VENTO DELL’OVEST (Elfo nero)
Perso nei sentieri del mio oscuro mondo
inseguendo il tramonto e le stelle con lo sguardo
lucida spada nel cuore della notte
senza meta come un vagabondo
Aspettando il tuono e nuvole di pioggia
in quest'ombroso bosco senza età
con elfi e fate sulle cime degli alberi
e celtiche croci scolpite nella roccia
Zingaro oscuro di lontane terre
la luna è come un bianco sogno
fuggire lontano da queste mie prigioni
fuori dal branco come lupo ribelle
Il vento ora soffia verso occidente
occhi neri come piume di corvo
e come corvo nel cielo mi immergo
nella calda luce del tuo volto sorridente
Regni luminosi e terre assolate
fra neri cavalieri e fate di luce
limpido torrente che scende dai monti
danzando con gli gnomi alla festa dell'estate
Nelle verdi brughiere e nelle grotte dei draghi
cercando un nuovo sogno, nuovi orizzonti
rossi tramonti verso occidente
su verdi colline e azzurri laghi
Elfo nero
CHIAMAMI PER NOME (Il Cantore)
Vorrei che mi chiamassi per nome
e soffiassi una dolce melodia
con la tua voce
che è un richiamo di melanconie,
a volte mi sento sperduto
come se fossi in una foresta senza sbocco
e vorrei sentire le tue dita delicate
quando nella notte le ombre mi spingono
verso meandri oscuri.
Il mio nome tu lo sai pronunciare
e lo sento
mentre lo sussurri nell’anima,
le tue parole sospingono
oltre il muro del tuono
le grida anonime
che rimbombano nel cervello,
accanto a me solo il silenzio di uno sguardo
mentre posi la mano leggera sulla mia bocca
socchiudi gli occhi
e intoni un’armonia d’immenso
lasciando la tenue luce
di un angolo in penombra
e il desiderio di perdersi
in un richiamo d’amore
con un volo d’infinito.
Ignazio
KARMAGARDENIA (Fairy 67)
E' Karma di millenni
vissuto in piazza e
stropicciato da ombre
perenni e disegni d'uomo
a tratto grigio molto fine
Nessuno disse una parola
innanzi a quel delirio
tutto era ovattato
come quando c'é la neve
Bronzo nella faccia
pietre nelle mani
lingua d'elloboro
occhi d'aquilegia
Karma che insegna
a parare colpi bassi
dove il ventre pulsa
di dolore muto
e fiele non richiesto
Non sa quanta forza mi dona
l'attacco alle mie carni
e alle giunture ormai protette
da fili resistenti di gardenia
Quanta Luce mi dona la sua ombra!
Marzia