A VOLTE RITORNANO (merlino celtic)


...a volte ritornano,
e non sarà il mio sguardo
umido di stupore
a far maturare i frutti
dell'albero della vergogna.
Non sarà il mio sdegno
nè la mia indignazione
a relegarli
nel limbo dell'ignavia
e della solitudine esistenziale.
Ri-tornano,
attirati e insofferenti come mosche
su sentieri antichi
macchiati di sudore
e bestemmie di farisei
scacciati dal tempio dei Giusti.
Al principio fu Poesìa,
furono canti di fratelli
intorno al fuoco dell'Amicizia,
furono gioia e condivisione.
E ora
Giuda Iscarioti
vestono di sgargiante
e d'Arlecchino,
di profumi nuovi,
per violentare il Tempio,
per turbare
la semplicità degli onesti.
Quando racconteremo
la nostra Favola
alle sorgenti della Storia
i loro nomi
saranno ectoplasmi lontani
dimenticati
tra le pieghe del Tempo...

Merlino

L’AMORE…CAMBIA NOME (GocciaDiParadiso)


L'Amor muove
e ferma il Mondo!


E' più facile
tagliare un diamante
che scalfire
il tuo cuore,
non ti conosco
eppur ti amo,
e quando ti vedrò
l'Amore cambierà nome.
Ti adoro di già piccolo uomo
e vorrei che le mie mani
avessero la forza
di sfiorarti
come rosa senza spine
dolcemente
come in una favola
e sarà Amore
che durerà per sempre.
Ascolterò musica
emozionandomi
e mi nasconderò
al tuo cuore
con l'angoscia che tu
possa dirmi di no
correndo via
per non dirti
"Ti amo da sempre"

magda

SOLO…NOSTALGIA (poesìa a due mani GocciaDiParadiso&merlino celtic)

Non sarò la tua poesia
intrisa di sogni,
di regine di cuori.
Non sarò la tua fantasia
colma di respiri,
e di amori.

Non sarò il tuo desiderio
colorato nel vento,
che ti accarezza la pelle.
Non sarò il tuo pensiero
ne creatura d'incanto,
lassù fra le stelle.

Non sarò la tua principessa
ne la tua dolcezza,
piena di allegria.
Non sarò la tua promessa
ne la tua tristezza
sarò solo..... nostalgia.

Madonna felicità
aveva gli occhi tristi.
L'incontrai
all'ombra dell'Ultimo Sogno,
e mi donò un sorriso
e qualche lagrima.
Le offrii la mia poesìa,
i miei pensieri,
i colori chiari delle mie notti,
la passione
della mia fantasìa...
E insieme brindammo
nel calice della speranza.
Poi raccolsi
i frammenti della mia nostalgia
e li affogai nel torrente.
Madonna felicità
aveva gli occhi belli,
come volo di farfalla.
La presi per mano,
e la chiamai...Amore...


Maddalena e Giorgio






PER UN TUO RESPIRO (Abarat)

per un tuo respiro scalerei le erte dei tuoi occhi,
toglierei secondi al tempo,
sognerei comete lancinanti,
acchiapperei i miei incubi chiusi nel forziere del vento,
ucciderei i diavoli dell'alba inquieta,
coprirei di vastità la chiave dei tuoi segreti,
alzerei la gonna al cielo,
clic!!!!!
abbagliato dal flash del mio cuore rubo il tuo respiro e centellino il suo sapore....

Tullio






DOPO... (merlino celtic)

...dopo ci racconteremo,
guardandoci,
toccandoci,
respirandoci intensamente,
amandoci.
I nostri sogni,
le nostre lontananze,
le nostre favole segrete
trapuntate di nostalgia.
Le nostre fantasìe,
i nostri giochi impossibili,
prenderanno sotto braccio la notte,
e l'ubriacheranno
di vino dolce
e di peccati dolcissimi.
Peccati di vita,
peccati d'Amore...
Ma ora incatena le tue ansie,
i tuoi timori
all'ultimo sbadiglio dell'alba,
e regalami un pensiero
imprigionato in un sorriso,
una promessa,
un...dopo.


Giorgio

OLTRE LA NEBBIA (Il Cantore)

Vorrei proprio sospingere
lo sguardo oltre la nebbia
per ritrovare nelle mani segnate
un richiamo di luce,
nella penombra della macchia
barcollo
e il silenzio avvolge
l’accorato grido,
nessuno può ascoltare
la voce di un viandante senza terra
che sussurra l’inutile eco,
puoi trascinarti sull’erba
dietro la trasparenza della luna
e urlare al vento i richiami perduti,
mentre un soffio asciuga le lacrime
i ricordi ti conducono
nel torpore del sogno
e sembra che qualcuno
tenga strette le tue mani
e ti avvolga in un manto
di dolcezze dimenticate
allentando la tensione del razionale………
ma… è solo l’illusione del sonno
al risveglio la pesantezza dell’anima
c’è sempre la solita nebbia
bisogna incamminarsi
anche se al di là di essa……
solo la strada di niente
affollata da esseri senza volto
che sputano veleno e assenza,
mentre il cuore ormai è volato
in quella sponda remota
dove si approda con la barca
su cui mai potrai salire.



Ignazio




LA VOCE DELLA NOTTE (Merlino47)

Tu non senti lo sciame di vento
che incessante percuote le fronde
angosciato ora bussa alle porte
ma nessuno risponde.

Nel silenzio ogni senso trabocca
e più l’argine interno non tiene
quando inquieto, il fluire del tempo
ti attraversa le vene.

Tu non senti, altro tempo ti lega
altri luoghi indistinti, a me ignoti
dove il battito d’ali è un concerto
scritto in chiave di vuoti.

Mi attraversa una voce lontana
mentre l’alba si stende sui fiori
ma né io né nessuno ti vede
né più qui tu dimori.

Si fa canto il tremore tra gli aghi
e già il sole dispensa i suo raggi
oh infruttuoso sperare un ritorno!
oh infelici miraggi!

Tu non senti lo sciame di vento
che qui bussa incessante ogni notte
ed io chiavi di sorta non tengo
per aprirgli le porte.


m

PASSERÀ!

M’ingannano le luci
che in questa notte triste
hanno parvenza di stelle lontane

fredde come gioielli
false come promesse non mantenute.

Brividi sulla pelle
che il vento schiaffeggia
in questa notte senza profumi

che trascorro

con fatica

ma con la certezza dell’alba
e del calore del sole che verrà.




yama