’ sembrata una manifestazione spontanea; del resto, se uno aumenta il bollo sulle auto, sulle motociclette e poi va al Motorshow, cosa si aspettava gli applausi?”.
(on. Maurizio Gasparri, AN, commentando i fischi al Presidente al dibattito di ‘Omnibus’ su LA7, AGI, Roma, 11 dicembre 2006)
"Se Prodi vuole applausi e non fischi dai giovani, basta che si dimetta. A Bologna non c'e' stato nessun agguato, ma la spontanea conseguenza delle azioni di questo Governo. Forse Prodi pensava che bastava rintontire i giovani di spinelli o mostrarsi trendy aprendo alle coppie di fatto. Per fortuna i giovani sono ancora svegli e non si fanno prendere in giro da false suggestioni. Dopo aver tagliato i fondi per scuola e Universita', tassato le macchine e le moto e fatto bocciare gli emendamenti alla finanziaria che aiutavano i giovani precari, Prodi ha ancora un'ultima possibilita' di ricevere un fragoroso applauso spontaneo da parte dei giovani: dimettersi e andare in pensione".
(Giovanni Donzelli, presidente Nazionale di Azione Universitaria, movimento studentesco di Alleanza Nazionale, ANSA, 10 dicembre 2006)
"No caro professore, non erano venti, erano tanti quelli che la contestavano questo pomeriggio al Motor show. No caro Professore non si puo' parlare solo di insulti quando una parte del popolo vuole farti sentire un'idea che e' diversa dalla tua. Non erano venti i contestatori di oggi, ma qualche migliaio, cosi' come non erano centinaia di migliaia, come qualcuno ha voluto far dire al ministero degli Interni, sabato scorso a Roma ma bensi' milioni di persone, e non erano insulti quelli, ma bensi' la pura e semplice verita', quella che gli e' stata detta a Bologna o a Roma. Prodi non faccia l'errore dei Ceasescu, dei Lenin, dei Pinochet, dei Mao, che zittivano e passavano per frange i tanti ostili ai loro regimi. Il popolo in rivolta che Prodi ha sentito oggi a Bologna non e' fatto da 'propagandisti', ma e' fatto, purtroppo, da un popolo intero che deve contestare l'unico premier che, nella storia del Paese, abbia fatto piangere i 'ricchi', abbia fatto fischiare i poveri e abbia fatto scendere in piazza a Roma le classi medie, unendo tutti, dal ricco al povero, in un unico grido: 'Prodi vattene!'. E le garantisco, caro Professore, che non vi e' alcunche' di organizzato in questo"
(on. Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, AGI, Roma, 10 dicembre 2006)
“Non passa giorno che Prodi non raccolga fischi non appena mette piede fuori da palazzo. Delle due l’una: o circola un gruppo che un giorno va al Motorshow, un altro va a Teheran e fischia il presidente iraniano e poi torna in Italia per dedicarsi a Prodi, oppure hanno ragione i sondaggi che registrano un crollo verticale della fiducia verso il governo e la persona di Prodi"
(on. Maurizio Gasparri, AN, AGI, Roma, 13 dicembre 2006)
"Come lo sconosciuto Giovanni Donzelli, presidente di Azione universitaria (An), è diventato uno dei più temuti contestatori dell'esecutivo.
È il fischiatore ufficiale dell’esecutivo. Si chiama Giovanni Donzelli, studente universitario di agraria, fiorentino di 31 anni e presidente di Azione universitaria (che fa capo ad Alleanza nazionale). Sconosciuto al grande pubblico, ma notissimo e temutissimo dai ministri del governo Prodi. Donzelli ogni mattina («Prima lo facevo di settimana in settimana» dice a Panorama «ma ora hanno imparato a non mettere l’agenda in anticipo») controlla se qualche ministro va a fare la passerella in una università. Dopodiché mette in campo la sua rete (email e telefonate) e nel giro di due ore riesce a mandare un manipolo di almeno venti ragazzi che fischiano il malcapitato ministro.
L’idea, nata a settembre, ora è quasi un lavoro. Il palmares di Donzelli? Da record: Fabio Mussi (15 volte), Tommaso Padoa-Schioppa (4), Pierluigi Bersani e Giovanna Melandri due fischiate. Tutto il resto della compagine governativa, almeno una volta, è stato raggiunto dai prodi di Donzelli"
(V.P.A., "Professione fischiatore", Panorama, 12 febbraio 2007)
www.panorama.it/italia/indiscrezioni/articolo/ix1-A0200...
INES TABUSSO