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Boypoe Story

Ultimo Aggiornamento: 29/08/2006 15:36
25/09/2005 18:46
 
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C'era una volta un Re, che aveva un figliolo bello
come un'occhio di sole, che si chiamava Boypoe
anche se in realtà era cresciuto capriccioso e scontroso.
Quando ebbe sedici anni il Re penso' di dargli moglie,
e cerco' quindi di creare tutte le occasioni possibili per
fargli trovare una compagna degna di lui.
Percio' invitava via via a corte le principesse dei paesi
vicini, o le nobili discendenti delle piu' antiche famiglie.
Ma Boypoe non voleva sentire ragioni: quella non
non era bella abbastanza; l'altra mancava di spirito;
un'altra ancora non sapeva parlare...
Il Re tollerava e taceva pensando che Boypoe era
troppo giovane e che un giorno avrebbe trovato la donna
che faceva per lui.Ma con il passar del tempo comincio' a
spazientirsi.Finche una volta venne al palazzo reale
una principessa che pareva fatta apposta per Boypoe:
era famosa per la sua bonta';aveva un'aspetto quanto mai
amabile;alta, di modi gentili ma anche energici, rideva
volentieri e trattava gli affari con perizia e umanita'.
Cosa si voleva di piu'?
Il Re spero' che questa volta Boypoe si lasciasse
convincere.Ma lui fece una smorfia e decreto':
"Non mi piace!"
"Che difetto gli trovi benedetto ragazzo?"
"C'è un pelo ritto e storto sul mento che la sfigura tutta!"
La decisione di Boypoe fu' riferita alla principessa
e il cortigiano che ebbe lo sgradito compito di spiegargli
come stavano le cose le consiglio':
"Perché Altezza non vi togliete il pelo?"
"Neanche per sogno, o Boypoe mi prende come sono
o lo giuro, ne sposerà una peggio di me!"
Il Re questa volta se ne ebbe molto a male di quel rifiuto
del figlio, sopratutto perché veniva da una ragione cosi
futile e sciocca.E poiche a quei tempi i Principi dovevano
obbedire ai padri non perse neppure un minuto.
Quel capriccioso sdegnava ogni bella occasione? L' avrebbe
piegato lui con la sua autorità!
Annuncio' dunque che suo figlio avrebbe sposato la prima che
lo avesse chiesto in marito,fosse povera o ricca,nobile o
popolana.Poi fece attaccare un bando che diceva queste cose
alle porte della città.
Si credeva cosi che le pretendenti piovessero come le mosche;
macche'! Fosse la fama che aveva ormai il giovinetto o lo
sdegno delle nobili di essere messe alla pari delle popolane o
il timore di prendersi in casa quel ragazzino.Il fatto stà
che nessuna ebbe l' ardire di presentarsi.
Un penoso silenzio cadde sulla reggia; ma dopo qualche
giorno, eccoti una contadina che arriva alle porte della
città con un sacco di juta sulle spalle.Era alta e non brutta
ma aveva sul volto una grossa cicatrice che la sfigurava
completamente; vestiva panni vecchi e senza garbo come
una poveretta qualsiasi.Si fermo' a leggere il bando e ne
parve colpita.Poi entro' in un' osteria e disse agli uomini
che giocavano a carte:"Andro' a chiedere la mano di Boypoe".L'oste cerco' di dissuaderla;come voleva,
lei straniera e povera,chiedere la mano di un di un ragazzo
che aveva già respinto le piu' belle giovani del paese?
"Voglio fare la prova" disse la contadina,"per vedere se il Re
mantiene la sua parola!"
Detto e fatto, ando' al palazzo reale.
Il Re la ricevette subito.Era tanto deciso a punire Boypoe, e si era compromesso pubblicamente che chiamo'
il Principe e gli presento' la sua fidanzata.
Boypoe si mise ad urlare di rabbia: una donna con il
gonnone cascante, e quella cicatrice sul volto doveva
diventare sua moglie? Mai e poi mai!
Ma, per quanto protestasse e piangesse,non ci fu' nulla da
fare: il Re aveva deciso, e lui doveva obbedire.La contadina,
dal canto suo,gli disse solo:
"Ehi, ragazzino, io non sono abituata a farmi prendere in giro:
tuo padre ha proclamato un bando;io sono la prima che ti
chiede in marito; non sono ne una impostora ne una ladra.
La parola di un Re non puo' essere smentita".
Boypoe rimase senza parole.Nessuna lo aveva mai trattato
cosi bruscamente e gli manco' il coraggio di ribellarsi.
D'altra parte ormai la contadina lo ignorava e andava per
le spicce: fisso' la data delle nozze: stabili lei le condizioni
e non fece complimenti.
"Non voglio dote perché mio marito dovrà ricevere tutto
da me, e poi perché il marito di una contadina deve essere
un uomo semplice.Niente abiti di lusso,biancheria raffinata.
Ti daro' piuttosto scarpe solide per andare nei campi,zoccoli
per camminare in casa e un paio di calze per la domenica."
Boypoe passava di indignazione in indignazione.
Ma la contadina non ascoltava le sue proteste, e il Re
sembrava d'accordo su tutto.
"E le nozze?" oso' domandare Boypoe,intimidito
per la prima volta in vita sua.
"Oh, niente sfarzi ne inviti!" esclamo' la contadina." Quello
che conta non é il lusso ma il sacramento! Io per me vengo
cosi come sono perché non ho abito piu' bello, lo faro'
pulire per rispetto all'altare!"
" E feste, banchetti, rinfreschi?" chiese lo sposo che credeva
di fare un brutto sogno.
"Niente! niente! niente! A cosa servono? Si fa' uno spuntino
con tuo padre e poi si parte....."
"Per il viaggio di nozze?"
"Macché viaggio di nozze! Quelle sono invenzioni dei signori!"
Il Re era pallido. Si vedeva bene che soffriva, anche se voleva
non darlo a vedere.Il Principe non voleva mostrarsi
commosso, e cosi l'orgoglio dell' una si scontrava con
l'orgoglio dell'altra.
Il giorno del matrimonio quasi nessuno si accorse in paese
delle nozze, che furono celebrate in sordina.Pero' il Re e
la sposa parlarono a lungo fra di loro, e dopo quel
colloquio il Re apparve piu' sereno e riconfortato.
Intanto la contadina aveva fatto venire un carro
che serviva a portare il fieno.I due sposi salirono li sopra
e via per le campagne e i peesi, fino alla loro lontana
destinazione.
I primi giorni furono duri per Boypoe;ma poco
per volta comincio' ad apprezzare quella donna molto
meno rozza di come l'aveva creduta, specialmente nei
momenti di tenerezza nei quali si mostrava gentile e
innamorata.Cosi che Boypoe comincio' ad aspettare
con desiderio il ritorno della moglie dal lavoro.
Non badava piu' nemmeno alla cicatrice sul suo volto
che al primo momento gli aveva dato fastidio.
La mattina Karhs (questo era il suo nome) partiva e
dava ordini ben precisi a Boypoe: Badare ai
polli e ai conogli,far da mangiare etc.etc.
Boypoe si alzava all'alba e alla sera era stanco morto.
Eppure sentiva che quella vita aveva un suo significato.
La nazione dove viveva Karhs era governata da una Regina
giovane che viveva con la sua vecchia Regina madre.
Questa dava di tanto in tanto dei lavori agli uomini piu'
poveri del paese,perchè guadagnassero qualcosa.
Un giorno fu' chiamato anche Boypoe.
Lui protesto' come poteva dicendo alla moglie che non
voleva andare al palazzo per non tornare nell'ambiente
che era stato il suo come un povero contadino,era troppo
umiliante.Ma Karhs reagi' vivacemente:
"Cosa ti credi di essere perchè sei nato Principe?Non sei
uguale agli altri ragazzi? Dimentica la tua superbia e
ricorda che sei il marito di una povera contadina:
domani andrai alla reggia".
E Boypoe ando': Entro' umilmente in quelle sale
che un giorno avrebbe percorso con regale disinvoltura;
prese un lavoro che le affido' una guardarobiera altezzosa
e torno' a casa a lavorare.
Da quel giorno torno' spesso alla reggia, ed era aprezzato
perchè lavorava con impegno.E poichè perchè in fondo era
buono e aveva tanto bisogno di trovare qualche amico
comincio' a chiacchierare con i giovani che lavoravano
per il palazzo.E un giorno incontro' anche la Regina madre,
che si mostro' gentile ed affettuosa, facendolo felice.
Ma un mattino trovo' tutta la reggia in subbuglio: era
stata rubata della stoffa di seta bellissima dal guardaroba.
E poiché il giorno prima in guardaroba non era entrato
che lui, la colpa del furto ricadde appunto su di lui.
Boypoe torno' a casa furioso:
"Non andro' mai piu' al palazzo!Non sono un ladro
e non voglio essere cosi umiliato!"
"Domani tornerai,cercherai la Regina e con umilta' dirai
invece le tue ragioni". Ordino' Karhs.
Boypoe torno' alla reggia e fu' accolto dalla Regina
sorridente e comprensiva che lo consolo':
"Ti credo.Ed ora anche i tuoi compagni ti credono.Ma non
arrabbiarti cosi ora, stai sereno e la tua bonta' l'avra' vinta
sulle calunnie." E cosi dicendo gli fece una carezza.
Boypoe ne fu' felice gli parve di aver trovato la
mamma che aveva perduto nel nascere.
Dopo un poco pero' la contadina torno' a casa aggrondata
e gli disse:"La Regina sta' molto male e al palazzo cercano
un giovane che la curi con amore..."
"Se mi vogliono vado io!" rispose di slancio Boypoe
"Credi che sapro' farlo?"
"Credo di si se lo farai volentieri".
Boypoe la bacio' e si avvio' di corsa al palazzo.
Comincio' per Boypoe un periodo di grande sacrificio.
Notte e giorno stava accanto al letto prestando all'ammalata
le cure piu' umili e difficili.La vecchia signora lo chiamava
di continuo e voleva solo lui vicino. Si riposava solo verso
il tramonto, quando una donna annunciava che la giovane
Regina voleva stare qualche ora vicino alla sua mamma a
quattr'occhi e lo mandava in camera sua per alcune ore.
"Che io non la veda mai,questa Regina? Si domandava
Boypoe dispiaciuto.Ma quando tornava la Regina
era gia' uscita e lui dimenticava i suoi rimpianti perchè
la Regina madre vedendolo,"Oh, ecco il mio Angelo custode!"
esclamava e gli venivano le lacrime agli occhi per la
commozzione.
Cosi trascorsero piu' di due mesi e finalmente la Regina
madre guari.Il giorno nel quale si alzo' gli disse:
"Vai di la' e fatti bello,riposati;stasera la Regina vuole vederti".
Boypoe ando' a riposare ma non potè dormire.Allora si
alzo',si lavo' e indosso' un bellissimo abito che era stato
preparato per lui su una poltrona.
Guardandosi allo specchio Boypoe si vide bello
davvero ma non se ne innorgogli.Penso' invece alla moglie
Karhs che ormai non vedeva da piu' di due mesi e per un
istante desidero' che Karhs fosse con lui.
Quando entro' nella camera della Regina madre la signora
era ancora in poltrona come l'aveva lasciata.Accanto a
lei era la giovane Regina che voltava le spalle alla porta.
La giovane Regina si volto' all'improvviso e Boypoe
vide una donna bella e alta e due occhi...oh, due occhi che
non potevano essere che quelli di sua moglie Karhs.
Ma non c'erano cicatrici sul suo volto ridente,solo sul
mento uno strano pelo ritto e torto che attirava l'attenzione.
"Karhs!" grido' Boypoe correndo tra le braccia di sua
moglie che aveva riconosciuto senza alcun dubbio.
La giovane Regina che era poi davvero Karhs lo teneva
stretto.
"Mio piccolo e delizioso Principe" diceva commossa:"Hai
capito chi sono?Non sono soltanto la povera contadina
che da un bravo truccatore si è fatta fare una brutta
cicatrice falsa sul volto,ma....."
"Zitta!" la interruppe Boypoe,ridendo"anche quella
Principessa che mi aveva chiesto come marito aveva
aveva un pelo torto sul mento!"
"Ma come hai fatto a riconoscermi?" domando' la giovane
Regina.
"Ti avevo guardata cosi poco che mi aveva colpito solo
quel piccolo difetto".
"Ebbene toglilo ora,se vuoi quel famoso pelo,perchè"
disse ridendo "non vorrei che tu mi lasciassi per questo!"
"No Amore:quel pelo mi rammenterà sempre i miei
capricci, e la dura lezione che mi hai dato".
"Ma ne valeva la pena" disse la giovane regina sorridendo
con tenerezza.
La Regina madre volle la sua parte di festa.Poi vissero
tutti felici e contenti per molti e molti anni.

FINE
26/09/2005 11:17
 
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Ehehhe grazie ma e' vecchiotta..grazie Milva per i complimenti via email..se scrivi in ffz mail le leggo prima..difficile che apro la posta..non sempre.
ehehe
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