CANZONE D'AGOSTO-Alter Fritz


Sotto cieli spaziali
ed incerti prodigi di comete
pronunciammo in sogno
voti d'eterno amore..

E nel giorno
di miraggi e cicale
sentimmo il cuore venir meno
nel rimirarci inesausti,
incantati di poesia
e di passione in rigoglio.

"mi ami?"
dicesti..
"mi ami davvero,
come amano il sole
queste dorate spighe,
come amano il silenzio
questi astri frementi nell'ombra?"

La notte
in un confuso sognare,
colsi da un bianco giardino
neonate rose vermiglie
aperte e morbide
come le tue labbra di bimba..

ed un sorriso accennato
mi sfiorò il cuore,
come il battito d'ali
di nivee colombe,
impazzite d'infinito
nel cielo terso d'agosto.


Flavio

SEI VOLATA VIA ( YAMA)


Sei volata via
il libro delle poesie
ancora appoggiato
sul comodino
e tu nel vento

petalo strappato
foglia d’autunno

ad intrecciare ricordi
e danzare al ritmo
dei miei sogni.

E nulla più.



yama

DITEMI SE AVETE VISTO IL MIO CUORE-VERSOLIBERO





Ditemi
se avete visto passare il mio cuore
quel giorno in cui l’ho scacciato
quasi fosse un ingombro pesante
come sagoma d’un elefante
sul perimetro del mio mattone

ditemi se l’avete visto fuggire
claudicante con l’anima offesa
e le mani rattrappite dal gelo:
le stesse sembianze del volto
quando mi bacia la sera
con piccoli schiocchi di stelle,
finché l’alba gelosa mi prende
tra le ali di rondini in volo.

Ditemi: forse l’avete sentito gridare
per farsi udire dal mare
dove nulla, più nulla si scorge
all’orizzonte, che nasca o che muoia.

Forse lo avete visto passare,
dispettoso bimbo zingaro scuro
che ruba fragole d’oro,
avanzi di soli sbiaditi,
briciole di sogni scaduti,
assonanze per nuove armonie.


Ma io vi dico: quel cuore era mio,
girava libero come un cavallo
nell’immensa prateria dell’amore,
giocava con tutti i bambini
metteva in fila le lettere antiche
d’una parola lucente
di ogni riflesso di gioia.

Io vi dico quel cuore è il mio:
l’ho adagiato in un bouquet di viole
come una gemma soave
e voglio donarne il profumo
quando il vento è carezza gentile
quasi fosse una brezza d’amore.




Rosanna

PAESAGGIO-PASSAGGIO ONIRICO - 29.05.04 2.33-Fairy 67

Solcano viali sconosciuti
i miei pensieri questa notte
In mancanza di suoni
l'esistere riflette ombre eburnee
Occhi della memoria vagano smarriti
cercando velluto di brace

Spiego lenzuola di lino
a tappeto dei ricordi
allungando membra stanche

Arcane mani tracciano disegni
di stelle ormai morte
aspergendo scie di luce vivida

Il cielo s'é fatto mare
e il mare cielo
Sfumano i contorni della coscienza vigile
stemperando ogni ritrosia

Avvinta mi lascio sedurre dal silenzio
In vortici emozionali
arresterai il tuo passo alla porta dei sogni
incerto se varcarla o meno

… e ti conquisterà la mia assenza

Marzia





FURTIVAMENTE-GocciaDiParadiso


Furtivamente
sei entrato nel mio cuore
con grandi pennellate
illumini i miei sogni,
come brezza
giungono le carezze
pur se assopita
sento il tuo calore.


Furtivamente notte dopo notte
entro nei tuoi pensieri e,
finalmente sicura mi addormento.
Alle porte del sogno
fra le dolci trine dell'alba,
il cuore si ferma,
nel sentirti sussurrare,
....... amore.

Magda






NOTTE-YAMA



NOTTE

Notte sudata,
culla di rovelli
che al sonno
spazio non cedono.
Notte solitaria
che pensiero porti
nei meandri bui
dell’animo mio,
come lingua
che sul dolente dente batte.
Notte agitata,
che anziché consiglio,
coscienza di rimpianti
a piene mani spandi,
parlandomi di passati amori,
di volti ormai lontani,
di ciò che avrei voluto fosse
e non è stato.
Notte bastarda
che di buoni propositi
dimenticati al mattino
lastrichi il mio cammino.
Notte ruffiana
che l’aspro del giorno stemperi
col tuo buio avvolgente,
ricco d’ovattate
lontane nenie,
culla di carnali amori.
Notte incantata
di sogni creatrice,
fabbrica di passioni
che sale danno
al senso della vita.
Notte buia.
Notte silenziosa.
Notte amata.
Cullami ancora tra le tue braccia.
Notte …



yama

PAESAGGIO-PASSAGGIO ONIRICO - 29.05.04 2.33-Fairy 67

Solcano viali sconosciuti
i miei pensieri questa notte
In mancanza di suoni
l'esistere riflette ombre eburnee
Occhi della memoria vagano smarriti
cercando velluto di brace

Spiego lenzuola di lino
a tappeto dei ricordi
allungando membra stanche

Arcane mani tracciano disegni
di stelle ormai morte
aspergendo scie di luce vivida

Il cielo s'é fatto mare
e il mare cielo
Sfumano i contorni della coscienza vigile
stemperando ogni ritrosia

Avvinta mi lascio sedurre dal silenzio
In vortici emozionali
arresterai il tuo passo alla porta dei sogni
incerto se varcarla o meno

… e ti conquisterà la mia assenza

Marzia