"Florentia fatti in là, Empoli si fa città"

Alla fine dell'alto Medioevo sorse sulle colline a destra della valle dell'Elsa tra Certaldo e Barberino, il castello di Semifonte; grazie alla sua posizione strategica e alla sua politica aperta Semifonte divenne rifugio per ogni sorta di sbandati, rifugiati, esuli, al punto da divenire una sorta di città maledetta, malvista dai potenti vicini Firenze e Siena.

Questa situazione di città-rifugio ebbe come conseguenza un impressionante sviluppo demografico fino al 1200, quando Semifonte raggiunse quasi le dimensioni di Firenze.
La collina dove sorgeva Semifonte si popolò in brevissimo tempo, a partire dal 1181, e divenne una spada nel fianco della potente Firenze. Velocemente prese potenza e vigore tanto da minacciare l’egemonia dei fiorentini.
La storia di Semifonte è durata appena vent’anni.

Pare che gli abitanti, fin troppo sicuri della loro forza, beffeggiassero i fiorentini intonando il noto ritornello "Florentia fatti in là, Semifonte si fà città" fin sotto le mura del capoluogo.
Dentro Semifonte ci vivevano quasi trentamila abitanti e attorno a sé aveva riunito tutta una serie di alleati che volevano conquistare Firenze. Molti signorotti locali avevano cominciato addirittura a tradire Firenze per ottenere dei privilegi quando questa sarebbe caduta.
I fiorentini non stettero certo a guardare.

Intorno al 1200 Firenze chiese a Semifonte di limitare la propria crescita e di sottomettersi al potere fiorentino, ma la risposta fu un cartello affisso sulla porta che dava verso Firenze con su scritto la famosa frase "Florentia fatti in là che Semifonte si fà città".

Firenze inviò due ambasciatori a Semifonte ma questi vennero uccisi e i loro corpi appesi per parecchi giorni alle porte della città.
Per tutta risposta Firenze inviò le sue milizie, con diecimila fanti fiorentini e il loro potente carroccio, insieme ad alcuni mercenari di Siena; l'ordine era distruggere ogni cosa.

Nel 1202, dopo un lungo ed epico assedio, avvenne la distruzione, oggi diremmo scientifica, di Semifonte: più niente, neanche il ricordo, doveva restare.
L'intera popolazione fu massacrata e sepolta in fosse comuni e la città fu ridotta a un cumulo di rovine.

La repubblica di Firenze promulgò un editto: Nessuno avrebbe potuto mai più costruire negli stessi luoghi dove Semifonte aveva osato sfidato Firenze. Mai più.

Fu così per cinque secoli, fino a quando i Lorena, nuovi signori di Firenze, fecero costruire una copia in miniatura del Duomo di Firenze, che riproduce fedelmente in scala 1:8, costruita grazie ad una deroga dell'editto duecentesco là dove sorgeva l'antica città maledetta.

Dalle poche testimonianze emerge che la città era difesa da una cinta muraria di circa tre chilometri con quattro porte e circondata di fossati, barbacani, batiate e torri, al vertice dell'abitato si ergeva un castello-recinto con mastio centrale circondato da mura quadrilatere e torri angolari.

Se volete visitare la zona (dove adesso si trova il piccolo abitato di Petrognano e la mini cupola a testimonianza) da Certaldo prendete la strada per Sciano e poi per Petrognano oppure venendo da Firenze uscendo dalla superstrada Firenze-Siena all'altezza di Tavarnelle,quindi continuando verso Siena. Passato Barberino Valdelsa girate a destra per Certaldo-Empoli.
Se ci andate in qualche bella giornata di sole troverete un paesaggio intatto, simile a quello del 1200.

"FLORENTIA FATTI IN LA', CHE EMPOLI SI FA CITTA'" -
Scusate se scomodo la storia ma leggendo questo articolo mi sono venute in mente le vicissitudini di Semifonte e la famosa frase storica (riadattata) "Florentia fatti in là che Empoli si fà città", una vicenda antica della nostra zona che sicuramente conoscerete tutti..... ....speriamo solo di non fare la stessa fine!!

"C'è aria di derby. E' proprio il caso di dirlo. Ad Empoli, più degli scorsi anni, si tocca con mano che l'atmosfera è diversa. Qualcosa è cambiato, il derby contro la Fiorentina è più sentito. Forse perchè l'Empoli, anche grazie alla cura Cagni che la sta facendo diventare "grande", non si sente più la provinciale di un tempo. Forse perché gli azzurri godono della bellezza di 21 punti in più dei cugini viola.
E forse anche perché, viste le rivoluzioni politiche in atto nella città di Firenze, compresa la cintura fiorentina, che sono presagio dell'imminente nascita della città metropolitana con probabile distacco quindi del circondario empolese, Empoli si sente un po' più autonoma. Un po' più città e un po' meno provincia, insomma.
Mettete insieme tutti questi ingredienti, un pizzico di lievito che sarà aggiunto dai tremila (e coda n.d.w.) sostenitori gigliati in arrivo ad Empoli e dai numerosi tifosi azzurri che si assieperanno sugli spalti, e la torta che ne viene fuori è una bomba. Un derby in tutti i sensi. La società azzurra ha "siliconato" l'ambiente rendendolo impermeabile a giornalisti, tifosi, curiosi. Se non è derby questo... "
(Riccardo Clementi - Calciotoscano.it)

[Modificato da WEB RE1976 14/04/2009 19:41]

Prima del derby 15/10/2006 contro la Fiorentina ho avuto modo di commentare sulla Home page Rangers un articolo con questa frase (Florentia fatti in là. Empoli si fa città). Mi sembrava che il contenuto riportasse alla luce una storia antica della nostra zona.........quella di Semifonte.

Molti mi hanno scritto e chiesto del perchè di questa frase e lumi sulla storia di Semifonte in quanto sembra che in pochi ne siano a conoscenza.

Apro questo topic per soddisfare la curiosità di molti.

Poi il topic può anche servire a raccogliere pareri e scritti dei "muratori" sul passato e sull'attuale.