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| Città: EMPOLI | Compagno di Muro | |
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13/04/2007 17:35 | |
Cagni si volta indietro
«Non ho perduto l’Empoli dei miracoli. So come ritrovarlo»
EMPOLI - Alla ricerca dell'Empoli perduto. Di quella squadra concentrata, aggressiva, cattiva, compatta, in grado di non subire mai gol o quasi, visto che la sua difesa è rimasta a lungo la meno battuta di tutta la serie A, inguaiando gli avversari di pari valore e resistendo a quelli di maggior tasso tecnico. «Perduta no rassicura Gigi Cagni - ma forse solo un attimo smarrita. Un calo fisiologico che non può e non deve turbare più di tanto il nostro lavoro, ma contro il quale comunque è giusto e doveroso reagire » . Che fare dunque, anche perché fra domani, mercoledi e domenica ci sono tre ostacoli niente male da affrontare? «E' presto detto - ribatte il tecnico azzurro - dobbiamo ripartire dai primi di luglio, vale a dire dall'inizio della preparazione estiva. Proprio in quei caldi giorni infatti tutti insieme abbiamo gettato le basi della grande impresa compiuta fino ad oggi, perché i 45 punti in classifica non ce li ha regalati nessuno e quindi vuol dire che i valori ci sono per far bene. Con la partenza di Tavano, e dei suoi 19 gol, noi eravamo una squadra ad alto rischio retrocessione. Poi lavorando sodo e mettendoci il cuore e la testa siamo arrivati a lottare per un posto in Europa. Ecco, è arrivato il momento di tornare a quei giorni e prepararci a dar vita ad un altro campionato, fatto di sole otto partite, delle quali forse solo una davero impossibile, quella in casa dell'Inter, ma con le altre alla nostra portata. In sette gare dunque possiamo ancora decidere il nostro futuro, ma dovremo tornare alla settimana che ci condusse all'incredibile e impensabile successo sul terreno della Sampdoria» .
Che a Gigi Cagni il ko della vigilia di Pasqua a San Siro non fosse andato giù era emerso piuttosto chiaramente fin da subito. « Ma già anche nel vittorioso match con l'Ascoli qualcosa non aveva funzionato nel modo giusto. Poi l'euforia del successo e della super classifica ci avevano fatto dimenticare ogni cosa - commenta il mister - ma il Milan poi è stato impietoso nel mettere a nudo il nostro momento difficile. Ecco perché ho chiesto ai ragazzi di fare un gran balzo all'indietro, così da tornare quelli del luglio scorso e di tanti mesi successivi ». Preoccupato? «Direi proprio di no - ribatte -
perché un tale sentimento sarebbe ingeneroso verso un gruppo che ha inanellato miracoli per mesi e mesi e che ora è impegnato a cancellare i novanta minuti di Milano e dintorni. Sia i ragazzi che il sottoscritto infatti abbiamo una gran voglia di scrivere altre belle pagine della storia di un Empoli che mai era volato così in alto. Anche se chiudessimo i giochi oggi, magari dopo aver superato il vecchio record dei 45 punti, potremmo parlare già di una stagione straordinaria. Ma se così accadesse vorrebbe dire che dall'anno scorso siamo cresciuti assai poco, anzi troppo poco. Invece il sogno di tutti noi è quello di stupire ancora. Magari fin da domani in casa di un Cagliari che è avversario da temere seppure sia pari a noi come valore» . Antonio Bassi/atc
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