CORRIERE DELLA SERA
7 novembre 2005
NOI CAVALLEGGERI
Buttiglione: niente intimidazioni, non siamo i muli della Cdl
Il ministro udc: credo all’innocenza di Cesare, la potrà dimostrare in tribunale
ROMA - «Non è affatto contro Previti, ma a favore. E alla Cdl fa fare un figurone». Dopo lo sfogo del deputato azzurro contro l’emendamento alla ex Cirielli il ministro Buttiglione non cambia idea. E annuncia «l’Udc non si lascerà intimidire. O ci convinceranno con argomenti validi o andremo avanti». Quanto alle accuse di strumentalizzazione politica dice: «Non vogliamo essere i muli che portano le salmerie al seguito dell’esercito vincitore, ci sentiamo i cavalleggeri in avanscoperta verso la vittoria». Ma ministro, come fa a dire che è una modifica in favore di Previti?
«Perché sono convinto della sua innocenza. E lui stesso ha sempre dichiarato di volerla dimostrare in Tribunale e non di approfittare della prescrizione per uscire dal processo».
Ieri però vi ha accusato di avere scritto quell’emendamento contro di lui.
«Non è contro di lui, non peggiora la sua situazione processuale. Eventualmente la isola».
Dice anche, assieme a Forza Italia, che è incostituzionale.
«Allora lo è anche il testo attuale che già esclude i processi in Cassazione. Perché in Cassazione sì e in appello no?».
Anche da An e dal ministro Castelli giunge uno stop.
«Ma la nostra è un soluzione geniale. La legge è buona. Ma viene accusata di essere «ad personam». Con l’emendamento evitiamo la strumentalizzazione politica della sinistra, ma soprattutto evitiamo che con i nuovi termini ridotti della prescrizione troppi processi cadano».
Secondo Gaetano Pecorella (Fi) i vostri dubbi sono tardivi. Avete votato l’ex Cirielli due volte senza presentare emendamenti.
«Il sottosegretario Vietti qualche contributo lo ha dato».
Non è solo un'iniziativa per differenziarvi dagli altri gruppi della Cdl?
«Che male c’è? Noi ci sentiamo i cavalleggeri in avanscoperta che cercano cammini più sicuri per portare le truppe verso la vittoria. E stavolta siamo finiti in un’imboscata».
Quanto hanno influito gli umori del Quirinale sulla decisione di proporre l’emendamento?
«Chi parla degli umori del Quirinale in genere con il Quirinale non ci parla. Noi ci parliamo e quindi non parliamo dei suoi umori».
Insomma, questo emendamento è ispirato dal presidente Ciampi questo emendamento?
«Il Quirinale non ci dice mai cosa fare. Ci dà dei buoni suggerimenti».
Ma esiste un asse sulla giustizia?
«Non abbiamo alcuna presunzione, con Ciampi parlano tutti. E ciò che dice in privato lo dice anche in pubblico. Nessuna vicinanza particolare salvo su un punto: le cose che ci dice quasi sempre ci sembrano sensate».
Dobbiamo aspettarci sorprese Udc anche sulla legge elettorale?
«Opinione personalissima: se l’opposizione non preparasse trappole, qualche modifica si potrebbe fare. Però se la legge proporzionale è stata perfettamente costituzionale per tanto tempo, perché adesso non dovrebbe esserlo più?»
Rognoni vi invita a lasciar perdere. Perché no?
«Perché è una legge giusta. Aumenta la certezza della pena in tempi adeguati. E riportando in carcere i criminali recidivi asseconda il desiderio di sicurezza dei cittadini».
A quale costo vi fermerete?
«Non ci hanno detto no. Hanno detto studiamo. Noi alcuni costituzionalisti li abbiamo sentiti e ci hanno rassicurato: questa non è una legge per un singolo reo, ma sulle regole processuali».
Se la maggioranza andrà avanti?
«La maggioranza siamo anche noi. Se hanno argomenti validi li ascolteremo. Mai vogliamo essere convinti, non ci lasceremo intimidire».
Virginia Piccolillo
INES TABUSSO