Diversivo (Spot Felix Owens per The End of an Era)

??:”Qui dentro, in mezzo a questo branco di ricchi spocchiosi e senza cervello, c’è nessuno che abbia anche le palle?”

Una voce spezza la tranquilla serata che stava svolgendosi all’eXtreme Casinò di Felix Owens, situato a non troppi chilometri dal confine fra Nevada e California. Un uomo, con indosso un vestito sicuramente non costoso, ma di buon gusto, si presenta sbraitando nella sala principale, dove - nonostante il persistente rumore delle slot machine e il vociare dei tavoli da gioco – riesce a far percepire la sua voce. Ma soprattutto le sue idee.

Felix Owens, ovviamente presente alla serata, organizzata in occasione dell’importante ricorrenza che è il primo anniversario di questo luogo votato all’azzardo monetario, si desta senza modificare minimamente il proprio sguardo dalla sedia sulla quale poggiava, mentre chiacchierava e scherzava con altri presenti.

FO:”E tu…tu chi diavolo sei, pezzente?”

L’uomo si solleva le maniche, contorce il viso in una smorfia di evidente sfida, quasi volesse mettere le mani addosso al proprietario di questo impero. Prontamente però, come d’uso in questi casi, due energumeni vestiti di nero, con auricolari “innestati” all’orecchio destro, stringono la strada all’uomo, fino a bloccarlo per le braccia fermando il suo scatto d’ira.

FO:”Mi chiedo come mai avrai fatto ad entrare qui, pezzente…”
U:”Mollatemi voi due…MOLLATEMI!”

Strattonando le due guardie del corpo l’uomo sembra divincolarsi, quando un cenno con la mano di Felix Owens gli consente di essere nuovamente libero, per poter parlare e spiegare questa irruzione.

U:”Dovresti guardare quei due imbecilli là fuori. Allora capiresti come sono entrato. Forse è meglio se chiami anche una troupe medica perché uno dei due deve avere il naso rotto…”
FO:”Bravo. In questo momento dovresti avere già le ossa spezzate, per mano dei miei amici che poco fa ti hanno bloccato. Ma come puoi notare non ho mosso un dito. Ho visto che sei entrato con così tanto impeto qui dentro, e mi sono incuriosito su cosa ti abbia spinto a fare tutto ciò…Soldi? Promesse?”
U:”Scommessa. Ho giurato che sarei riuscito a mettere le mani addosso a Felix Owens. In un modo o nell’altro.”
FO:”Ah Ah Ah! Sei esilarante, pezzente! Sai però cosa ti dico? Questa cosa ti fa onore. Hai avuto molto coraggio. Ma non hai saputo agire! Seguimi, ho intenzione di non rendere vana la tua entrata in scena…”

Il Money Made Man, dopo aver fatto cenno ai due bodyguards di seguirlo, scorta l’uomo, ancora anonimo, verso una saletta riservata. La luce al momento non illumina la stanza, probabilmente perché questa è un antro poco utilizzato solitamente. D’un tratto però, una potente lampada giallastra rende il luogo decisamente più confortevole: nonostante l’evidente stato di inutilizzo, in questa stanza sono presenti mobili costosi, quadri di valore e la tinteggiatura delle pareti sembra perfettamente curata.

Felix Owens fa cenno all’ospite indesiderato di sedersi allo splendido tavolo in legno, dove puntualmente fa capolino una scacchiera.

FO:”Ora, come vedi qui è presente una scacchiera. Avrai un’unica opportunità. Se vinci, ti darò il diritto di colpirmi. Se perdi, verrai rimandato a casa nelle stesse condizioni in cui giacciono le mie guardie. Naso rotto, contusioni e se vorrò anche qualcosa di peggio.”
U:”Ma…”
FO:”Ti ho forse consentito di parlare? Non mi sembra! Ascoltarmi…non sarà una normale partita a scacchi. Mi piace rendere queste semplici sfide un po’ più ardue.”

Improvvisamente, dalla porta dalla quale anche Felix e il suo ospite sono entrati, si presentano due splendide ragazze, una di colore e una rossa, che si appoggiano in maniera molto sensuale al tavolino dove è presente la scacchiera.

FO:”Ecco, pezzente. Loro sono Laura e Queen, e saranno con noi durante il corso della partita. Per ogni mossa che farò, una di queste due meravigliose creature si toglierà qualche indumento. Questa particolare pratica si chiama Strip Chess. Vediamo ora che cosa sei capace di fare.”

I due, con la presenza delle due ragazze, iniziano la partita, e puntualmente ad ogni mossa eseguita da Owens, a turno Laura e Queen si levano un indumento. L’uomo, dopo alcuni movimenti che sembravano spianargli una buona strategia per trionfare sul rivale, inizia a sudare, accusa la presenza delle due fanciulle e erroneamente esegue una mossa invece che un’altra.

Con il cinismo del killer che non perdona, Felix Owens si risistema arrivando in breve termine a schiacciare il rivale, costringendolo a un errore fatale, dopo che Queen, la ragazza di colore, era rimasta con indosso solo un perizoma e gli stivali, mentre Laura portava ancora una minigonna molto ristretta con sotto un tanga, e un piccolo top che lasciava intravedere le perfette forme dei suoi seni. L’uomo, in preda al panico e probabilmente a una scarica ormonale non indifferente, finisce come Felix Owens si aspettava sin dall’inizio.

FO:”Scacco matto, pezzente!”

Le due guardie del corpo si avvicinano immediatamente all’individuo, cingendogli le spalle con le loro mani possenti. Ma Felix Owens li blocca.

FO:”Vedi, ho solo voluto dimostrarti che non è l’impeto che ti permette di trionfare. A volte, la strategia è l’arma migliore. Un diversivo, ad esempio, come quello da me adottato, può permetterti di sopraffare qualsiasi nemico.”

Con un sorriso goliardico, Felix Owens scosta impercettibilmente la sedia e si avvicina all’uomo. Con la mano destra gli stringe la mascella, e girandogli il volto verso il suo lo fissa negli occhi.

FO:”Se tu avessi cercato di farti spazio all’interno della sala senza azioni così eclatanti, magari saresti riuscito anche solo a sfiorarmi. Ma il tuo piano prevedeva solo ira, una furia insensata che ti ha ridotto in trappola. Sei andato alla ricerca del ragno, e sei finito nella sua tela senza nemmeno accorgertene. Io, gestendoti come un burattino, ti ho fatto cadere nel mio diversivo, che ti ha distratto da una partita che per te valeva veramente tanto. Ma eri preda della tua mente animale. E sei stato sconfitto. Sarà un peccato vedere il tuo naso fatto a pezzi…”

Un movimento rapido, e la mano destra si distacca dal mento dell’uomo lasciando partire uno schiaffo sonoro che rimbomba all’interno della stanza. Felix Owens si allontana, mentre Queen e Laura hanno reindossato alcuni indumenti e lo accompagnano fuori, volgendo sadicamente lo sguardo indietro verso quel povero uomo, che per la foga del raggiungere un obiettivo si è visto chiudere in una trappola.

Una trappola abilmente tesa da Felix Owens, un maestro nell’escogitare strategie vincenti. Un uomo in attesa di raggiungere il proprio obiettivo.
Senza forzare la mano, ma studiando al meglio ciò che lo attende, per finire in forze al momento cruciale.
Senza distrazioni ma con il vantaggio psicologico che solo una strategia ben studiata può garantire.
Come potrebbe essere lo studio.
Come potrebbe essere un diversivo.