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Gta sanandreas

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2005 18:31
01/09/2005 18:30
 
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Analisi del fenomeno commerciale G.T.A.
Questo quinto episodio della serie Grand Theft Auto è l’esempio più lampante di come si possa portare su console un prodotto fino a qualche anno fa pensato per esser relegato al più freddo mercato Pcistico, creando un vero e proprio fenomeno di culto.
Tutto questo è dimostrazione di come il mondo dei videogiochi sia totalmente cambiato: da un lato, infatti, è possibile trovare tipologie videoludiche appartenenti al Pc su console, ottimamente confezionate, altamente divertenti e cosa più importante, facilmente giocabili; dall’altro, invece, stiamo assistendo alla nascita di un insieme di generi che si uniscono a quello primario (in questo caso un titolo di azione) in modo da attirare gli estimatori di altri generi ludici ed al tempo stesso ampliare il titolo in tutti i modi possibili.
L’idea dei Rockstar non è quindi solo geniale come meccanica, ma anche come ambizioso “fronte di attacco”: presa infatti la console più diffusa, adattatoci sopra lo schema di un gioco da Pc, pompato con violenza e libertà di azione, ecco generato uno dei titoli più attesi e, diciamolo, uno dei migliori titoli per la console Sony.
Il tempo per creare questo terzo episodio tridimensionale di GTA è stato relativamente poco per il materiale proposto e ciò induce a pensare che il team avesse queste idee in mente già in precedenza e non le abbia inserite proprio per questioni di tempo o limiti tecnici al tempo insuperabili.
GTA ha sempre fatto parlare di se fin dai primi due episodi in 2D, per il linguaggio scurrile e la violenza che da un lato agitava gli animi dei non giocatori destando comunque interesse (dopotutto la pubblicità anche se negativa è pur sempre pubblicità), mentre nella visione del videogiocatore divertiva grazie al fatto che non si presentavano solo scene di violenza ma questa ultima era amalgamata ottimamente con l’altissima giocabilità e dal fatto di poter “switchare” i vari modelli di auto rubata praticamente in-game.

La storia della pecorella smarrita
Ambientato negli anni ’90 e precisamente nel 1992 (dove il precedente GTA Vice City ci vedeva giocare negli anni ’80), San Andreas narra le vicende di Carl Johnson, per gli amici C.J., natio della stessa San Andreas ed andato via circa cinque anni prima per recarsi a Libe[SM=x879875] City, lasciando la sua gang e la sua dolce mammina nell’isolotto.
C.J. torna a visitare il suo luogo di origine dopo aver ricevuto la triste notizia della morte di sua madre, uccisa da un misterioso assassino, e scopre che la sua vecchia banda naviga in cattive acque; la responsabilità avvolge il nostro alter ego digitale e ci fa ritornare li, nel posto che non pensavamo più di rivedere. Che si scateni l’inferno….
Carl andò via nel momento di massimo splendore per gli Orange Grove Families (gang locale di Los Santos caratterizzati dall’abbigliamento verdognolo), mentre ora ritroverà alcuni suoi vecchi compagni distrutti mentalmente e schiacciati dalle altre bande rivali; riuscirà C.J. a guadagnare di nuovo la fiducia di coloro che un tempo chiamava amici?
Il protagonista scorrazzerà per l’isolotto di San Andreas, per tutte e tre le sue grandi città, Los Santos (rifacimento in casa Rockstar di Los Angeles), San Fierro (San Francisco) ed infine Las Venturas (Las Vegas).
Le tre città presentano tutte le caratteristiche che mostrano quelle alle quali il team si è ispirato, come i casinò e le luci attira giocatori di Las Venturas, con tutto intorno un’area desertica destinata a chi perde, oppure le colline di San Fierro come in San Francisco.

Signora posso aiutarla ad attraversare la strada?
La Playstation 2 ha ormai alle spalle ben quattro lunghi anni di vita, una “certa età” per una console che sforna ormai titoli che spremono al limite il suo hardware. Il team Rockstar ha davvero mostrato l’impossibile con questo prodotto, presentando la zona complessiva di gioco di un’immensità incredibile: un ulteriore aumento del campo visivo rispetto al precedente completa l’opera, mentre il tutto viene caricato in tempo reale (streaming), senza quindi interruzioni di sorta quando con un veicolo attraverseremo nuove parti di città.
I personaggi del gioco sono realizzati con un numero di poligoni soddisfacente, ma sono le loro animazioni a lasciare stupito il videogiocatore.
Ottime le architetture proposte nelle varie zone, che fanno intuire la disposizione urbanistico-politica della zolla urbana; gli effetti speciali sono stati meglio distribuiti e questa volta non sono invadenti come in Vice City; il primo fra tutti che ha beneficiato di questo ridimensionamento è stato il motion blur: mentre nel passato episodio assistevamo quasi ad un’immagine che veniva “sciolta” sullo schermo, in San Andreas il blur è presente ma fa da contorno e non da principale protagonista nel settore grafico.
Molto ben realizzato l’effetto di distorsione generato dal calore vicino le parti metalliche quando vengono surriscaldate, come le marmitte delle auto.
Le pecche in campo grafico sono date dal frame-rate non sempre costante, specie nelle situazioni di maggiore caos, da un lieve pop-up anche sulle Playstation 2 meno starate (il titolo è stato testato anche su una vecchia Playstation 2 versione 3 ed il gioco saltava pezzi di architetture o addirittura parte del manto stradale; problema ovviamente hardware della console, ma i possessori di vecchi modelli stiano attenti), ed una qualità delle texture, per alcuni edifici o per gli stessi personaggi, discutibile.
I Rockstar sembrano aver dato il meglio di sé spremendo la vecchia Ps2 nel ben ottimizzato motore del gioco, chissà se realmente si potrà vedere una grafica dello stesso stile con un maggior numero di oggetti e con gli stessi effetti.
Il comparto sonoro è di primissima qualità, presentando un sistema radiofonico con tracce prese direttamente dai maggiori successi, divisi per generi, degli anni ’90, il tutto con supporto Pro Logic II.
Indovinatissima poi la scelta di lasciare le voci in inglese, senza localizzarle (e qui qualcuno dirà: “ma chi voleva localizzarle”) in modo da non sminuire l’ottimo lavoro dei doppiatori nel riprodurre i vari slang fonici che ben caratterizzano i personaggi.
Ben realizzati i restanti effetti sonori, specie i rumori metallici e quelli delle armi, nonché il rombo dei motori differente per ogni veicolo, come da tradizione della serie.

Rispetto amico!
Iniziando il gioco noteremo fin da subito, comparando la mappa allegata alla confezione del gioco con quella in-game, che ci è concesso esplorare solo una delimitata area: i primi minuti di gioco, infatti, saranno dedicati a missioni tutorial con la scusante che un terremoto ha fatto cadere tutti i ponti che circondano il luogo dove ci troviamo ed, in attesa che questi siano riparati, C.J. si metterà subito al lavoro senza perdere tempo.
La varietà è la chiave del successo ed i Rockstar hanno fatto scuola di questo detto, in San Andreas, infatti, ampliano e mescolano i tanti elementi che appartengono ad altre tipologie videoludiche per rendere il titolo divertente per qualsiasi genere di videogiocatore.
Oltre, quindi, alle missioni viste nei passati due episodi in tre dimensioni, noteremo che sono stati inseriti elementi da gioco di ruolo, con statistiche del personaggio in base a come verrà allenato da noi.
Nel gioco sarà necessario nutrirsi (Metal Gear Solid 3?) almeno 2-3 volte al giorno per non cadere nel catabolismo più totale perdendo quindi preziosa massa magra; allo stesso tempo non dovremo esagerare con il cibo ingerito, specie se di indubbia qualità, perchè altrimenti aumenterà lo strato di adipe appesantendoci non poco.
Le tipologie di cibo spaziano dagli hot dogs alle insalate, alcuni più grassi ma nutrienti, altri meno energici ma più magri ed allo stesso tempo tanti sono i luoghi di ristoro per metter a tacere il brontolio del nostro stomaco.
Per aumentare le statistiche del personaggio lo alleneremo, della serie “mens sana in corpore sano”, o due volte a settimana con un buon workout aerobico o con specifici attrezzi che aiuteranno non poco a plasmare un fisico scultoreo ed appagante.
Potremo allenarci anche nello sport vero e proprio, organizzando partite di basket.
A questo si unisce l’aumento di livello nell’usare le armi (arrivando a sparare camminando o addirittura nella modalità Hitman con ben due armi nello stesso tempo) o nel combattere a mani nude istruendoci da maestri di arti marziali ed imparando nuove mosse; presente anche la possibilità di nuotare non solo in palestra ma anche in particolari zone della città.
Altra parte importante è il rapporto con il prossimo: avere un aspetto appagante ed intrigante avrà il suo effetto, in base alla macchina che utilizzeremo per andare in giro, alla pettinatura che faremo adottare a C.J. ed al modo di vestire (un abbigliamento come quelli della nostra gang attira altri possibili nuovi elementi ma non è ben vista dalla restante parte degli NPC – No Play Character).
Le ragazze impazziranno letteralmente ad esser corteggiate (Single per Pc?) da un uomo esteticamente ben curato, vestito con abiti firmati e con un fiammante bolide pronto a portarle ovunque esse vogliano.
Il reclutamento dei membri della gang avviene in base alla reputazione, il famoso “respect” che tanto va in voga negli States: più missioni completeremo, più soldi avremo a disposizione e più nuove leve vorranno imitarci.
Le gang giocano un ruolo determinante nel titolo: ogni parte della mappa è infatti controllata da gang in un determinato stato di espansione territoriale (attivo, stabile o passivo); uno dei nostri compiti principali sarà quello di riportare allo splendore gli Orange Grove Families ed annientare quelli che sono i loro nemici giurati, i Front Yard Ballas.
Un modo di vestire ed un colore differente distingue le varie gang, in modo da identificare fin da subito uno dei loro membri e sapere con chi ci si trova a parlare; vi è poi la sfortunata possibilità di trovarsi immischiati durante delle liti di confine tra le varie bande, situazioni da evitare a tutti i costi salvo che non ci si voglia schierare con alcuni dei contendenti per poi in futuro riceverne i favori.
Nel titolo sarà ovviamente possibile rubare autovetture e tra le nuove leve appare la bicicletta, la famosa BMX con la quale fare acrobazie di ogni tipo (Matt Hoffman Pro Bmx?), oppure i soliti mezzi delle forze dell’ordine che aprono la strada a nuove missioni o modalità.
Altra particolare novità è costituita dai mini-games presenti nel gioco (ShenMue?): avremo infatti la possibilità di giocare con cloni di Tempest, di Defender o addirittura di Asteroids, immergendoci totalmente nello spirito retrò del gioco.
01/09/2005 18:31
 
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se volete altre immagini chiedetele che io ve le metto
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