Natale era già alle porte quando mia figlia Lucia mi telefonò
dalla Francia per comunicarmi che insieme al marito Eugenio e al figlioletto Paolo di tre anni sarebbe venuta da me per le feste natalizie.
Io è dal giorno del matrimonio che non li ho più visti, essi sono andati in Francia per il viaggio di nozze e hanno finito col restarci avendo Eugenio trovato un ottimo impiego.
Ne frattempo ben quattro anni sono trascorsi... troppi da vivere per una donna sola!! Mi sono così abituata alla solitudine e ho imparato a vivere in sua compagnia; però la mia felicità è al colmo al solo pensiero, anche se per poco, averli vicini .
Ora devo darmi da fare... rimangono soltanto pochi giorni al loro arrivo e parecchie cose da preparare.
Ginetta, la figlia dei vicini di casa,un'adorabile ragazzina di quindici anni, è pronta a darmi il suo valido aiuto: "sono contenta di esserle utile", mi dice ! E io, senza esitare, prendendola per mano, le faccio strada fino al sottoscala da dove recuperiamo e portiamo nel soggiorno un grande albero di Natale completo di accessori.
Si è appena all'inizio del lavoro !!
Poi è la volta di adornare la casa con il vischio, palloncini e palline multicolori, andare in giro per i negozi a fare shopping ed elaborare i menù per il cenone delle vigilie di Natale e Capodanno...
I giorni passano velocemente ed io e Ginetta abbiamo appena finito di mettere in ordine la casa quando essi puntuali arrivano ; un po' stanchi dal lungo viaggio affrontato, ma con i volti sorridenti.
Grande la mia gioia per averli finalmente vicini.... grande l'emozione nello stringere tra le braccia quel pargoletto che m'imprime un forte bacio sulla guancia chiamandomi "nonna"
Egli rassomiglia molto a mia filia e, per un attimo, mi sembra andare a ritroso nel tempo stringendo lei tra le braccia.
Quando parla è difficile capirlo: Sia per la sua giovane età, sia perchè alle parole italiane apprese dai suoi genitori intercala parole dialettali in francese tipiche del luogo natio...
< Mia figlia e mio genero fanno da interpreti >
Paolo è anche molto vivace; ha preso subito possesso della mia casa facendola sua e questa ora risuona di ogni tipo di rumore.
< Egli apre e chiude con furia tutte le porte, prende gli oggetti dai ripiani dei mobili - forse per vedere come sono stati costruiti -accende e spegne radio e televisore, tira la coda al gatto, tenta di aprire la gabbia al canarino e finisce con l'andare nel piccolo giardino che circonda la casa ove sembra si diverta a calpestarne le aiuole imbrattandosi tutto di fango ...>
Ritorna tranquillo soltanto quando il padre garbatamente lo rimprovera e subito dopo ricomincia.
Si rende quindi necessario distrarlo.. ed è grazie al clima, insolitamente tiepido in questo periodo, che si riesce ad uscire da casa;
Ed ecco finalmente tutti quanti in giro per il paese : <brulicante di gente arrivata da ogni dove; le strate adorne di festoni variopinti ed illuminate a giorno da lampadine multicolori; bancarelle piene di dolciumi e oggetti artigianali di ogni genere; colorati palloncini svolazzanti di ogni forma;clown e musici che si esibiscono nella strada principale del paese..>
Paolo si è divertito un mondo ed è stato duro convincerlo a tornare a casa per la cena.
Mi ritrovo ora stupita di come sia volato via il tempo e di quanto lontani sembrano i giorni trascorsi ineme a loro.
Mi mancano :
- quel parlare tranquillamente del più e del meno con mia figlia;
- quelle sere quando - riuniti al tavolo per la cena- si ricordava il passato, raccontandoci l'un l'altro esperienze e vicende della nostra vita;
- le due serate della vigilia di Natale e Capodanno trascorse con Ginetta ed i suoi familiari;
- l'allegria di Paolo che durante tali serate ha potuto giocare con i fratellini di Ginetta mettendo a loro disposizione i
suoi giocattoli preferiti;
- il suo sorriso quando nel giorno della partenza mi salutò dicendo: < Nonna !! vado a passeggio con mamma e papà, tornerò presto >
" Troppo piccolo per capire che non sarebbe più tornato "
Seguo ora, con le lacrime agli occhi, la macchina fino a quando rimpicciolisce al mio sguardo e lentamente mi avvio verso casa..
Nei momenti più difficili della nostra vita occorre richiamare dalla memoria pensieri positivi : io l'ho fatto!! e questo mi ha dato spinta e coraggio per continuare:
E ora che non godo più della loro presenza e sono tornata ad essere più sola che mai, vorrei proprio poter contare su un sdia a dondolo nella veranda e su qualcuno disposto ad ascoltarmi, ma questo qualcuno non esiste e quindi penso sia il momento di tirar fuori i miei sogni dal cassetto.
Costretta dalla vita, avevo messo da parte tante cose che avrei voluto realizzare.. " ma credo non averne più il tempo.." Tiro fuori quindi - da una piccola logora scatola - un elenco di obiettivi da raggiungere - da molto tempo compilato - e con una matita rossa depenno la prima delle voci elencate : < Un soggiorno di almeno una settimana per ognuna delle città Londra e Parigi> e senza esitare proseguo fino all'ultima voce dell'elenco.
Ecco! mi dico !! <è bastato depennare tutti i miei sogni e questi nel nulla sono spariti..>
Quando malinconia e tristezza mi assalgono sono solita recarmi in soffitta quale luogo di pace ed è in essa che ho riposto le cose alle quali tengo di più.
E' tanto che non vi accedo, ma è bastato solo un istante per notare che tutto è in ordine ed al solito posto negli affali:
- la mia cassetta piena di tubetti di colori ad olio, pennelli e cartoncini telati con tracciati a matita immagini da realizzare: < posso iniziare da subito!! >
- i miei spartiti faclitati di musica classica, da me studiati, che ritengo essere ancora in grado suonare,
- le video cassette delle più belle opere liriche e concerti di musica di molti paesi del mondo;
E infine:
- una bibliotca con numerosi libri di narrativa mondiale ed altro genere; di vari Autori.
MI sento ora pronta ad iniziare il mio lavoro..e - con la cassetta dei colori sotto braccio -mi avvio verso il mio angolo preferito nella veranda.
-°-°-°-°-°-°
Mi auguro ora raggiungere al più presto.. con i semplici mezzi di cui dispongo..e, soprattutto con l'ausilio di costante volontà, la mia tanto agognata serenità d'animo.