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Le avventure di Pippo Lampo - La grande gara -

Ultimo Aggiornamento: 28/10/2006 23:21
26/10/2006 17:32
 
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La grande gara


C’è nel bosco dei Marroni
un grazioso coniglietto
Pippolampo questo è il nome
perché corre che è un diretto.

E c’è Genny, volpe astuta
che di Pippo è concorrente
e più volte ha già tentato
di mangiarselo in un niente.

Corre Pippo come un treno
e alla volpe sulle tracce
sfugge sempre che è un baleno
e fa fare figuracce.

Così Genny, manigolda
svelta all’uso del cervello
lancia a Pippo la sua sfida
mentre pensa ad un tranello.

Scaverà una bella fossa
nella pista, proprio al centro
ricoperta poi di foglie
perché Pippo cada dentro.

Una gara vuole fare
per papparsi il coniglietto
umiliarlo apertamente
e riscuoterne il rispetto.

Della cosa, come è usanza
se ne parla a Giribaldo
saggio gufo che del bosco
è figura di riguardo.

Forse voi non lo sapete
ma fu lui a dare l’allarme
e con gesto coraggioso
salvò il bosco dalle fiamme.

Era piccolo e senz’ali
quando vide coi suoi occhioni
andar via l’uomo imprudente
senza spengere i tizzoni.

Un bel fuoco aveva fatto
e di funghi una grigliata
ma le braci ancora accese
diventarono fiammata.

Così il piccolo gufetto
che a gridare ci provò
chiuse gli occhi, gonfiò il petto
e dal nido si lanciò.

Rovinò ferito a terra
provocando uno sconquasso
ma il frastuono di quel gesto
risvegliò dal sonno un tasso.

Fu Morfeo, quel dormiglione
che avvisò gli altri animali
così presto uno squadrone
poté correre ai ripari.

Fu scavata intorno al fuoco
una fossa circolare
e dall’alto gli uccellini
giù la terra a soffocare.

Giribaldo fu da allora
di quel bosco il protettore
proclamato re a gran voce
lo governa con onore.

Stabilita fu la data
per la grande sfida attesa
e fissato per quel giorno
“Abolita ogni contesa”

Fu così che i serpentelli
timorosi del cinghiale
se ne stettero a panciolle
stesi al sole, a crogiolare.

Volpi, donnole e leprotti
se ne andarono a braccetto
e persino i pesciolini
con gli aironi sul laghetto.

Anche l’ora fu fissata
dalla mezza fino all’una
(giusto per precauzione)
nella notte senza luna.

Centomila formichine
tutte quante in fila indiana
disegnarono il percorso
che sembrava una gincana.

Sopra loro a fare luce
come tante candeline
pure quelle in fila indiana
centomila luccioline.

Era come un aeroporto
quella pista illuminata
come un grande fiume acceso
su una cupola stellata.

Arrivarono a migliaia
una folla di animali
primi furono gli uccelli
poi quegli altri privi d’ali.

Proprio all’ultimo momento
stanche morte e col fiatone
tartarughe e lumachine
e una lepre col bastone.

Anche un’ospite inatteso
e da tutti assai temuto
tra gli intrecci di un roveto
si acquattò guardingo e muto.

Di Grifagno si trattava
vecchio lupo predatore
che per fame e un po’ per vizio
seminava il suo terrore.

Impettito Giribaldo
con l’orario in sintonia
una grande foglia in mano
si apprestava a dare il via.

Pippolampo in grande forma
con un corpo da gazzella
che mangiato aveva solo
di carote una scodella.

Genny, invece, appesantita
con quel grande suo pancione
che toccava quasi terra
per ben altra colazione…

Da ogni dove come lampi
occhi accesi d’emozione
luccioline a tutto fuoco
come lampade in tensione.

Proprio come una Ferrari
partì primo Pippolampo
Genny invece molto indietro
e con passo lento e stanco.

Giunto quasi a metà corsa
(proprio ai limiti del fosso)
inciampò in una radice
e cadendo ruppe un osso.

Che disdetta, poverino!
si era rotto una zampetta
e per giunta lì vicino
con Grifagno a bocca aperta.

Ma nel mentre che il lupaccio
si apprestava a dargli un morso
ecco Genny che inciampando
vola dritta dentro il fosso…

Adocchiato un altro pasto
certo ben più consistente
va Grifagno verso Genny
lascia Pippo allegramente.

Poverina, che spavento!
tutta quanta che tremava
e Grifagno minaccioso
con la bocca pien di bava.

Pippolampo, mezzo rotto
si avventò contro quel lupo
e gridando a più non posso
cominciò a chiamare aiuto.

In un lampo a centinaia
arrivaron gli animali
e Grifagno scappò lesto
quando vide anche i cinghiali.

Fu così che andò a finire
che la preda destinata
liberò la sua aguzzina
da una fine disgraziata.

Fu per Genny una lezione
che da allora la cambiò
e con Pippo, suo rivale
si racconta… si sposò.

m



















28/10/2006 23:21
 
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CHE BEL FINALE!!!! [SM=g27985] [SM=g27985]




Quando sono sola .... apro il mio album e ritrovo tutti i volti che amo.
Le impronte di un'Angelo sono fatte d'amore.E dove c'e' amore, possono accadere cose miracolose.
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