UN DIO CRUDELE
Un Dio crudele è lassù,
tende la mano e subito, sfiorate le dita la ritira,
lasciandoci un senso di fugace infinito,
una musica sublime che prestamente si sfilaccia e svanisce,
un’eco che troppo presto lascia orfano il nostro udito.
Un Dio crudele è lassù,
che ci ha dato sensi troppo lenti per afferrare il sublime sfuggente,
vite troppo corte per la gioia o troppo lunghe per il rimpianto,
troppe lacrime da piangere e labbra aride all’infantile riso.
Un Dio crudele è lassù,
sordo ai nostri aneliti di eternità,
muto alle nostre suppliche di luce
cieco ai nostri tremebondi spasmi di ascesa.
Un Dio giusto è lassù,
che lascia che il percorso sia solo nostro,
nostri gli sbagli e le illusioni,
nostre le verità svelate, i misteri risolti
e pensa: Ti aspetto, fratello