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In un afoso mattino di fine Luglio di qualche anno fa stavo deambulando nei boschi dell'alta val Pellice in cerca di funghi.Mi trovavo in una zona denominata "la lòisa".Stavo arrancando in salita, tra muschi e abeti, appoggiandomi al mio bastone di nocciolo, quando una sorta di sibilo attirò la mia attenzione.Mi avvicinai cauto nella direzione da dove proveniva il rumore, anche perchè era il classico richiamo di una vipera in calore.Infatti era proprio una vipera,ma non era proprio in calore (sarebbe stato strano, dato che eravamo a fine Luglio!)ma si trovava distesa su un grande masso posto in pendenza, visibilmente...incinta!Il fatto che sentendo i miei passi in avvicinamento non si fosse posta in posizione eretta a mo' di difesa mi fece capire che era in difficoltà.Gonfia come un pallone, sarebbe probabilmente morta durante l'imminente parto.
Va detto che le vipere, quando sentono di dover partorire, si pongono SEMPRE su terreni o rocce in pendenza, in modo che i piccoli, appena nati, rotolino lontani dalla partoriente, poichè il loro primo istinto è quello di azzannare la madre.
Non c'era tempo da perdere.Immediatamente posai la cesta con i funghi, e mi procurai un ramo biforcuto, con il quale bloccai la testa alla puerpera.Poi, il più delicatamente possibile, con la costa del bastone di nocciolo cominciai ad esercitare una leggera pressione sul ventre del rettile, che urlava come fosse stato una persona, per aiutarlo e espellere il velenosissimo carico.Ero tutto sudato.Dopo un po' iniziarono ad uscire i "viperotti", rotolando via via nella boscaglia, piccoli e gelatinosi.Ne contai ben 13!Se avessi avuto buon senso avrei dovuto uccidere subito la madre con tutto il resto, ma chi se la sentiva? In fondo le vipere attaccano l'uomo solo quando viola il loro habitat.Poi quel sibilo che avevo udito arrivando, forse era una richiesta di aiuto,che per qualche minuto mi aveva trasformato in una...levatrice.Raccolsi la mia cesta di porcini, e quando mi voltai era scomparsa anche la partoriente, alleggerita del carico.Poichè le vipere neonate sono molto più velenose e pericolose di quelle adulte, quando scesi a valle informai le Guardie Forestali di aver assistito da lontano al parto di una vipera,ma di non aver potuto intervenire in alcun modo per impedire la "fuga" dei piccoli e della madre, trovandomi sul vallone opposto.Fornii le coordinate esatte del luogo, e tornai a casa con i miei funghi...
Giorgio |
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Nei boschi? Regola prima, indossare sempre stivali o anfibi.La vipera non morde al di sopra di 30/40 cm.Regola seconda, mai poggiare le mani "a caso" aggrappandosi a radici di alberi durante percorsi in salita.Prima tastare con un bastone.
Regola universale: rispettare l'ambiente.Non lasciare MAI rifiuti alimentari o cartacce nei boschi e nei prati se fate un pic nik, primo perchè non è civile, secondo perchè i rifiuti attirano le vipere.
Se vi fermate a prendere fiato e intorno a voi vedete dei ramarri o delle lucertole potete andare tranquilli che non ci sono vipere nella zona.
Ma mai dimenticare che la vipera attacca solo per difesa, se viene disturbata nel suo habitat naturale.
Le vipere fanno paura, ma se impari a conviverci la paura si può anche esorcizzare.Conosco degli "umani" ben più velenosi...
Giorgio |