"I soldi presi dal Sismi? Rimborsi spese che ha preferito non far gravare sulle nostre gia' povere casse... Renato non fa cose legate ai soldi. È, come dire, caratterizzato da una sorta di misticismo"
CORRIERE DELLA SERA
9 luglio 2006
Farina: «Ho difeso l’Italia dai terroristi»
Il perdono di Feltri: «I soldi? Rimborsi spese per far risparmiare il giornale». Anche Cl lo assolve
MILANO - L’abitudine del direttore a spiazzare, stavolta spiazza gli stessi cronisti di Libero: «Oggi siamo pro o contro Farina? Boh». Per Vittorio Feltri ià«Renato resta e ci mancherebbe altro. Ferrara lo prenderebbe volentieri al Foglio ? Se vuole, può andare dove vuole. Di certo, il vicedirettore non lo scarico. I soldi presi dal Sismi? Rimborsi spese che ha preferito non far gravare sulle nostre gia' povere casse». Quattro giorni di pensieri e parole su Renato Farina. Mercoledì, il direttore responsabile Alessandro Sallusti: «La perquisizione a suo danno è una canagliata». Giovedì, ancora Sallusti: «Dal punto di vista professionale, Farina ha commesso errori compromettenti». Venerdì, Feltri: «Se qualcuno all’interno del gruppo ha sbagliato, se ne trarranno le conseguenze». Ieri, la difesa di Feltri («Ha solo fatto una cavolata») e la lunga autodifesa dello stesso Farina. Per lui, a disposizione due pagine sul quotidiano: «Ho aiutato i nostri servizi segreti a difendere l’Italia dai terroristi. Vi spiego perché e come». Non ha però spiegato, Farina, i versamenti scoperti dagli inquirenti: una cifra che, avrebbe confessato, è superiore a quella finora indicata. E i soldi? «Nella vita, non sono mai stato reticente. Ma il direttore - e questo non lo scriva - mi ha detto di raccontarlo a tempo debito». Feltri, sull’argomento soldi, insiste sulla volontà di Farina di far risparmiare euro a Libero . D’accordo, che sia lo Stato a sborsare: ma i giornalisti non dovrebbero prender soldi al di fuori delle loro aziende, o no? «Vedremo se l’Ordine dei giornalisti prenderà decisioni. Io le mie le ho già prese». E quali sono? «Ripeto: Renato sta qui».
Anche Comunione e Liberazione, alla quale Farina è molto vicino, non gli volta le spalle. Anzi. Alberto Savorana, direttore di Tracce , la rivista internazionale di Cl: «Il nostro rapporto non cambia d’una virgola. La stima rimane identica». E Roberto Ronza, sottosegretario regionale alle Relazioni internazionali e tra i fondatori del Meeting ciellino di Rimini, appuntamento estivo che Farina non diserta mai, come moderatore, relatore o entrambe le cose: «Continuerà a partecipare». Cl assolve Farina con formula piena. Idem Libero che pareva intenzionato a scaricarlo. Poi, la retromarcia. «Nessuna retromarcia» corregge Feltri. Però, direttore, che abbia sbagliato l’avete detto voi: cambiato idea? «Renato non fa cose legate ai soldi. È, come dire, caratterizzato da una sorta di misticismo».
Su Libero Farina ha scritto di se stesso: «Ho cercato contatti con i terroristi, per salvare qualche vita. Ho cercato di fare tutto e di più per difendere questo nostro Paese». Alla vigilia dell’interrogatorio, i suoi lo avevano consigliato: «Renato hai sbagliato. Racconta tutto ai giudici». Altrimenti «l’Italia potrebbe credere che tu sei una spia o un agente segreto». Quanto mai: a Libero , per i colleghi Renato Farina è già tornato Renato Farina «e basta con questo nome in codice Betulla, su».
Andrea Galli
INES TABUSSO