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RYUICHI SAKAMOTO

Ultimo Aggiornamento: 03/04/2023 11:52
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Sakamoto nasce a Nakano (Tokyo), in un Giappone ancora profondamente legato alle tradizioni e poco disposto ad aprirsi, anche nella musica, alle tendenze occidentali. A tre anni, impara a suonare il piano e durante il liceo fa parte già di una band. Proprio in questo periodo i suoi principali interessi musicali si orientano verso i Beatles, Beethoven e John Cage, nonché verso l'avanguardia più eterodossa, grazie anche agli studi compiuti presso l'Università d'Arte di Tokio. Dopo la laurea, il musicista di Tokyo fonda la Yellow Magic Orchestra, formazione dedita a sperimentazioni elettro-pop nel solco dell'iconografia futurista dei Kraftwerk. Insieme a Sakamoto (tastiere) la formazione annovera Haruomi Hosono (già bassista degli Happy End), Yukihiro Takahashi (già batterista della Sadistic Mika Band). Dopo l'omonimo album d'esordio, la band conquista un buon successo anche all'estero con Solid State Survivor, con un sound in bilico tra synth-pop e techno-rock. Ma i dischi successivi non tengono fede alle promesse, virando verso un pop elettronico dai risvolti smaccatamente commerciali.



Nel frattempo il musicista giapponese realizza nel '78 il suo primo album solista, Thousand Knives Of Asia, cui fa seguire due anni dopo B2 Unit (a cui collabora anche Andy Partridge degli XTC), due opere completamente diverse tra loro e che dimostrano subito il grande eclettismo di Sakamoto.

Quando nel 1983 gli YMO si sciolgono, per il loro leader prosegue una brillante carriera solista, a partire dalle musiche del film di Nagisa Oshima Merry Christmas Mr. Lawrence, di cui Sakamoto è anche uno dei protagonisti insieme a David Bowie. Una colonna sonora realizzata in collaborazione con David Sylvian dei Japan e impreziosita dallo splendido singolo "Forbidden Colors".



Nel 1984 esce Illustrated Musical Encyclopedia, in cui il compositore di Tokyo fissa con chiarezza l'obiettivo di fondo della sua opera: la fusione fra musica occidentale e sensibilità orientale, realizzata attraverso brani raffinati, come "Etude" e "Tibetan Dance", all'insegna di un jazz orchestrale, o in suite minimaliste, come "Paradise Lost". Il successivo Neo Geo è uno dei suoi lavori più riusciti, grazie anche al contributo di Bill Laswell e di uno stuolo di collaboratori. Le sue radici etniche si compenetrano alla perfezione con la musica pop occidentale e i ritmi funky, fino ad accarezzare la world-music elettronica di Holger Czukay e Peter Gabriel. La title-track mescola battiti funky e laceranti vocalizzi femminili in giapponese, "Shogunade" combina ritmi tribali ed effetti elettronici. Ottimi anche i brani strumentali, da "Before Long" ad "After All", che lambiscono la new age, mentre la struggente melodia di "Free Trading" e la giocosa sinfonia di "Parata" sono ulteriori saggi (d'autore) di come sia possibile coniugare musica etnica d'avanguardia e pop elettronico.



Sakamoto viaggia attraverso i ritmi e le melodie, senza rinunciare al suo pianoforte raffinato e alle sue atmosfere estatiche, profumate d'Oriente. Negli anni, emerge come un compositore moderno, in grado di sfruttare al meglio le apparecchiature dello studio elettronico e di progettare scenari multimediali. La sua sterminata discografia spazia indifferentemente tra tentazioni di raffinato pop elettronico, classicheggianti colonne sonore e dischi di piano solo. I suoi album possono vantare una serie di collaborazioni prestigiose con artisti del valore di David Sylvian, Iggy Pop, David Bowie, Youssou N'dour, Thomas Dolby, David Byrne, Hector Zazou.

Ma non sempre i risultati sono stati all'altezza delle ambizioni. Beauty (1990), ad esempio, è un disco tanto raffinato quanto velleitario. Heartbeat sembra un goffo tentativo di adeguarsi alla moda house del momento. Più efficace, semmai, l'incursione nell'hip-hop tentata nel 1994 con Sweet Revenge ("dolce vendetta"). Sakamoto spiegava così quel progetto: "Ha un'atmosfera sentimentale e malinconica. Ho voluto riportare nella musica pop la forma canzone, da troppo tempo dimenticata. Questa è la mia dolce vendetta". E aggiungeva: "L'hip-hop usa campionature prese dai pezzi degli anni '60 e '70 che non erano incisi bene rispetto alle registrazioni odierne. E lo stesso timbro hanno le colonne sonore dei vecchi film francesi. Io lo chiamo low-fi, bassa fedeltà. Oggi tutti cercano l'hi-fi. Ma io e i ragazzi dell'hip-hop preferiamo il low-fi ". Anticipava, così, un'attitudine retrò, oggi piuttosto in voga, come riprodurre in cd il fruscio tipico del vecchio vinile.



Negli anni, Sakamoto si specializza in colonne sonore. Quella per L'ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci gli vale l'Oscar, ma sono da ricordare anche Il tè nel deserto (The Sheltering Sky) e Il piccolo Buddha (sempre per Bertolucci), oltre alle musiche per balletto di Esperanto (School). "Scrivere musiche per film, su commissione, è una cosa diversa - spiega - ma in realtà quando sei dentro il lavoro compositivo non sei più in grado di distinguere il motivo che c'è sotto. Devi riuscire, e questo è l'importante. Amo scrivere, e per questo forse scrivo molto. E' una sfida, ma piacevole, perché incorpora al suo interno anche la possibilità di studiare. E poi fortunatamente scrivo musica molto diversa, e questo mi aiuta a progredire". Un lavoro che Sakamoto svolge con certosina meticolosità, ispirandosi ai suoi compositori preferiti di musica per film: Ennio Morricone, Bernard Hammer e Antoine Duhamel, autore di diverse colonne sonore per le opere di Jean-Luc Godard.



Dopo la divagazione più "leggera" di Smoochy, Sakamoto ripropone tutte le sue ambizioni di compositore in bilico tra classica e pop in Discord (199[SM=g27989], un'opera multimediale, che comprende anche un video e una connessione internet. L'ouverture di "Grief" mescola tradizione nipponica e musica sinfonica occidentale, e si snoda in un crescendo drammatico, tra rintocchi di campane, dissonanze e brezze elettroniche. "Prayer" è una soffice melodia per clarinetto, violini e pianoforte. "Salvation" è una suite orchestrale costruita sugli d'archi e su un sottofondo di melodie giapponesi. Ancora una volta Sakamoto riesce a intessere una tela di delicate cartilagini sonore che lega l'antico Giappone alle moderne avanguardie occidentali. Un discorso proseguito nel 2000 con Intimate. Nello stesso anno escono anche Cinemage (raccolta di temi di colonne sonore) e Back To The Basics, che contiene una serie di composizioni per solo piano. Il singolo "Energy Flow", estratto dall'album, vende oltre un milione e mezzo di copie in patria, rimanendo al numero uno in classifica per diverse settimane e stabilendo un record per un brano di solo pianoforte.



Attualmente, il compositore nipponico sta attraversando una fase in cui è affascinato dai suoni acustici, ma le nuove "release" di software musicali lo stanno già tentando verso un ritorno all'elettronica. Il suo "sogno nel cassetto", tuttavia, conduce ancora più lontano: "Farò la mia prima opera lirica - ha annunciato -. Sarà molto poco convenzionale, multimediale, con cantanti e ballerini di scuole diverse".



Nel 2005, con Chasm, Sakamoto si concede la prima uscita solista in chiave pop in sette anni, tornando a composizioni originali dopo i due album-tributo al maestro della bossa nova Antonio Carlos Jobim, pubblicati con Jacque e Paula Morelebaum a nome Morelenbaum2-Sakamoto. Per l'occasione, attorno all'"Imperatore" di Tokyo si è costituito un cast stellare di ospiti: David Sylvian, MC Sniper, Sketch Show (membro degli YMO), Keigo Oyamada (aka Cornelius), Arto Lindsay, Carsten Nicolai (Noto), Amedeo Pace (Blonde Redhead), solo per citarne alcuni. Manca però un'idea di sintesi capace di armonizzare efficacemente gli innumerevoli spunti musicali abbozzati. Lo spettro musicale, infatti, è vastissimo. E l'annunciata svolta "pop" è in realtà molto virtuale. Se ne possono cogliere i frutti soprattutto nella melodia iniziale di "Undercooled" (che è anche l'unica efficace del disco), un hip-hop impregnato d'essenze orientali affidato al rapper coreano MC. Sniper, e in quella "World Citizen" che rinnova lo storico sodalizio con David Sylvian in una fioca ballata piano/voce manipolata digitalmente (graziosa, ma lontana anni luce dalle vette celestiali di "Forbidden Colours"). La matrice etnica si fa più astratta, quasi stilizzata, affiorando nelle dozzine di voci dai differenti accenti che declamano frasi come "Is war as old as gravity?" in "War & Peace" (con testo di Lindsay) o nella bossa nova sintetica di "Ngo/Bitmix", interpretata in brasiliano da Maucha Adnet.


Tratto da Ondarock

 
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14/08/2006 18:31
 
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Re:

Scritto da: abarat 14/08/2006 12.14

Quando nel 1983 gli YMO si sciolgono, per il loro leader prosegue una brillante carriera solista, a partire dalle musiche del film di Nagisa Oshima Merry Christmas Mr. Lawrence, di cui Sakamoto è anche uno dei protagonisti insieme a David Bowie. Una colonna sonora realizzata in collaborazione con David Sylvian dei Japan e impreziosita dallo splendido singolo "Forbidden Colors".




ma era la musica di Furyo??

 
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14/08/2006 19:56
 
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Si hai perfettamente ragione [SM=g27988]

 
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14/08/2006 21:03
 
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ma quante ne sai arabat?????????? [SM=g27991]

 
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veramente abarat ottima conoscenza ed ottimo topic.
sakamoto e' un vero mito.
adoravo i Y.M.O. soprattutto i primi tempi.
inoltre e' proprio grazie ad un suo disco che ho cominciato a conoscere Okinawa. circa 15 anni fa usci beauty un disco che consiglio a tutti, e' semplicemente bellissimo,. in quel disco internazionale ci sono due canzoni tradizionali di Okinawa fra cui Tinsagu no hana canzone di cui mi sono innamorato e che 5 anni fa ho tradotto in italiano e di cui e' uscito anche un cd ( mi piacerebbe farvelo ascoltare ma non so come fare).....cd che ad Okinawa ebbe anche un certo successo per alcuni mesi fu la sigla delle trasmissioni metereologiche alla Tv, poi fini' dimenticato.
sempre nello stesso disco da sentire assolutamente Djabaran insieme a Youssun Dour e la struggente adagio di Barber suonato con il Niko ( strumento a corde cinese dal suono dolcissimo). da non perdere

 
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15/08/2006 11:22
 
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Si Marco ,Beauty è un bellissimo album;io amo in particolare 1996 (Che consiglio a tutti) un album che contiene tutti i suoi successi eseguiti solo con pianoforte,viola e violoncello.
[IMG]




TRACKLIST DI 1996

1. A Day a Gorilla Gives a Banana
2. Rain
3. Bibo no Aozora
4. The Last Emperor
5. 1919
6. Merry Christmas Mr. Lawrence
7. M.A.Y. in the Backyard
8. The Sheltering Sky
9. A Tribute to N.J.P.
10. High Heels
11. Aoneko no Torso
12. The Wuthering Heights

 
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eccola qui la bellissima
Merry Christmass Mr Lawrence.



[SM=g4256074]
veramente c'e' da inchinarsi
[Modificato da cari@tide 03/04/2023 11:45]

 
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02/04/2023 16:39
 
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Purtroppo dopo lunga malattia ci ha lasciato
aveva 71 anni.

R.I.P. [SM=x875398]
[SM=x875451]

 
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grandissimo musicista
l'Oscar per le musiche dell'Ultimo Imperatore era strameritato

R.I.P. [SM=x875398]

 
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ammetto di non conoscerlo molto
Ovvero mi limitavo a Furyo e all'Ultimo Imperatore. Ma da ieri ho cominciato a cercare sue musiche e ne ho trovate di bellissime.
Una di quelle che mi hanno più emozionato si intitola Energy Flow



R.I.P. [SM=x875398]
[Modificato da cari@tide 03/04/2023 11:52]

 
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