16/06/2006 19:12 |
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Per lei dall’armadio della poesia
una sestina dantesca pescai
ed un sonetto la notte
rubai al cassetto d’un Petrarca minore,
per una lacrima di rimmel stantio
la volta celeste trasformai in versi d’argento
ed uno stampo di rossetto
fu il mio alloro…
Con le auree rime di Novalis
bagnai il suo corpo ed il profumo di roseto
primovere annunciavano fra i suoi seni
d’ebano.
adornai la mia dea d’un diadema
in endecasillabi 24 carati
e la mano a carezza levigò il suo volto ma…
la maschera di trucco mi rimase in mano
e nel vuoto si muovevano le mie dita annichilite.
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16/06/2006 20:02 |
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| | | Post: 3.711 | A d m i n | Utente Gold | ADMIN | AMMINISTRATORE | | OFFLINE |
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CARO NIKY
BELLA DALL'INIZIO ALLA FINE
Scritta in una forma molto gradevole questa tua poesia misogina... spero proprio di leggerne altre belle cosi.... Quando sono sola .... apro il mio album e ritrovo tutti i volti che amo.
Le impronte di un'Angelo sono fatte d'amore.E dove c'e' amore, possono accadere cose miracolose.
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16/06/2006 20:32 |
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Nichi...ma forse non avevi pescato la giusta forma poetica, o i poeti giusti? Magari lei ne amava altri, ...forse contemporanei?
(Avresti potuto postare anche la prima parte...)
Comunque, di misogino, non ci vedo niente... Tranne il titolo!
adornai la mia dea d’un diadema
in endecasillabi 24 carati
e la mano a carezza levigò il suo volto ma…
la maschera di trucco mi rimase in mano
e nel vuoto si muovevano le mie dita annichilite.
...oppure i versi erano giusti, e anche questi molto interessanti, ma forse avevi sbagliato dea...
Ciao
Ros |
17/06/2006 17:07 |
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non è riferito ad un fatto realmente accaduto. è solo una riflessione su quello che spesso accade agli amori dei poeti: compongono versi su versi per le loro muse che spesso sono donne vacue e senza alcuna sensibilità. poi è una riflessione a doppio taglio: alla fine si nota anche la stupidità del poeta, che ha tirato giù cielo e inferno per omaggiare la sua dama che si rivela essere solo una maschera. ha un messaggio abbastanza complesso questa poesia, non è semplice come sembra. ave |
17/06/2006 17:18 |
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Per questo ho detto che forse aveva sbagliato dea...
nel senso che essere vacua e sensa sensibilità è l'opposto della figura che pensava di omaggiare;
il mistero di come mai il poeta (ma non solo) idealizzi una persona con caratteristiche tutt'altro che profonde, è tutto da decifrare...
Ros<p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da VERSOLIBERO 17/06/2006 23.50</i>]</font></p> |
17/06/2006 18:34 |
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| | | Post: 1.590 | Vice A d m i n | Utente Gold | Vice Admin | Vice ADMIN | | OFFLINE |
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Poesìa sublime. Concordo con Ros:perchè "misogina"? Però tra le righe si leggono verità solari.Il poeta (e anche il NON poeta) talvolta ha la disavventura di innamorarsi, e l'Amore gli fa apparire l'oggetto del suo sentimento DIVERSO da quello che è.Fa parte della vita...
Giorgio ...regalerò a un menestrello
l'armonìa delle mie parole
che ne faccia Poesìa.
Io sarò senza suoni,
ma quel menestrello
mi racconterà...
Merlino
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18/06/2006 17:34 |
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E sì Merlino! quando il poeta (e non solo) si innamora la tragi-comicità è sempre dietro l'angolo. ave |
19/06/2006 17:38 |
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Allora conviene non essere innamorati, visto che non si può star mai tranquilli! Mah... forse il segreto sta nel cercare la differenza tra essere infatuati e essere innamorati , non credi?
<p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da VERSOLIBERO 19/06/2006 17.39</i>]</font></p> |
19/06/2006 23:51 |
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tanto l'amore contiene sempre sofferenza, c'è poco da fare. infatti quando comincia a piacermi una donna (la femmina mai ) sò già che la depressione è dietro l'angolo e che tutto finirà come deve finire, in un nulla di fatto e ferite da leccare. ma in fondo è giusto così, ogni tanto anche illudersi per poi disilludersi di colpo è un piacere. ave |
20/06/2006 00:09 |
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Credo sia il disamore, o l'illusione, o l'indifferenza, a portare sofferenza, non l'amore.
L'amore è volere il bene di qualcuno, cercando di fare il possibile e a volte l'impossibile, ma si sa, l'impossibile non si può realizzare, e anche il possibile sembra troppo poco, a volte, però di persone felici ne conosco, per fortuna, e insieme affrontano le difficoltà. Non sarei così catastrofica, se avessi la tua età... Lascia tirare le somme a chi ha vissuto un po' di più...
Ciao
Ros |
20/06/2006 15:09 |
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ma io parlo sempre per me Ros! non dubito che di esseri umani felici ce ne siano, sennò ci saremmo estinti molto tempo fa. ave |
20/06/2006 15:17 |
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Ed io parlo "a te", che sarai uno tra loro... , sai che sono un po' strega e un po' maga e ti contraddico perché come altre persone giovani che ho visto ieri depresse, e domani felici ...
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20/06/2006 23:21 |
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| | | Post: 347 | Utente Veteran | | OFFLINE |
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Poesia particolare la tua, Leonardo e veramente bella: riesci a mantenere all'interno di una composizione poetica uno spirito satirico con un finale veramente riuscito, ricco di significati.
Ignazio Zarathustra una mattina levatosi all'aurora, si mise di fronte al sole e così gli parlò:"Sai, mi é venuta a noia la mia saggezza, adesso sono come l'ape che ha raccolto troppo miele, ho bisogno di mani che mi si tendono."
F. NIETZSCHE |
21/06/2006 22:12 |
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grazie Ignazio, ave |
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